W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

 

  By: Esteban on Lunedì 05 Novembre 2007 21:16

Esatto Norton !!! Prova ne è che siamo completamente in crisi ... Altrimenti questi mammoni ( come li definisce quel C ... di schioppa) arriverebbero a pagarsi il mutuo ... ed invece perdono la casa ed i pochi soldi messi da parte. E le banche diventano delle vere e proprie associazioni a delinquere...

 

  By: Moderator on Lunedì 05 Novembre 2007 19:54

fino a 15 anni fa i pomodori nei campi venivano raccolti lo stesso , i bar funzionavano , e persino le case venivano costruite e i mattoni non si mettevano uno sull'altro da soli. Al limite spesso i nuovi arrivi hanno il diploma e fanno gli edili senza saper far nulla. La pressione immigratoria permette non solo di pagare poco gli immigrati , ma anche i nativi , e le paghe si livellano al basso. E mentre prima il lavoro pesante magari dovevi pagarlo un pò, ora lo paghi meno , e l'italiano a quel punto preferisce fare l'impiegato a meno soldi ancora .

di italiani ce ne sono a sufficienza - gz  

  By: GZ on Lunedì 05 Novembre 2007 19:19

L'italia ha 22 milioni di persone che lavorano su 58 milioni di abitanti (poi ci saranno quelli in nero), il "tasso di attività" come lo chiamano più basso del mondo industriale Gli adulti dai 16 ai 65 anni sarebbero circa 40 milioni, gli anziani e i giovani circa 18, bastano questi numeri per capire che sono balle quando dicono che "l'economia italiana ha bisogno degli extra-comunitari" Metti anche che consideri solo fino ai 60 anni sei sempre sui 38 milioni di adulti. Mancano quindi teoricamente all'appello del lavoro 16 milioni di persone, metti che un milione siano al lavor totalmente in nero e scendi a 15 milioni, metti un milione di invalidi 14, togli due milioni di universitari e siamo a 12 milioni. Arrotondali tutti per stare larghi e mancano sempre 10 milioni di persone Comunque giri questi numeri ci sono dai 10 ai 12 milioni di persone in italia, adulte e sane che possono lavorare e non lavorano (più che altro donne). Se li paghi abbastanza di italiani ce ne sono a sufficienza

 

  By: pix on Lunedì 05 Novembre 2007 18:48

Io credo che l'italia non soffrirebbe eccessivamente un calo della manodopera extracomunitaria nell'edilizia e nell'industria. Una cosa per me incomprensibile è che ogni volta che si parla di delinquenza extracomunitaria qualcuno si affretti a dire che li abbiamo chiamati noi, che non potremmo farne senza etc. Al di là del fatto che farne senza è oggettivamente possibile, non capisco perchè sia così difficile separarli in base al merito: lavori / non commetti crimini / ti integri => Puoi restare o essere regolarizzato Non lavori / delinqui / non ti integri => Vieni riaccompagnato coattivamente al tuo paese di origine Non è mica poi detto che ogni barcone o TIR di disperati che arriva a capo passero o a Fernetti ce lo dobbiamo smazzare noi !?

 

  By: gianlini on Lunedì 05 Novembre 2007 13:46

Esteban, qui al nord gli immigrati, se vuoi, "fanno meno storie" ma non vengono trattati economicamente peggio degli italiani

 

  By: GZ on Lunedì 05 Novembre 2007 13:09

Lo sfruttamento è quasi tutto nelle zone di mafia del sud che denuncia giustamente Gatti sull'Espresso, ma già nell'ediliza in emilia i muratori o piastrellisti immigrati lavorano esattamente alle stesse condizioni degli italiani. A fare dei lavori manuali, 8 euro all'ora X 40 ore (in realtà ne fanno di più) alla settimana, in un mese molti immigrati prendono sui 1.200-1.300 euro che è di più dei 900 euro di molte segretarie, operatori di call center o venditori dell'ipercoop o media world con diploma di scuola superiore e a volte con laurea. Poi le possibilità di avanzamento sono limitate, ma ora anche per gli impiegati sono limitate con un economia stagnante Gli italiani hanno ancora un certo vantaggio nel farsi assumere nel pubblico impiego, ma anche qui ora nelle regioni più avanzate tipo Emilia i comuni fanno grossi sforzi per assumere immigrati Quello che conta però è guardare al futuro dei paesi occidentali: in America siamo da due decenni arrivati alla fase successiva, una volta che le minoranze hanno raggiunto il 25% della popolazione hanno spinto con l'aiuto dei politici democratici che ne prendono il 90% dei voti per avere la corsia preferenziale che chiamano "affirmative action" e sono in realtà "quote razziali", cioè in tutti i concorsi pubblici, i college e anche nelle grande aziende ora ci sono criteri che discriminano A FAVORE dei messicani, indiani e neri contro i bianchi per fargli raggiungere una certa % dei posti. Questo perchè il loro reddito MEDIO è un poco più basso di quello degli americani di origine europea e di conseguenza per imporre la parità nell'impiego pubblico ormai per un bianco maschio è quasi impossibile essere assunto nelle città amministrate dalla sinistra tipo NY o Los Angeles Al dipartimento di stato USA hanno abolito gli esami di lingua straniera per il concorso perchè altrimenti i neri non lo passavano in numero sufficiente, nella polizia o vigili del fuoco annacquano i test di ammissione oppure creano due tipi di test, uno per i bianchi e uno per neri, messicani e indiani più facile per riempire le "quote" etniche. Nei college è così da almeno 20 anni, un bianco viene respinto con un punteggio con cui un messicano, indiano o nero entra. Ma se leggi Corriere e Repubblica non ti dicono queste cose, sembra a volte quasi un complotto. A Londra i tassisti sono tuttora quasi tutti bianchi perchè per avere la licenza devi superare un mega esame su tutti i percorsi di Londra che richiede 3 anni di preparazione e lo vincono solo i "bianchi" che sono più secchioni. Il sindaco Livingstrone vuole ora annacquarlo in modo da avere tassisti arabi, giamaicani ...

