By: bandy on Martedì 05 Aprile 2005 21:06
Mi pare Defi narravi qualche tempo fa di appartenere anche tu all'industria, poi ti sei tirato via e ora segui i mercati per conto tuo. Beh lasciatemi portare il contributo di chi nell'industria, quella dei professionals, ci lavora ancora sicuramente per amore di quello che fa e di ostinazione, ma credo piu' di tutto per tirar la pagnotta. Si respira apatia. Per molti mesi ho pensato che fosse quiete prima della tempesta, e magari puo' essere che sia cosi'. In realta' in parte non ci sono idee e in parte il tessuto corporate e retail che tanto foraggio aveva portato alle banche e' stato danneggiato, in qualche caso irrimediabilmente. L'Italia delle grandi banche in tal senso fa storia a se', da sempre molto piu' avversa al rischio se comparata con le rivali europee e prona a spremere pubblico dei risparmiatori e medio piccole imprese, ha stramazzato le risorse di molte figure li' fuori. E qui non mi riferisco soltanto ai casi noti di Cirio, Parmalat, Argentina, My Way etc etc mi riferisco a una finanza molto piu' personalizzata che si e' spesso e volentieri rivelata errata e disastrosa. Errata nel destinatario, errata nella strategia. Il tessuto imprenditoriale ha pagato con ignoranza, e non conoscenza del rischio intrapreso o del prodotto somministratogli, ma come si fa a incolpare chi produce scarpe o mobili? Sia chiaro qui non sto facendo il "dagli all'untore" delle banche e commiserando la clientela, c'e' di sicuro in alcune vicende grossa parte di responsabilita' di chi questi prodotti ha accettato di acquistarli ma chi vive di ingegneria finanziaria, chi SA, chi il prodotto lo ingegna poteva forse curare l'orticello con piu' lungimiranza, con piu' attenzione, hanno pensato solo a raccogliere senza curarsi di conservare il terreno, la risorsa per i tempi a venire con i risultati sotto gli occhi di tutti. Oggi le banche in Italia sono tutte a fare chirurgia correttiva sugli errori propri o di qualche competitore, a disinfettare ferite e a raddrizzare ossa di chi e' arrivato malconcio da tristi recenti esperienze. Ma le vacche grasse son finite. Non tanto perche' il cliente non e' cosi stupidamente recidivo (a dire il vero ahime' in qualche caso si') ma perche' non ghe se piu' schei. Persi, smobilizzati con rabbia, bloccati in qualche intricato investimento, finiti in inflazione e via cosi'. Oggi per i traders,e' tempo di prendere posizione per fare il budget perche' l'orticello non li da' piu' quei frutti. Sara' interessante vedere se e come questo potra' avvenire.
Veniamo a livello internazionale. Non ci sono idee. Gli hedge funds sono i veri giullari del mercato al momento. Nascono come i funghi, assorbono l'esodo dei traders dalle investment banks, strapagano i fund managers (in caso di performance), liquidano con altrettanta facilita' i rami secchi e improduttivi (spesso dopo un breve periodo di test), le grosse banks storgono il naso di fronte alla fuga di talenti dai prop. desks verso questi fondi e indicano come volatili le perfomance nonche' molto rischiose le loro attivita' salvo poi scoprire che le stesse banche sbavano di fronte alla possibilita' di servire gli stessi hedge funds attraverso prime brokerage, clearing service e in genere qualsiasi servizio di intermediazione. E allora vai, vai a fare i trend followers sul bund tanto chi se ne frega se ritorna a 121 o magari va a 130. Leva, leva, leva l'importante e' che a fine anno magari riesco a mettermi 400 cavalli sotto il culo. L'anno scorso fu una sofferenza per ben 8-9 mesi fu no money per gli hedge funds poi si salvarono con l'elezione di Bush tirando il rally di fine anno portando a casa in media un 10%. Si lamentano, non c'e' vola. Che rimane da fare? Accidenti decine di quant. traders usciti da milionari MBAs a cui rimane poco da arbitraggiare. Rimane la direzione e una bella gamma di cose da comprare e vendere sperando di essere dalla parte giusta dove tira il vento. E quest'anno? Quest'anno il circo ci riprova dicono Lehman e Goldman hanno fatto faville il primo quarter. Bravi, con sti mercati e' un casino. Ma ecco forse li' te lo spieghi con il livello di remortgage dell'housing market negli USA finche' l'americano medio si riempie di mattoni c'e spazio per un bel po' di grasso e poi?? Io sono negativo, negativo perche' non c'e piu' senso del rischio li' fuori, se ne e' persa la concezione, le logiche di utile e di salvezza del sistema portano a giornate come questa Defi di scarsi volumi, di apatia, di noia, di eccessi, di storture. E' tutto rinviato, o affidato al destino, io non ci credo piu' che c'e' fiducia ceca nelle capacita' di santone e di guaritore di Greenspan, non sono stupidi la' fuori, lo sanno che se si sfascia tutto son kazzi sto giro. C'e' semplicemente un'industria che non puo' piu' voltarsi indietro, e' troppo tardi, si preferisce alzare il volume e continuare a ballare, at the end of the day is still party time.