W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

 

  By: GZ on Lunedì 27 Agosto 2007 21:41

sì wildman, ero distratto, lo stava dicendo sulla voce.info, che comunque è il sito degli economisti di sinistra legati al governo attuale, c'è uno che mostra che rispetto al PIL visibile, dichiarato, la spesa pubblica è il 60% del Pil (questi assumono che il sommerso in Italia sia il 27% del PIL, c'è un articolo della Cecilia Guerra a proposito che era a economia con me, una che sta a Modena e si immagina che il 27% del reddito non sia fatturato e sia in nero...mah...) chiaro che se fai gestire il 60% del pil ai politici e alla burocrazia statale italiana poi rimani un attimo indietro rispetto alla concorrenza globale (in Asia la spesa pubblica è il 30% del PIL effettivo e ancora meno rispetto a quello dichiarato perchè sono economie che a parte il Giappone e Singapore di sommerso ne hanno come noi, basta passare per Hong Kong o chiedere a chi è stato a Taiwan, in Cina o India poi il sommerso è almeno il 30% del PIL e come noto la loro crescita ne soffre tanto)

 

  By: lanci on Lunedì 27 Agosto 2007 20:36

Ci sarebbe una misura semplice semplice per far aprire gli occhi a milioni di italiani. Abolire la ritenuta alla fonte sui redditi da lavoro dipendente. Attualmente le tasse e i contributi dei dipendenti vengono versati dal datore di lavoro e il dipendente si vede consegnato in busta paga il netto. Se non ci fosse la ritenuta alla fonte i dipendenti dovrebbero come tutti gli altri versare materialmente le tasse e i contributi. Come tutti sanno, l'organo più delicato del corpo umano non è il cuore, o quell'altra cosa che stà più in basso, ma è il portafogli.

 

  By: Esteban on Lunedì 27 Agosto 2007 19:59

^Il Progresso#http://it.wikiquote.org/wiki/Progresso^

 

  By: Sir Wildman on Lunedì 27 Agosto 2007 19:43

Scusi Zibordi, ma l'avevo scritto pure io nel messaggio precedente. :-) Siamo oltre il 50% sul pil dichiarato. C'era un articolo su lavoce.info dove c'era il calcolo. PS: I dati sul pil sono un po' vecchiotti ... :-) Ora siamo a 1475 miliardi di euro.

 

  By: GZ on Lunedì 27 Agosto 2007 19:26

no, no quel 43% è una finzione, è al 47-48% minimo il trucco per dire che la pressione fiscale è solo il 43% è aumentare arbitrariamente la % del PIL che si assume sia "sommerso" e "nero" il PIL italiano visibile e misurabile è di 1.000 miliardi circa, ma lo aumentano di altri 180 miliardi se ricordo bene dicendo che c'è il sommerso che non possono misurare ovviamente, ma fanno delle stime approssimative e dichiarano che è il 18% o 20% del PIL totale fino a 15 anni fa l'Istat stimava il sommerso al 12% o 15%, poi lo hanno aumentato fino a quasi il 20% e in quel modo la % di spesa pubblica risulta minore In questo modo anche il deficit verso la UE risulta minore perchè il PIL italiano che è il numero al denominatore risulta maggiore, la Grecia addirittura per far vedere che aveva un deficit che stava dentro i parametri ha aumentato la sua stima dell'economia di sommersa in un colpo solo dal 20 al 30% due anni fa

 

  By: Sir Wildman on Lunedì 27 Agosto 2007 18:49

La pressione fiscale ad inizio anni 80 era al 30% oggi siamo al 43%. Inoltre va segnalato che quel 43% e' calcolato sul pil corretto al nero. Se considerassimo solo il pil dichiarato saremmo oltre il 50%. Come si puo' dire che era cosi' anche prima?

