Per favore comprate obbligazioni o i nostri bambini moriranno di fame

 

  By: pastrocchio on Venerdì 09 Dicembre 2005 14:21

Gz o altri un favore: si dice sempre che ultimamente investono di + in strutturate polizze ect e hanno diminuito la % di azioni. e' possibile avere dati reali? numeru? link? ho provato ma trovo solo parole , avrei bisogno di numeri grazie

Ecco i dettagli dei costi dei fondi - polipolio  

  By: polipolio on Venerdì 02 Dicembre 2005 14:24

Esistono 3 diverse quote di commissioni per le Sicav (e i fondi): istituzionale, retail e 'E'. Le prime son le più basse e le seconde le più alte, le E sono intermedie. La differenza tra retail e istituzionale è spesso anche la dimensione del rebate commissionale alle reti retail. (ad es. quando Fineco ti vende i fondi JP Morgan a 0 commissioni). Una commissione tipica retail sull'azionario può essere 160 BP di cui circa 80 vanno a remunerare la distribuzione. Talvolta la distribuzione, oltre a intascarselo, ti fa pure pagare delle commissioni di sottoscrizione. Idem le gpf, che possono costare tra i 40 e gli 80 BP in più, quindi quelle sì intorno al 2%. Le commissioni di negoziazione che citi stanno negli altri costi di gestione. Sono 0 sui bond e tra 1 e 2 BP per l'azionario (italiano) times la rotazione del portafoglio, quindi circa 3-10 BP sui soli azionari.

 

  By: GZ on Giovedì 01 Dicembre 2005 20:43

1) se leggi le note del report di Mediobanca questi sono calcoli per difetto perchè non includono una serie di costi riguardo alla distribuzione tramite promotori 2) inoltre ci sono le commissioni di trading ad esempio, ogni operazione di compravendita passa tramite la banca stessa che è lo stesso soggetto che gestisce e ovviamente carica quello che vuole e nessuno sa quanto siano 3) Ma i Fondi e Sicav mostrati qui sott sono i prodotti MENO COSTOSI e rappresentano solo 380 miliardi su 1.000 miliardi totali del risparmio gestito in Italia poi c'è il private banking, le GPF, le polizze vita, i prodotti strutturati tipo capitale garantito....tutte cose che costano più del 2% annuo

 

  By: polipolio on Giovedì 01 Dicembre 2005 20:15

Zibo, me lo aveva detto una fonte sicura e infatti i numeri che posti lo confermano: le società di gestione ad es. nel 2004 377 Mld € gestito 4.3 Mld alla socità di gestione 4.9 Mld commissioni totali. Fa 1.3% (sul totale). Negli anni prima non era molto diverso. Tieni presente che c'è anche una (molto moderata) spinta al ribasso, ad es. attraverso gli ETF. Che poi oltre a questo i risultati siano lousy e vero, ma non è il 2%. Le assicurazioni ti vendono la stessa roba quando è da sola (unit e index linked + rendimenti garantiti) + i caricamenti (o fanno bundle a prezzo indecente con coperture da rischi inesistenti)

 

  By: GZ on Giovedì 01 Dicembre 2005 19:45

chi te lo ha detto ? Rende in realtà molto di più in %, ho messo un numero basso come 2% per stare sul sicuro basta che leggi i ^bilanci riclassificati dei fondi comuni e Sicav che ha pubblicato Mediobanca #http://www.cobraf.com/forumf/PostsByKeyword.php?keywordid=50^ che ho copiato anche qui due mesi fa Poi estendi questo calcolo alle polizze vita (che rendono DI PIU') e al resto

 

  By: polipolio on Giovedì 01 Dicembre 2005 19:29

Zibo, l'asset mgmt rende molto meno, poco più dell'1%. Inoltre quest'1% non finisce direttamnente nel profitto perché cpre anhe le spese di mktg e vendita (rilevanti).

