By: Franco. on Venerdì 18 Luglio 2014 04:35
@ Lmwillys
"il tpr uscirà e sarà definitivo..."
Secondo me non si può continuare a sostenere che il TPR2 sarà quello "definitivo" (intuisco che si intenda dire: "quello buono e convincente") quando il TPR1 è stato questo "paper" pieno di punti per lo meno discutibili (per non dire parecchio controversi) proprio sulla misura dei parametri energetici fondamentali, unitamente ad errate analisi e conclusioni (lei lo chiamava "straccetto").
Questa storia era stata affidata ai famosi professori e questo (il TPR1) è stato il pessimo risultato ottenuto.
Ribadisco: basta con questa menata dei TPR1, 2, 3, ...n, dei 7 professori, delle 3 università, ecc.
Non è più tempo di TPR. Se esiste e funziona, si metta da subito un pezzo realmente funzionante sul tavolo a disposizione del libero mercato e degli utenti, così che le verifiche (realmente indipendenti) possano essere finalmente fatte da clienti pubblicamente noti, affidabili/competenti ed in particolare verificabili.
Se questo non avviene (a breve, cioè entro pochissimi mesi [non anni]), parlare ancora di fiducia verso TPR futuri significa fare solo sterile propaganda basata su fede, perchè non capisco cosa garantirebbe oggi che il prossimo TPR poi non sarà di nuovo un'altro "straccetto".
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@ Andrea.s
"...nel plot 8 forse intende che i flessi della potenza emessa precedono di pochi secondi le transizioni ON/OFF della potenza di ingresso, il che è quanto meno sospetto.
Personalmente non ho dato molto peso a questo fatto e l'ho attribuito a una imprecisione nell'allineare sul foglio elettronico a posteriori le letture, che sono prese da strumenti diversi (termocamera e PCE-830) e non registrate in modo sincrono con una base comune dei tempi."
A mio parere, nel Plot 8 la relazione di fase diciamo "anticausale" risulterebbe (in proporzione ai punti se 1pt=>1s come parrebbe dal TPR) almeno di circa 15 secondi (e non sono pochi), perchè per logica non va considerato il punto di flesso ma il punto dove si ha la prima rilevabile variazione, in apparenza "spontanea", della derivata della curva blu (la potenza emessa) e questa variazione (esempio la riduzione in valore assoluto nella regione discendente) avviene appunto con quell'ordine di grandezza di anticipo rispetto alla curva rossa (la potenza di ingresso).
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L'andamento non esponenziale della variazione di temperatura in uscita (dal quale gli AA del TPR, secondo la loro analisi, hanno derivato un loro ulteriore forte conforto rispetto alla produzione di eccesso di calore) credo sia evidente che, in generale, non dimostra assolutamente nulla che possa accreditare l'eccesso di calore.
Un utente su 22passi, considerato "esperto", che a questo proposito aveva rilasciato un commento specifico a supporto degli AA, scriveva:
"...E no, non ci sono proprio scuse: la somma di esponenziali decrescenti deve essere un'esponeziale decrescente"
dimostrando a mio avviso, e nello specifico alla prova dei fatti, di sostenere una tesi assolutamente fuori luogo sia in linea teorica sia anche sulla base di quanto qui sperimentalmente mostrato.