Petrolio

 

  By: Gano* on Venerdì 26 Ottobre 2007 12:01

Se lo facciano a fin di bene non lo so. Dipende se vogliono andare in Paradiso. So pero' che in questo periodo non mi conviene comprare obbligazioni.

 

  By: gianlini on Venerdì 26 Ottobre 2007 12:00

stai dicendo la stessa cosa che ho detto io, gano tengono artificialmente basse le obbligazioni per costringerti a comprare le azioni (secondo te lo fanno a fin di bene?)

 

  By: Gano* on Venerdì 26 Ottobre 2007 11:46

Le obbligazioni, in periodi di alta inflazione taroccata, come credo sia ora, non mi sembrano molto vantaggiose. Dovrebbero rendermi il 12-15% per compensarmi un minimo la spirale di prezzi. ma dove trovo un' obbligazione che non sia proprio spazzatura e che mi offra quei rendimenti? Le obbligazioni dei paesi sviluppati sono sostenute dai paesi esportatori. E mi chiedo cosa succederebbe se Cina, Giappone, Saudi Arabia etc. invece di comprarli buttassero sul mercato tutti i loro T-Bonds... probabilmente si andrebbe ai loro rendimenti naturali (12-15%). PS Le azioni con i loro alti p/e, vivendo a differenza delle obbligazioni nell' economia reale, si sono probabilmente adattate alla realta'.

 

  By: xxxxxx on Venerdì 26 Ottobre 2007 11:15

Ancora con sta storia dei P/E... Ci sono molti settori (ciclici) che ai massimi hanno bassi P/E e viceversa ai minimi. Sempre sulla base di questo indicatore vorrei ricordare che nel 2002 saremmo dovuti essere molto negativi sulle azioni (cosa che in effetti è successa). E adesso?

 

  By: gianlini on Venerdì 26 Ottobre 2007 10:42

(***) Su questo punto particolare, trovando i p/e attuali ancora ragionevolmente bassi, se devo comprare qualcosa, personalmente tendo a scegliere le azioni, ma e' questione di "gusti". ----------- gano, resta il fatto che il mercato ti convince a comprare qualcosa di incerto (le azioni) rispetto a qualcosa caratterizzato da un maggior grado di certezza (obbligazioni) pensi che tutti siano consapevoli della diversità?

 

  By: gianlini on Venerdì 26 Ottobre 2007 09:22

negli ultimi 15 giorni il petrolio è andato da 78 a 91 dollari, mentre se i miei occhi non mi ingannano, il t-bond trentennale è passato da 110 a 113,50, cioè il rendimento del trentennale deve essere sceso di 40 o 50 bp una bocca dello squalo impressionante!!!

 

  By: GZ on Giovedì 25 Ottobre 2007 16:48

è chiaro che il contesto generale da 4 anni è molto favorevole la storia della Cina e India e Brasile "BRIC" e il boom dei mercati delle materie prime in generale la svalutazione del dollaro e le banche centrali asiatiche ed emergenti che pompano moneta la FED che taglia i tassi che spinge e comprare i beni reali la guerra in iraq, il terrorismo anche se di meno e l'Iran Però questi sono temi di sfondo, che possono essere compatibili con il petrolio a 90 o 75 dollari, specialmente quando Europa, Giappone e USA rallentano e mostrano crescita più o meno zero della domanda di energia, mentre bene o male negli ultimi tre anni degli sforzi per aumentare la produzione grazie a tutti questi miliardi guadagnati ne sono stati fatti

 

  By: Gano* on Giovedì 25 Ottobre 2007 15:31

Mi spiego sul "cash". Ho una teoria che seguo da diverso tempo in questa congiuntura: per contenere il sempre crescente deficit viene aumentata spropositamente la liquidita' (aumentando il debito o stampando banconote tout court). Ora, succede questo: da un lato hai prodotti al consumo fatti a costi sempre minori (*), dall' altro hai un eccesso di liquidita' che generalmente riguarda le grandi istituzioni. I grandi sottoscrittori di T-Bonds sono le nazioni (i cinesi e i giapponesi te li comprano per finanziarti gli acquisti dei loro prodotti), e il primo beneficiario sono le casse dello stato federale. A questo ci aggiungi che i dati di inflazione al consumo sono probabilmente taroccati. Torno a bomba al dunque: qual e' la conseguenza di tutto questo eccesso di liquidita'? Inflazione, ovvio. Cioe' aumento dei prezzi che in questa congiuntura particolare per le ragioni esposte prima riguarda soprattutto gli assetts. Cosi' sembra salire proprio tutto: oro, azioni, immobili (**)(***), per la semplice ragione che sono le monete a perdere il loro valore. O rigirando il discorso, perche' hai una pressione di eccesso di cash che deve sfogarsi. O ancora: se si ha una situazione di crescente eccesso di cash, uno non vuole averne troppo in mano. Lo scenario mi sembra tutto sommato semplice. Chi sembra beneficiarne di meno sono i bonds, e non mi sorprende piu' di tanto, perche' per loro intrinseca natura sono legati al cash e all' inflazione. (*) Infatti vi e' una fortissima inflazione sui generi alimentari. Non perche' se ne mangino ora tanti di piu', ma perche' quella -ovviamente- non la puoi nascondere. (**) Non mi sorprenderebbe se la crisi immobiliare attuale fosse solo transiente. (***) Su questo punto particolare, trovando i p/e attuali ancora ragionevolmente bassi, se devo comprare qualcosa, personalmente tendo a scegliere le azioni, ma e' questione di "gusti".