bisognerebbe essere sempre toro sulle banche italiane - gz  

  By: GZ on Giovedì 01 Dicembre 2005 12:48

Se prendo la performance negli ultimi 12 mesi dei principali titoli italiani noto che oltre ai tre energetici Tenaris, Eni e Saipem, come è ovvio con il petrolio a 58$, ci sono solo delle banche: Monte Paschi, Capitalia, BNL, Antonveneta, Fideuram, Mediobanca, Unicredito, S. Paolo, BPU, Banca Intesa occupano 9 dei primi 15 posti in classifica Il migliore è Monte Paschi +63% e la peggiore Pop. Verona con +14%, ci sono nove di banche che hanno reso più del +25%, contro un +15% circa dell'indice generale italiano Solo le banche giapponesi hanno fatto meglio delle italiane come settore nell'ultimo anno. Come mai ? Forse perchè come si legge qui oggi ^il risparmio gestito ammonta a MILLE MILIARDI di euro#http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=fundsNews&storyID=URI:urn:newsml:reuters.com:20051130:MTFH48506_2005-11-30_18-30-11_L30157480:1^ Calcolando un 2% utile medio (tra commissioni varie di entrata, uscita, performance, sul gestito, oneri vari addizionali...) sono 20 miliardi all'anno di profitti, solo sul risparmio gestito. Fino al 1993-1994 questo non esisteva quasi, oggi produce 20 miliardi (40mila miliardi di vecchie lire) di utile per le banche. (Le Finanziarie dei governi in Italia tanto per dire vertono su differenze di 5 miliardi di euro in più o in meno) Bisogna sempre ricordarsi di questi fattori di lungo periodo, fino a quando hanno 1.000 miliardi in mano da gestire, in pratica la maggioranza del risparmio italiano (non investito in immobili), bisognerebbe essere sempre toro sulle banche italiane la performance degli ultimi 12 mesi è indicata in base 100 (163 = +63%)

 

  By: AB58 on Giovedì 17 Novembre 2005 17:15

Se è questa, direi che i gestori le patatine le hanno già digerite, comunque sia l'hai chiamata bene, apre a + 7%. Alstom : de l'énergie et du transportLors de sa privatisation, Alsthom a certes perdu son « h », mais a failli perdre beaucoup plus que cela. Vitrine du savoir-faire technologique français le groupe ne doit sa survie qu'à une volonté forte de l'état français de sauver ce fleuron de l'industrie hexagonale.Concrètement, Alstom, par sa division Alstom Power offre un grand choix de systèmes nécessaires à la production d'énergie : des composants tels que turbines à gaz, à vapeur, hydroélectriques jusqu'aux centrales clés en main. Alstom Power fournit des services de maintenance bien sûr, mais également d'optimisation des installations de production. Des compétences reconnues : pour preuve les centrales que le groupe a construites représentent 20% de la production d'énergie mondiale. Mais son activité la plus connue auprès du Grand Public reste cependant les transports ferroviaires. Alstom Transport, créateur du TGV et emblème à l'international d'une France 'high tech', construit et installe du matériel ferroviaire : du matériel roulant (wagons, locomotives, métros et tramways), des infrastructures (systèmes de communication, électrification, pose de voies, aménagement des gares par exemple) et enfin les services de maintenance associés.Tout aussi emblématique, Alstom Marine construit un paquebot sur trois dans le monde avec des réalisations majestueuses telles que le Queen Mary 2 qui occultent quelque peu ses autres compétences dans la construction de navires à grande vitesse, ferries, méthaniers ou encore navires militaires.Reste sa division Power Conversion, dont il va se séparer, qui met les hautes technologies au service de l'optimisation de la conversion d'électricité.Avec ou sans « h » Alstom met toute son énergie pour s'en sortir !. Aldo

 

  By: cisha on Giovedì 17 Novembre 2005 13:25

A proposito di saggezza credo che per un investitore (non un acvventuriero) sia indispensabile prima di fare qualunque acquisto individuare il settore giusto ed in esso il titolo con il più alto potenziale (magari ancora depresso, acquistato ancora da pochi) ma con le carte in regola e le potenzialità per fare bene. ALSTOM è uno di questi. Ricordo che come Alitalia ha fatto subito l'aumento di capitale aiutato molto dal governo Francese ed ora inforchetta la prima trimestrale in utile dopo anni di rosso e così lo vediamo su di un bel 7%. Ricordo che è una società industriale specializzata in treni, metropolitane e simili ed è l'acerrima rivale (un po' di infiorettatura romantica non guasta mai) di Siemens ed è in Asia che prossimamente dovrebbero avere i loro sfoghi principali. Con i bilanci in utile appena i gestori di fondi smettono di mangiare patatine e si mettono finalmente a lavorare son faville.

