Sui ribassisti / catastrofisti e la situazione attuale

 

  By: fabrizio maiocco on Giovedì 03 Marzo 2005 19:17

cmq la chiamata di ZIB oggi alle 15.05 su fare inctta di future a sconto è stata mitica

 

  By: defilstrok on Giovedì 03 Marzo 2005 18:58

Svizzera: -0,1% PIL nel IV trim

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 03 Marzo 2005 18:56

Infatti bisognava far fallire i decotti e non salvarli con le banche ---------------------------------------------------------- Vero Poli, ma i decotti sai perche' sono diventati cosi'decotti? Liquidita', credito a go-go prima...stretta monetaria poi. la decisione della Banca centrale di aiutare le imprese, messe in difficoltà da una cospicua e troppo rapida rivalutazione dello yen, portando il costo del danaro al livello più basso del dopoguerra. L'eccessiva liquidità ha scatenato la speculazione, che ha subito investito anche il settore immobiliare spingendo i prezzi di case e terreni a vette da capogiro e mettendoli fuori dalla portata dei comuni mortali. A mano a mano che i prezzi aumentavano, chi deteneva beni riusciva a ottenere altri crediti dalle banche, in un vortice di yen che consentì ai più fortunati le più inverosimili stravaganze. Poli...ti ricorda qualcosa...?

 

  By: polipolio on Giovedì 03 Marzo 2005 18:41

"Far saltare, a crisi avvenuta, le banche avrebbe distrutto il giappone" Non sono un grande esperto di Giappone, ma credo che probabilmente sia vero. Infatti bisognava far fallire i decotti e non salvarli con le banche

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 03 Marzo 2005 18:34

Beh certo... in Giappone non hanno fatto fallire le banche e hanno mantenuto in vita un sistema che a sua volta ha impedito al paese di risorgere. Nessuno pero' ricorda che il marcio sistema bancario giapponese non e' stato la CAUSA ma l'effetto della crisi.... Far saltare, a crisi avvenuta, le banche avrebbe distrutto il giappone. Bisogna capire quando la cura e' peggio della malattia. Ma con il Mercato non si discute...le persone sono numeri, gli stati anche...conta solo il profitto a breve e se non si distrugge non si ricostruisce.

 

  By: Bardamu on Giovedì 03 Marzo 2005 18:14

""Il mercato e il capitalismo funziona solo se fai fallire e chiudi chi è in perdita. Questo su repubblica o il corriere non lo capiscono, nelle università italiane nemmeno e neanche i 9/10 di quelli che scrivono sui siti internet."" ...posso aggiungere la mia, ovvia e inutile? ha ragione Zibordi! ma non lo capiscono anche altrove caro Zibordi...si comincia dalla scuola dove non bocciano mai...che mentalità vuole che si abbia qui in italia/europa. Non c'è la cultura della sconfitta qui da noi. Siccome è inevitabile allora si abolisce la competizione, risolto il problema alla radice no?

 

  By: polipolio on Giovedì 03 Marzo 2005 18:00

"Il mercato e il capitalismo funziona solo se fai fallire e chiudi chi è in perdita. Questo su repubblica o il corriere non lo capiscono, nelle università italiane nemmeno e neanche i 9/10 di quelli che scrivono sui siti internet." Esteso al trading: Taglia le perdite e lascia correre i profitti

 

  By: fabrizio maiocco on Giovedì 03 Marzo 2005 16:49

il mercato è fatto di titoli. i future hanno un valore solo in funzioni del sottostante. Se i titoli, in italia sono saliti per due anni, e hanno sfruttato tutti i possibili temi speculativi (energia) e settori ( bancari) e se il mitico discorso dividendi incomincia ad essere tirato il mercato si prende una pausa. Mia personale opinione è che oggi max domani si ha un max di periodo.

