Tarek Tarok

 

  By: Luigix on Giovedì 10 Febbraio 2011 01:40

Zibordi ha posto male la questione. Il vero problema è che Berlusconi quelle riforme pesanti non le può fare perchè non ha la legittimità necessaria e perchè è troppo preso da troie e processi personali. Fondamentalmente del futuro del paese non gliene fotte un tubo, a lui importa salvare il suo *** flaccido come gli ha detto anche la Binetti.

 

  By: antitrader on Giovedì 10 Febbraio 2011 00:48

La spesa pubblica 2010 e' ammontata a 799 miliardi di euro. In un momento in cui e' stato tagliato di tutto (li chiamano tagli orizzontali) come e' possibile che la spesa e' aumentata in valore assoluto??? Si e' speso una decina di miliardi in piu' per la cassa integrazione, ma questi soldi sono stati presi dei fondi per il sud. Come hanno speso tutti questi soldi??? In altre parole, chi ne ha rubato una buona parte??? Ah, saperlo!!!! Ciao ragazzi!

 

  By: antitrader on Giovedì 10 Febbraio 2011 00:40

Il vostro sgangherato tentativo di di difendere l'indifendibile "per vie traverse" e con argomenti sempre piu' strambi e bizzarri fa solo tenerezza. Ancora a ragliare perfino di fronte al fallimento piu' squallido e totale, l'intero paese gettato per 17 anni nelle fauci di personaggi che lo hanno divorato in senso materiale e soprattutto morale. Il tutto avvenuto che la compiacenza e la totale inerzia perfino di autorita' che dovrebbero essere molto attente su certi questoni (le chiamano autorita' ecclesiastiche). Solo un cretino si poteva aspettare un miglioramento della scuola con simili personaggi, cosi' come solo un imbecille poteva supporre che l'economia non ne uscisse sconquassata nel momento in cui le cricche e il malaffare si fanno sistema. C'e' un solo modo per riabiitarsi (visto che i Khmer Rossi non ci sono piu'): mettersi di fronte allo specchio e fare quella cosa che potete facilmente immaginare. Io non sono un moderato e i moderati mi fanno...... Ciao ragazzi!

 

  By: bearthatad on Giovedì 10 Febbraio 2011 00:08

Quoto anche le virgole, Lutrom. L'Italia è ormai infarcita a ogni livello di parassiti, ignoranti, lavativi, ignavi a vario titolo, potrei parlarti di quello che accade in ambiente ospedaliero e sarebbe un quadro simile a quello che dipingi per la scuola. Sono entrambi ambienti dove casualmente, se si votasse con seggi separati, la sinistra raccoglierebbe l'80%. Sarà un caso? Massì, diciamo sicuramente di si, sarà un caso. Al di là del tifo alla Annozero che manifesta qui qualcuno, la triste realtà è che probabilmente non c'è più niente da fare, la sinistra non farà mai nulla contro il suo più importante serbatoio di voti, e la destra ha dimostrato di averne una vaga intenzione ma non la forza e forse nemmeno l'interesse. Superata una certa massa critica di parassiti il sistema collassa perché i volonterosi e i capaci superstiti cessano di combattere. Con un Bersani al governo (che vorrebbe dare il colpo di grazia a chi si sbatte ancora per succhiare le ultime risorse da girare a chi lo vota) la fine arriva prima, ma anche con gli altri non tarda di molto. Fujitevenne, chi può, per gli altri cercare di scavarsi una nicchia dove scomparire, e fare il meno possibile. Giusto di che sopravvivere, in attesa che il medioevo finisca.