 

  By: Esteban on Lunedì 05 Novembre 2007 13:02

Ciao Gianlini, Ma tu credi veramente che pagano ad un estracomunitario "nei bar/discoteche" il giusto ? Se gli Italiani non lo fanno è proprio perchè speculano sugli estracomunitari, che non fanno storie e lavorano anche per metà dello stipendio ... Con questa "flessibilità" puoi speculare quanto vuoi sul lavoro e sui giovani ... Non raccontiamoci storie ...

 

  By: gianlini on Lunedì 05 Novembre 2007 12:32

norton, infatti hai straragione i filippini che abitano sotto di me hanno un mutuo da 1350 euro al mese.... una babysitter peruviana prende a tempo pieno 1200 euro in nero, poi se lavora anche i festivi arriva a 1600 poi leggi sui giornali che gli extracomunitari sono sfruttati ....al nord poco o pochissimo e se avviene è sempre ad opera di connazionali (capolarato fra i marocchini o sfruttamento fra i cinesi) forse è un po' più vero al sud, ma ce ne sono molto ma molti meno L'altra cosa che mi da i nervi è leggere che fanno i lavori pesanti che gli italiani non vogliono più fare. Ormai a milano entri in bar, discoteche, ristoranti e la stragrande maggioranza dei camerieri ed inservienti sono extracomunitari....Ma cosa c'è di così drammatico nel servire cocktail in un bar che gli italiani non possano più farlo?? capisco lavorare in fonderia o in miniera, ma fare il caffè o raccogliere i piatti (lavori che all'estero fanno tantissimi studenti universitari) non mi sembra nè particolarmente faticoso nè tantomeno così noioso da dover essere lasciato fare a rumeni e cinesi i giornalisti andrebbero aboliti, è una casta inutile

quando c'erano gli schiavi che facevano i lavori pesanti le popolazioni almeno erano ricche - gz  

  By: Moderator on Lunedì 05 Novembre 2007 12:23

ma insomma , 3 milioni di immigrati non sono piccola cosa , qua se la Fiat aumenta le vendite della Punto si parla di Pil in aumento , ma com'è che abbiamo 3 milioni di lavoratori extracomunitari e il Pil è da 10 anni che langue ? E poi , visto che portano ricchezza , com'è che da 10 anni il reddito in potere d'acquisto reale degli italiani si va sempre più spegnendo ?In genere in passato quando c'erano gli schiavi che facevano i lavori pesanti le popolazioni almeno erano ricche e facevano la bella vita. Come si spiega che un laureato prende invece 900 euro e neanche riesce più a sposarsi ? e neanche a dire che c'è troppi laureati , perchè siamo il paese europeo con meno laureati

 

  By: Gano* on Venerdì 02 Novembre 2007 14:41

Probabilmente in Africa l' HIV c'e' sempre stato (penso che in Africa gli scimpanze' o non li hanno mai mangiati o che siano centinaia di migliaia di anni che li mangiano, dal tempo probabilmente dell' Homo abilis... che li mangino solo dal 1930 mi sa di baggianata). Soltanto che prima un siero positivo che moriva di tubercolosi o di lebbra dicevano che era morto di tubercolosi o di lebbra, oppure se non trovavano la causa che era morto di stenti; oggi gli fanno l' analisi, si accorgono che ha anche l' HIV e dicono che e' morto di AIDS. Prima erano convinti che l' HIV fosse entrato negli USA negli anni '80. Ora e' diventato il 1969. Chissa' che domani non diventi il 1800...

