Sui ribassisti / catastrofisti e la situazione attuale

 

  By: antitrader on Mercoledì 11 Dicembre 2013 11:40

Ha detto che rivendica l'esperienza positiva di questi mesi. Sisi, 8 mesi per fare un casino pazzesco sull'imu (e il gioco dele tre tasse) la chiama "esperienza positiva". Hobi, te che sei esperto, ma il pil in pareggio dovuto sopratutto al rialzo delle scorte non ti fa puntare le antenne? Ma il dato sulle scorte puo' essere affidabile? Ma si puo' mettere il capo dell'istat dentro il governo? Ahi ahi, quel giovannini li' non la racconta mica giusta.

 

  By: hobi50 on Mercoledì 11 Dicembre 2013 11:06

Letta è il peggiore tra i peggiori. Peggio anche di Berlusconi il cui appeal ,ultimamente,era grande solo per una certa categoria di minus habens. Faccia rispettabile,misurato,ottimo eloquio,intelligente. Pericolosissimo. Hobi

 

  By: antitrader on Mercoledì 11 Dicembre 2013 10:55

C'e' letta che fa il piazzista in parlamento (in confronto il cavaliere e' un principiante). Dice che nel 2014 aggredira' il debito (e con quali soldi?), che ci sara' la crescita dell'1% e nel 2015 de 2%! Dice pure che mettera' altri soldi per il cuneo, che abbassera' i prezzi della RC auto e pure della bolletta elettrica. Manca solo un set di pentole in pura ceramica e un viaggio premio a Sharm per la Gloriosa Classe Operaia. Ma questo qui non ha paura dei forconi? Mi sa che ha l'elicottero sempre acceso.

 

  By: hobi50 on Mercoledì 11 Dicembre 2013 10:31

Ovvio. Se lo stato finanzia le sue spese a piè di lista con creazione di moneta e l'economia viaggia forte si creano delle pressioni inflazionistiche. Per combatterle si rialzano i tassi ma anche questa classica manovra ha grossi limiti per cui la Banca Centrale ,in qualche occasione ,può decidere di plafonare i nuovi prestiti. Mi stupisco che queste banalità ( accettate dagli economisti di qualsiasi scuola )possano essere confuse con la sovranità monetaria. Hobi

 

  By: Morphy on Mercoledì 11 Dicembre 2013 10:24

Pana una volta te lo scordavi il credito dalle banche. Almeno il credito come lo si intende oggi cioè quello di dare soldi a cani e porci. Quella di fare credito agli straccioni è una novità moderna sperimentata con i subprime e che poi gli è andata male. Almeno per quel che mi ricordo io. morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: pana on Mercoledì 11 Dicembre 2013 10:13

NON c'era creditoper famiglie ed imprese ? quindi pur avendo sovranita valutaria e monetaria con la nostra cara liretta persistevano lo stesso problemi di credito ?

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  By: hobi50 on Mercoledì 11 Dicembre 2013 10:02

Attenzione che ,quando si tentano di fare questi conti,bisogna "infilarci" pure il settore "famiglie" ed "imprese" e non solo "lo stato". A quei tempi c'erano le cosiddette limitazioni al credito. Per chi non lo sapesse significava che mentre l'efficientissimo Stato poteva soddisfare ogni bisogno andando a debito sul conto corrente della Tesoreria in Banca d'Italia,gli impieghi delle banche erano plafonati ( per contenere l'inflazione). Quindi il credito non solo era caro ( fatto mondiale ) ma NON c'era addirittura per famiglie ed imprese. Che costo vogliamo dare a tutto questo ? Hobi

 

  By: Lelik on Mercoledì 11 Dicembre 2013 08:56

Anti, nun ce prova'! :) Ho scritto che le variazioni di tasso di inflazione erano simili e non i tassi in valore assoluto. E a mio parere ciò che conta è la % di variazione, perchè è su quello che senti come variano i prezzi e poi i salari (finchè c'era la scala mobile). Mettendo i tuoi dati a confronto per 5 anni prima e dopo il fatidico 1981 guarda un po' tra Italia, Francia, Germania e Stati Uniti. Non ci sono grandi differenze. Eravamo più virtuosi facendo addirittura meglio prima del 1981 che dopo, come variazioni di inflazione rispetto agli altri paesi. Ma il mio punto era che in realtà le dinamiche di inflazione dipendevano essenzialmente dal corso dell'economia mondiale, e non dalla sempre supposta cialtronaggine italiana. Per i precisini: il famoso "divorzio" iniziò con l'asta dei Bot di luglio 1981. E non è che fu subito un disastro, quello avvenne dopo mese per mese. I tassi medi dei bot a 6 mesi del 1981 furono i seguenti: gennaio 17,1%; aprile 19,3%; luglio 20,8%; ottobre 21,6%; poi gennaio 1982: 21,2% ma qui l'inflazione iniziava a scendere sul serio mentre i tassi no.

