By: Cures on Giovedì 12 Settembre 2013 18:26
X Nevanlinna
Auguro alla sua amica in rianimazione di potersi rimettere presto e bene.
Ci sono passato anche io tempo fa e mi ricordo di un piccolo episodio molto “italiano”.
Come si sa, in rianimazione i parametri vitali del paziente vengono monitorati costantemente e, nel caso vadano fuori range, si attivano i segnali acustici che servono a richiamare il personale in servizio. In particolare di notte quando il personale è ridotto. Uno di questi parametri è il livello di ossigeno nel sangue. Nel mio caso tendeva nei primi giorni postoperatori a scendere frequentemente sotto il minimo il che faceva scattare spesso il segnale di allarme. Un paziente ricoverato accanto a me, per una leggera operazione di tipo ambulatoriale, ne fu infastidito e chiese all’infermiere in servizio, che conosceva personalmente, di disattivarmi di notte i segnali acustici per poter dormire in pace. E, naturalmente, l’amico infermiere lo accontentò.
Torno ad argomenti più interessanti, ma strettamente ipotetici perché mai seguiti dalle misure indispensabili.
Supponiamo di voler estrarre informazioni sulle evoluzioni della carica usando le registrazioni della termocamera. Parto dall’ipotesi che il timing della termocamera consenta di farlo. Fenomeni più rapidi non li considero.
Formulo le seguenti ipotesi.
-la generazione di potenza è dovuta a reazioni nucleari. Gli isotopi interessati seguono la propria statistica di Poisson decadendo esponenzialmente secondo la propria costante
- per un meccanismo sconosciuto la potenza generata termalizza completamente o quasi. Quindi vi è da attendersi che la potenza termica si sviluppi seguendo le stesse leggi della ipotesi precedente
-dispongo dei dati di un dummy alimentato in parallelo a quello contenente la carica e identico ad esso nei limiti delle tolleranze di costruzione
-la sollecitazione della carica avviene con la potenza in ingresso a gradini. Ne segue una risposta di adeguamento della potenza generata internamente.
Con i dati a disposizione, calcolo la funzione di trasferimento, la scorporo dai dati e quelli che restano riguardano la carica “nuda”
Si tratta ora di arrivare ad un grafico della carica “nuda” che abbia in ascissa le costanti di decadimento ed in ordinata la potenza dell’isotopo relativo. Questo grafico, forse, è dinamico ed evolve con il tempo.
Gradirei un suo parere in merito quando Le sembrerà più comodo. Preciso, ancora una volta, che si è trattato di una ipotesi di lavoro che non ha più avuto seguito. E non lo avrà. Mi è rimasta la curiosità di sapere cosa sarebbe successo.