 

  By: pana on Giovedì 01 Novembre 2007 10:15

Ma in Africa si sono sempre mangiati gli scimpanze !!! perche proprio nel 1930 ? boh... c'e anche una teoria complottistica secondo la quale il virus sarebbe stato creato in laboratorio e poi sfuggito di mano...

Trump-Musk, è guerra a New York. Elon: ora impeachment. Ed evoca i file di Epstein - il Giornale

 

  By: GZ on Martedì 30 Ottobre 2007 12:16

a proposito di immigrazione, reuters riporta che sembra abbiano stabilito definitvamente l'origine dell'AIDS, ^è arrivato tramite alcuni immigrati di Haiti in Florida nel 1969#http://www.reuters.com/article/topNews/idUSN2954500820071029?feedType=RSS&feedName=topNews&rpc=22&sp=true^ i quali a loro volta lo avevano preso ad Haiti da gente proveniente dall'Africa dove avevano mangiato schimpanzee infetti --------------- ...This genetic analysis allowed the scientists to calibrate the molecular clock of the strain of HIV that has spread most widely, and calculated when it arrived first in Haiti from Africa and then in the United States. The researchers virtually ruled out the possibility that HIV had come directly to the United States from Africa, setting a 99.8 percent probability that Haiti was the steppingstone. "I think that it gives us more clear insight into the history of it (the AIDS epidemic) and what path the virus took -- and hard objective evidence, not just armchair thinking," Pitchenik said in a telephone interview. Studies suggest the virus first entered the human population in about 1930 in central Africa, probably when people slaughtered infected chimpanzees for meat. AIDS has killed more than 25 million people and about 40 million others are infected with HIV. .

 

  By: gianlini on Martedì 30 Ottobre 2007 11:26

Finalmente dei dati che avvalorano l'impressione visiva e di tutti i giorni! dati della Caritas Italia, è boom di immigrati Sono 3 milioni 700 mila i regolari in Italia. Un numero aumentato del 21,6% in un anno ROMA- Sono 3 milioni 700 mila gli immigrati regolari in Italia. Un numero aumentato del 21,6% - pari al 6,2% sulla popolazione complessiva (nell'Ue è il 5,6%) - in un anno e tale da collocare l'Italia, per ritmo di crescita, al vertice europeo. Lo stima il 17/o rapporto sull'immigrazione redatto dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Migrantes, presentato martedì. Nel 2006 il trend di crescita (700 mila in un anno) è stato tale che, se sarà confermato, farà arrivare fra 20-30 anni gli stranieri a 10 milioni ed oltre. Novità di quest'anno, la presenza paritaria delle donne rispetto agli uomini (49,9%) e tale da essere maggioranza. Le uniche ad avere una prevalenza maschile sono solo Lombardia e Puglia. I minori sfiorano le 700 mila unità (18,4% del totale). Ogni 10 immigrati, 5 sono europei (la metà comunitari); 4 suddivisi fra africani e asiatici, 1 americano. L'aumento di 700 mila unità in un anno (un sesto rispetto all'anno precedente) è il numero complessivo di stranieri contati appena 5 anni fa, nel 2002. I rumeni, col 15,1% di presenza, è la comunità più numerosa; segue i marocchini (10,5%), gli albanesi (10,3%), gli ucraini (5,3%). Sei immigrati su 10 si trovano al nord; al centro c'è il 26,7%, al sud il 10,2% e nelle isole il 3,6%. In sei anni, dal 2000 al 2006, gli immigrati dall'Est sono saliti di 14 punti mentre l'Africa ne ha persi 5 e l'America 2. Il rapporto segnala che negli ultimi due anni, la crescita «è stata fortissima» anche in assenza di regolarizzazioni ma facendo leva sulle quote di ingresso. Ad avere impresso questo ritmo sono il fabbisogno delle industrie e delle famiglie di manodopera aggiuntiva (540 mila domande), i ricongiungimenti familiari (poco meno di 100 mila) e le nuove nascite tra gli immigrati (quasi 60 mila). Se il ritmo di crescita continuerà anche nel biennio 2007-2008, la Lombardia passerebbe da 850 mila ad oltre un milione di presenze; il Veneto, l'Emilia Romagna e Roma supererebbero il mezzo milione di unità; il Piemonte sfiorerebbe le 400 mila, la Toscana le 350 mila. Sotto le 100 mila unità resterebbero solo il Trentino Alto Adige, l'Abruzzo, la Sardegna, la Basilicata, il Molise e la Valle d'Aosta.

 

  By: bearthatad on Lunedì 29 Ottobre 2007 00:06

Ciao Fortunato, anche se non posto spesso, leggo sempre con interesse i contenuti che tu e gli altri mettete nel forum. Un saluto cordiale a tutti.

 

  By: Fortunato on Domenica 28 Ottobre 2007 23:31

Ciao Bear, ti rileggo volentieri per condividere in ogni meandro ciò che gentilmente ha postato Ferpa. Altro che storie! Fortunato