Quando gira il mercato ?

 

  By: hans on Mercoledì 17 Ottobre 2007 22:34

In effetti mi stavo chiedendo se questa volta DD si era premunito portando con sé i pannolini. Per ora il DAX non cede ma sui Russell sono in verde con più di 2.000 dollari per contratto Meno male che un utente del forum (Gib...credo) ha smascherato quel fetentone di Joseph....., spacciatore di onde false. Cosa ti dice ora GET.... DD? A proposito...ma non sai che un testa e spalle E' UNA FIGURA DI INVERSIONE E NON DI CONTINUAZIONE quindi quel conteggio a 1700, non vale una pippa? Almeno studia l'analisi tecnica.... Target al rialzo sulla base di un testa e spalle?...si, se il testa e spalle rovesciato si trova sui minimi non sui massimi ....PAZZESCO

la FED da agosto non controlla più niente - gz  

  By: GZ on Mercoledì 17 Ottobre 2007 21:38

tenete d'occhio ("ocio..come dice DD) i bot americani, il rendimento dei treasury bill a 3 mesi che sono appunto i Bot USA Allora: come si sa la FED "tiene i tassi al 4.75%..". il 18 settembre Bernanke ha ridotto i tassi dal 5.25% al 4.75% e il mercato è balzato su di gioia ma è un illusione: il tasso di interesse che pagano i treasury bill a 3 mesi è andato a picco in agosto toccando il 2.5% e anche adesso resta al 3.85% cioè 90 punti sotto il cosiddetto tasso di interesse che la FED "controlla" in realtà come si vede dal grafico la FED da agosto non controlla più niente: fino ad allora come è logico se la FED teneva i tassi a cui presta alle banche al 5.25% questo si rifletteva nei BOT che pagavano sul 5% Ma da agosto il mercato del reddito fisso è in crisi e pur di avere i soldi al sicuro compra solo T-Bills schiacciando il loro rendimento quasi un punto percentuale sotto quello del tasso di interesse controllato dalla FED (linea rossa)

 

  By: defilstrok on Mercoledì 17 Ottobre 2007 15:46

E' pazzesco! Tutto continua a ruotare attorno a quel k@z$#% di yen. E' una dinamica che non finisce davvero mai, e finché non finisce gli indici si adeguano. Oggi erano andati impercettibilmente sulla parità quando il tonfo di quella merd@ccia li ha rispediti verso l'alto. Altro che conundrum!

 

  By: Parigino on Lunedì 15 Ottobre 2007 17:13

Io mi riferivo ad un arco temporale medio, cinque, sei anni più o meno. Ed in questo orizzonte, se ci troviamo in un periodo toro come questo e veniamo da cinque anni di rialzi, credo che sia molto più probabile che gli indici vadano verso il basso (come è avvenuto ad esempio nella bolla speculativa dei mercati azionari del 2000 e come penso avverrà in questa bolla 2007). Certo se consideriamo periodi di 25 anni il discorso cambia (anche se a mio avviso bisogna sempre mantenere maggiore prudenza se ci si trova in un mercato toro) e ci sono buone possibilità di vedere mercati in crescita. Lo dicono anche i grafici. Ma chi pensa ai prossimi 25 anni? Preferisco guardare ad un futuro più immediato ed allora qui è facile che si vedano presto dei numerini rossi con un meno davanti. E poi, in questo momento, più che la statistica pesano le porcherie che stanno accadendo nei mercati, che porteranno con buone probabilità ad un remake del 1987

 

  By: gianlini on Domenica 14 Ottobre 2007 18:04

altronde nel mercato il prezzo e' fatto dalla differenza delle opinioni. ----------- no, ultimamente sembra proprio l'espressione di una precisa volontà....;)) ricordi le profezie di Paulson ?

 

  By: Gano* on Domenica 14 Ottobre 2007 18:02

Gianlini, potrei essermi sbagliato e potrebbe cominciare domani un bear market decennale ed essermela cosi' presa in quel posto. Ma io penso che cio' almeno per ora non succeda, essendo la mia ovviamente solo un' opinione. D' altronde nel mercato il prezzo e' fatto dalla differenza delle opinioni e una certa dose di rischio deve pur esserci se si vuole guadagnare.

 

  By: Fortunato on Domenica 14 Ottobre 2007 17:18

Gano, perdonami l'impertinenza; posso farti una domanda semplice? Fortunato

 

  By: Gano* on Domenica 14 Ottobre 2007 17:01

Gianlini, se c'e' una correzione me la prendo piena, non ho il dito sul tasto sell.

