Sui ribassisti / catastrofisti e la situazione attuale

qualcosa che arrivato ai massimi giri si è ingolfato - cisha  

  By: cisha on Mercoledì 05 Gennaio 2005 00:12

Allora, con la scusa che metà dei trader sono ancora in vacanza, che d'improvviso arriva l'inflazione, che il petrolio comincia a ri- ri-riscaldarsi, che ci sono le tensioni crescenti sul fronte IRAQ per via dell'elezioni (ma ormai chi se li caga più), ed infine la scusa che il dollaro ora inverte poichè a gennaio è notorio che risale ...ma poi non si sà, intanto l'oro scende e con i metalli sempre in odore di bolla, i prezzi di rame e alluminio che calano a picco ( e non si capisce tanto perchè visto che i Asia la situazione consumi certamente è in trend crescente continuo e non il contrario...e si aggiunge anche la ricostruzione di tutta l'area devastata dal maremoto stimata in più di 10 anni di lavoro...fa male dirlo ma una vera manna per le imprese internazionali visto che la maggior parte dei fondi arriva proprio dall'odiato occidente e prova ne è che in generale ci sia una corsa per accaparrarsi la gestione dei soldi)...sai cosa si fà per ora??? un bello short generale....."ma ci sono i dati che in America riportano bene!"...e chi se ne frega. I fondi stanno spingendo ora di più l'Europa, rimasta al palo, quindi vogliono fotografare delle curve che dal basso stanno andando all'insù ...si sà fa vendere meglio le pagnotte ai clienti. Non so' ma questo storno non mi torna tanto... è salutare, perchè no, ma mi sembra di assistere alla rimessa in moto di un qualcosa che arrivato ai massimi giri si è ingolfato (titoli già ultraquotati in relazione alla reale economia) e che quindi va spento, fatto riposare e rimesso in moto...e dopo.. piano..piano...si riparte.

 

  By: GZ on Martedì 04 Gennaio 2005 23:22

beh... questo sul Russell era un bel trade, -5% dai massimi e una bella accellerazione con grossi volumi in sole 24 ore che si è mangiata tutto quello che aveva guadagnato da metà dicembre inoltre ricordarsi che a inizio 2003 il Russell 2000 valeva $ 330

 

  By: delta0618 on Martedì 04 Gennaio 2005 21:58

Ecco perchè potrebbe tirarsi su un po'.....sotto c'è sempre un bello spazio.... però mi sa che si ricoprono...almeno stasera

 

  By: delta0618 on Martedì 04 Gennaio 2005 21:31

Chiudo gli short sul Russell a 630.3....e sull'SP a 1191.25..per me va bene così..mi aspetto un rimbalzo ora

 

  By: GZ on Martedì 04 Gennaio 2005 18:42

i volumi ieri erano enormi al Nyse e Nasdaq il futures sul Russell 2000 ha fatto più scambi ieri franando da 658 a 640 che nei cinque giorni di borsa precedenti dal 27 al 31, oscillando tra 644 e 658 ci sono articoli e report dappertutto sul fatto che dopo 6 anni in cui il Russell 2000 (le small cap) fa meglio dell' SP500 ora c'è gente che pensa che sia salito abbastanza, perlomeno in termini relativi le mail di insulti o sarcasmo sono un buon segno, un indicatore quasi perfetto per raddoppiare

 

  By: gianlini on Martedì 04 Gennaio 2005 18:16

Questa non l'ho mai capita io pensavo che ci fossero gli inesperti che vogliono guadagnare con il long e gli esperti, cioè diciamo noi, che preferiamo di gran lunga guadagnare con il short, tecnicamente è più bello! come gli automobilisti che devono mettere due mani sul volante e Schumi che può metterci un indice solo!