 

  By: lutrom on Mercoledì 09 Febbraio 2011 23:41

Il problema più importante in Italia è Berlusconi. Per un motivo semplice. Che l'uomo più potente,più ricco,più spregiudicato,con più capacità comunicative, e per di più capace anche di grandissime intuizioni è un DELINQUENTE. E questa persona è il capo del Governo. ------------------------ Magari fosse così: eliminando il nano rifatto coi capelli di plastica, elimineremmo automaticamente il 60% dei problemi. Magari fosse così, ma non è così... Nella scuola dove insegno vedo moltissime persone che la pensano come te... Il bello è che la scuola faceva schifo prima ma lo fa anche ora: la maggior parte dei docenti assunti con sanatorie, molti che non sanno accendere un computer, ecc. ecc.: è quasi tutto uguale a ieri. Quando facevo il vicepreside (ho lasciato perdere perché sia sotto la grande sinistra sia sotto il meritocratico delle zoccole berlusca mi pagavano per fare il vice sempre e solo 4 euro l'ora!!!!!) spesso venivano i genitori a lamentarsi di situazioni indecenti, professori di matematica di cui nessuno ha mai capito una spiegazione (e con tutti i ragazzi costretti ad andare a ripetizione: naturalmente a tutto svantaggio dei figli di povera gente...), professoresse che in classe fanno lezione di inglese rigorosamente solo in dialetto napoletano... A questi genitori io rispondevo, con grande franchezza, che non c'era nulla da fare, il diritto all'apprendimento è una bella parola scritta sulla legge, ma nella realtà non è così, in quanto c'è solo il diritto dei somari a riscuotere lo stipendio, indipendentemente da quello che fanno: ebbene, nonostante tutte le chiacchiere di Brunetta, meritocrazia, ecc. ecc., io non vedo quasi nessun cambiamento tra i governi di sinistra e quelli di destra. Certo, nella scuola ci sono stati tagli, riduzioni di ore, ma la qualità del servizio è rimasta simile: gli unici a cui è andata male sono i docenti ad inizio carriera che non stanno più insegnando, ma questo è voluto sia per risparmiare sia perché il governo sa che di voti la destra nelle scuole ne prende ben pochi, quindi tanto vale tagliare lì... Illuditi, Hobi, illuditi, così vivi meglio: anche io una volta mi illudevo -un po', ma solo un po', poco poco!!!!- credendo alle chiacchiere del nano, ma ho capito la realtà da molto tempo, tu invece ancora ti illudi... (certo, se potessi, toglierei di mezzo il nano, ma l'alternativa non dovrebbero essere né le attuali mummie della sinistra né gli escortisti della destra né gli ipocritoni alla Fini...).

 

