By: defilstrok on Giovedì 06 Febbraio 2014 18:54
Warren, mi associo a Link in tutto e per tutto, e non per catastrofismo autoreferenziale.
Questi mercati non sono più sani da troppo tempo (15 anni?).
Questo modello sociale non sta più in piedi. Alcuni numeri. Leggevo l'altro giorno che il 40% delle coppie più giovani ha un figlio. Esplicitando, vuol dire che ogni 10 coppie, ovvero 20 persone ci sono 4 figli!! Siamo destinati all'estinzione. Una roba mai vista in milioni di anni. Altra questione è il sistema pensionistico. Da noi hanno rifilato l'Inpdap nell'Inps col risultato che tra tre (TRE) anni non sarà più in grado di pagare pensioni, cassa integrazione, etc. Tutto questo in una società che anziché evolversi verso il lavorare meno per lavorare tutti, si è involuta verso lo sfacchinare di pochi. C'è poi l'osservazione empirica: qualche anno fa se volevi comprare un abbigliamento invernale a metà gennaio, nei negozi rimanevano solo taglie 46 o 58. Quest'anno, con i prezzi già stracciati e i saldi iniziati da subito, se entri in un negozio non riesci neppure a spostare le grucce a cui sono appesi, per quanti abiti sono lì in bella mostra negli stander... Si dirà: è l'Italia. La mia risposta è: macché! Altrove andrà meno peggio, ma ovunque ti rigiri, dall'Olanda alla Gran Bretagna, la situazione non è molto diversa.
Questo modello economico non può reggere. Le leggi sul commercio internazionale teorizzate da David Ricardo duecento anni fa, molto in soldoni ti dicono che, nello scambio internazionale, gli scompensi tra due paesi si compensano con un'ascesa dei prezzi nel paese più povero e una discesa in quello più ricco. E' quello che sta accadendo da anni: l'Occidente si impoverisce mentre gli Emergenti si arricchiscono, ma siamo solo a una prima tappa del percorso. Ci dovremo ancora impoverire e gli EM dovranno ancora arricchirsi. Ma ciò sta avvenendo solo grazie alle alchimie del debito. E ciò non è buono per noi ma, come sta dimostrando la Cina, neppure per "loro". E allora sono guai per tutti.
Infine, mi riallaccio a Keynes. Che piaccia o no, è stato lui a teorizzare la Trappola della Liquidità. Che è quella in cui ha versato il Giappone ma in cui oggi ci troviamo tutti, con l'aggravante della deflazione e dell'eccesso di produzione, e di enormi squilibri tra profitti e salari, e della globalizzazione di questi problemi. Ebbene, senza tanti giri di parole Keynes l'ha stigmatizzato chiaro e tondo: dalla trappola della liquidità si esce in una maniera soltanto: con uno shock
Per concludere, però, voglio sottolineare come lo storno a cui abbiamo assistito fa impressione a livello psicologico dopo aver visto per mesi i mercati salire di 3 tick al giorno; ma sotto il profilo tecnico, pur segnalando un Alert, non ha ancora intaccato nulla, neppure i supporti dinamici di più breve periodo, come evidenziato in questo grafico del DJIA.
Torno nella botte