Che il cambiamento climatico sia antropico o no, non cambia il fatto che dobbiamo cercare di inquinare il meno possibile. Questo è banale anche solo ricordarlo, tant'è che non credo che la discussione sia inquinare vs non inquinare. Il problema sono le esagerazioni che ovviamente diventano poco credibili. Si è cominciato con la revisione auto ogni 2 anni, poi le caldaia tutti gli anni, poi i condizionatori, le stufe a pellet, poi i contributi per il solare, poi le auto Euro1, 2...n, ora si parla di auto elettriche. Ti obbligano a fare lavori sull'amianto e ci paghi pure le tasse (22% di IVA e non scarichi dalla dichiarazione dei redditi), ti fanno mettere le termovalvole sui termosifoni, ti hanno fatto cambiare l'auto per prenderne una più moderna e ora ti fermano pure le Euro6. Fra un po' dovrai rottamare pure l'auto a metano in favore delle elettrica.
Dalle mie parti una delle coltivazioni più estensive è il mais. Oramai buona fetta di queste coltivazioni va trinciata per il biogas. Il mio vicino fa due semine annuali, frumento e poi mais destinato al biogas. E questo mais lo irriga regolarmente con acqua potabile prelevata dalle falde. Cioè stiamo sostituendo il metano (che costa zero) con mais che succhia acqua dolce che è un bene scarso ed essenziale per il pianeta. Non mi sembrano delle grandi idee queste.
Che il settore auto sia oramai completamente affondato lo sanno anche i sassi e se non ci si inventa qualcosa la metà delle fabbriche dovrà essere chiusa (non si possono riempire le piazzuole all'infinito). Ma che io, per mantenere il settore, debba metterci dei soldi cambiando l'auto prendendola elettrica, questo mi sembra troppo, consideranto che faccio non più di 5000 km/anno. Che poi ti vedi uno Stato che invece di spingere l'elettrico per uso riscaldamento, spinge sulle fossili dove poi applica accise da capogiro.
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...