 

  By: GZ on Mercoledì 16 Novembre 2005 10:33

Perle di saggezza da parte di uno dei migliori (Dave Swensen, ha gestito il fondo pensioni dell'università di Yale ottenendo un 17% medio annuale negli ultimi 10 anni) e ha appena scritto un libro su come gestire un portafoglio. ==> il 90% della performance è dato dalle decisioni di allocazione in generale non dai singoli titoli scelti "..Q: It's pretty well known that most of the variance in investment performance -- 90% or more -- can be explained by basically broad asset allocation decisions rather than by individual stock and bond selection. Why is it, then, that so many investors still focus on picking the right stocks and bonds? A: Because it's fun. Individuals systematically get it wrong and whether it's because it's exciting to pick individual stocks or try and find a hot mutual fund or because they are conditioned to do that, who knows?..."

 

  By: GZ on Martedì 15 Novembre 2005 19:43

Yale's Money Whiz Says Keep It Simple By JOHN KIMELMAN ^Barron's#http://online.barrons.com/article_print/SB113140725152890541.html^ AS YALE UNIVERSITY'S CHIEF INVESTMENT OFFICER, David Swensen has compiled a 17.4% annualized return for his school's endowment fund over the past decade, easily making him one of America's most successful investors. "If you're an individual investor who at most is going to spend a few hours a week looking at your investments, there's no way you can identify active management opportunities reliably," he says. Barron's Online: In your book, you suggest a model portfolio built around stocks, bonds and real estate in order to give an individual investor proper diversity. But don't investors such as yourself invest in hedge funds with short positions to achieve even greater diversity? Swensen: What I'm suggesting here is much better diversification than most individuals currently have. For example, many investors have a 50% weighting in U.S. stocks. (Editor's note: Swensen's model portfolio for individual investors calls for a 30% weighting in U.S. stocks.) If you look at relative valuations today, the U.S. market is expensive, developed foreign markets are better valued but still reasonably expensive and emerging markets, albeit risky, are the cheapest of the three. Somebody like Jeremy Grantham, who is incredibly smart about these things, would say that emerging markets represent the best marketable equity investment opportunity. Q: In an effort to achieve even greater diversification, what about buying gold or gold stocks, or even passively managed "bear" funds that buy put options on indexes to counteract the effects of a down stock market? A: Gold and other commodities over long periods of time essentially track inflation. I think the notion that the best that you can expect to do is to keep pace with inflation is too large a price to pay. I had once suspected that the gold bugs had historical returns in their favor, but they don't. Over long periods of time, their returns have been miserable. Q: What about bear funds? A: The problem there is that you've got the wind in your face. I might not be expecting extraordinarily high returns from equity markets going forward, but over a long sweep of time I think they are a good thing to own. Q: What's the best index for getting exposure to U.S. stocks, the S&P 500? A: No, the Wilshire 5000. It is supposed to represent every marketable security out there, whereas the S&P 500 is a large-cap index. For individual investors, broader is better. Q: Many investors are now using exchange-traded funds that track individual sectors such as technology, pharmaceuticals or financial services. What do you think of this approach? A: You've got a couple of problems. One is that you'll get the representation piecemeal as opposed to just getting it in one fell swoop. And those sector funds tend to have higher expenses than the broader market indexes. And when investors start doing some weighting of their own, [that's market timing] they end up hurting themselves. Q: How should investors gain exposure to non-U.S. stocks? A: Well, Morgan Stanley has an index called EAFE and that covers all the developed economies. Then there's another Morgan Stanley emerging markets index. There are funds that play these indexes. Q: It's pretty well known that most of the variance in investment performance -- 90% or more -- can be explained by basically broad asset allocation decisions rather than by individual stock and bond selection. Why is it, then, that so many investors still focus on picking the right stocks and bonds? A: Because it's fun. Individuals systematically get it wrong and whether it's because it's exciting to pick individual stocks or try and find a hot mutual fund or because they are conditioned to do that, who knows? Q: You are a strong opponent of the actively managed mutual-fund industry, arguing that most funds don't outperform the market index funds. But aren't there any active fund managers that you think are doing a good job? A: One of the groups that I write about is Southeastern Asset Management, marketers of Longleaf Partners funds. These guys at Longleaf manage concentrated portfolios, they limit assets under management and they have a long-term orientation. They also don't use 12b-1 fees. (Editor's note: These controversial fees, which are paid by the fund out of fund assets, cover marketing and even shareholder service expenses.) Well before [New York Attorney General Eliot] Spitzer got up on his soapbox about the fund industry, Longleaf went through their list of shareholders, and they kicked out people who were trading aggressively. Q: Though you invest in hedge funds for Yale, you are very tough on most hedge funds, as well as funds of funds, that are available to individual investors. You basically argue that the ones available to most investors lack the lockup periods and the quality of management necessary to beat the market net of fees. Can you elaborate? A: My thinking about the role of active management in individual portfolios has evolved. When I started writing the book, I thought I was going to write a slimmed-down version of what it is that we do at Yale. But I looked around, and I saw that actively managed alternatives available to individuals are pretty dismal. I mean, if the individual knows enough to select hedge funds, then they are in a position to engage a fund of funds manager intelligently. But if they don't know enough about the underlying investments, then it's just a crap shoot if they go to a fund of funds because they don't know how to evaluate the fund of funds manager. Many hedge funds and funds of funds also promise unreasonable liquidity to their investors. At Yale, we're perfectly happy if we're working with a hedge-fund manager to lock up our capital for three years or four years or five years. Q: In other words, a one-year lockup, which is fairly common, isn't enough time to provide the necessary environment to manage money effectively and to attract the best managers? A: No, because most interesting investment opportunities require a time horizon that is longer that that. And if the manager loses his capital at a low point, which is when investors want their money back, then you just lock in the losses. So, when we work with fund managers, we'll try and make sure that they've got lockups that spread out over a five-year period so they don't end up being exposed to losing any more than 20% of their capital in a given year. But if they operate with a one-year lockup or even quarterly liquidity, then they are operating with liquidity that's inconsistent with the underlying investments and that's a recipe for disaster.

