Quando gira il mercato ?

 

  By: GZ on Domenica 04 Novembre 2007 15:00

Gano, dove cavolo le legge queste cose ? La guerra dell'oppio è del 1860 circa (la prima guerra dell'oppio 1840 ma ha avuto conseguenze marginali). All'epoca la rivoluzione industriale e il boom della tecnologia in Europa ed America era iniziata da un secolo abbondante e la rivoluzione scientifica da quattro secoli, mentre la Cina nel 1400 aveva vietato per motivi politici praticamente ogni ricerca scientifica e ogni sviluppo tecnologico con il risultato che hanno continuato ad avere carestie con milioni di morti fino agli anni '50 e tuttora 900 milioni di cinesi su 1.400 vivono nelle campagne con 2 euro al giorno In Italia l'ultima volta che c'è stata una carestia di massa, gente che muore di fame perchè non si produce la farina (a parte i periodi di guerra), è stato forse nell'anno 1000, in Cina è successo quando sono nato io

 

  By: Gano* on Domenica 04 Novembre 2007 14:56

Io per il lungo termine in Bolivia, Congo o Nigeria probabilmente dei miei euro ne investirei pochi o niente. Un po' di piu' in Brasile. Ancora di piu' -anche se per ragioni diverse- ne investirei invece in Russia, India e Cina. Se questo sia dovuto a percezione occidentale o no, non saprei. Pero' io probabilmente farei cosi'.

 

  By: gianlini on Domenica 04 Novembre 2007 14:51

io credo che il concetto di povertà sia associato da noi a Bolivia, India o Congo perchè essendo paesi che sono stati oggetto di conquista coloniale da parte degli europei vengono citati ad esempio al fine di instillare il senso di colpa che la loro povertà sia in realtà colpa nostra non valendo questo per la cina, cioè essendo i cinesi poveri per i fatti loro, non vale la pena ricordarlo o ricordarli

 

  By: Gano* on Domenica 04 Novembre 2007 14:45

Gianlini, se ti riguardi la storia delle Guerre dell' Oppio (fatta probabilmente al liceo) noterai alcune cose abbastanza notevoli sulla Cina. La prima che la Cina era il piu' grosso paese esportatore del mondo, e forse uno fra quelli con il PIL pro capite piu' alto (*), la seconda che non aveva assolutamente una forza militare sufficiente ed era cosi' alla merce' dei paesi occidentali. Il timore della debolezza militare e' ora quasi parte della cultura politica cinese, non con tutti torti, visti anche la seguente da parte del Giappone. Detto questo concordo sicuramente sul fatto che la Cina non sia mai stata famosa per cose come il rispetto dei Diritti dell' Uomo (nessun paese asiatico, mi pare. Nemmeno il Giappone, almeno fino all' Imperatore Meiji). (*) La Cina del 1800 dichiaro' di non aver bisogno dei manufatti europei e richiese che le sue esportazioni (le maggiori erano la seta e il te') dovessero essere pagate in lingotti di argento, il cui enorme accumulo e il relativo svuotamento delle riserve occidentali porto' alla Prima Guerra dell' Oppio, dove le giunche di legno della Marina Cinese si scontrarono con le corazzate a vapore della Royal Navy e le armi da taglio con i moderni fucili inglesi... e quindi al Trattato di Nanchino e alla decadenza politica ed economica della Cina. Qualcosa che mi fa ricordare ora delle presenti grandi riserve di valuta estera cinese che si stanno lentamente accumulando e che qualche governo comincia a guardare con un certo scorno... ;-)