 

  By: delta0618 on Martedì 04 Gennaio 2005 17:57

Davvero non riesco a capire perchè mi hanno mandato e-mail in forma anonima, farcite di insulti e virus allegati...solo perchè ho detto che era cosa buona e giusta stare short...non mi sembra poi così sbagliato come trade....in definitiva se cerchi di vendere sui massimi non è che riesci sempre a centrare time and price..qualche volta bisogna soffrire... Da 1209 di S&P e 647.7 di Russell...il mio conto è piuttosto green right now...ci vuole pazienza..se un trader non ha pazienza e disciplina è meglio che si apra un edicola...e venda giornali (con il dovuto rispetto!) provate a vendere short il Russell a 637 adesso!...non so quanti sono disposti a farlo.... FWIW Statemi bene

 

  By: angelo on Martedì 04 Gennaio 2005 10:35

1. le put sono mispriced rispetto alle call _______________________________________________ Solo un piccolo appunto filosofico. Le put sono mispriced se B&S fosse la formula "precisa" per determinare il valore di una opzione. Se così non è (e mi pare che ormai ci sia un accordo notevole su questo), forse le PUT erano mispriced prima del 1987, quando - a parità di altre condizioni - erano prezzate come le CALL. Sul punto 2), la mia piccola esperienza è proprio quella che hai riassunto: molti degli arbitraggi e delle strategie complesse che si leggono sui libri sono rese in pratica impossibili dagli spread denaro-lettera e dai cisti di transazione. La PUT- CALL parity è la prima a non poter essere percorribile poichè - se ci pensi - non richiede impiego di capitale a margini (delta della posizione = 0), quindi è facilmente eliminabile dai market makers.

 

  By: polipolio on Martedì 04 Gennaio 2005 10:00

Angelo, grazie. La DDE son 20 giorni che non mi funziona. Appena la rimetto a posto faccio la prova che hai detto. Da quanto scrivi, cmq si conclude (se ho capito bene) che: 1. le put sono mispriced rispetto alle call, perché i ribassi di solito son più secchi 2. che questo mispricing non è arbitraggiabile per le differenze denaro lettera Dunque vale come minimo l'ipotesi debole che facevo nel post precedente: le call si comprano ma non si vendono le put si vendono ma non si comprano, cioè si possono avere le seguenti strategie semplici: naked put long call tutte le altre strategie (long put, naked call etc.) meglio realizzarle come combinazione delle strategie semplici precedenti e dell'acquisto/vendita del sottostante.

 

  By: angelo on Lunedì 03 Gennaio 2005 19:15

A me viene che le SP MIB put 31 scad gennaio (21/1) hanno una vola decisamente maggiore delle call 31. __________________________________________________________________ Senza entrare nello specifico dei calcoli, la teoria classica (dopo il crollo del 1987) è che - a parità di ogni altra condizione - le PUT dovrebbero scontare nella maggior parte dei casi una volatilità implicita più alta delle CALL. Se si vuole, si può per esempio leggere Yeff Yass in "The New Market Wizards", ma in sintesi ripete quanto ricordato da Gianlini: i prezzi son più veloci a scendere che a salire; nell'ottobre '87 abbiamo avuto un ribasso giornaliero superiore al 20% del DOW, mentre non c'è mai stato un rialzo giornaliero del 20%. Riguardo alla parità PUT-CALL, anni fà mi ero collegato i bid/ask di diversi strike con uno spreadsheet, e ho potuto notare che non c'era mai spazio di arbitraggio, a causa dello spread denaro/lettera. Dubito che nel frattempo i mercati siano diventati meno efficienti.

