La soluzione è nazionalizzare le banche ? - Moderatore
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By: Moderatore on Sabato 26 Novembre 2011 14:32
...la soluzione è sempre la stessa che propongo da mesi
nazionalizzazione banche e collocamento loro riservato dei tds di prossima emissione a R.O tasso 0,5%...ma non la fanno....eppure è banale...
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E' più complicato, devi guardare ai numeri. I titoli di stato di prossima emissione, ad esempio da adesso a fine 2012 cioè nei prossimi 13 mesi sono circa 400 miliardi e rotti di euro. In aggiunta le banche italiane hanno circa 180 miliardi e rotti di euro di obbligazioni loro da rifinanziare entro la fine del 2012. In totale, come ho riportato varie volte, entro poco più di un anno tra stato e banche avrai 586 miliardi di euro da rifinanziare di debito di varie scadenze. Se nazionalizzi le banche e le fai comprare tutti i titoli di stato che vanno in asta nel prossimo anno il debito pubblico di fatto aumenta di circa 590 miliardi di euro, diciamo 600 miliardi arrotondando, il debito pubblico passa nel giro di un anno da 2.000 miliardi a 2.600 miliardi.
Nel momento in cui annunci ANCHE SOLO L'INTENZIONE DI PENSARE A UNA COSA DEL GENERE GLI INVESTITORI ESTERI DISINTEGRANO I TITOLI DI STATO italiani, i BTP crollano dai valori attuali di 80 per le scadenza breve e 70 per le scadenze lunghe a 50 o 40 sul mercato. Questo a sua volta provoca il panico dei risparmiatori italiani, i quali al momento hanno circa 500-600 miliardi di titoli di stato in portafoglio e si ritrovano perdite totali di 200 o 300 miliardi. E crea perdite di 4-500 miliardi per gli investitori esteri che hanno al momento intorno a 950 miliardi di titoli di stato italiani e panico su tutte le banche, assicurazioni e fondi pensione europei (e americani).
Cioè l'Italia infliggerebbe perdite agli investitori OBBLIGAZIONARI italiani ed esteri superiori a tutte le perdite mai causate nel dopoguerra da Argentina, Russia, Messico, Bear Sterns, Long Term Capital, Lehman Brothers, AIG, Parmalat, Cirio, Madoff sommati assieme. Queste sarebbero non perdite in borsa, ma perdite sul reddito fisso governativo, quello sicuro che ti rimborsa a 100 (e sulle obbligazioni bancarie che non hanno mai dato dei default nel dopoguerra), quello che comprano i fondi pensione e le assicurazioni per poi pagarti la polizza vita. Ad esempio, tanto per dire, molte assicurazioni darebbero default e non pagherebbero le polizze e molti fondi pensione privati non pagherebbero delle pensioni
In teoria un governo forte e deciso può, passato il primo shock, cercare di rassicurare tutti dicendo: "... ci spiace per queste misure di emergenza, ma anche se abbiamo preso altri 600 miliardi di euro di debito in carico allo stato italiano, il nostro nuovo governo, tramite una politica di patrimoniali da una parte, lavori pubblici, infrastrutture, svalutazione, deregolamentazione, aumento dell'eta pensionistica, incentivi al lavoro ecc... alla fine pagherà a tutti i titoli di stato a 100...fidatevi... li pagheremo.."
Questo lo può fare una dittatura con un leader carismatico (supportato da un ministro delle finanze molto abile) che tiene assieme la maggioranza della popolazione nel momento della crisi e la rimette al lavoro. Ma devi anche essere un paese bene armato, perchè altrimenti ti invadono (più probabilmente organizzano qualcosa che rovescia il governo con l'aiuto di interessi italiani, un attentato stile Oswald e Kennedy, Agca e Woitila, Olof Palme o Rabin o Salinas... )
(il motivo per cui qui si è richiamato di recente alcune immagini del duce e agli anni '30 in Germania con Hjalmar Schacht ecc.. non è la simpatia per il fascismo e le guerre che ha portato, ma la logica dei fatti economici che dice che, se vuoi andare per la strada di imporre perdite colossali agli investitori (specie esteri), solo un governo totalmente diverso potrebbe farlo)