Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: ptorr on Domenica 15 Settembre 2013 18:54

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  By: Cures on Domenica 15 Settembre 2013 18:13

X GoKatto Assolutamente no. La mia sicurezza deriva principalmente dalle misure calorimetriche ed elettriche effettuate personalmente, ma poiché non posso trasferire fisicamente l'esperienza fatta e non mi è consentito dettagliarle, resta una sicurezza purtroppo solo personale e non trasferibile. E non chiedo affatto di essere creduto perché se no ricominciamo con la solita tiritera che non m'interessa più e mi annoia contrastare. Ognuno si può tenere l'opinione che ha. Si sta più tranquilli. Il mio scopo era quello di accertare la sussistenza del fenomeno per pilotare il tutto verso un approdo contrattuale dove poi sarebbe stato il cliente a effettuare le misure con propri esperti e attrezzature. L'attività non doveva essere pubblica per ovvie ragioni. Ho contribuito alla evoluzione dell'oggetto supportando Rossi in diversi modi, ad esempio individuando alcune soluzioni tecniche e svolgendo le necessarie ricerche di mercato che non aveva tempo di fare e che si sono rivelate molto lunghe, in molti casi, per la necessità di conciliare economia e rispondenza alle esigenze tecniche. Il Rossi non è un invasato incompetente. La sua competenza è elevata in diversi settori perché frutto di decenni di applicazioni tecniche e molte letture finalizzate a realizzare il risultato prefisso. Ma la ossessiva pressione mediatica, le difficoltà economiche dovute al contratto andato a male, la determinazione feroce ad ottenere il risultato, lo hanno portato ad accelerare l’attività oltre il sostenibile e a commettere diversi errori strada facendo. Come si dice, chi fa sbaglia. Alla fine il risultato lo ha ottenuto, ma dopo una attività estenuante e irta di difficoltà.

 

  By: GoKatto on Domenica 15 Settembre 2013 16:33

Cures, anche lei ne fa una questione di aver fiducia? Non è con la fede che gli aerei si sono alzati in cielo. (perdoni lo sfogo di un miscredente, che l'NDA sia cosa seria sono il primo a ribadirlo)

 

  By: Cures on Domenica 15 Settembre 2013 14:04

X Franco Spiacente. Ma per colmare le lacune e consentirle di completare quello che sa, sarei costretto a fornire le numerose informazioni sensibili che le mancano. Cosa fatta, capo ha.

 

  By: Nevanlinna on Domenica 15 Settembre 2013 14:00

@Cures [ho già scritto qualcosa per Lei, ma è rimasto a mezzo ed è inconclusivo - in questi giorni vado avanti con argomenti noti] Con Rossi, e dall'esterno, vige il dubbio. Dalla deposizione per thermal spraying di polvere metallica su superfici "opportune" [data-sheets delle polveri standard in "http://www.sulzer.com/nl/Products-and-Services/Coating-Materials/Thermal-Spray/Metals-Alloys-Composites-Blends"], sembrerebbe passato a leghe eutettiche e a ceramiche eutettiche/cermeti. La solidificazione direzionale costituisce, come prova la letteratura, una tecnica naturale ed è nota al Nostro. Riguardo la "polvere" di nickel si potrebbe mettere in conto a) che sia costituita in tutto o in parte da lamelle ottenute tramite Knudsen, e b) che sia microlegata con una terza componente, analogamente al tungsteno [il quale, essendo infondibile, viene prodotto in pani di micropolvere sinterizzati a caldo con l'aggiunta di nickel, che agisce da colla e li rende trafilabili]. Dal blog: "sono arrivate le macchine ... sotto la mia direzione, gli americani sono riusciti a produrre un e-Cat funzionante". Quali macchine? Magari una fornace direzionale [come quella fatta comprare all'esercito per la TEG]e un evaporatore sotto vuoto [con magnetron "http://www.hauzertechnocoating.com/en/plasma-coating-explained/magnetron-sputtering/"]. Buona domenica a tutti. ________________________________________________________________________________________ @Franco Non conosciamo i dettagli [la storia dell'umanità è il prodotto delle singole storie personali]. Ad es. [e a caso], gli americani hanno pagato di più; oppure gli americani sono piaciuti di più alla moglie, perché le hanno restituito un marito che, giocando nel kindergarden, è più riposato e non fa più smorfie da tensione quando viene intervistato; oppure Rossi odia il suo paese [e la sua classe dirigente] perché lo ha messo in galera ... .

 

  By: Franco. on Domenica 15 Settembre 2013 13:42

@Cures Avevo intuito che Rossi fosse un "one man...", quello che non mi risulta chiaro e' il suo rifiuto di cooperare con grandi aziende italiane preferendo gli americani e portando loro questa tecnologia. I dollari contano ma anche gli euro penso andassero bene, forse non si fida delle aziende italiane e dell'Italia e temeva che qualcuno gli potesse sottrarre il merito? In questo caso cosa gli fa pensare che prima o poi gli americani non gli diano il "benservito"?