 

  By: gianlini on Domenica 14 Ottobre 2007 14:14

gano, ovviamente uno guarda agli ultimi 25 anni e si rende conto che andare corti è pratica masochistica, però se questi 25 anni non costituissero un po' una eccezione nella storia economica non pensi che molti padri, anzichè iscrivere i loro figli all'università e spendere, diciamo 60-70000 euro per farli studiare, sarebbero inclini ad investire in azioni questi soldi e lasciare crescere indefinitivamente il gruzzolo?? allo stesso modo questo clima da tutto è perfetto, tutto incredibilmente profittevole, deve essere "IN OGNI CASO" guardato con sospetto giustamente tu dici: io sono investito, il dito è sul grilletto, e paff....non appena succedesse qualcosa sono pronto ad uscire ma cosa consideresti un buon motivo per uscire? ad agosto la crisi sui subprime era una buy-opportunity, ad esempio. Quale pensi potrà essere una sell-opportunity? giustamente tu dici: la cina è un fatto nuovo nella storia economica, non si possono paragonare periodi passati con il presente, mele con pere insomma. MA se è vero che il suo impatto sull'economia mondiale è stata la de-flazione, come si potrà conservare un momentum positivo per l'economia delle nazioni mature, il giorno in cui si mettesse a riequilibrare la sperequazione export-consumi interni? Il mondo ha cioè trovato negli anni scorsi la domestica che pur mangiando parecchio (data la stazza) lavorava sodo e quasi gratis....il giorno che la domestica volesse stare a casa a curare un po' i figli che si fa?

 

  By: Gano* on Domenica 14 Ottobre 2007 12:44

Se la pensi cosi' allora probabilmente ti conviene andare short sugli indici...

 

  By: Parigino on Domenica 14 Ottobre 2007 12:42

Sono perfettamente d’accordo con il tuo secondo assunto, essendo impresa tutt’altro che facile operare sul breve termine. Ma non sono d’accordo con il primo punto: a mio avviso le borse, vista l’attuale congiuntura e visti i quattro anni precedenti tutti con crescite a doppia cifra, non possono fare altro che scendere. Gli indici hanno raggiunto livelli notevoli e hanno beneficiato per quattro anni di fila di una congiuntura favorevole. Ma ora la congiuntura mi sembra tutt’altro che favorevole! Ci possono essere ulteriori rialzi nel breve, puramente speculativi e selettivi (nonostante l’euforia di questi giorni, le banche ad esempio, superstar dei listini da almeno tre anni non hanno recuperato quasi nulla), ma il punto in cui il mercato girerà seriamente arriverà e come! Si pensava fosse arrivato ad agosto ma così evidentemente non è stato. Ma nel lungo periodo, alla luce di queste considerazioni, non ci possono essere che ribassi. La domanda piuttosto potrebbe essere: di quanto correggerà? Non mi stupirebbe un ritorno degli indici nei prossimi mesi ai livelli di febbraio 2003

 

  By: Gano* on Domenica 14 Ottobre 2007 12:27

Nell' operativita' parto da due assunti: a) Nel lungo termine -nella presente congiuntura- le borse non potranno fare altro che salire. b) E' difficilissimo predire cosa potranno fare le borse nel breve. Piu' il periodo e' nel breve maggiore e' la difficolta'. Cosi', la prima conseguenza e' che non vado mai short sugli indici. Non perche' penso che non ci saranno correzioni, ci saranno eccome, ma, per gli assunti in premessa. Giocherei infatti contro la statistica: le correzioni, oltre ad essere minori per numero ed intensita' dei rally (punto a), riguardando il breve, sono anche molto difficili da prevedere (punto b). La seconda ed ovvia conseguenza e' che tendo ad essere cassettista, variando nel medio termine (di solito uno - tre anni) l' esposizione sui vari mercati. Ovviamente questi assunti sono una conseguenza della mia opinione, e niente vieta che siano aprioristicamente errati. Ma potrei fare altrimenti? Suppongo infatti che ciascuno nella sua operativita' debba partire da degli assunti che sono frutto della sua propria opinione.

 

