Quando gira il mercato ?

 

  By: GZ on Martedì 14 Agosto 2007 18:11

 

  By: GZ on Mercoledì 01 Agosto 2007 16:27

chi ha tempo e capisce un minimo di termini finanziari può leggere tante cose che spiegano ^questa nuova incredibile ALCHEMIA DELLA FINANZA#http://www.stanford.edu/~duffie/BIS.pdf^ che è stata inventata dieci anni fa ed è esplosa dal 2001 in poi (dall'11 settembre !!!) creando un nuovo mondo meraviglioso in cui il credito e il debito si moltiplicano grazie a modelli matematici in mano a Goldman, Lehman, Morgan, Deutsche, Barclay's, HSBC (UBS meno, si sono scottati subito gli svizzeri sono più lenti...) e 2.000 hedge funds a Manhattan e Londra chi non ha tempo guarda questi grafici che danno un idea del fatto che qualcosa è cambiato negli ultimi 4 anni in termini del modo in cui viene creato il CREDITO e gestito il DEBITO

 

  By: hobi on Mercoledì 01 Agosto 2007 15:23

La risposta è facile : eccessi. In un mondo molto "finanziarizzato" è normale che si creino degli eccessi. Prendiamo i mutui subprime che,detto per inciso,sono stati una grande invenzione. Ma poi ad un certo punto non si vedeva più la concessione del mutuo come un'operazione fine a se stessa,ma come l'occasione per vendere dei CDO. Da qui l'acquisizione degli originators per controllare la "materia prima",l'abbassamento degli standard nella concessione del credito, il leverage . Insomma tutte bad practices che i mercato prima o poi punisce. Però non vedo nessun big bang della bolla finale : nel nostro mondo ci sono "imbalances" non "shortages". Hobi

 

  By: omero on Mercoledì 01 Agosto 2007 14:04

Quello che mi colipsce é la relativa indipendenza di questi crash o mini crash. Questa volta le materie prime oro e petrolio risentono molto poco del calo. C'é stato nel 2006 un primo crollo sulle materie prime. Il crash sul natural gas in settembre. Poi c'é stato il crash della bolla dei subprime (al di la della bolla degli immobili c'é stata una bolla sui mutui subprime che non sono stati prezzati a lungo al loro vero valore). Il primo crollo degli indici cinesi. Ora c'é il crollo delle obligazioni corporate di livello basso che erano pure loro in una bolla. Alcune bolle si rigonfiano e si può pensare che scoppieranno più tardi (penso alla cina o al rame). Sono tante bolle che, anche se tenute insieme dagli eccessi di liquidità, sono relativemente indipendenti e scoppiano o si sgonfiano una dopo l'altra. Sembrano tracciare una distribuzione gaussiana e stiamo andando verso il centro della campana dove il ritmo degli scoppi accelera.

 

  By: omero on Lunedì 30 Luglio 2007 14:21

Non riesco a capire bene cosa comporti, in pratica, il forte aumento aumento dei CDS sulle junk bonds di queste ultime settimane. (A parte il valore di anticipazione che può avere questo aumento, che dovrebbe essere correlato ad una discesa dei mercati azionari) 1) Per chi ha venduto dei CDS prima del calo : - Semmai ci fosse un default, é una "catastrofe finanziaria", perché il valore totale delle coperture é in genere di qualche volta superiore al valore del debito. - Finché non c'è default non c'é niente di drammatico. Chi aveva venduto dei CDS prima del calo perde un qualche percento del valore della copertura, se vuole rimettere il CDS sul mercato 2) Ha fatto molto male a chi ha nel suo portafoglio dei junk bonds ma non c'é niente di nuovo rispetto a prima dell'introduzione dei CDS 3) Non dovrebbe infastidire chi ha comperato un CDS, lui resta assicurato. Non dovrebbe per esempio infastidire chi ha gia concluso un finanziamento di una LBO 4)Dovrebbe rendere molto più difficili le nuove LBO perché il costo della protezione ora é notevolmente aumentato. Perdo qualcosa?