Se i cinesi sono stati un popolo pacifico allora io sono una suora - gz  

  By: GZ on Domenica 04 Novembre 2007 14:38

...Mi sembra un po' semplicistica come descrizione del mondo... La Cina era la nazione con il PIL piu' grande prima della Guerra dell' Oppio. Il suo problema fu che non aveva speso niente per armarsi o per costituirsi un esercito perche', tranquilla sulle intenzioni dei suoi vicini, non pensava certo che i "diavoli" sarebbero venuti fin dall' Europa a cercare di distruggere la sua civilta' (con l' oppio, appunto) (*)... .. --------------------- Gano, ma da dove le tira fuori queste cose, dai fumetti? Se i cinesi sono stati un popolo pacifico allora io sono una suora La "Cina" è un continente in cui si parlano dieci lingue diverse che fino a pochi anni fa facevano fatica a capirsi tra loro e include un centinaio di milioni di musulmani. La Cina è diventata a forza di conquiste un impero, tenuto assieme con la forza come l'impero turco o moghul in India o inca o azteco in america. I Ming o Manchu non facevano altro che reprimere rivolte nel sangue dove ha letto che erano "pacifici e non spendevano in armamenti fino a quando non sono arrivati i diavoli europei" ? Se non erano impegnati in nuove guerre di conquista nel 1800 era solo perchè dopo 2.000 anni avevano conquistato tutto, erano l'impero più grande del mondo che includeva Corea e Vietnam e avevano tentato dieci volte di conquistare il Giappone. Delle Filippine non gli importava perchè erano povere, la Siberia o i deserti dell'asia centrale pure e così il Tibet, per cui dominavano da secoli tutta l'Asia che per loro all'epoca valeva la pena dominare. Dominavano al punto che nel XV secolo i mandarini della burocrazia imperiale cinese avevano vietato l'uso delle polvere da sparo, la costruzione di navi, la stampa e la maggioranza della tecnologia perchè temevano che poi finissero nelle mani del popolo o di gruppi e sette di opposizione, pensavano che rimanendo alle spade, lance e frecce fosse più facile per l'impero schiacciare le rivolte. Avendo messo assieme l'impero più grande del mondo il loro problema era di tenerlo assieme e quindi preferivano vietare la tecnologia per non rischiare che grazie a questa si frantumasse (e disprezzando il resto del mondo non immaginavano che altri la potessero utilizzare contro di loro) Giudicavano il resto del mondo come inferiore al punto che non valesse la pena di essere nemmeno visitato (vietato la navigazione dal 1500!) e non pensavano fosse una minaccia per l'impero cinese che dai mongoli in poi aveva sempre conquistato gli altri e non era mai stato sconfitto grazie alla sua enorme dimensione Quando nel 1800 quando sono entrati in contatto con inglesi, olandesi e francesi l'Impero Cinese era quindi inferiore tecnicamente, gli europei avevano navi da guerra, cannoni, fucili, addestramento moderno delle truppe e i cinesi combattevano come ancora noi nel 1400. Ma non è che fossero pacifici, si scannavano con le armi da taglio e le mazze, basta leggere o persino guardare qualche film cinese per notare la tradizione cinese di crudeltà, tortura, carestie, xenofobia, miseria e guerre civili La Cina tra il 1920 e il 1949 è stata in una continua guerra civile, anche quando sono stati invasi dai giapponesi hanno continuato a scannarsi tra loro, sotto Mao hanno sterminato dai 50 milioni ai 70 milioni di persone, hanno scatenato la guerra in Corea invadendo la Corea del sud(per chi non lo sapesse era l'esercito cinese che combatteva in Corea), scatenato la guerra in vietnam e cambogia (Ho Chi Min era armato e spinto dai cinesi dall'inizio alla fine e così Pol Pot in Cambogia), invaso il Tibet e minaccia tuttora continuamente di invasione Taiwan Anche solo nel 1958, mentre da noi la gente si faceva la Seicento e andava in vacanza a ferragosto a Riccione, subiva una carestia in cui morivano milioni di persone e che spingeva la gente al cannibalismo. Ancora nel 1970 la Cina era un paese dove si massacrava e torturava la gente pubblicamente al ritmo di centinaia di migliaia, il premier Deng Xiao Ping a cui si deve la svolta verso il capitalismo nel 1980, sotto Mao ebbe l'unico figlio torturato, gli spezzarono la colonna vertebrale lasciandolo paralizzato e Deng che era stato confinato a 60 anni a lavorare nei campi alla sera lo accudiva (forse è per questo che è stato l'unico leader cinese che si è comportato con del buon senso). Oggi con tutto il loro boom su 1.300 milioni di cinesi 900 milioni vivono nelle campagne e piccoli villaggi a livelli di povertà simili alla Bolivia