Le Società Aumentano i PROFITTI DEL +50% nel 2005 - gz  

  By: GZ on Sabato 12 Novembre 2005 16:14

Non capisco perchè il titolo di prima pagina dei giornali e la prima notizia dei telegiornali non sia questa: "Le Società Italiane Maggiori Aumentano i PROFITTI DEL +50% nel 2005 !!!!!" Questa è una notizia clamorosa, ma la impari solo se leggi un articolo nelle pagine interne ^di Milano Finanza#http://www.milanofinanza.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?id=1215261&codiciTestate=14^ I fatti economici sono trattati nei media italiani, si parla di inflazione, spesa pubblica, euro, la finanziaria, le tasse e quasi sempre ci si lamenta di cose che peggiorano. Perchè allora nessuno vuole fare notare che i PROFITTI delle società maggiori esplodono del +50% quest'anno dopo che nel 2004 e 2003 erano sempre saliti del +40% ?. Oggi i profitti delle società maggiori sono nettamente più alti (di circa un 20%) di quelli del picco della famosa "bolla" del 2000 quando c'era l'euforia per internet e il boom di borsa e costituiscono i profitti più elevati della storia economia italiana Perchè nessuno trova che sia una notizia importante (salvo che per gli specialisti ?) Forse perchè contrasta con il copione di "crisi e stagnazione" che viene propinato quotidianamente ? Forse perchè si noterebbe che stanno spremendo i consumatori e lavoratori italiani e nessun partito ha interesse a evidenziarlo ? Forse perchè i risparmiatori si chiederebbero come mai i loro soldi investiti rendono sono così poco mentre le società quotate invece fanno grassi bilanci, pagano quasi un 5% di dividendi e le quotazioni sono salite del +80% negli ultimi da novembre 2002 ad oggi ? ------------------------------------------ A piazza Affari il ricco bottino è quasi una regola ^I conti delle società - Milano Finanza quotate#http://www.milanofinanza.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?id=1215261&codiciTestate=14^ Premafin. Nei primi nove mesi del 2005 l'utile netto consolidato della holding che controlla Fondiaria-Sai è cresciuto, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, del 47,6% a 73,8 milioni di euro. La raccolta premi ramo danni ammonta a 5.171,7 milioni (+1,8%) rispetto al dato di settembre 2004 e quella del ramo vita ha raggiunto 1.746,3 milioni di euro (-15,2%). Il cda di Fastweb, guidato da Silvio Scaglia, ha conferito a Deutsche bank l'incarico di esplorare alternative strategiche che possano costituire valide opportunità di ulteriore crescita. Fastweb ha registrato nel terzo trimestre perdite per 18,4 milioni di euro, rispetto alle perdite per 27,5 milioni dello stesso periodo 2004 e a quelle per 30,5 milioni segnate nel secondo trimestre di quest'anno. I ricavi sono stati di 258,5 milioni (+39%). Benetton ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto consolidato di 89 milioni di euro (104 milioni nello stesso periodo del 2004), ricavi a 1,288 miliardi (+2,8%) e l'ebit a 138 milioni (152 milioni) al 10,7% dei ricavi. Ifil, la finanziaria del gruppo Agnelli, ha chiuso il terzo trimestre del 2005 con un utile consolidato di 291,7 