attendiamo le risultanze delle indagini ufficiali, le devono fare, qui si tratta di un 'attentato' alla vita del prossimo presidente degli usa ……
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Parole sante.
Ma potrebbero essere parole al vento.
Mi spiego. Nel 1963 a Dallas, nei primi due giorni dopo l’assassinio di JFK, migliaia di giornalisti si erano riversati presso la stazione di polizia e in quelle prime 48 ore furono in grado di fornire al mondo intiero una mole impressionante di informazioni su LWO e sulla dinamica dell’attentato.
I media del 1963 ottennero da subito informazioni cruciali sul numero di spari, sull’arma utilizzata e sugli spostamenti di Oswald a Dallas, procedendo con interviste incalzanti ai funzionari di polizia e ai tantissimi testimoni che erano sulla Dealey Plaza quel giorno.
Zapruder rispondeva in diretta tv alle domande di un giornalista di una stazione televisiva un’ora dopo gli spari.
I medici del Parkland riferirono delle ferite riportate dal Presidente subito dopo che questi era stato dichiarato morto.
Si e visto qualcosa del genere oggi, quando di giorni dall’attentato ne sono passati quattro?
Per nulla. Tolte le poche interviste raccolte poco dopo il fatto, la marea sterminata di addetti all’informazione si è accontentata delle notizie fornite dalle cosiddette autorità, e nessuna di esse ha il pregio di fare luce sui fatti essenziali: il numero e la tipologia delle ferite dell’attentatore; la scansione temporale dei colpi sparati da Crooks e dagli agenti; le procedure di sorveglianza preventiva e quelle ad evento in corso, adottate durante il comizio.
Il 22 novembre 1963 il corteo presidenziale doveva passare sotto centinaia di edifici che certamente non potevano essere oggetto di un controllo accurato.
Ma a Butler c’erano da controllare soltanto due garage con un tetto accessibile con una scala a pioli.
Ieri in una trasmissione di La7 la conduttrice attorniata da ospiti esperti di nulla, ha sentenziato che è assurdo parlare di complotti, stante l’evidenza solare dell’inefficienza dei servizi di sicurezza.
Cristo santo! Ma è proprio l’implausibile inefficienza dei servizi di sicurezza a far pensare male.
Comunque prima o poi ci diranno qualcosa di più. Sapremo alla fine … quello che è opportuno sapere.
I giornalai di tutto il mondo (oltre ai tre deficienti segnalati da Morphy) si diranno soddisfatti.