 

  By: Aleff on Lunedì 27 Agosto 2007 18:37

e poi leggi articoli sui giornali in cui dicono che il ns. paese è uno dei pochi rimasti ad usare per l'80% delle transazioni commerciali il danaro in forma cartacea !!!! Stanno dando un'accellerazione mostruosa all'evasione fiscale ! Quando si và a comprare un mobile, fai fare un lavoro da chiunque o compri qualsiasi cosa, cerchi sempre di pagare senza fattura o scontrino pur di avere lo sconto !!

 

  By: pastrocchio on Lunedì 27 Agosto 2007 18:28

voi non capite io non capisco la pressione fiscale l'iva sulle tasse delle tasse ect il carozzone pubblico tutto esiste da almeno 20 anni il problema era che prima del doppio salto mortale euro + cinesi le ditte italiane vendevano forte sui mercati esteri grazie alla lira svalutata che colpiva percettori fissi (dipendenti - pensionati - statali - tasse - rate dei mutui) e sui mercati non avevamo concorrenti - un po come il giappone dove alcune inefficienze del sistema sono nascoste dallo yen basso ora con l'euro e i cinesi il meccanismo non funziona più e le tasse alte stonano ancora di più per i paesi est europea è vero che con la flat tax pagano poco ma è anche vero che ti trovi a montare panda per 300 euro mese o a fare il badante. hanno sostituito il modello stalinista con quello di mercato selvaggio ma non si è capito molto bene chi e come mai sia diventato ricco. il problema è che a fronte di tasse alte abbiamo: 1- perso la sovranità monetaria (dice bene gz "servi", perchè abbiamo perduto il diritto alla ns moneta che non è poca cosa) 2- abbiamo un sistema pubblico burocratico-assistenziale-sanitario sovradimensionato rispetto alla ricchezza prodotta 3- siamo 60 milioni e non 5 come i danesi ne 50 come 20 anni fa. la demografia è una chiave importante. se il pil non cresce ergo siamo fermi come ricchezza, ma se siamo di più a ciascuno toccherà una fetta più piccola? no invece vorremmo che i 60 milioni di italiani avessero la stessa fetta di 50. impossible con la torta sempre uguale

 

  By: lanci on Lunedì 27 Agosto 2007 14:19

Se consumi (e con 1.100 di reddito al mese devi consumare tutto) alla fine dei 1.000 o 1.100 euro netti in busta paga ne hai dati almeno altri 300-500 di tasse, in aggiunta alle trattenute e irpef varie --------- (GZ) C'è una ulteriore considerazione: con il poco che ti rimane dopo aver pagato lo stato grassatore devi pagarti la vita. Ci si scorda che i prodotti in Italia hanno per lo più un prezzo elevato perchè i produttori applicano il loro margine dopo aver pagato a LORO VOLTA decine e decine di tasse e balzelli che moltiplicano il costo del prodotto. Allo stato attuale delle cose, NESSUNO sa esattamente calcolare quanto succhia lo stato, nemmeno l'ISTAT, che conciona su percentuali irreali del 43%. Ripeto che nessuno ha un'idea precisa di quale sia la reale pressione fiscale. Volete un 'esempio? Prendete una bolletta dell'ENEL, ad un certo punto vi vengono addebitate le imposte erariali sul consumo e le imposte addizionali enti locali (calcolate in proporzione a quanto avete consumato), dopo di che il totale delle imposte viene sommato ai consumi e forma l'imponibile IVA sul quale viene applicata l'imposta IVA che tutti noi paghiamo allo stato. Avete capito? NO? Sulle imposte sulla luce noi italiani paghiamo l'imposta IVA. Alias, più imposte paghiamo più IVA paghiamo. Sembra una maledizione biblica: "poichè hai pagato le tasse ora pagherai più tasse" Chi conciona che è pagare le tasse è un dovere civico (ci mancherebbe) e che è immorale non pagarle e che se no vai all'inferno e pagare meno per pagare tutti e la redistribuzione e l'equità e lo stato sociale e le pensioni delle vecchiette... con una probabilità vicina al 99% non ha mai tirato fuori personalmente il portafoglio per pagarle lui materialmente ma gli sono state pagate da qualcun altro. A proposito, si vocifera di una grandissima semplificazione del rapporto fisco-contribuente nella prossima finanziaria. Si pensa fondatamente di eliminare tutta la mostruosa complessità del sistema fiscale italiano con una sola legge formata da un solo articolo di due commi: art.1 -comma 1- Quanti soldi hai quadagnato nel corso dell'anno? -comma 2- Mandaceli.