 

  By: GZ on Giovedì 03 Marzo 2005 16:23

I paragoni con il giappone ..... mamma mia....la borsa vera in giappone è stata inventata praticamente negli anni '70...e l'economia di mercato la stanno ancora imparando Bisogna mettersi in testa che nella maggior parte dei paesi del mondo e non solo nella vecchia Urss NON CHIUDONO UN AZIENDA O FANNO FALLIRE UNA BANCA SOLO PERCHE' E' IN PERDITA. In Giappone per 15 anni hanno avuto il sistema bancario completamente marcio e paralizzato per motivi politici. Se si tratta di amici di amici, o di gente legata al partito o al clan oppure anche solo la società è grande, di "interesse nazionale" o "sociale", ha molti dipendenti per ragioni buone o cattive (a seconda dei punti di vista) NON CHIUDONO, non tagliano, non falliscono mai, non "vendono agli stranieri". IL Giappone (in parte) è finito nei guai e l'Italia (in parte) anche per questo motivo, tutte le chiacchere sui tassi di interesse e l'istruzione o la programmazione e i deficit sono acqua fresca, non hanno ancora capito del tutto come funziona il mercato (se si vuole farlo funzionare) Nei paesi anglosassoni invece tagliano, chiudono, licenziano, fanno fallire, saltano per aria, che siano fondi o banche o aziende anche quelle grandi e alla peggio le vendono ai giapponesi. Il mercato e il capitalismo funziona solo se fai fallire e chiudi chi è in perdita. Questo su repubblica o il corriere non lo capiscono, nelle università italiane nemmeno e neanche i 9/10 di quelli che scrivono sui siti internet. Nei paesi anglosassoni invece è considerato senso comune, per cui poi passano gli anni, Wall Street continua a salire, l'economia mondiale tiene a dispetto del giappone e dell'Italia in crisi e tanti non capiscono come mai

 

  By: fabrizio maiocco on Giovedì 03 Marzo 2005 14:13

e Bravo mr Fog, finalmente uno che se ne accorto, il fatto è che anche noi vent'anni fa abbiamo vissuto la stessa eperienza. Vedere MIBTEL please.

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 03 Marzo 2005 13:55

Ok Giovanni, letto e riletto, ma e' sempre il solito discorso...c'e' chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto. Inutile elencare tutte le notizie che si leggeno sull'altra faccia della medaglia di questa presunta crescita economica. Gli USA crescono al 4%...si va bene...ma cosa loro costa tutta questa crescita? Difficile per un imprenditore italiano (quale io sono) riuscire a mostrare ottimismo, a leggere i mercati senza farsi condizionare da cio' che vive e sente tutti i giorni. Lascio qui un trafiletto sul Giappone. I paragoni vanno sempre presi con le molle, allora era diverso...si e' vero...lo si dice anche ora........ Nel 1986 vi fu il fenomeno della bubble economy, una speculazione sulle aree immobiliari e il mercato azionario che arricchì tantissimi ma creò diverse anomalie. Infatti nel 1991 si manifestò la crisi che portò a un tasso di crescita di appena lo 0,1% nel 1993. In un primo momento le autorità giapponesi sottovalutarono la crisi, negando anche che si trattasse di una recessione profonda e illudendosi che fosse un momentaneo rallentamento. I governi giapponesi pensarono di poter invertire il trend negativo con qualche operazione di aggiustamento, dimostrando una miopia considerevole. Tra il 1992 e il 1995 furono applicati diversi pacchetti economici, tutti inefficaci. Queste politiche economiche non potevano avere effetto perché paradossalmente erano la causa della recessione. Il finanziamento pubblico indiscriminato aveva creato enormi debiti e messo in crisi il settore finanziario gettando le maggiori banche in un gorgo che le trascinava inesorabilmente al fallimento. La totale incomprensione della situazione economica da parte della classe dirigente si palesava in imbarazzanti silenzi. ------------------------------------------------------------------

 

  By: GZ on Giovedì 03 Marzo 2005 13:45

Sento ora su CNBC il Riccardo Ronco che dice che il mercato ha forse un poco di potenziale ma è vulnerabile e il famoso esperto di Morgan Stanley sulla Cina, che però è uno che ci prende, dice che non sarà la borsa Cinese a salire ai nostri livelli ma ^noi a scendere al suo (vede guai in Cina) leggete qui#www.blackswantrading.com/files/10a022c3dd3d140/bsccc030305.pdf^

 

  By: fabrizio maiocco on Giovedì 03 Marzo 2005 13:14

Scusa papà toro, ma le rose stanno fiorendo, sono già fiorite oppure stanno incominciando ad appassire??