  By: lmwillys on Mercoledì 09 Febbraio 2011 23:14

beh l'informazione andrebbe integrata, il trattamento pensionistico è una delle componenti del welfare, noi siamo sbilanciati sulle pensioni come diceva anche Marco Biagi, i disoccupati spagnoli sono trattati meglio ... e qual'è il livello delle pensioni spagnole e quale il nostro ? la Spagna ha un livello molto basso di pensioni integrative, si vede che il trattamento di base è adeguato, io vedo molti anziani rovistare su bancarelle o addirittura nei cassonetti la pensione è un problema che non riguarda chi da noi ha una quarantina d'anni, semplicemente non l'avrà (Teleborsa) - Roma, 17 dic 2010 - Il sistema di welfare non rassicura più gli italiani, indispensabile cambiare. Sono questi i punti salienti della fotografia scattata dal CENSIS, secondo cui gli italiani, più degli altri cittadini europei, si sentono "ai margini" della società (il 21% contro il 9% della media europea), non inclusi dalle politiche sociali e da un sistema di welfare che risponde ai loro bisogni in maniera meno efficace che altrove. Un italiano su tre si sente a rischio di povertà (il 36% contro il 25% della media europea). E solo il 36% (contro il 51% della media europea) ritiene che il sistema di welfare fornisca una copertura adeguata. Il 62% esprime un giudizio negativo anche sugli strumenti di tutela dei disoccupati: una quota superiore al dato di altri grandi Paesi come Germania (39%), Francia (29%), Regno Unito (28%) e più alto della media europea (45%). Il 44% ritiene che negli ultimi cinque anni la situazione sia perfino peggiorata, rispetto al 38% medio europeo, al 39% dei francesi e al 27% degli inglesi. La valutazione chiama in causa non solo gli ammortizzatori sociali di primo intervento, come la cassa integrazione, ma tutta la filiera degli strumenti di protezione e reinserimento per chi perde il lavoro. Le preoccupazioni per il futuro delle pensioni. Con particolare apprensione è vissuta la propria condizione di futuro pensionato. Il 28% degli italiani è molto preoccupato e il 40% abbastanza preoccupato per il fatto che il proprio reddito in vecchiaia sarà insufficiente a garantire un livello di vita dignitoso. I due dati sono superiori ai valori medi europei, pari rispettivamente al 20% per le persone molto preoccupate e al 34% per quelle abbastanza preoccupate. Alle preoccupazioni dell'opinione pubblica e alla diffusa insicurezza individuale si aggiungono fattori strutturali inaggirabili che pesano sul destino del nostro sistema di welfare. L'invecchiamento della popolazione e la progressiva erosione della quota di popolazione attiva sono i fenomeni che impatteranno di più sui futuri scenari sociali. All'invecchiamento della popolazione è associato l'aumento delle malattie cronico-degenerative e delle disabilità, che richiederanno l'impegno di grandi risorse sul fronte assistenziale. Secondo le stime del Censis, la quota di persone con disabilità sul totale della popolazione è oggi pari al 6,7% (4,1 milioni di persone), arriverà nel 2020 al 7,9% (4,8 milioni) e al 10,7% nel 2040 (6,7 milioni). Vanno poi segnalati i limiti degli interventi di razionalizzazione e delle politiche dei tagli. L'andamento della spesa per il personale sanitario delle Regioni sta diminuendo (tra il 2000 e il 2009 è passata dal 36,8% al 33,1% della spesa sanitaria totale). Ma è difficile intervenire ulteriormente su questo fronte. Gli squilibri del sistema pensionistico. La sostenibilità del sistema pensionistico rimane l'altro nodo cruciale da affrontare per una rimodulazione del sistema di welfare. In Italia la spesa sociale è pari al 27,8% del Pil, in linea con la media europea (26,4%). Ma rispetto agli altri Paesi, in Italia la spesa previdenziale pesa in modo abnorme sulla spesa sociale complessiva. I 5.880 euro di spesa sociale pro-capite vengono assorbiti in gran parte dalla spesa pensionistica: 3.404 euro pro-capite nel nostro Paese, rispetto ai 3.087 euro della Germania e i 2.504 euro della media europea. 'Da anni discutiamo di ipotesi di riorganizzazione del sistema di welfare' - ha dichiarato Giuseppe De Rita, presidente del Censis. 'A fronte di vistosi vuoti di copertura dell'impianto pubblico sanitario, socio-assistenziale ed educativo, il sistema ha continuato a tenere grazie a intrecci virtuosi che vedono in un ruolo di protagonismo le famiglie e le loro risorse private, il volontariato, le reti informali. Si è configurato in modo spontaneo un meccanismo di welfare mix. Sperimentazioni in Paesi a noi vicini ci appaiono a volte suggestive, ma sono convinto che vada cercata una nostra strada per l'individuazione di nuove politiche sociali che poggino su responsabilità condivise sia pubbliche che private'. Al via il progetto 'Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali'. È questo l'obiettivo del progetto 'Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali' che vede la collaborazione del Censis e di Unipol Gruppo Finanziario. 'Vogliamo promuovere una riflessione sul welfare - ha detto Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol - che, a partire dalle attuali prospettive e dalla rilevazione dei reali bisogni delle famiglie, contribuisca a rimodulare un nuovo assetto delle politiche sociali, per rispondere al mutato contesto e alle nuove domande di tutela. Il Gruppo Unipol, per la sua lunga esperienza e la leadership riconosciuta nell'economia sociale, si propone come promotore di questo laboratorio di riflessione, nel quale sviluppare il dibattito e le proposte di strumenti nuovi e politiche attive in grado di rinnovare il settore delle tutele sociali'.

zoccole e pensionati - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 09 Febbraio 2011 22:57

