By: Nevanlinna on Domenica 14 Luglio 2013 20:31
@Ptorr
Spiegazioni ce ne possono essere decine - direi che è prudente assumere una posizione di razionale scetticismo. Resta da vedere quanto scetticismo tributare all'inventore [molto, a mio parere] e quanto al fenomeno [qui il punto non è chiaro, stante i fattori che è difficile sottrarre o sommare in sintesi]. Comunque ci si può divertire con le ipotesi.
A) Si tratta, dall'inizio alla fine, di inganno di Rossi e di errore accademico.
B) Rossi è matto e ha trascinato nella follia Levi, Villa, Capiluppi ecc.; anche quelli con la camicia texana sono scappati da un centro di igiene mentale.
C) Gli universitari erano in buona fede, ma appena altri ci hanno messo le mani sopra le calorimetrie si sono rivelate tutte farlocche [meraviglia!].
D) La cosa è reale e rivoluzionaria, ma dopo la pubblicazione del report Rossi deve introdurre argomenti negativi per distrarre i concorrenti [da cui si deduce che i concorrenti si bevono ogni parola del JONP].
E) Sembrava che l'acquirente fosse una ditta privata, ma in realtà hanno comprato i federali. I quali, prima di rilasciare l'invenzione del millennio, vogliono pensarci un attimino.
F) Rossi s'è stufato di rispondere agli ammiratori - o glielo hanno proibito - o ha deciso di non dare più spago a quel Guglinski e al suo berillio; tra un po' annuncerà la chiusura del JONP.
Tutta la storia del report e degli improvvisi dubbi "americani" andrebbe analizzata meglio. Nonostante gli imbecilli, il report NON è campato per aria - tra l'altro si ha l'impressione di avere davanti solo una fettina di salame, l'unica che vogliono mostrarci. Uno dei professori l'ha buttata lì: "abbiamo analizzato un campione, anche se non ci hanno fatto vedere mentre aprivano il reattore". Niente sull'analisi, ovviamente. Ma in due o tre mesi, quante parole, quanti dubbi, quante idee appena abbozzate; questo per dire che NON tutto il morto è sulla bara, diversamente da quanto affermano col dito ritto Pomp e amici [le critiche italiane, con letterina, sono tra le più inutili e supponenti].
Però: perché sto' report? Quale vantaggio industriale ne deriverebbe? Non lo sappiamo con certezza, ma sembra che Quinlan abbia giocato su tavoli diversi prima di decidere cosa gli conveniva. Edmund Storm ha notato che il report è sufficientemente approfondito da rassicurare gli investitori, ma non tanto da convincere la comunità scientifica.
Agli investitori potevano farglielo avere in privato e la comunità scientifica non avrebbe fiatato davanti a risultati più ridotti e circostanziati - e così siamo tornati alla prima casella del gioco dell'oca.