 

  By: Moderator on Lunedì 27 Agosto 2007 11:32

anche la Repubblica Ceca approva la Flat Tax al 15% , con obiettivo al 12,5% nel 2009. Tutti i paesi dell'est , Lettonia , Estonia , Romania , Russia , Slovacchia , Repubblica Ceca , fra poco Ungheria e Polonia hanno adottato la flat tax fra il 15 e il 23%. Dopo aver saggiato il comunismo sanno valutare bene il costo reale dei servizi pubblici, e li valutano fra il 15 e il 23% dei guadagni. Da noi europei occidentali invece c'è ancora la casta dei parassiti dei pubblici burocrati che sfruttando la paura del comunismo si sono inseriti nel meccanismo e l'hanno fatto degenerare . Hanno esorcizzato il comunismo gonfiando il pubblico con finte spese sociali , finti lavori , finte necessità pubbliche . Ma caduto il comunismo a est si son fatti i conti e quello hanno capito : che il lavoro pubblico non deve valere più di un 15/25% del proprio lavoro. A credere il contrario ci siamo rimasti solo noi cogl.ioni : il muro è caduto per tutto il mondo ma non per noi. Anche uno che si fa passare per rivoluzionario fiscale come Bossi predica di non pagare Tasse allo stato , ma alle regioni , magari leghiste , si. Non un partito per la flat tax , questi ladroni : non avrebbero da ingozzarsi . (post qualunquista , nel senso che qualunque persona di buon senso lo capisce)

 

  By: lutrom on Lunedì 27 Agosto 2007 10:06

Rispondo al calcolo di Zibordi sulla differenza tra soldi versati e soldi incassati dasi pensionati privilegiati dicendo che è IMPRECISA [...] ---------------- MI correggo: il calcolo è stato fatto non da Zibordi ma da Milano Finanza.

 

  By: lutrom on Lunedì 27 Agosto 2007 10:04

Rispondo al calcolo di Zibordi sulla differenza tra soldi versati e soldi incassati dasi pensionati privilegiati dicendo che è IMPRECISA: infatti conosco almeno DIECI persone (ma in Italia saranno centinaia di migliaia) che sono andate in pensione giovanissime, alcune anche sotto i 50 anni, in alcuni casi dopo aver fatto i nullafacenti in posti statali. Ebbene, costoro fanno da anni anche un doppio lavoro che, evidentemente, coloro che vanno e che soprattutto andranno in pensione in futuro, avendo più anni, non possono o potranno fare. Queste dieci persone in media guadagnano di pensione 1.000 euro al mese. Ora, dall'età di circa (in media) 49 anni, fanno un lavoro in nero guadagnando in media circa altri 1.000 euro al mese. Costoro sarrebbero dovuti andare in pensione a 65 anni (per un minimo senso di equità, cosa che in Italia però non esiste): ebbene da 49 anni a 65 anni hanno guadagnato in più rispetto ai calcoli di Zibori circa altri 132.000 euro di doppio lavoro (e a questi andrebbero aggiunti, in alcuni casi, altri 100.000 euro di guadagno derivanti da doppio lavoro fatto già negli anni precedenti alla pensione quando la mattina facevano l'attività lavorativa da nullafacente e poi il pomeriggio andavano a fare il vero lavoro, ma abusivo): questi sono tutti soldi RUBATI alla collettività. Inoltre, essendo spesso ex nullafacenti più che lavoratori, quando sono andati in pensione hanno potuto lavorare con grande energia, energie risparmiate negli anni precedenti!! L'Italia è il paese dei furbi, ricordiamolo: probabilmente non l'unico al mondo, ma sicuramente uno dei maggiori!!!