Mentre voi eravate assorbiti a leggere le ultime registrazioni di telefonate di zoccolacce di Berlusconi ^ieri, 7 febbraio, Zapatero ha alzato l'età pensionabile a 67 anni e l'età minima per andare in pensione a 63 anni#http://wsws.org/articles/2011/feb2011/spai-f07.shtml^, anche con pensione ridotta. Se capisco bene questo vale per le donne come per gli uomini, per cui un impiegata spagnola lavora fino a 67 anni ora e una italiana fino a 55-57 anni. Dieci anni di differenza eh... Inoltre l'accordo firmato ^implica UNA RIDUZIONE DEL -12% MEDIO MINIMO DELLE PENSIONI in Spagna#http://wsws.org/articles/2011/feb2011/spai-f07.shtml^ secondo alcune stime del -20% !!!("...The average pension will fall by 12 to 20 percent due to the new pension system being based on the last 25 years of the working life...."). Dato però che Zapatero non bazzica le escort in Spagna sono contenti così Immaginiamo un attimo se Berlusconi avesse alzato l'età pensionabile per tutti a 67 anni e ridotto le pensioni del -12 o 20%%. Secondo voi molti italiani reagirebbero di più o di meno se gli tocca lavorare fino a 67 anni e gli tagliano la pensione del 12% che se imparano che il premier alla sera paga delle bagasce ? Un modo per riassumere potrebbe essere: Berlusconi fotte una ventina di donne (pagandole sembra in modo tale da garantire loro la pensione) e Zapatero fotte venti milioni di pensionati spagnoli ? E questo di Zapatero solo un esempio, leggi che anche ^Sarkozy ha alzato l'età pensionabile in Francia questo autunno, da 60 a 62 anni l'età minima e da 65 a 67 anni quella per ricevere la pensione piena#http://www.bloomberg.com/news/2010-10-22/french-senate-passes-sarkozy-bill-increasing-retirement-age-to-62-from-60.html^. In Inghilterra non sto ad annoiare, ma l'austerità fa tagli simili in vari settori. In America con Obama ha speso 1.300 miliardi circa ADDIZIONALI all'anno e mancano circa 16 milioni di posti di lavoro al momento e quasi tutti i posti di lavoro creati negli ultimi due anni erano da 9 dollari l'ora. Nel 2011 porterà il deficit pubblico al 90% del PIL e nel 2012 si avvicinerà all'Italia e ha solo fatto salire la borsa in pratica Cito questi esempi perchè la maggioranza di quelli che pensano che Berlusconi sia il problema principale sono di sinistra e in genere contrari a questi tagli alla spesa sociale o mi sbaglio ?. Non so, non ho opinioni nette su Berlusconi e i tagli di spesa sociale, ma vedendo tanta passione chiedo è meglio uno senza vizi personali che fa lavorare fino a 67 anni gli operai e impiegati oppure uno che si paga le puttane ma ti lascia tirare prima la pensione ? Che questo spieghi perchè gli italiani non si scaldano tanto ?

 

  By: thedoctor on Mercoledì 09 Febbraio 2011 14:01

Hobi: fatica sprecata. Anche nelle elementari questioni di diritto la cultura è quella che è. Permette che da taluni venga fatta di quando in quando apologia del fascismo senza rendersi conto delle conseguenze penali a suo carico. Non c'è niente da fare: è un tifoso da curva Sud del capo. Un "fan-atic" nel senso letterale del termine.

 

  By: lmwillys on Mercoledì 09 Febbraio 2011 13:59

a me pare che purtroppo l'operato del premier incida sul nostro sviluppo e i dati più volte riportati lo dimostrano le ennesime sciagure legislative in materia di Giustizia che appaiono all'orizzonte non è che stimolino qualche imprenditore estero ad investire da noi, o anche per noi, se uno mi truffa e lo becco col processo breve come finisco ? per me può fare quello che vuole a casa sua, nei limiti della legge beninteso, non può però continuare a mandare il nostro Paese in rovina per salvarsi il didietro, lo fa da quasi un ventennio, per favore basta

 

  By: hobi on Mercoledì 09 Febbraio 2011 13:46

Dissento totalmente da Zibordi. Il problema più importante in Italia è Berlusconi. Per un motivo semplice. Che l'uomo più potente,più ricco,più spregiudicato,con più capacità comunicative, e per di più capace anche di grandissime intuizioni è un DELINQUENTE. E questa persona è il capo del Governo. Mi dica di chi ci si deve preoccupare . Hobi

