By: Matematico on Mercoledì 03 Luglio 2013 16:30
X Melchior
Solo 2 cose:
1. Si io li abolirei: per l'istruzione si può fare tranquillamente con l'e-learning spendendo uno 0, di quello che si spende oggi ma soprattutto si potrebbe destinare migliaia e migliaia di persone che ripetono ogni anno sempre le stesse cose ad attività molto più produttive... Per la ricerca scientifica credo debbano farla i privati e non lo stato. Al limite per la ricerca di base che i privati non hanno interesse a fare ci può essere un finanziamento pubblico, ma non come oggi un cui lo stato la gestisce in prima persona. Avverrebbe sull'esempio della sanità: lo stato finanzia i pazienti ma non gestisce alcun ospedale, stabilisce tariffe di base e poi i privati si fanno concorrenza tra loro ma garantendo un certo livello di servizio stabilito dallo stato... Piuttosto finanzi la ricerca fatta dai privati con obbiettivi specifici e in modo trasparente.... non credo sia una cosa impossibile da fare. In questo modo i baroni della ricerca non di sarebbero più: niente più gente la cui carriera e stipendio dipende solo dall'anzianità di servizio come oggi, conterebbero i risultati conseguiti portando molta più meritocrazia.
2. Infatti se legge bene per me l'effetto dell'e-cat sarà molto positivo pur producendo una perdita molto forte, forse enorme, di posti di lavoro... esattamente come le altre tecnologia che ha citato. Da noi infatti un sacco di persone "lavorano" per finta, nel senso che pur facendo le loro ore alla fine non producono nulla... e parlo di milioni di lavoratori... E come uno che per 8 ore corre attorno ad un palazzo: non discuto che abbia fatto le sue ore e magari anche fatica... ma cosa ha prodotto col suo lavoro? Nulla. Quello che conta è la produttività e con l'e-cat questa potrà salire tantissimo (ovviamente non in Italia)... per esempio associando robotica, open source ed e-cat i prezzi di montissimi manufatti crollerebbero... Basta vedere i prezzi che Rossi è in grado di fare e siamo solo all'inizio...