e tasse servono a re-distribuire il reddito - gz  

  By: GZ on Lunedì 27 Agosto 2007 03:19

Su Milano Finanza a pagina 20 c'è un analisi di quanto riceve di pensione in più di quello che ha versato un lavoratore tipico nato negli anni '50 rispetto a uno nato negli anni '80. Circa 350 mila euro. (..PREVIDENZA C'è in Italia un lavoratore molto fortunato, classe 1950.... che ^rispetto a chi è nato 30 anni dopo incasserà 350 mila euro in più#http://www.milanofinanza.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?id=1476143&codiciTestate=14^. Milano Finanza del 25/8/2007..) Cosa vuole dire ? LE TASSE SONO UN MODO DI REDISTRIBUIRE IL REDDITO in gran parte, NON DI PAGARE PER I SERVIZI che tutti i cittadini necessitano. Alcune categorie e generazioni di etò ricevono anche 300 mila o 500 mila euro nel corso della vità in più di quello che hanno versato e altre ricevono anche 300 o 500 mila in MENO di quello che hanno versato allo stato. Chi va pensione fino al 2011 ha una copertura vicina al 70% dell'ultimo stipendio(se prendeva 1.500 euro ne riceve di pensione 1.200) e chi andrà in pensione tra 20 anni avrà una copertura vicina al 45% (se prendeva 1.500 euro ne riceverà di pensione 700). Se poi confronti statali e privati, donne e uomini le differenze sono il doppio. Se prendi uno che lavora nel settore pubblico la copertura media era e resterà intorno al 90% dell'ultimo stipendio per cui tra un dipendente publico classe 1950 e un dipendente privato classe 1980 la differenza tra quanto versano e quanto incassano è probabilmente più di MEZZO MILIONE DI EURO. Una donna va in pensione a 55 anni e campa 7 anni di più di un uomo, se prendi una dipendente statale classe 1950 e la confronti con il povero pirla dipendente privato classe 1980 la differenza probabilmente è sui 700 MILA EURO a favore della prima. E i soldi da dove vengono ? Dal secondo. Lo stato versa alla donna statale nata nel 1950 qualcosa come 6-700.000 euro in più di quello che ha versato di contributi, soldi strappati da dei giovani dipendenti privati nato nel 1980 a cui versa una somma analoga IN MENO Se non ci credete il calcolo approssimativo è questo, su uno stipendio di 1.500 euro per tutti e due i) donna sui 50, statale = per 30 anni paga un 250 euro di contributi a fini pensionistici ma riceve poi per 27 anni (dai 55 agli 82) 1350 euro circa, cioè il 90% dello stipendio i) uomo giovane sui 30, privato = per 35 anni pagherà un 350 euro di contributi a fini pensionistici (in media di più di quello che si pagava una volta) e riceve poi per 15 anni (dai 60 ai 75, eta media dei maschi) 700 euro circa, il 45% dello stipendio Prova a a fare i conti della differenza... Dicono che i giovani italiani vogliono restare in casa con la mamma fino ai 35 anni, finanziariamente è logico, cercano di recuperare quello che la mamma gli ha fregato (se lavorava)

 