 

  By: ptorr on Domenica 15 Settembre 2013 12:12

@ Cures: la ringrazio veramente per la sua narrazione. Spiace vedere che il tutto sia finito negli Usa. Tuttavia adesso il partner riuscirà in modo professionale ed in tempi decenti a sviluppare prodotti completamente validi. Infatti l'idea geniale di Rossi meritava di essere "rivestita" e gestita in modo serio. Resta da vedere come e quando noi uomini della strada potremo goderne i benefici...

 

  By: Cures on Domenica 15 Settembre 2013 11:47

X Nevanlinna Bibliografia interessante. Lettura in corso X Ptorr Per me, naturalmente, l’”effetto Rossi” è reale altrimenti non mi sarei dato da fare e sarei rimasto a guardare come tutti invece di agire. Tale convinzione è basata sulle misure effettuate ma, all’inizio, quando le misure erano ancora di là da venire, hanno giocato altri fattori di convinzione che mi hanno spinto ad approfondire la questione. Il Rossi che ho contattato personalmente a metà 2011, al di là delle dichiarazioni pubbliche, era uno “one man band” che stava combattendo per dimostrare pubblicamente quello di cui era estremamente convinto. Non aveva nessun dubbio e la cosa era dimostrata dalla attività frenetica, dalla quantità di soldi investiti nell’impresa e dalla serie di errori progettuali banali che lo costringevano continuamente a modificare i prototipi spendendo molto denaro e soprattutto moltissimo tempo di lavoro. Non aveva, e non si dava, il tempo di approfondire certi numerosi e banalissimi aspetti tecnici, fare una ricerca di mercato e trovare il pezzo giusto che gli avrebbe evitato figuracce. La regola era monta-prova-sbaglia-correggi-ricomincia. Il tutto sotto la pressione mediatica e in difficoltà economica causata dal mancato pagamento della prima rata del contratto stipulato in Grecia che non gli ha consentito di onorare gli impegni presi, ad esempio, con Unibo. I commenti che seguirono furono micidiali e tutti negativi perché il mancato pagamento “dimostrava”, secondo la contorta mentalità corrente, che era un imbroglione. In queste condizioni era difficile fare qualunque cosa. Ad esempio, qualcuno su Internet disse che si trattava una truffa consistente nel far passare corrente nel cavo di massa. Da quel momento lo tolse e, prima di mettere le mani sul Ecat in funzione, fu necessario assicurarsi che la carcassa non fosse in tensione. I salvavita non funzionano in certe condizioni. Un’altra volta spese un mare di tempo lavorando quasi ininterrottamente una settimana per tarare una pletora di moduli Ecat quando invece gli sarebbe stato sufficiente comprare un certo pezzo di cui ignorava l’esistenza. Allora non c'era una retroazione di controllo della temperatura. Dato che quando si accende la carica la temperatura tende a salire indefinitamente, l’unico modo per controllarla era quello di modulare la portata in massa dell’acqua refrigerante in modo che resti costante il bilancio potenza asportata/potenza generata. L’Ecat consisteva in una sorgente riscaldante all’interno di una scatola con un tubo di ingresso ed uno di uscita dell’acqua. Quando si accendeva, la pressione all’interno della miscela bifasica acqua-vapore saliva al valore determinato dalla resistenza idraulica a valle. La taratura venne fatta accendendo ogni singolo Ecat e regolando manualmente il rubinetto di alimentazione dell’acqua. Ma la taratura era fatta sulla base di una certa resistenza idraulica. Quando collegò i moduli in serie-parallelo non fece, per la solita fretta e mancanza di tempo, una prova preventiva e non considerò che la resistenza idraulica a valle era completamente differente. Il risultato fu che il sistema entrò in oscillazione ad anello aperto e fu necessario spegnere oltre la metà dei moduli per evitare la fusione delle cariche. Quando, un po’ malignamente, gli feci vedere un semplice regolatore di pressione idraulica reperibile dal ferramenta lui, che è persona normalmente di linguaggio educato, quella volta tirò giù i santi. Come si vede, la realtà dei fatti è molte volte diversa da quello che si immagina.