 

  By: antitrader on Mercoledì 11 Dicembre 2013 02:13

Lelik, ^Qui#http://it.inflation.eu/tassi-di-inflazione/cpi-inflazione-1980.aspx^ trovi i dati sull'inflazione di tutti i paesi a partire dal 1950. Nel 1980/81 eravamo 16 punti sopra la Germania (che non fa testo per la nota fobia dei tedeschi), ma eravamo anche 6 punti sopra gli stati uniti, 8 sopra la Francia e 5 sopra la Spagna. Ma quel che era peggio e' che i prezzi non si fermavano nemmeno con i decreti legge. Fu cosi' che i politici se la fecero addosso e, seppure a malincuore, dovettero rinunciare al borsellino. Che in questo momento una bella stampata da 500 miliardi ci farebbe solo bene ne sono piu' che convinto (sempre che poi non vada tutto in ruberie), pero' in generale mettere il borsellino in mano ai politici (quelli italiani poi!!!) e' una cosa che non mi attira. Ciao ragazzi!

 

  By: Lelik on Martedì 10 Dicembre 2013 23:19

Sull'aumento di inflazione nel 1981 non è che l'Italia fosse diventata più cialtrona di colpo. E se qualcuno (sul web, la stampa, ecc.) lo sostiene mente o non guarda i numeri, rendendo un pessimo servizio. Se si guardano le dinamiche di variazione dei tassi di inflazione (sottolineo: le variazioni e non i valori assoluti) si può notare che nel 1981 tutti i paesi nel mondo hanno avuto un'impennata inflattiva; anche Italia e Germania (per citare un pig e un virtuoso riconosciuti) hanno dinamiche di variazione dell'inflazione similari in quegli anni. E accadde perchè i prezzi di gas e petrolio esplosero nel 1980-1981; negli anni seguenti poi i prezzi del petrolio rientrarono e così pure i tassi di inflazione in tutto il mondo compresa l'Italia (e non perchè siamo diventati belli e virtuosi grazie al divorzio del Tesoro/Banca d'Italia, quello servì solo a pagare profumatamente le rendite finanziarie).

 

  By: antitrader on Martedì 10 Dicembre 2013 21:38

"Certo che nel 1981 prima del famoso divorzio potevano dare una bella sforbiciata al debito no?" Seeeeeeeeeeeeee, nel 1980 l'inflazione aumento' di 7 (dicasi sette) punti in un solo anno. Fu cosi' che i politici si cagarono addosso e accetarono di cedere il borsellino in mani piu' sicure. Ancora un anno come quello e ti ritrvavi che la moneta circolante diventava il dollaro (o il marco) con un fiorente mercato nero a 1 dollaro=10.000 lire.

 

  By: Rest on Martedì 10 Dicembre 2013 21:21

Reddito di cittadinanza subito! Prima che sia troppo tardi Alfano dimettiti!

 

  By: pana on Martedì 10 Dicembre 2013 21:19

certo che nel 1981 prima del famoso divorzio potevano dare una bella sforbiciata al debito no?

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  By: antitrader on Martedì 10 Dicembre 2013 20:42

Che con la banca centrale puoi azzerare gli interessi non c'e' alcun dubbio, stampi 2.000 miliardi e gli interessi non ci sono piu' (o piu' precisamente, ci sono ancora ma vengono restituiti allo stato). Ti faccio notare pero' che senza ricorrere a metodi sudamericani anni 70 gli attuali tassi italiani sui bot (e tutti i tiloli corti) sono in linea con l'inflazione. IL 4% sui BTP e' il premio che paghi (la chiamano cialtroneria). Cio' premesso, se mi dici che al punto in cui siamo arrivati bisogna ricorrere a metodi fuori ordinanza (costi quel che costi) allora sfondi una porta aperta. Per via normale non se ne esce.

 

  By: Lelik on Martedì 10 Dicembre 2013 20:25

Anti, non c'è peggior sordo di chi... Mio ultimo commento in merito, perchè sta diventando monotono. E mi risulta sempre più chiaro perchè abbiamo fatto questa fine. Anche i migliori ing. (come te, e detto con rispetto vero) sbagliano, o preferiscono sbagliare pur di sostenere la propria fede politica. Mi spieghi il senso di ciò che hai scritto se hai continuamente inflazione alta e tassi più alti in modo sistematico? Sì, è vero, hai ragione, i titoli a medio/lungo che iniziammo a emettere a metà anni '80 contribuirono per un periodo più lungo a gravare con tassi più alti, ma in valore assoluto non costituiscono la sostanza del peso degli interessi sul PIL. La crescita del peso degli interessi fu data dalla scelta politica di non monetizzare il debito o controllarlo tramite Banca d'Italia, lasciando quindi crescere gli interessi più dell'inflazione. Se guardi anche il tuo grafico con la quota interessi per esempio grosso modo del 1986 al 1993: l'inflazione era abbastanza costante, eppure (nonostante il lungo periodo analizzato) la quota interessi decolla. Ah, sì era perchè abbiamo emesso titoli a lungo proprio a metà anni '80 e quindi... vabbè è inutile discutere. Peccato. PS: però sempre sul tuo grafico spiegami perchè la quota interessi aumentò del 50% tra il 1980 e il 1982 (dal 10 al 15%) dato che la duration del debito era di 1 anno e l'inflazione era abbastanza costante; non c'entra ancora nulla il divorzio?