  By: gianlini on Domenica 14 Ottobre 2007 11:22

ferpa non mi stai dicendo niente che non mi sia nuovo questi mercati sono terribili in realtà in quest'ultima gamba di rialzo, conscio del fatto che avrebbe potuto benissimo andare a fare nuovi massimi, spinto dalla droga appena assunta, mi ero riproposto di uscire dal short sull'ibex, ad esempio, utilizzando qualche tecnica di stop (tipo se raggiunge 14400 esco) il problema è che è salito in maniera tanto malefica da rendere queste tecniche inattuabili (ha due-tre gap enormi in salita, che mi hanno bloccato nell'attuare la strategia prevista, anche per mancanza di coraggio, ovvio, a volte è salito così improvvisamente che, non stando davanti ai prezzi tutto il giorno, mi sono perso quei 5 minuti di tempo strategici, dopo di che era già scappato troppo, intorno a 14.400 ha fatto un up and down ripetuto 5 volte, che mi ha massacrato, nel tentativo di seguirlo guarda il nasdaq di venerdì non ero al pc alle 21.00-21.30 la sera prima, quando avrei potuto chiudere brillantemente il mio corto (con profitto, il prezzo medio era 2155), e a 24 ore di distanza lo ritrovo ai massimi, sparato su come un missile alla realtà di aver perso un mucchio di soldi, nel mio caso si aggiunge l'invidia ed incredulità per la facilità con cui tutte queste aziende e managers stanno invece facendo profitto da qui il mio sfogo

 

  By: Fortunato on Sabato 13 Ottobre 2007 14:53

"L'esempio mi è fornito dalle vendite al dettaglio americane di settembre. Risulta un aumento mensile di +0,6% sul totale, e di +0,4% al netto delle auto." "all'interno di queste venndite sono compresi i carburanti" "Prima di tutto non credo tengono conto del’inflazione. Poichè l’inflazione mensile è dello 0,2 in termini reali" "In pratica cosa rimane di tutta questa euforia per un dato migliore delle attese?" Ho voluto riprodurre le parole di andreax66 perchè le trovo molto illuminanti, se poi aggiungiamo che le case di brokeraggio tengono conto solo del CPI core, allora avremo l'esatta dimensione del taroccamento dei dati e dell'appecoronamento dei gestori e analisti a livello mondiale i quali per scarsissima professionalità non fanno altro che ripetere e operare come consigliano Ml, GS, LB, MS e via discorrendo. E così avviene ormai dalla fine degli anni novanta, tutte pecore ammaestrate niente di più. Personalmente sono convinto che il mercato è il vero riequilibratore del tutto ecco che mi aspetto la famosa correzione di cui si parla e pertanto è da circa un anno che non opero più in azioni ma solo e soltanto in derivati (futures). Questa è la mia visione. Ad ogni modo comunque dal momento che ho deciso di rimanere sul mercato ovviamente debbo adeguare la mia operatività per raggiungere dei risultati positivi altrimenti sarei un pazzo se andassi contro il mercato per seguire la mia visione. Pertanto poichè è da circa 7/8 anni che all'aumentare dell'equity corrisponde una diminuzione dei BONS e dei BUND uso la tecnica dei vasi comunicanti. Ma dobbiamo considerare un fattore ben preciso ora. I futures dei BONDS USA hanno raggiunto il top nel nel giugno del 2003, quelli europei nel settembre del 2005, dopo 27 mesi (come si può notare in netto decoupling temporale), così i mercati azionari hanno raggiunto i minimi chi nell'ottobre del 2002 chi nel marzo del 2003 (altro decoupling temporale). Però mentre i futures dell'obbligazionario ora sono allineati, quelli equity ancora non lo sono e si stanno cercando in tutti i modi. Pertanto ciò che mi aspetto ora è che il BUND scenda a circa 105/107, con step intermedio a 110/111 che potrebbe rivelarsi a mio avviso solo un punto per un rimbalzo per dar tempo ai mercati azionari di riequilibrarsi (attualmente sono short già da molti giorni sul BUND) e che i mercati azionari si raggiungano (il DAX per esempio è ancora disallineato) per rovesciare tutte le posizioni sia dell'obbligazionario sia dell'equity e molto probabilmente mi posizionerò lungo sullo U$D Vs €, tutto dipenderà dall'evolversi della situazione. Quanto sopra vogliate considerarlo solo come una mia elucubrazione mentale fatta ad alta voce, niente altro. Fortunato

 

  By: andreax66 on Sabato 13 Ottobre 2007 12:43

Ragazzi, al di la del tifare o non tifare, dobbiamo cercare di valutare le cose come stanno, poi ognuno opera come pensa meglio. Bisogna provare a leggere tra le righe, anche se molte volte è più facile prendere per buono tutto ciò che ci viene propinato. Tutti noi siamo portati a leggere i dati senza approfondire e a volte viene fuori un messaggio fuorviante. L'esempio mi è fornito dalle vendite al dettaglio americane di settembre. Risulta un aumento mensile di +0,6% sul totale, e di +0,4% al netto delle auto. Occhio! Questi dati cosa significano? Prima di tutto non credo tengono conto del’inflazione. Poichè l’inflazione mensile è dello 0,2 in termini reali l’incremento si dimezza e scenda al +0,2%. Leggevo in un blog che ricordava inpoltre che all'interno di queste venndite sono compresi i carburanti. In pratica cosa rimane di tutta questa euforia per un dato migliore delle attese?