By: defilstrok on Lunedì 21 Marzo 2005 22:32
Catastrofisti & Iperrialzisti, sono stufo!
ho fatto 'sto lavoro per anni a livello professionale (voglio dire "stando inserito" nell'establishment).
Poi mi sono allontanato dall'ambiente, logoro, parolaio e sempre più da "arrampicatisuglispecchi".
E ora seguo i mercati quasi per sport.
Le borse, evidentemente "sono agli arresti domiciliari". I bonds sono al servizio delle politiche monetarie. L'America è con l'acqua alla gola. La Cina un mistero. E, come ripetuto da soggetti più autorevoli del sottoscritto (parafrasando Guccini ma riferendomi ai vari Buffett e Roche, etc.) "il mercato è morto".
E' morto perché in anni recenti si è esagerato, ed ora tocca espiare. E' morto perché a partire dall'amministrazione Clinton si è cominciato a credere che la manipolazione potesse fronteggiare il triplice problema rappresentato dall'eccesso di offerta e, per quanto riguarda il c.d. Occidente, dall'indebitamento "globale" e dal problema pensioni. E dal cominciare a credere si è passati ad una interferenza sempre più spinta e sempre più sfacciata nelle forze del mercato. E' morto perché si tenta di spiegare spinte come quella cinese o energetica con qualcosa che non si può più spiegare "nel senso razionale" del termine.
La speculazione si è allora trasferita su ciò che è meno controllabile: il sistema dei cambi. Che difatti da un triennio è protagonista di volteggi e volatilità che le borse neanche più si sognano.
Ecco: vengo da una situazione di privilegio: sono in guadagno sulle posizioni, dovrei sentirmi un leone!; non ho fondi da gestire; non ho responsabilità verso nessuno; sono stato al rialzo di borse fino a un mese fa (come risulterà dai portafogli del forum) e attualmente sono al ribasso sia di Aussie che di Pound. Ma la scoppola di oggi, che porta in gain le mie posizioni e dà ragione ai miei commenti, non mi inorgoglisce... ma mi fa sentire sempre più stufo. Il movimento sui cambi si è sviluppato in un'ora e mezza e poi niente. Tutto paralizzato in attesa di domani, pronti a vedere quale sarà la nuova sceneggiata. Anche il campo dei cambi, ormai, è preda delle grandi banche, sempre più intrecciate in rapporti di cartello col potere. Non sono cattive, né avide. Le banche semplicemente svolgono un compito, quell di cui La Storia le ha investite: l'onore/onere di essere il braccio operativo del sistema politico: ottundere il calo dei consumi, favorire il mantenimento dei tassi a livelli ridicoli, evitare (o comunque rimandare) il default del sistema previdenziale dell'Occidente.
Il problema è che la situazione in questa parte del mondo (l'Occidente) è talmente critica che sono costrette ad agire paralizzando i mercati, evitando lo sviluppo di reazioni (positive e negative) che altrimenti si svilupperebbero senz'altro.
Ora è rimasto solo il pocker: cercare di capire dove manderanno i mercati domani, fino a che punto possono permettersi di spingere sul bluff e basta.
Ho ridotto i miei schemi di analisi tecnica ad 1 algoritmo, 2 medie e un po' di trend line, e una montagna di pazienza. La passione? si è spenta. E credo che anche il buon Usemlab non abbia deciso di chiudere per snobismo o per il timore di ripetersi. Ma solo per aver preso atto di non voler più recitare in un canovaccio che non condivide.
E' la tecnica dei regimi: mobbing, lo chiamano tra le mura degli uffici, più semplicemente "farti passare la voglia di fare il Grillo Parlante" quando non stai tra quelle mura.
Scusate lo sfogo, ma ne ho veramente pieni i coglioni, e questo è l'unico sito gestito e visitato da gente che merita