By: cisha on Giovedì 15 Settembre 2005 01:50
Caro Polipolio, anche se non ti conosco, mi permetto di darti del tu e cmq di definirti caro dato che credo che i forum sia un luogo ideale di incontro di idee anche dverse fra persone che se non altro pensano, anche diversamente l'uno da l'altro, ma pensano. Allora intanto chiarisco che la mia critica alla Merkel, definita peraltro la picconatrice dello stato sociale, è tesa a capire come mai questi politici pensano che la gente non sappiano fare i conti.
I fatti sono questi: La candidata alla cancelleria tedesca della coalizione CDU/CSU Angela Merkel ha annunciato che, se sarà eletta, nominerebbe al ministero delle Finanze Paul Kirchhof, esponente dei neo-con e fautore di una riforma fiscale molto radicale. La Merkel ha suscitato un’ondata di critiche nel suo stesso partito perché Kirchhof intende abolire ogni sgravio fiscale e di conseguenza ridurre il reddito di MILIONI DI LAVORATORI che fanno gli straordinari, dei pendolari e di chi si fa la casa. La Merkel ha detto che gran parte delle proposte di Kirchhof entrerebbero in vigore già nei primi 100 giorni di un suo governo.
A questo punto la popolarità della capolista CDU ne ha sofferto decisamente, tanto che lei si è vista costretta a dire che la riforma della flat-tax, un’aliquota unica del 25% proposta da Kirchhof, sarebbe introdotta “solo gradualmente”. Altri leader della CDU hanno cercato di minimizzare, dicendo che in fondo non è che si deciderà tutto in 100 giorni, ma non hanno proprio convinto.
Gli applausi Kirchhof li ha riscossi solo dai mezzi d’informazione britannici, con il Daily Telgraph in testa. Ambrose Evans-Pritchard ha scritto il 24 agosto che la CDU “ha scelto il prof. Paul Krichhof per la politica economica indicando così una nuova volontà di reinventare l’economia tedesca. Un rivoluzionario del fisco, noto per la proposta di una tassa sul reddito del 25%, ha promesso di prendere a picconate il modello renano della Germania corporativista”. Già il 20 agosto Evans-Pritchard aveva citato Kirchhof: “Abbatteremo le barriere fiscali ... Io sarò lì con un gran piccone”.
L’aliquota unica uniformerà l’economia, verso il basso
La flat-tax proposta dal picconatore Paul Kirchhof — un’aliquota unica del 25% per tutti i redditi — eliminerebbe entrate fiscali per circa 50 miliardi di euro, secondo quanto stimano i centri studi economici tedeschi. L’Institute for World Economics di Kiel, favorevole al piano di Krichhof, stima le perdite per il governo a 48,7 miliardi. Già l’anno scorso il DIW di Berlino aveva stimato le perdite a 53,2 miliardi.
Il prof. Kirchhof ritiene che i contribuenti al fisco che dispongono dei redditi più alti dovrebbero — non si sà bene in base a quale effetto ipnotico — riversare automaticamente i loro capitali in investimenti che creano posti di lavoro. Aggiunge che l’eliminazione di centinaia di esenzioni fiscali — molte delle quali proteggono settori economici importanti — basta a coprire la perdita dei contributi al fisco. La riforma colpirebbe il reddito dei lavoratori, la sanità, gli ospedali, l’agricoltura e altri settori.
La riforma sbandierata da Kirchhof contraddistingue la cordata dell’economista sinarchista Robert Mundell. La proposta della flat tax fu pubblicata per la prima volta nel 1974 dal neo-con della prima ora Irving Kristol su Public Interest Quarterly, e poi propagandata da Robert Hall e Alvin Rabushka del centro monetarista neo-con Hoover Institution della Stanford University. Nel 1995 fu proposta al Congresso USA da Dick Armey, allora capogruppo repubblicano ed esponente di spicco della Rivoluzione Conservatrice, e dal sen. Richard Shelby. Il miliardario Steve Forbes ne fece il cavallo di battaglia della sua candidatura presidenziale nel 1996......solo da questo si capisce quali ceti sociali sarebbero i favoriti...certamente non la classe media.
Sull‘aliquota unica vedi: http://www.movisol.org/fisco.htm
Poi scusami se mi dilungo ma allego anche un estratto dal Corriere della Sera di qualche giorno fa dopo il mega duello televisivo:
«Non si può trasformare un popolo intero in cavia per gli esperimenti del professor Kirchhof», ha detto il cancelliere a proposito del guru fiscale della Merkel, bollando come «una colossale ingiustizia» la sua proposta di una flat-tax del 25% uguale per tutti: «E’ antisociale, milionari e infermiere pagherebbero la stessa aliquota». La sfidante ha ricordato che quella di Kirchhof è una «visione» per il futuro, ma che in caso di vittoria il primo passo sarà quello di ridurre l’aliquota minima e massima al 12 e 39%. Il cancelliere ha poi attaccato frontalmente la proposta della Cdu-Csu di aumentare l’Iva di due punti, dicendo che questo sarebbe «controproducente per la congiuntura interna». Merkel ha difeso la misura, i cui proventi andrebbero a ridurre gli oneri sociali per imprese e dipendenti, ricordando che questo è essenziale per far ripartire la crescita e creare nuovi posti di lavoro. Schröder e il governo rosso-verde, così Merkel, portano la responsabilità di 5 milioni di disoccupati. Come noto da miei precedenti post su vari argomenti le mie idee sono molto liberali e quindi notoriamente a destra degli schieramenti....ma con la Merkel siamo molto distanti dalla libertà economica.