 

  By: gianlini on Domenica 04 Novembre 2007 14:37

alcuni dati su cina e india nr di autovetture : CINA 7 ogni 1000 abitanti, India 7,9 ...confronto PERU 20, BRasile 80 nr. di cellulari CINA 299 ogni 1000, India 82....confronto PERU 200, Brasile 462, Portogallo 1091 nr. di laureati CINA 3 milioni (2,35 ogni 1000), India 3 milioni (2,7 ogni 1000)..confronto PERU 56000 (2,15 ogni 1000), BRASILE 1,5 milioni (8,06 ogni 1000), Portogallo 70000 (7 ogni 1000) mmmmh anche se è 5 anni che crescono come dei forsennati, hanno ancora dei bei gap da colmare, il brasile non è poi così povero come sembra

 

  By: polipolio on Domenica 04 Novembre 2007 14:36

Ritornando al topic cito Steenbarger che spiega -meglio di come son riuscito finora io- perché un bear mkt in queste precise condizioni è poco probabile. (il post è dell'anno scorso e lo scenario è a 60gg) In sostanza quando la volatilità è bassa deve prima crescere, poi si può avviare un bear http://traderfeed.blogspot.com/2006/10/what-historic-low-volatility-means-for.html ---------------- Third, while low volatility periods have tended to follow market rises, that doesn't mean that low volatility periods are associated with future stock price underperformance. Indeed, 60 days following the low volatility periods in the sample, the S&P 500 Index averaged a gain of 3.37% (1091 up, 324 down)--much stronger than the average 60-day gain of 1.86% (6779 up, 3934 down) for the entire sample. Indeed, buying 5% corrections during low volatility periods has led to very handsome returns. Fourth, no bear market--including those of 1987, 1990, 1998, and 2000--has begun during a period of ultra-low volatility. Invariably, following such low volatility periods, prices have moved higher with expanded volatility before a bear market has taken hold.

 

  By: Fortunato on Domenica 04 Novembre 2007 14:26

La speranza è ormai morta! Fortunato

 

  By: Gano* on Domenica 04 Novembre 2007 14:15

Ok Gianlini, allora concordo con te. Per quanto rigurda il futuro dell' Europa non sono infatti cosi' ottimista. Temo infatti un futuro tipo Brasile (non sono tanto ottimista nemmeno sul futuro del Brasile).

 

  By: gianlini on Domenica 04 Novembre 2007 14:01

gano, l'immobiliare può salire se ci sono dei soldi in giro non conosco la tua situazione, ovviamente, ma nel momento in cui, ad esempio io, dovessi essere posto di fronte alla questione di trovarmi un alloggio in quartiere tipo milano 3 protetto da guardie del costo di 1 milione di euro e restare in un anonimo quartiere di periferia vittima della criminalità stile brasile, purtroppo non potrei permettermi l'alloggio a milano 3. Questo perchè non godo di nessuna rendita di posizione come invece accade per i ricchi in brasile. Qui la ricchezza è dinamica, lì statica, estentiva e non intensiva. Il giorno in cui si formasse una massa indigente contrapposta ad una più ristretta e ricca, credo che il sistema economico dell'Italia crollerebbe. Da noi il segreto è la cooperazione a tutti i livelli, nella piccola azienda l'operaio da del tu al padrone, smontano insieme una pressa o svuotano la cisterna la domenica mattina aiutati dal cugino camionista dell'operaio. In brasile (e mi dicono anche in Inghilterra) il padrone non scende nemmeno a vedere cosa capita in fabbrica o nei campi, delegando il ruolo a qualche vice. I ricchi russi sono per la maggior parte ex-mafiosi che hanno capitalizzato la poca valuta pregiata che nel 1990 circolava e che per gran parte proveniva dal mercato nero. Per il momento mi risulta difficile immaginare "nuovi" russi che diventano ricchi. Il problema numerico può essere poco rilevante fino a che i numeri sono relativamente piccoli. I 186 milioni del brasile (65 % degli Stati Uniti, non metà) possono ancora essere sopportabili, il brasile è immenso e tutto popolabile, in teoria. MA il miliardo e 100 degli indiani già molto più insostenibile (hai presente l'estensione dell'India? Qualche zona, desertica o montagnosa non è nemmeno abitabile. La Cina è probabilmente una via di mezzo. gli 80 milioni di egiziani sono tantissimi, tutti asserragliati in quella striscia di verde che costeggia il nilo ed il suo delta e' vero che gli svizzeri sono solo 7 milioni e mezzo e finora sono riusciti ad impedire di venire invasi, ma ti ricordo che, oltre ad avere un animo svizzero ;), fanno anche il servizio militare obbligatorio e ripetuto per tutta la loro vita adulta. sarà un caso? tuttavia a me premeva sottolineare non tanto il problema immigrazione quanto quello delle risorse a disposizione e dello sviluppo possibile se india e cina si sviluppano modello Europa, siamo fritti, arriveranno a consumare 10 volte tanto quanto consumiamo noi ...si salverà appunto chi avrà rischiato e comprato azioni di quei paesi se invece sviluppano un modello Brasile, forse la crescita si ferma e investirvi non avrà molto senso

