A scanso di equivoci ho posto la domanda al prof. Bardi questa la sua risposta. A voi giudicare!
Buongiorno Prof. Bardi,vista questa sua dichiarazione....... "Si tratta allora di rimettere insieme come il sistema Petroldragon potrebbe aver funzionato (se funzionava) dalle varie dichiarazioni, dagli atti dei processi, e da quel poco che traspare dal brevetto. Nel suo brevetto, Rossi sostiene di essere in grado di ottenere quello che lui chiama “refluopetrolio” con alta efficienza per mezzo di un processo di “distillazione” di rifiuti “urbani e industriali. Ma questo è semplicemente impossibile: non si fa petrolio distillando rifiuti urbani (provateci, se non ci credete)"
potrebbe commentare questo video? http://native.it.dplay.com/eni-energia-il-futuro-della-vita
La domanda è lecita e merita una risposta. Per cui, sono andato a visionarmi il filmato dell'ENI dove, fra musichette varie, ti fanno un sacco di discorsi senza dirti assolutamente niente di concreto a parte che c'è una tipa che sta lavorando sull'idea di trasformare i rifiuti in "bio-olio". In sostanza, comunque, è ben noto che è possibile trasformare i rifiuti in combustibile con vari procedimenti. C'è anche una sigla abbastanza nota, "CDR", che vuol dire "combustibile da rifiuto". Ora, non so che tipo di procedura l'ENI stia sviluppando, ma sono sicuro che non basta prendere i rifiuti così come sono e distillarli, come pretendeva di riuscire a fare Andrea Rossi. Lui semplicemente estraeva solventi già presenti nella massa, tipo vernici e roba del genere.