milioni di euro (nell'analogo periodo del 2004 aveva registrato una perdita consolidata di 123,4 milioni). Il gruppo Ifi ha chiuso il terzo trimestre con un utile consolidato di 192,4 milioni: rispetto all'analogo periodo del 2004 (che aveva fatto registrare una perdita di 78,3 milioni). Erg ha registrato nei primi nove mesi dell'anno un margine operativo lordo consolidato a valori correnti pari a 476 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto allo stesso periodo 2004. Il risultato operativo netto del gruppo si è attestato invece a 359 milioni con un incremento del 28%. Ipi, società del gruppo immobiliare Coppola, ha chiuso il bilancio al 30 settembre 2005 con un risultato netto di 10,488 milioni di euro, in calo rispetto ai 12,616 milioni al 30 settembre 2004. Il risultato operativo è invece salito a 19,221 milioni dai 6,998 milioni al 30 settembre 2004. In forte aumento i ricavi, a 188,928 milioni dai 24,955 milioni di un anno prima. Gefran ha registrato nei primi nove mesi un risultato ante imposte in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo del 2004. I ricavi sono diminuiti del 5,6%, a 73,397 milioni). Credito bergamasco ha realizzato nei primi nove mesi un utile netto di 97,8 milioni (+19% a/a), mentre il roe è al 15,2%. Datalogic ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto in crescita del 14,6% a 8,9 milioni e un fatturato consolidato a 132,8 milioni (+29,7%). Sopaf ha chiuso il primo trimestre 2005/2006 con un mol di 1,2 milioni di euro, rispetto alla perdita di 0,6 milioni del primo trimestre dell'esercizio precedente. I ricavi totali sono saliti da 0,1 a 6,2 milioni. Pininfarina ha registrato nei primi nove mesi un valore della produzione pari a 272,5 milioni di euro (-35,5%) e un utile netto di periodo di 11,5 milioni. Il gruppo Lottomatica ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto di 114,4 milioni (+0,2% a/a). I ricavi consolidati sono stati pari a 448,2 milioni (496,8 milioni) per effetto della minor raccolta del gioco del Lotto. Fiera Milano ha chiuso il primo trimestre dell' esercizio luglio 2005-giugno 2006 con ricavi consolidati per 51,1 milioni di euro (+12,7%) e una perdita prima delle imposte di 6,9 milioni (da una perdita di 1,2 milioni). Cremonini ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto consolidato di 40,4 milioni (9,8 milioni nello steso periodo del 2004), mentre i ricavi si sono attestati a 1.588,3 milioni (+5,6%). Banca Finnat ha chiuso i primi nove mesi dell' anno con un utile netto consolidato di 18,4 milioni di euro (+98%). Amplifon ha chiuso i primi nove mesi d'esercizio con un utile netto consolidato a 25,3 milioni (+18,7% a/a) e ricavi per 386,9 milioni (+9,9%). AdF ha registrato nei primi nove mesi ricavi in crescita del 17,4%, a 24, 6 milioni e un utile consolidato ante imposte di 5,548 milioni (+110%). Acsm ha realizzato nei primi nove mesi ricavi complessivi delle vendite sono pari a 70,958 milioni(+5,4%), mentre l'utile netto è calato del 20,2% a 2,2 milioni. Banca lombarda ha segnato nei primi nove mesi un utile netto di 173,5 milioni (+11,9%).