 

  By: omero on Giovedì 25 Ottobre 2007 15:08

Ho l'impressione che il petrolio sia il più sensibile ai tagli dei tassi della FED a alla loro anticipazione. Ad ogni dato americano debole c'é un rally, mentre tutto il resto esita un po' di più tra paura della recessione e sollievo per una politica monetaria più morbida. Del resto con il petrolio si guarda da un mese all'altro, quando si comprano azioni o bonds bisogna anticipare di almeno un anno.

E' la mafia dei traders ed hedge funds, non la carenza di petrolio - gz  

  By: GZ on Giovedì 25 Ottobre 2007 14:15

Stock: Petrolio

Sul petrolio quello che succede è che quello a consegna dicembre 2007 a NY costa 89 dollari al barile e quello a consegna ad es dicembre 2008 costa 80 dollari, un 9 dollari di meno e così le scadenze di questa primavera costano un 4-5 dollari in meno Penseresti quindi che se costa tanto di più quello a consegna immediata è perchè non se ne trova e ne hanno bisogno a tutti i costi ora, non hanno scorte, per cui non possono comprare con calma quello a consegna aprile o maggio che costa meno e poveretti sono costretti a comprare quello a 89 dollari a consegna tra un mese Balle. Da mesi ogni volta che scade il contratto più vicino, come il novembre scaduto venerdì scorso, tutti questi traders che hanno comprato a caro prezzo novembre NON SI FANNO CONSEGNARE I BARILI, liquidano i contratti novembre prima della scadenza fisica e comprano quelli dicembre E infatti le SCORTE IN AMERICA DA UN ANNO SONO AI MASSIMI, guarda il grafico, rispetto alla fascia di oscillazione media degli ultimi anni sono sempre sui valori massimi, di scorta ne hanno. Il fatto di pagare tanto di più per il petrolio di novembre 2007 e ora per quello dicembre 2007 invece di comprare quello a scadenza aprile o maggio o dicembre 2008 che costa meno è un trucco, una farsa per tenere su il prezzo che ovviamente è dato dal contratto più vicino Non hanno nessun bisogno di pagare 89 dollari per il Crude Oil a consegna dicembre a New York, le scorte sono alte da un anno e ogni volta che c'è la consegna la evitano, vendono il future e comprano il future successivo. E' la mafia dei traders ed hedge funds che da tre anni sono long da 70 a 100 mila contratti "di carta" e con l'aiuto dei russi, venezuelani e iraniani che fanno il possibile per creare "tensioni geopolitiche", fanno miliardi a spese di quasi tutti. La carenza di petrolio non c'entra un tubo se guardi i dati. Tra parentesi la domanda dei paesi industriali è a crescita più o meno zero

 

  By: xxxxxx on Giovedì 25 Ottobre 2007 13:29

se il petrolio scende questo fa aumentare il potere d'acquisto del consumatore per cui è un buy per le azioni se il petrolio sale indica che l'economia globale è sempre molto forte e tira al massimo per cui è un buy per le azioni se Citigroup, Merril Lynch, Bear Sterne e altre banche mostrano nelle trimestrali perdite per i mutui americani questo implica che la FED ora taglia i tassi per cui è un buy per le azioni se le altre banche evitano le perdite per i mutui americani questo è un segno che la crisi dei mutui è limitata per cui è un buy per le azioni se gli ultimi dati USA ed europei sono deboli queso indica che l'inflazione scenderà e quindi anche i rendimenti dei bonds ed è un buy per le azioni se gli ultimi dati USA ed europei sono più robusti del previsto vuole dire che la storia del boom globale è ancora intatta, gli utili saliranno ed è un buy per le azioni --------------- Grande Zibordi, mi sembra una sintesi perfetta delle argomentazioni di molti tori

 

  By: gianlini on Giovedì 25 Ottobre 2007 13:05

sono d'accordo con te Gano ma visto che non mi risultano esistere Geyser di cash da qualche parte nel mondo, è altrettanto evidente che si tratta di una precisa ed universale volontà politica (in quanto tale piuttosto antipatica)

 

  By: Gano* on Giovedì 25 Ottobre 2007 13:02

Sono evidentemente spinte di mercato: vi e' un eccesso di cash che deve trovare sfogo. L' impressione e' che se aumenti la liquidita' per sostenere il tuo deficit, questo eccesso offre una spinta che deve trovare un' equilibrio. Quasi come le forze di marea, e quindi abbastanza indipendenti dallo stato oggettivo delle economie.

 

  By: gianlini on Giovedì 25 Ottobre 2007 12:34

anticipo DD E se fosse un bull market?

 

  By: Leofab on Giovedì 25 Ottobre 2007 12:32

Se crolla l'euro?