Sui ribassisti / catastrofisti e la situazione attuale

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 01 Settembre 2005 18:12

Scusa , cosa pretendi , che la gente dopo aver avuto una distruzione del genere si stia anche a fasciare la testa !?!? Non credi sia più costruttivo pensare alle cose da fare , piuttosto cha ai problemi noti ?? --------------------------------- OK, per la gente...ma io parlavo di mercati, di indici di borsa che salgono sempre e comunque....#@[]@#

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 01 Settembre 2005 18:09

storicamente è proprio così che funziona ----------------------------------- Si, dopo una guerra...con l'economia distrutta o quasi. Non ora, non quando la struttura si regge sui consumi e sul debito...su come si e' svegliato la mattina l'americano medio.

 

  By: Gilberto on Giovedì 01 Settembre 2005 18:01

ma si sale grazie alla speranza che il disastro porti ricostruzione e nuovi posti di lavoro ----------------------------- Fog , guarda che storicamente è proprio così che funziona...(non guardare all'Italia...) Guardati la FRK al nyse.... Scusa , cosa pretendi , che la gente dopo aver avuto una distruzione del genere si stia anche a fasciare la testa !?!? Non credi sia più costruttivo pensare alle cose da fare , piuttosto cha ai problemi noti ??

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 01 Settembre 2005 17:23

La scorsa settimana gli indici perdevano terreno sulla paura che il petrolio potesse sfondare i 70$, sul timore che questa situazione avrebbe portato l'economia a rallentare e sulla sicurezza che i tassi a breve avrebbero continuato a correre. Ora ci ritroviamo con un uragano che ha spazzato il golfo del messico, ha devastato una citta', ha causato 29 miliardi di danni ma soprattutto ha fermato uno dei porti piu' grandi del mondo. The Port of Southern Louisiana is the fifth-largest port in the world in terms of tonnage, and the largest port in the United States. The only global ports larger are Singapore, Rotterdam, Shanghai and Hong Kong. It is bigger than Houston, Chiba and Nagoya, Antwerp and New York/New Jersey. It is a key link in U.S. imports and exports and critical to the global economy. Tutti guardano il petrolio senza pensare che non e' l'unico fattore in gioco. The port might become in whole or part unusable if levees burst. If the damage to the river and port facilities could not be repaired within 30 days when the U.S. harvests are at their peak, the effect on global agricultural prices could be substantial. There is a large refinery at Belle Chasse. It is the only refinery that is seriously threatened by the storm, but if it were to be inundated, 250,000 barrels per day would go off line. Moreover, the threat of environmental danger would be substantial. About 2 percent of world crude production and roughly 25 percent of U.S.-produced crude comes from the Gulf of Mexico and already is affected by Katrina. Platforms in the path of Katrina have been evacuated but others continue pumping. If this follows normal patterns, most production will be back on line within hours or days. However, if a Category 5 hurricane (of which there have only been three others in history) has a different effect, the damage could be longer lasting. Depending on the effect on the Port of Southern Louisiana, the ability to ship could be affected. A narrow, two-lane highway that handles approximately 10,000 vehicles a day, is used for transport of cargo and petroleum products and provides port access for thousands of employees is threatened with closure. A closure of as long as two weeks could rapidly push gasoline prices higher. Ma i trader se ne fregano e comprano la notizia che avevano venduto quando era solo rumor; anche se e' peggiore delle peggiori aspettative. It is difficult to predict the damage -- and impossible to underestimate the significance -- of what the United States faces. The city of New Orleans, the Port of South Louisiana and Port Fourchon combined serve as the hub of trade and energy collection and distribution for the middle third of the country. All have been hit -- and hit badly. But, for a few hours, we will not know specifically how badly. Ah...ma ci sono le riserve strategiche. Il petrolio non manchera'.... Ed ecco che come per incanto gli indici risalgono la china e tornano al livello di 2 settimane fa, senza pensare che le scorte prima o poi dovranno essere ricostitute. Nulla e' cambiato anzi il quadro e' peggiore ( la stessa FED ha ammesso di essere molto preoccupata) ma si sale grazie alla speranza che il disastro porti ricostruzione e nuovi posti di lavoro....mah mi sembrano tutti MATTI!.

 

  By: max72 on Giovedì 01 Settembre 2005 15:50

la posizione netta è sicuramente short, ma bisogna comunque considerare che ci sono 87 commercials contro 62 che pensano che la posizione sia ancora long S&P 500 STOCK INDEX Commercial Long : Short 468,664 505,067 Number of Traders in Each Category: 87 62

 

  By: Gilberto on Giovedì 01 Settembre 2005 12:18

sembra siamo innanzi ad un nuovo 1929 ------------------------------------------ Il segnale è ottimo ! Non so se si è già persa la memoria del "best seller" Dow 36,000 , uscito verso la fine del 1999...spero qualcuno si ricordi cosa è successo dopo... Sono tutti ciarlatani che scrivono str*****e per rastrellare un po' di pecunia ai più creduloni...

 

  By: Comprate Anacott Acciaio on Giovedì 01 Settembre 2005 12:06

Scusate qualcuno di voi, che esprime questi outlook così pessimisti, ha letto il recente libro che è uscito in Italia: DURI E PURI, Aspettando un nuovo 1929 ?? (www.lariflessione.com) ... io l'ho acquistato di recente, volevo sapere se qualcuno lo aveva già letto e che tipo di considerazioni aveva da fare su quello che ha scritto l'autore ... a livello di scenario economico, sembra siamo innanzi ad un nuovo 1929, con conseguenze finanziariamente drammatiche per tutti noi ...