 

  By: Nevanlinna on Sabato 14 Settembre 2013 22:34

Ho solo un attimo. Si è sempre molto vantato della "fusione direzionale" [in camicia di carbone] del telluluro di bismuto della termocoppia miracolosa [quotation: basta che due atomi si spostino e un semiconduttore diventa una resistenza ...]. Il termine corretto è "directional solidification", il brevetto pertinente la metallurgia del core dell'e-Cat è US5864743 "MULTI-CHANNEL STRUCTURES AND PROCESSES FOR MAKING STRUCTURES USING CARBON FILLER". Inoltrandosi in contesti più incerti, bisogna dare un'occhiata a "Prospective Applications of Gas-Eutectic Porous Materials (Gasars) in USA" di Vladimir Shapovalov [bolle ottenute con idrogeno in matrice di nickel] e alla letteratura disponibile in: "http://www.metalfoam.net/Papers-conference/". Per l'alta temperatura si veda: Special features of phase formation in Ni3Al intermetallic compound under directed crystallization with dosed feeding of the mother melt to the casting "http://dx.doi.org/10.1007/BF02466221", Directionally solidified eutectic ceramic oxides "http://dx.doi.org/10.1016/j.pmatsci.2005.10.002", Thermal emission properties of Al2O3/Er3Al5O12 eutectic ceramics "http://dx.doi.org/10.1016/j.jeurceramsoc.2005.01.031". [La prima delle tre immagini è la solita macrofotografia del core] _________________________________________________________________________________________ Buon sabato sera a tutti gli amici del Forum e un ringraziamento particolare a Cures, Franco, GoKatto, SessantaIV, Raman.

 

  By: ptorr on Sabato 14 Settembre 2013 22:19

Certo mi interessa l'opinione di Cures che, tra l'altro ha eseguito misurazioni calorimetriche (così almeno è stato detto). Ma non credo che Cures voglia parlare di questo. Comunque la sua idea, lavorando sul campo, se l'è certamente fatta da tecnico competente. Mi interessava solo avere una risposta alla domanda: secondo lui, l'"Effetto Rossi" è reale?

 

  By: GoKatto on Sabato 14 Settembre 2013 21:44

Per rispondere a Cures non sarebbe bastato esser presente: avrebbe dovuto poter misurare con le "bilance" sue. O le interessa solo la sua personale (e dotta, ovviamente) opinione?

 

  By: ptorr on Sabato 14 Settembre 2013 20:16

@ Cures: Ho da sempre letto con molta attenzione, interesse ed ammirazione tutti i suoi messaggi. Lei è stato testimone ed ha partecipato attivamente a tutta la vicenda Rossi/E-Cat. Per me lei è una persona assolutamente credibile ed affidabile. Se può rispondere senza violare alcunché, vorrei farle una sola domanda, la domanda del secolo: L'Effetto Rossi è reale?

 

  By: Gano* on Sabato 14 Settembre 2013 18:24

Il post di Anti riprende dubbi che in molti hanno e che per pudore qui non dicono...

 

  By: Melchior! on Sabato 14 Settembre 2013 17:21

x Antitrader ... e poi se si fosse trattato di qualcosa di reale ne avrebbero parlato in TV, no ? Magari con una bella ^trasmissione divulgativa #http://www.youtube.com/watch?v=mOH8ad42l5A^ di Piero Angela Oppure lo avremmo letto sui principali giornali. Basta un po' di buon senso per chiarire tutto. Le ricordo che in Italia i giornali, grazie al finanziamento pubblico, sono liberi dal controllo delle lobbies e possono scrivere liberamente su qualunque argomento senza condizionamenti. Tra l'altro La nostra ^classe politica #http://umbvrei.blogspot.it/2012/10/i-numeri-del-disastroso-governo-monti.html^ si sarebbe già mossa da tempo, utilizzando una grande invenzione italiana per cercare di aiutare l'industria nazionale e i lavoratori. Guardi quante volte i nostri politici (sinistra centro e destra) hanno manifestato la loro grande preoccupazione per il problema della disoccupazione giovanile e per la recessione. Semplice, ^no? #http://www.sheepkillers.com/images/sheep_tv.jpg^

 

  By: antitrader on Sabato 14 Settembre 2013 17:05

Cures, l'arrivo del socio americano (ma ultimamente va piu' di moda quello cinese) e' la classica favoletta che i dirigenti di un'azienda in stato prefallimentare raccontano ai dipendenti per tenerli buoni e calmi. In genere in questi casi qualche contatto esiste veramente ma poi l'operazione non va mai praticamente in porto. Non sono mai entrato nel merito delle questioni strettamente tecniche (dovrei rispolverare nozioni ormai antiche e non ne ho voglia) ma osservando lo spettacolo dall'esterno con conoscenze comunque sifficienti a potersi fare un'idea di tutta la faccenda non ho mai creduto a una beata mazza di quanto si e' raccontato. La pistola fumante e' stata quando si e' messo a fare la rete di vendita (vendita de che?) e addirittura l'accettazione di prenotazioni online per assicurarsi per primi la consegna della caldaia termonucleare. Hi idea che mi devo rassegnare, non trovero' mai l'accroccolo nei punti vendita di Leroy Merlin, mi conviene ripiegare mio magrado sulla pompa di calore che tutto sommato ha un cop anche superiore a giudicare da quello che si e' raccontato in giro.