 

  By: Esteban on Lunedì 30 Luglio 2007 12:37

Salve hobi, Black swan - contraction in the credit markets is spreading to global investment-grade debt, with issuance of highly-rated bonds falling to the lowest levels in years. The tightening of credit has been most pronounced for lower-rated debt in the US, but figures from Thomson Financial show a significant decline in activity in the global investmentgrade market as well…“Some of the key drivers of liquidity, the subprime and new debt issuance markets, have effectively shut down,” said Richard Gilhooly, senior fixedincome strategist at BNP Paribas. (FT) Che poi è quello che Zibordi va dicendo da una vita nonostante si trovino, ora, altri motivi e altre tesi. Fino a quando Gli americani vivevano al di sopra delle proprie possibilità grazie alla rivalutazione degli immobili , traevano risorse per spingere i consumi. Quando gli immobili si sono deprezzati i numeri hanno iniziato a truccarli ,ed i problemi ad emergere ... Si sono inventati i mutui subprime , senza pensare a come avrebbero finanziato tali costi, ora che devono vivere non speculando sull'apprezzamento degli immobili , ma di solo lavoro , come noi Italiani. Quel lavoro che non c'è + perchè lo hanno dislocato in india o in cina, mettendo ulteriormente in bolletta il proprio popolo. Gli hanno sfilato anche i pochi soldi che non avrebbero investito se non avessero inventato i subprime e compagnia. E siccome questi trucchi di "finanza creativa" son solo pagliativi che non risolvono i problemi ma li posticipano amplificandoli ... Son rimasti fregati sia chi ha contratto tali mutui, sia chi li ha proposti , Il mercato non perdona . E se noti certe compagnie di mutui serie sono ancora sui massimi e hanno guadagnato le "quote" delle altre. Poi tutto il resto è stata solo una conseguenza , adesso possono pure dire ciò che vogliono ... Persino che la colpa è di Osama Bin Laden , giusto perchè non hanno fatto nulla per impedire questo ladrocinio a spese dei soliti.

 

  By: Gano* on Lunedì 30 Luglio 2007 12:06

Mi riviene in mente proprio il 1998 perche' proprio li', come ora, i mercati si ritrovarono a dover fare il pulito di una caterva di derivati pressoche' carta-straccia.

 

  By: hobi on Lunedì 30 Luglio 2007 12:04

E' sbagliato pensare che quello che sta accadendo adesso sia imputabile al subprime( che porterà a circa 100 miliardi di dollari di perdite spreddati su mezzo mondo). E' in atto un repricing del rischio del debito che sto sperimentando sulla mia pelle avendo in portafoglio un ETF sul debito "primarissimo" del corporate europeo a tre anni. Da 122 ( mio prezzo di carico) in pochi mesi è sceso a poco più di 117. Tutti i portafogli obbligazionari hanno grosse perdite in pancia:il subprime ha dato solo il "la" a questo repricing. Hobi

 

  By: Gano* on Lunedì 30 Luglio 2007 11:41

Il crack di Long Term Capital Management ed hedge funds correlati (1998) + la crisi finanziaria dell' Asia dell' Est (1997) e quella del rublo (1998) sono paragonabili come dimensioni alla crisi odierna dei mutui subprime? Chiedo perche' non lo so.

 

  By: gib on Lunedì 30 Luglio 2007 02:13

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E' la prima volta che tutto il mondo specula - gz  

