By: Nevanlinna on Sabato 06 Aprile 2013 20:28
@Melchior
La ringrazio, ma c'è troppa carne al fuoco. Il PVF può non servire come stampo [veda la citazione allegata], ed è anche un materiale che si salda a ultrasuoni.
Così da questo singolo termine seguono [almeno] quattro suggerimenti largamente incompatibili: processo di CD-Rom pressing, sostrato per catalizzatori [polvere di nickel], trasduttore ultrasonico [ma non di PVF, fonderebbe], trasduttori ultrasonici [come puntali dei saldatori, per analogia].
Forse si potrebbe cavare qualcosa da una sintesi generale del poco che è noto, ma - stante che si tratta di cosa faticosa e da fare con intelligenza - direi di aspettare il rapporto delle terze parti. Se l'unicorno esiste il rapporto lo farà scendere sulla terra, trasformandolo da argomento di opinioni del piffero in oggetto di indagine razionale.
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[Dopo, domenica mattina ventosa, astratta e depressiva - a primavera penso sempre i nomi dei morti]
@Melchior
Prima domanda: secondo Lei c'è qualcuno tra i Soloni e i Belivers che ha letto TUTTO il carteggio Rossi-EPO per la concessione del brevetto? In particolare, parlando di cose nascoste in piena vista, perché no un confronto tra claims old e claims new, dopo le richieste dell'esaminatore?
I documenti si trovano qui:
"https://register.epo.org/espacenet/application?number=EP08873805&lng=en&tab=doclist" alle date
10.11.2009 "PCT(IPEA): Amended sheet - claims" OLD, e
17.12.2010 "Amended claims filed after receipt of (European) search report" NEW.
In allegato al post il PDF con le due versioni affiancate, la nuova a DX.
Ci sono differenze - minime differenze introdotte per ovviare le contestazioni dell'esaminatore. Ma una, in particolare, è strana: la polvere di nickel non è più solo nanometrica, ma ANCHE nanometrica [e RIEMPIE il tubo]. Quindi sembrerebbe obbligatoria la presenza di nickel fine e nickel grosso, un miscuglio di star dust ed elefanti. Se non è un trucchetto per l'EPO, perché?
Poi: il Piantelli [quello dei brevetti insopportabilmente dettagliati], sostiene l'inutilità del catalizzatore - il secreto, sostiene, sta nella preparazione del nickel.
Quelli dell'H.E.R.A. brevettano un sistema per produrre polveri metalliche ad alta purezza superficiale.
Il Celani Francesco sostiene che contaminazioni di sodio ammazzano la reazione esotermica.
Lo Storm parla di nanofratture [in cui, dico io, non dovrebbero essere presenti contaminazioni, se non quelle incluse nella matrice].
In Serbia si fanno esperienze nucleari su superfici metalliche sottoposte a stress da trazione.
Il Violante sono vent'anni che trafila palladio e lo guarda al microscopio [grandi mal di testa].
Ci sono notizie di elettrolisi di palladio caricato con deuterio in cui il metallo è sottoposto a sollecitazioni cicliche durante il processo.
E se il Rossi, con trasduttore ultrasonico, sabbiasse i granuloni con i granulini? Potrebbe aver aggiunto anche nanopolverì di carburi di tungsteno o boro.
In questo modo avrebbe reticoli cristallini superficiali freschi freschi, e forse complicherebbe la geometria della superficie dei granuli. Idea strana ma elegante e che per astrazione conduce a questo problema: cosa fa una nanopolvere contenuta in una sfera cava che non riempie completamente, quando la sfera vibra?. Si accettano risposte che non siano freddure e non rimandino alla gabbia di Faraday.
Poi ci sarebbero gli ioni H- e il catalizzatore. Cose ancora da considerare, insieme alla pressione pulsante [eufemismo per onda sonora?] e a quel tubo di rame [che compare sempre].