 

  By: GZ on Lunedì 03 Gennaio 2005 18:38

seguo come posso oggi perche mi sono appena trasferito e sto rimettendo assieme tutti i programmini, oltre al problema del fuso orario non ho idea di come calcoli la volatilità delle opzioni Mib guardo solo un poco al volume e alla differenza di prezzo rispetto al cash tra due opzioni simmetriche se prendo la put 30500 e la call 31500 mi sembra che non ci siano squilibri, ma che costino pochissimo tutte e due 80 e 110 punti è niente forse bandy o klessydra

 

  By: polipolio on Lunedì 03 Gennaio 2005 17:46

Gian, Buona idea ma mi parrebbe un'anomalia ingiustificata del mercato, facilmente hedgiabile. La put-call parity, oltre che comprovabile analiticamente (prendendo per buona la B&S) è praticabile con un'opportuna combinazione di acquisti (o vendite) di opzioni e simultaneamente vendite o acquisti del sottostante. Ad es. se l'sp/mib quota 31000 posso, anziché comprare (2) put strike 31 posso comprare (2) call strike 31 e vendere il sottostante (nel caso specifico il future un contratto spMib). Nel primo caso infatti, a scadenza opzioni, guadagnerò 5 euro per punto se l'indice sarà più basso di 31000 meno il costo dell'opzione e perderò solo il costo dell'opzione sopra a 31000. Quest'ultima frase se guardi, vale tal quale anche per il secondo (a meno dei costi di transazione). Ma se l'equity line è identica nei due casi anche il costo dell'opzione deve esserlo. La differenza di un punto nella vola implicita vale circa 30 punti indice e un'opzione composta (put o call + indice) ne vale al massimo 5. Dunque investendo 10 punti ne metti in tasca 30 sicuri... Anche con un po' di slippage dovrebbero restartene almeno 20 ... CMQ volendo tenere una posizione in opzioni sembrEREBBE evidente che si debbano comprare solo le call e vendere solo le put, hedgiando, se si vuole, il delta col FIB.

 

  By: gianlini on Lunedì 03 Gennaio 2005 16:48

La volatililità diversa dovrebbe semplicemente rispecchiare l'asimmetria nel movimento più violento al ribasso che al rialzo si tratta di un fenomeno intrinseco al mercato....anzi mi sembra che in questo caso la differenza di vola fra put e call sia ancor minore che nel passato

 

  By: polipolio on Lunedì 03 Gennaio 2005 16:15

x Bandy o Angelo o GZ (o chiunque sa di opzioni). A me viene che le SP MIB put 31 scad gennaio (21/1) hanno una vola decisamente maggiore delle call 31. Con i dati di adesso, per esempio (spmib 31099; risk free rate 2%) mi viene call 9.2% (circa, c'è un minimo di spread danaro lettera) e put 10.2%. Dato che mi viene sempre questa differenza, da un po' di tempo ho controllato con altri due programmi di Black and scholes, poiché, invece, sul sito di borsaitalia http://www.borsaitalia.it/servlet/IdemController?target=DisplayIdem2Lev&grp=indexoption&isin=IS945&OM=4 la differenza è risibile. (controllando con altri strike non posso neanche spiegarla con un dividend yeald). Mi sapete/potete aiutare o avete opinioni?

 

  By: Gano on Venerdì 31 Dicembre 2004 15:34

Questo mi sembra il forum dal titolo piu'appropriato per continuare il discorso precedente iniziato su Euro - Dollaro... ;-) Dalla discussione che abbiamo avuto sull' altro thread, mi pare dunque che una conclusione abbastanza logica cui si possa arrivare sia che l' enorme deficit commerciale USA, almeno per ora, non provochera' la catastrofe su Wall Street. Anzi, proprio le ragioni che stanno alla base di quel deficit commerciale potrebbero essere il motore del suo Toro di lungo periodo. Chi si aspetta quindi il grande crack, i cosiddetti "ribassisti/catastrofisti", potrebbe rimanere deluso. Questa situazione dovrebbe provocare invece un lento ma continuo declino del dollaro nei confronti delle altre valute principali, senza peraltro portare un' inflazione significativa. PS Per ragioni troppo lunghe per essere discusse qui, mi aspetterei anche che il prezzo *in dollari* del real estate in USA continui a salire. Cordiali saluti e Buon Anno a tutti. Gano