By: Bullfin on Venerdì 18 Aprile 2014 17:41
Insomma non essendoci piu' nessuno che parla di borsa questo topic si è trasformato in un ricettacolo di auguri...
a lezione di borsa, col Vix
Gaetano Evangelista – AD Age italia
“Non c'è niente di cui avere paura, se non della paura stessa”: è il celebre aforisma di Franklin D. Roosevelt, col quale esortava i concittadini a rimuovere i timori che frenavano consumi ed investimenti, rallentando la fuoriuscita dalla Grande Depressione. La frase torna in mente in questi giorni - con le dovute proporzioni, naturalmente - osservando "l'indice della paura", vale a dire, il misuratore più popolare del panico degli investitori: il VIX.
Calcolato dalla borsa di Chicago, misura la volatilità implicita sulle opzioni sull'indice S&P. Pertanto decolla quando i timori di ribasso inducono gli operatori a "coprirsi" acquistando opzioni (put). In effetti, sul finire della scorsa settimana il VIX è schizzato, attivando un setup che spiega la reazione degli ultimi due giorni. Ma il punto è un altro.
Sul VIX sono quotati strumenti derivati come future e opzioni, ed è ormai un veicolo finanziario talmente popolare che non mancano i puntuali sondaggi sul sentiment. AGE Italia, ad esempio, propone ai lettori il Daily Sentiment Index (DSI) sul VIX che indica la percentuale di coloro che nutrono aspettative bullish sulla volatilità e, pertanto, bearish sul mercato.
Come si può notare (grafico sotto) fino all'inizio dell'anno il sentiment sul VIX ha sempre oscillato in un range abbastanza ristretto, fra il 10 e il 45%. Comprensibilmente, letture particolarmente basse hanno denotato un clima di accondiscendenza che ha preceduto le correzioni di mercato, mentre letture piuttosto elevate sono coincise con momenti di panico coincisi con i minimi di mercato.
Ebbene, negli ultimi tre mesi il DSI sul VIX ha cominciato a far registrare letture particolarmente elevate. Addirittura il 73% degli operatori si aspettava volatilità in aumento ai primi di febbraio il che, puntualmente, è coinciso con un ridimensionamento della volatilità e una imperiosa ripartenza di Wall Street. L'eccesso di "tori" sul VIX si è riproposto a metà marzo e poi, per l'appunto, sul finire della scorsa settimana, con il 70% di aspettative bullish sulla volatilità.
Ciò suggerisce due conclusioni: la prima è che abbiamo conferma di disporre di un raffinato indicatore per cogliere i minimi di mercato. La seconda, evidentemente, che non vi sarà alcun bear market a Wall street fino a quando c'è una simile abbondanza di operatori che si copre sul mercato. Se si comprano opzioni put, che fretta c'è di vendere, anche a fronte di un ribasso dell'indice?
FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente