By: Cures on Martedì 30 Agosto 2011 20:02
x Duca
Mi sono accorto ora della domanda. Rispondo
Krivit confonde le pere con le mele per pura ignoranza tecnica o malafede e tento di spiegare il perché.
Se creo vapore e ci devo fare andare una turbina, il parametro che mi interessa è la frazione secca del vapore perché è il prodotto pressione per volume = energia in ingresso alla turbina. Attenzione: sto parlando di volume (oltre che di pressione). Se creo vapore saturo (ossia in presenza dell’acqua ancora da vaporizzare) e umido (composto da una frazione secca e da una frazione umida che si presenta sotto la forma di nebbia visibile), allora la frazione umida non è utile per la turbina perché, essendo costituita da gocce di liquido, ha il volume proprio del liquido che non si espande ed è circa 1/1700 del volume del vapore che si otterrebbe vaporizzando la massa totale delle gocce. Fra l’altro, nei casi di turbine reali, il vapore viene anche surriscaldato per ragioni di efficienza del ciclo termodinamico ma anche per vaporizzare la nebbia residua perché danneggia le pale della turbina
Ne consegue che se devo far andare la turbina uso il diagramma della sola frazione secca perché è quella che mi serve davvero e mi da la qualità del vapore. Che deve essere esente dalla frazione umida per quanto detto.
La frazione umida di vapore saturo umido, ossia la nebbia, deriva dal fatto che, quando si vaporizza l’acqua a 100 °C a pressione atmosferica ed a pelo libero, una parte della frazione secca evaporata si raffredda perché cede calore all’aria circostante che è più fredda. Perciò si ricondensa e torna allo stato liquido rendendosi visibile sotto forma di nebbia mentre la frazione restata secca non è visibile.
Il Krivit usa il diagramma della frazione secca facendo finta di non capire che anche per ottenere la frazione umida è stato necessario prima fornire il calore di vaporizzazione che poi viene ceduto all’aria più fredda
Ma sicuramente Tuco, che non è un somaro come me, potrà spiegartelo meglio
Per quanto riguarda Rossi, aspettare e vedere è una regola più che accettabile