  By: GZ on Domenica 29 Luglio 2007 18:03

L'indice dei derivati sui mutui immobiliari di fascia povera in america ha perso il -65% da inizio anno, una reazione sproporzionata visto che la percentuale di gente che non paga il mutuo NELLA CATEGORIA A RISCHIO è il 13% e detta categoria per ora è un 10-15% del totale, però Bernanke ha già parlato di 100 miliardi di perdite per gli investitori. Italease aveva derivati sui tassi e nonostante i tassi siano saliti lentamente e poco ha perso un miliardo di dollari. Questi sono assaggi... i mercati del XXI secolo sono molto reattivi ma finora li hai visti solo verso l'alto Rispetto all'estate 2002, l'ultima volta in cui le borse franavano, la differenza è che ora: i) ci sono 3.500 hedge funds con 1.400 miliardi di capitale che usano una leva di 4 a 1 per cui muovono anche 5.000 miliardi mentre nel 2002 erano un terzo e avevano un quarto dei soldi che muovono ora: Questa è gente capace di mettersi al ribasso in fretta a differenza dei fondi comuni e del pubblico perchè hanno un orizzonte di qualche giorno massimo tre mesi ii) ci sono dei guadagni cumulati mai visti sulle borse di tutto il mondo e anche sui junk bonds, immobili, materie prime e valute emergenti iii) i governi asiatici, arabi-Opec e russi investono pesantemente i loro surplus sui mercati, ma sono investitori in gran parte "nuovi", non hanno esperienza di un tipo di mercato del genere salvo che per i titoli di stato iv) i volumi di scambi sulle borse, i derivati, sia regolati che "over the counter", i cambi, le materie prime sono 3 volte quelli di cinque anni fa: la borsa cinese a Shangai da sola scambia ora quanto tutte le borse asiatiche qualche anno fa, oltre ai future sono esplosi gli ETF e a NY ad esempio metà del volume è fatto ora da programmi computerizzati che comprano indici e spingono loro le singole azioni, i ^brasiliani comprano tonnellate di derivati#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601086&sid=a7pDzmbu20Xw&refer=latin_america^, in Giappone le famiglie comprano valute estere contro yen sul margine insomma speculano sul cambio, in India i futures sui singoli titoli azionari superano per volume gli scambi sui titoli stessi (anche in Australia e Brasile hanno futures sui titoli molto trattati), le borse del medio oriente capitalizzano ora quanto quella tedesca, i futures e opzioni sulle materie prime hanno tutto segnati dei record storici di volumi Il mercato finanziario globale è aumentato di dimensioni di un +300% nel complesso dal 2002 (se guardi al valore delle azioni, obbligazioni, derivati, materie prime complessivo), i volumi scambiati sono aumentati molto di più e gli operatori professionali e istituzionali ora dominano completamente. Questo è un mercato totalmente elettronico, istantaneo, dove tutto il mondo è collegato e sincronizzato e speculano tutti, ma che è solo salito e come reagirà al ribasso sarà una sorpresa. Ci sono molto hedge fund e banche che vedono un opportunità al ribasso, ^vedi Barclay's che ne parla da maggio#http://www.businessweek.com/investing/insights/blog/archives/2007/07/ghosts_of_black.html?campaign_id=rss_blog_investinginsights^

 

  By: Gano* on Domenica 29 Luglio 2007 14:21

Beh, nel 1987 ci furono anche dei problemi tecnici che contribuirono ad aggravare il fenomeno, innanzi tutto i program trading che fecereo saltare tutti gli stop loss quando il sistema non pote' piu' contenere la massa delle vendite, facendo scattare un pericoloso circolo vizioso. Ora ci troviamo invece da un lato un preoccupante problema di derivati creditizi e il default di una parte dei mutui subprime, dall' altro un Pil USA che nel secondo trimestre è aumentato del 3,4% (atteso il +3,2%) e l'indice dei prezzi al consumo che ha segnato un +2,7% (atteso il 3,4%, trimestre precedente 4,2%), indicando quindi buona crescita con poca inflazione. Sul fronte asiatico in Cina c'e' stato aumento della produzione industriale nel 1Q del 18% year to year che e' un valore notevolissimo (NB: si tratta della produzione industriale e non del PIL) e in Giappone la disoccupazione piu' bassa degli ultimi nove anni. Forse si trattera' del mio inguaribile ottimismo, ma secondo me il trend Toro di fondo non e' quindi mutato; la correzione e' pero' sostanziale, anche perche' devono fare piazza pulita di tutti questi i derivati ora presenti sul mercato e il momentum potrebbe condurre gli indici a livelli ancora piu' bassi. Piu' che il 1987 mi ricorda così il 1998 (*) quando ci furono il defualt di un po' hedge fund su un background che aveva visto sia la crisi del rublo che la crisi asiatica. (*) Ma e' un po' come osservare un' opera d' arta astratta: a qualcuno puo' ricordare una nuvola, ad altri un cavallo... ;-) Gli effetti sarebbero pero' ben diversi, e siccome nessuno ha la sfera di cristallo non possiamo escludere nessuno dei due scenari. Una correzione stile 1998 e' congiunturale e farebbe parte dei normali corsi correttivi borsistici all' interno di ciclo di mercato Toro. Se si rivelasse invece essere una crisi stile 1987 sarebbe cosa ben piu' grave e rischierebbe di compromettere il trend Toro, facendo cosi', come dice il titolo di questo thread, finalmente ;-) girare il mercato.