 

  By: Gozzer on Giovedì 03 Marzo 2005 12:53

GZ 3 March 2005 10:46 "perchè mai i listini non possono tornare su ancora di un +15% almeno da qui ?...." ------------------------------------------------------------------ Deve solo smettere di nevicare! :-O Scherzo, il suo discorso è giustissimo, il futuro sociopolitico a dispetto di tutti i pacifisti-politico-catastrofisti è roseo e le borse faranno il contrario di quello che la massa ha come "sentiment"

Perchè nessuno fa questo discorso ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 03 Marzo 2005 11:46

Caro papà orso vedi mai scritto in giro qualche cosa del tipo: "... l'economia globale continua a crescere più del 3.5%, uno dei tassi di CRESCITA migliori del ventennio mentre l'inflazione resta tra il 2 e il 3% e i PROFITTI delle aziende superano quelli del 2000 anche se le borse sono di un 30% (in media) sotto i livelli del picco del 2000...... ....le società hanno livelli di CASSA mai visti nel dopoguerra per effetto dei margini di profitto ai massimi storici, dei miglioramenti di efficienza grazie alla tecnologia ed all'uso di internet che dopo 5 anni sta ora raggiungendo la massa critica nelle aziende (basta pensare alle banche che sono in grado di controllare il rischio del credito al consumo e immobiliare in modo inimmaginabile solo dieci anni fa).... ...Cina e India stanno riempendo il mondo di beni a costi ridicoli, riducendo la spinta inflattiva delle materie prime che salgono a causa del loro incredibile BOOM. Le banche centrali asiatiche, americana ed inglese stanno gradualmente alzando i tassi di interesse per cui l'INFLAZIONE E' SOTTO CONTROLLO a dispetto della la forza dell'economia americana ed asiatica.... ....i TASSI di INTERESSE quindi sono i più bassi in media degli ultimi 30 anni con il risultato che le aziende, il pubblico e i paesi emergenti possono finanziare investimenti, spese per beni durevoli e case a livelli mai visti....Il dollaro è sceso, ma gradualmente e in realtà ha solo toccato livelli a cui era nel 1992 o 1984 ed è un 5% sopra i minimi di allora e intanto aiuta a riequilibrare il deficit estero USA... ....il clima di paura e tensione internazionale seguito all'11 settembre e la guerra in Afganistan e Iraq si è rovesciato in modo spettacolare . I comunicati di Bin Ladin non fanno notizia nemmeno su Al Jazeera, in Pakistan dove sembra sia rifugiato si pensa ora al boom economico e fare come l'India... ...di colpo ora in Medio Oriente (e non solo, vedi Ukraina e Georgia) hai per la prima volta elezioni libere, dei governi pro-occidentali, otto milioni di irakeni sfidano i terroristi votando e per la maggioranza di loro i terroristi islamici sono un odiato nemico che macella donne e bambini musulmani. In Palestina le stragi sono calate al livello più basso degli ultimi anni, hai elezioni palestinesi, il nuovo leader parla di pace con Israele che si è ritirato dagli insediamenti, si parla di investimenti e sviluppo.... in Libano manifestazioni di massa contro la dittatura...fermento democratico in Siria e Iran... segni di LIBERTA' E DEMOCRAZIA IN MEDIO ORIENTE per la prima volta nel dopoguerra.... ...per cui, con le borse ancora un -30% sotto i massimi del 2000, ma con i tassi di interesse più bassi, i profitti aziendali più alti e la crescita economica migliore di allora, con progressi della democrazia e libertà in paesi che esportavano il terrore, perchè mai i listini non possono tornare su ancora di un +15% almeno da qui ?...." Sembrerebbe un discorso logico, ma praticamente nessuno lo fa