Gianlini, ti meravigli perchè pensi ancora alle fabbriche con un concetto superato, cioè che è stato ed ora non lo è più. Allora si che ci rimani e ti chiedi come hanno fatto in così poco tempo. Ed è lo stesso atteggiamento che tengono gli economisti "datati" riguardo a concetti quali inflazione, incentivi, etc. tutte cose che non contano più una beneamata mazza, o per lo meno contano molto poco.
Cerco di essere chiaro (spero) e in poche battute (è un argomento ampio). Non ti puoi più immaginare le fabbriche (in genere) come entità isolate autonome, dove si progettano prodotti, si realizzano prototipi in gran segreto, si brevettano, si testano le prime serie su alcuni mercati, insomma tutte le procedure classiche di sviluppo e gestione. Cioè non puoi più immaginare la fabbrica con al centro la catena di Ford. Oggi devi necessariamente capire che la line di assemblaggio è delocalizzata, globale e non più proprietaria. Prendi l'automobile, analizzala nei suoi componenti e capisci che la linea di assemblaggio di FCA, Ford, Mercedes ed altri, non sono che la parte finale che assembla componenti che escono da altre linee di assemblaggio (dislocate nelle varie parti del globo). Cioè altre linee flessibili che producono prodotti differenziati i quali loro stessi sono composti da altri componenti di altre linee esterne. Per intenderci, non esiste più la Siemens di una volta (con i suoi segreti) che era un mondo chiuso all'interno dei suoi recinti. Oggi la Siemens è una Open Factoy. Oggi, quando immagini la linea di assemblaggio di Ford la devi immaginare dislocato sull'intero pianeta. E non ti puoi sottrarre a questa regola perchè è la più efficiente: si chiama competizione. Vuoi entrare nel mondo dei droni? Lo puoi fare... occorrono solo le competenze. Competenze tecnologiche, di marketing etc. E ovviamente occorre il terreno fertile dove coltivare!
Ecco perchè vedi i rapidi cambiamenti dei paesi in via di sviluppo (Russia inclusa). Perchè le tecnologie corrono libere dove conviene, dove sono richeste. E se tu capisci che il mondo ora è questo, capici anche che certe politiche (con certe vecchie logiche) sono finite. Immagina una linea di montaggio che assembla decine e decine di componenti che vengono dalle più disparate parti del mondo. Questa linea è messa in un paese dove ad un certo punto si decide che la moneta del posto debba svalutare del 20, del 30 o del 40%. Capirai quali sarebbero le immediate conseguenze. La Russia comunque è un caso molto particolare. Hanno scienziati e competenze da vendere, hanno risorse da sfruttare, hanno un leader.
Per concludere. Oggi più che mai che fa la differenza è la classe politica. E la nostra classe politica è li da vedere e poi questo necessariamente si riflette sui dati economici. Ecco, ci sarebbe da meravigliarsi più di quanto noi rimaniamo al palo rispetto agli altri che corrono...
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...