 

  By: hobi on Domenica 29 Luglio 2007 14:08

Il sentiment del mercato è negativo. Basta vedere come hanno reagito i mercati americani agli ottimi dati del Pil usa del 2Q. Per il mio modo di operare questo è il segno che attualmente è meglio lo short che il long. In questo sentiment negativo ci sono poi due "black swan" che impongono grande cautela. I mercato borsistico cinese che, anche se non conta nulla dal punto di vista dei fondamentali essendo completamente sballato,puo scatenare reazioni emotive ribassiste di grande portata. Il secondo "black swan" è invece rappresentato dai derivati. Qui c'è talmente tanta ignoranza che basta un nulla in un contesto di sentiment negativo per scatenare un putiferio. Conclusione. Rebus sic stantibus dal punto di vista economico, aspetterei un black swan per rientrare pesantemente al rialzo.Nel frattempo meglio lo short sui rimbalzi. Hobi

 

  By: omero on Sabato 28 Luglio 2007 19:21

Resto convinto che per me ha girato e la discesa sarà lunga e "ottusa", pero' qualche elemento mi lascia pensare che per il momento sembrerà un episodio passegero. 1) XBD l'indice dei broker non ha fatto molto peggio degli altri indici 2) il titolo CME ha fatto un +3,5% venerdi' ed é stabile sulla settimana, "solo" perché CME ha raggiunto il nuovo volume record, come dire si danza di più ma i mercati finanziari staranno ancora bene. 3) petrolio e materie prime non hanno per niente risentito del cambio di direzione 4) first data alla fine é rimasta dove era anche se é una delle piu grosse LBO in corso Poi c'é il VIX che ha gia fatto 4 accelerazioni da +11% / +20% negli ultimi 6 giorni. Ad esempio le opzioni put con scadenza agosto prese giovedi' e venerdi' (o che saranno prese lundi' all'apertura) dovrebbero scottare nelle mani di chi le ha prese. Insomma mi aspetto un rimbalzo lunedi' a partire dal pomeriggio. Il vero rischio é che nel corso del WE si crei un clima troppo sereno, che porterebbe a una situazione simile a quella del lundi' nero del 1987, per il momento non mi sembra il caso.

Rispetto al 1987 la situazione è più pericolosa - gz  

  By: GZ on Sabato 28 Luglio 2007 18:43

..Di solito gli uptrend primari degli indici non si mutano di colpo in downtrend, ... ------------------- Non è vero. Il 2007 è molto simile al 1987 un periodo cui l'economia andava benone e c'erano buyout, opa, fusioni ed acquisizioni a go go come è successo negli ultimi anni. a inizio settembre 1987 il mercato faceva nuovi massimi, dopo cinque anni consecutivi che saliva sempre, ma solo un mese e mezzo dopo, il 20 ottobre era sceso di un -35% medio in america e un -30% in europa, perdendo a NY un -19% in un giorno (il "lunedì nero", 19 ottobre) Gli anni che terminano in "7" sono pericolosi per i crash (1907, 1937, 1987, 1997) specialmente se nei 4-5 anni precedenti il mercato è salito sempre senza correzioni in basso Rispetto al 1987 la situazione è però più pericolosa perchè tutti i mercati mondiali dalla corea, al cile, all'australia, all'ungheria, alla cina alla russia all'arabia saudita... sono saliti da un minimo del +100% fino al +500% in 4 anni. Parallelamente gli immobili sono saliti negli ultimi dieci anni dal +100% al +350% in tutto il mondo (esclusa forse solo la germania e giappone). Simultaneamente il petrolio è salito da 18 a 78 dollari, il rame da 70 centesimi a 3.60 $ e in generale le materie prime sono aumentate del +300%. Cosa molto strana anche le obbligazioni delle aziende e le obbligazioni ipotecarie sono salite dal 2003 (e quindi i loro rendimenti sono scesi) E cosa ancora più strana tutte le valute dei paesi più indebitati e con deficit pubblici ed esteri maggiori e dei paesi emergenti (sterlina, peso, real, rublo, rupia, dollaro australiano, neozelandese, fiorino ungherese....) sono salite dal +80% al +150% Fino a metà luglio. Ora le obbligazioni hanno cominciato a cedere di colpo cominciando dai bonds ipotecari (quelle americane di fascia povera hanno perso il -70% se guardi l'indice ABX) e i junk bond stanno cedendo ora. Le borse hanno cominciato e così le valute emergenti e poi l'effetto a catena al contrario si allargherà al resto