 

  By: Gano* on Domenica 04 Novembre 2007 13:51

No, infatti. E di questo ne parlammo di gia' tempo addietro. Dubito che in un paese che invecchia ed in contrazione demografica tu abbia una qualche speranza di rimanere l' isola felice in un mondo la cui popolazione raddoppia ogni vent' anni.

 

  By: Fortunato on Domenica 04 Novembre 2007 13:50

Non c'è speranza! Fortunato

 

  By: Gano* on Domenica 04 Novembre 2007 13:44

Non c'e' dubbio. Tornando allo scopo del forum, che mi sembra piu' economico che politico, penso che le pressioni migratorie alle porte dell' Europa saranno comunque incontenibili. Non e' infatti Gano che *vuole* "un miliardo" di immigrati e che decide lui del futuro dell' Europa. E penso che queste pressioni migratorie avranno un grosso peso sulle proprieta' immobiliari, con la formazione di baraccopoli da un lato e di enclavi di lusso e di benessere dall' altro. Gia' ora -che non e' successo ancora niente- cominciano ad esserci in molte citta' zone cosiddette "tranquille" il cui prezzo sta letteralmente decollando. Non solo. Una parte della popolazione preferisce gia' uscire dalle citta', colonizzando zone come i colli, i laghi o la Franciacorta, con tutte le implicazioni del caso sui prezzi. Andrebbe fatto uno studio sul fenomeno.

 

  By: furibes on Domenica 04 Novembre 2007 13:40

sicuramente il controllo ci deve essere perchè se continua così la situazione esploderà.Benvenuti tutti ma se in regola e se ce nè bisogno altrimenti fuori(per gli ultimi provvedimenti vedi addirittura la Grecia;ma sbaglio o sono anche loro in Europa?) Per quanto riguarda la nostra situazione il problema è che la nostra classe politica deve essere cambiata e con essa la mentalità che ne consegue; io vado in Brasile (anche per lavoro) 2 3 volte all'anno e il vero problema è la criminalità. La mia sensazione, però, è che le periferie delle nostre città non sono poi molto differenti da quelle del Brasile, senza controllo e sempre più "invadenti". Ho la sensazione che se continuamo così la nostra vera ricchezza che è la tranquillità, la serenità o se volete la qualità della vita subirà un urto mortale. ....e allora meglio il Brasile dove almeno posso guadagnare e scegliere la mia qualità di vita ....comprandomela! dato che in Italia mi hanno tolto la libertà di poter investire e guadagnare.

 

  By: Fortunato on Domenica 04 Novembre 2007 13:36

Mi fa piacere che finalmente lo hai capito! Ora vedrai quanti zingari, albanesi e via dicendo rimarranno e non solo loro. I fatti di Roma sono estremamente rilevanti e indicativi, ormai la gente non ne può più. La prossima volta penso che toccherà ai cinesi se si ripeteranno i fatti accaduti a Milano qualche mese fà, in questo può essere più informato Gianlini. Le teorie sceme lasciamole agli scemi e idioti. Fortunato