  By: Esteban on Lunedì 27 Agosto 2007 02:49

Sera ... Uno pensa di distrarsi andando qualche giorno in ferie ... Va tutto bene , sino a quando si pretende di provare a cercare la verità nella realtà dei fatti senza toccare le altrui convinzioni. Così capita che in 2+1/2 ore di conversazione con un biologo quarantenne (bio) ed un universitario di cattedra (zio Bill) che collabora con aziende per l'inserimento in alta "tecnologia" si scateni una discussione ai limiti dell'incredibile. Diciamo che il preludio lo si è consumato nel cercare di capire a quali partiti eravamo affezionati quasi a cercare di capire quali tasti premere(zio bill). Sia io che "bio", nei fatti (discorsi e affermazioni) ne eravamo immuni (ne DX ne SX) certo che avendo passato bio gli ultimi anni tra germania francia e UK non rammentava bene la situazione attuale ... Mentre zio bill non si capacitava della cosa ... Ma come ... la politica è fondamentale !!! E pure il biologo dietro ... ma certo .. professore Lei mi insegna etc .. etc ... E giù a spiegare di come il veneto la lombardia etc... abbia degli autentici genii ancora in grado di dimostrare le capacità Italiane etc... etc ... Se solo ci fossero + fondi .... Non si capisce che si stanno limitando i giovani ... il nostro futuro ... etc .. etc ... che le biotecnologie sono il futuro e .... ci vorrebbero + fondi e + strumenti ... che l'Italia è un serbatoio di menti mentre all'estero non sono così ... Beh ... non ricordo il momento esatto ... ad un certo punto mi sono svegliato ed irritato a tal punto che ho semplicemente chiesto alcune cose che non sentivo citare .... Esempio ... Se l'Italia è un paese grande e così ricco di GRANDI speranze ... perchè ha "fregato" i propri giovani scaricando il fardello dei suoi sbagli sui giovani ? Vedi TFR e pensioni ? Inoltre se davvero c'è ancora spazio per il "Miracolo Italiano" com'è che la politica se ne frega e continua ad aumentare le tasse alle uniche aziende che possono essere interessate a sviluppare nuove tecnologie e brevetti assumendo questi "fenomeni Italiani" ? Beh ... devo dire che Zio bill quì ha cominciato ad irritarsi ... ad usare un linguaggio un pò diverso ... mi dava del Lei ... Della serie ... si ... capisco .. ma vede Lei non capisce ... Lei deve capire che se in Italia si crea un substrato culturalmente d'élite ... poi è automatico che si crei una situazione ove le stesse aziende estere sono interessate ad investire in ricerca quì in Italia ... E "bio" dietro ... ma è chiaro ... se ci fossero maggiori finanziamenti in questa direzione ci sarebbero maggiori opportunità per tutti pure per investimenti dall'estero ... Mah .. son sapevo che rispondergli ... L'unica cosa che mi è passata per la testa è stata ... Mettiamo caso che io sia bill gates ... e debba investire dei soldi ... Vengo in Italia , ove il 60% viene devoluto in tasse , ove devo pagare tangenti a Destra e sinistra , ove il tenore di vita e quindi gli stipendi etc ... etc .. sono + elevati ... Oppure vado in Cina o india ? ove trovo ingegneri che mi costano 1/10 ma lavorano per meno addirittura e senza tutti i problemi che si fanno in Italia e da almeno una deci d'anni studiano in america o in inghilterra ove ci sono + capitali per la ricerca e quindi sono pure preparati nella pratica ? Mi spieghi (ho ripetuto) quali sono i vantaggi nell'investire in questo momento in Italia ? Risposta di Zio Bill ... Avevamo dei buoni germi negli anni 70 che non abbiamo coltivato e la politica non ha aiutato ... Non c'è voluto molto per farlo capitolare (zio bill) ... Alla fine ci ha salutato (io e bio) dicendo ... Comunque quello che ho capito è che non siete nè di destra nè di sinistra ...

 

  By: lutrom on Lunedì 27 Agosto 2007 01:48

qui purtroppo quasi nessuno ha ancora capito che le polemiche tra dipendenti e autonomi (o quella che cercano di montare, tra giovani e vecchi) sono usate per sviare l'attenzione degli allocchi dall'unico conflitto reale: quello casta/sudditi ------------- Parole sante, XTOL. Meriteresti una statua!!