 

  By: cisha on Giovedì 01 Settembre 2005 11:44

Mah .....a vedere il DAX stamani mi sembra che l'Europa se se strabatti del petrolio a 70 dollari e di tutto il resto. Per me sono i fondi che lanciano specchi per allodole.....visto che peraltro oggi è iniziata anche la caccia....in Italia.

Sono I Grossi Fondi A Guidare Le Danze - Mr.Fog  

  By: Mr.Fog on Sabato 27 Agosto 2005 15:36

A quanto pare sono i grossi fondi a guidare le danze. La loro posizione e' ora net short anche nell' S&P grande, ma ancora piu' importante e' che gli small non credono che questo cedimento posso portare ad una svolta o cmq a minimi ben piu' bassi. In posizione di arbitri i commercial che cmq mantengono una buona esposizione short.

G. darà mazzate negli ultimi mesi del suo mandato - gz  

  By: GZ on Venerdì 26 Agosto 2005 19:29

Alan Greenspan ha aperto la bocca oggi dando una specie di "discorso di commiato" e dato che è a pochi mesi dal lasciare l'incarico ora è più libero di dire e di fare (non deve preoccuparsi di essere rieletto, come Fazio che però non ha mai dovuto preoccuparsene dato che da noi non lo si elegge) Anyway, oggi suonava un poco come i post sul forum di Usemlab e Banshee "... To some extent, those higher values may be reflecting the increased flexibility and resilience of our economy. But what they perceive as newly abundant liquidity can readily disappear. Any onset of increased investor caution elevates risk premiums and, as a consequence, lowers asset values and promotes the liquidation of the debt that supported higher prices. This is the reason that history has not dealt kindly with the aftermath of protracted periods of low risk premiums....." Greenspan è preoccupato degli squilibri finanziari accumulati nel sistema mondiale e darà mazzate quindi negli ultimi mesi del suo mandato -------------------- ....The structure of our economy will doubtless change in the years ahead. In particular, our analysis of economic developments almost surely will need to deal in greater detail with balance sheet considerations than was the case in the earlier decades of the postwar period. The determination of global economic activity in recent years has been influenced importantly by capital gains on various types of assets, and the liabilities that finance them. Our forecasts and hence policy are becoming increasingly driven by asset price changes. The steep rise in the ratio of household net worth to disposable income in the mid-1990s, after a half-century of stability, is a case in point. Although the ratio fell with the collapse of equity prices in 2000, it has rebounded noticeably over the past couple of years, reflecting the rise in the prices of equities and houses. Whether the currently elevated level of the wealth-to-income ratio will be sustained in the longer run remains to be seen. But arguably, the growing stability of the world economy over the past decade may have encouraged investors to accept increasingly lower levels of compensation for risk. They are exhibiting a seeming willingness to project stability and commit over an ever more extended time horizon. The lowered risk premiums--the apparent consequence of a long period of economic stability--coupled with greater productivity growth have propelled asset prices higher.5 The rising prices of stocks, bonds and, more recently, of homes, have engendered a large increase in the market value of claims which, when converted to cash, are a source of purchasing power. Financial intermediaries, of course, routinely convert capital gains in stocks, bonds, and homes into cash for businesses and households to facilitate purchase transactions.6 The conversions have been markedly facilitated by the financial innovation that has greatly reduced the cost of such transactions. Thus, this vast increase in the market value of asset claims is in part the indirect result of investors accepting lower compensation for risk. Such an increase in market value is too often viewed by market participants as structural and permanent. To some extent, those higher values may be reflecting the increased flexibility and resilience of our economy. But what they perceive as newly abundant liquidity can readily disappear. Any onset of increased investor caution elevates risk premiums and, as a consequence, lowers asset values and promotes the liquidation of the debt that supported higher prices. This is the reason that history has not dealt kindly with the aftermath of protracted periods of low risk premiums. In short:

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 25 Agosto 2005 19:51

A dire la verità l'indice europeo Eurostoxx avrebbe disegnato un andamento molto più evidente del MIB e classico per preparare una discesa --------------------------------- Si! vero. L'Eurostoxx sembra gia' pronto, ma la figura sul mib (non ancora confermata) e' addirittura piu' bella; con i volumi, le pendenze, i picchi "cotti" al punto giusto.

 

  By: GZ on Giovedì 25 Agosto 2005 17:11

A dire la verità l'indice europeo Eurostoxx avrebbe disegnato un andamento molto più evidente del MIB e classico per preparare una discesa A volte hai che ripete lo stesso andamento in una scala più compressa, il cosiddetto "frattale". Ad esempio guarderei se in qualche modo oggi rifà una figura simile più piccola in questa area

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 25 Agosto 2005 14:45

Stavo cercando di capire perche' l'Italia sembra messa meglio, grazie ad Erg & C., ma a livello grafico e' la piu' vulnerabile...

 

  By: Mr.Fog on Sabato 20 Agosto 2005 12:52

Bene, pare che nessuno voglia mollare l'osso. I grossi fondi hedge hanno nuovamente incrementato le loro posizioni sfruttando le oscillazioni della settimana; stanno mediando? Buy the dip per gli small....non vedevano l'ora! I Commercial non si scompongono, serrano le file e alzano barricate da 50000 contratti short.

 

  By: Mr.Fog on Venerdì 19 Agosto 2005 22:31

Gli ultimi 3 giorni sembrano solo Zig-Zag senza un che di senso, ma la linea di trend che i vari mercati cercano ostinatamente di mantenere e' gia' da tempo saltata sul Wilshire 5000. Come al solito ora il mercato mi smentira', ma questo grafico appare chiaro, quasi disegnato...