 

  By: gianlini on Mercoledì 09 Febbraio 2011 13:19

mi sembra evidente, Zibordi, che le guerre non le facciano più scoppiare..... secondo lei c'è qualcosa che impatta sulla vita degli italiani e a cui gli italiani hanno ancora la possibilità di reagire? per me no

 

  By: GZ on Mercoledì 09 Febbraio 2011 13:13

anche nell'argomento medio oriente sono arrivati gli SMS a Berlusconi ? Cosa occorre, che scoppi una guerra per distogliere da queste storie ? Ho la sensazione che non siano cose che impattano la vita di quasi nessuno in Italia alla fine a parte i diretti interessati o anche gli investimenti, neanche in modo indiretto, anche se portano ad un governo con qualcun altro

 

  By: hobi on Mercoledì 09 Febbraio 2011 12:43

"Gianlini, La questione non è se certe notizie vengono o no alla luce ma se si ha il buon senso o meno per intuire come girano le cose. Non è necessario vedere per capire... morphy" Sante parole e soprattutto "Non è necessario vedere per capire..." Hobi

 

  By: gianlini on Mercoledì 09 Febbraio 2011 12:34

Ma non è che a Silvio non gli funziona più il cervello? non riesce più a distinguere fra chi può frequentare e chi no??? Sara e gli sms a «Silvio» Il telefono della Tommasi viene intercettato a partire da dicembre proprio per trovare riscontro alle accuse di induzione alla prostituzione nei confronti di chi la recluta per gli incontri. Annotano i poliziotti nell'informativa: «Le comunicazioni telefoniche danno un quadro indicativo dei tanti contatti prestigiosi che può vantare, ma anche una rappresentazione inquietante della sua personalità fragile e spregiudicata». I primi sms inviati a Berlusconi sul cellulare personale sono molto affettuosi. «Amore ti ho mandato un pensiero da Licia. Spero tu capisca questa volta», scrive il 5 gennaio scorso. Ma pochi giorni dopo usa un tono ben diverso: «Silvio vergognati! Mi hai fatta ammalare... paga i conti dello psicologo». Una settimana dopo torna docile forse perché ha ricevuto una telefonata dal presidente: «Amore perdonami ho visto solo ora la tua chiamata... Se posso fare qualcosa... Bacio grande». E dopo sette secondi: «Mi sei mancato tanto. Spero tu mi possa richiamare presto. Ti amo ancora sai? Lady X». Ma tre giorni dopo, quando per Berlusconi arriva l'accusa di prostituzione minorile, la rabbia della Tommasi esplode. Il primo sms lo spedisce alle 18.24 del 15 gennaio e va avanti fino alle 23.18. «Spero che crepi...»; «Spero che il governo americano inizia a dare lustro a quello ignobile nostrano... la politica è una cosa seria non una barzelletta come l'hai intesa tu». E poi minacce che appaiono farneticanti tipo «riprendi subito Ron (Ronaldinho ndr) nella tua squadra di m... o ti faccio escludere da Obama dai Grandi del mondo» oppure «ci vuole una buona reputazione per governare!!! Anche tu fai festini Dinho deve tornare» e ancora: «Stai abusando di potere... immeritato tra l'altro, vedi processi e quant'altro». Quattro giorni dopo parla con la madre e piangendo le dice: «Non so più dove scappare... sono perseguitata da Berlusconi e da tutti, non so dove mettere le mani».

 

  By: SpiderMars on Mercoledì 09 Febbraio 2011 12:31

La questione non è se certe notizie vengono o no alla luce ma se si ha il buon senso o meno per intuire come girano le cose. Non è necessario vedere per capire... morphy ___________________________________________________ aggiungo, anche perchè quando si vengono a sapere in genere chi ha una posizione ideologica non la cambia , chi non ha posizione Ideologica si comporta come Zibordi legge quotidiani seri delle opposte tendenze politiche Corriere e Giornale nel mio caso e poi mi faccio una mia idea , però tutto viene filtrato dal nostro subconscio di formazione culturale di base.