 

  By: Moderatore on Lunedì 21 Marzo 2005 13:41

---------------------------- ^corriere.it/edicola/economia#www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=TESTOLETTERE1^ ---------------------------- Dopo molte delusioni ho chiuso con banche e promotori. Attualmente ho un patrimonio di 100.000 euro che ho personalmente investito – con soddisfazione, finora - in Etf secondo questa proporzione: Ethical Index Euro (20%), EuroStoxx50 (18%), S&P/Mib (22%), Spdr Europe 350 (24%); iShares S&P500 (16%). Adesso ho un’ulteriore disponibilità di circa 50.000 euro che vorrei investire di nuovo in Etf aggiungendo però anche i nuovi Etf dedicati a Cina, Giappone e obbligazionario corporate. Come rendere più efficiente il portafoglio tenendo presente che ho un profilo di rischio medio-alto a 2 anni? - MILANO Gli Etf sono un ottimo strumento per replicare, a basso costo, l’andamento dei mercati finanziari, ma è facile farsi prender la mano, proprio per la comodità dello strumento. Gli Etf, come i fondi, vanno usati per costruire portafogli diversificati. Il suo sembra però essere eccessivamente sbilanciato sulle azioni, soprattutto se si considera che l’orizzonte temporale è di soli due anni. E’ anche eccessivo il peso dato all’area euro. Da quanto scrive, le scelte fatte sembrano avere dato buoni risultati. E, viste le ottime performance dei mercati negli ultimi dodici mesi, è forse consigliabile incassare i guadagni, almeno sul 50% del patrimonio. Il capitale, a quel punto, aggiungendo i nuovi 50.000 euro e senza considerare le plusvalenze incassate, risulterà essere liquido al 66%. Vediamo come potrebbe essere ripartito secondo gli esperti di Etfworld, sito specializzato che offre un servizio di portafogli personalizzato. Un terzo del capitale potrebbe essere ripartito tra i seguenti indici: S&P/Mib (7,33%), Eurostoxx50 (6%), Spdr Europe 350 (8%), B1 Ethical (6,67%), S&P500 (5,33%). Un altro 12% potrebbe essere destinato a Cina e Giappone (in parti uguali) e il 27% nell’Etf che replica un paniere di corporate bond. Consigliabile mantenere una discreta liquidità (28%) da reinvestire se il mercato mostrerà a breve un indirizzo preciso preferendo l’area euro (Eurostoxx50 meglio dello Spdr 350).

 

  By: GZ on Giovedì 13 Gennaio 2005 13:02

Il paese che ha più da perdere da tutta la storia del bond argentini è l'Italia in termini di soldi investiti, ma dicendo "il paese" si intendono dei privati cittadini i quali non sono una lobby organizzata, solo gente a cui capita di subire un torto, come agli azionisti di Cirio, Parmalat o Tiscali Dato che qui non c'è possibilità di dare sussidi e sovvenzioni dirette come ai forestali della Calabria e dato che non è gente che occupa le stazioni, blocca le autostrade e da fuoco ai cassonetti i politici non hanno incentivo ad andare oltre le dichiarazioni Fare qualcosa di concreto per far sputare dei soldi è possibile, basta vedere che la settimana scorsa a Worldcom quattro altri dirigenti hanno pagato di tasca propria decine di milioni di dollari di indenizzo. E' ovvio e dimostrabile che Tanzi ha (come ho spiegato qui sopra) almeno 2 miliardi di euro da parte ed è ovvio che l'Argentina può pagare anche subito almeno il 50% dei suoi bonds Le perdite finanziarie di questo genere vengono però viste nella cultura popolare mediatica come disgrazie stagionali di tipo biblico, analoghe alle cavallette, alle siccità o alle epidemie di una volta, fatalità che incorrono al popolo bue, tanto più a quello avido che si azzarda a fare qualche soldo in proprio con la finanza Basta vedere il fatto che Renato Soru è diventato miliardario (legalmente) vendendo ad almeno un milione di italiani azioni Tiscali dai 20 agli 80 euro che ora valgono 2.7 euro e poi ha abbandonato l'azienda alla semi-bancarotta. In cambio lo hanno votato governatore di una regione con il plauso di gran parte dei media che lo trattano sempre con grande rispetto

 

  By: giuseppe cuneo on Giovedì 13 Gennaio 2005 12:33

Beh non a caso Panerai, su Milano e Finanza ha sottolineato che sono un milione e mezzo di voti che "ballano".