Evoluzione della Specie

 

  By: blizzard on Giovedì 13 Novembre 2003 13:02

PER il dott GZ. E non perche' i terroristi non ci stiano provando, ma perche' invece di aspettare che colpissero di nuovo per cercare di fermarli poco prima che esplodesse il camion o l'aereo o la testata chimica, ora stanno andando a cercarli a casa loro. Contrariamente a quello che tutti i grilli parlanti in TV si immaginavano non ci sono stati attentati in occidente ---------------------------------------------------------------------- Guardi che non è proprio così: se volessero colpire l'America con i Kamikaze lo potrebbero fare molto facilmente. Basta vedere cosa è riuscito a fare il Mossad per impedire le continue stragi in Israele. Il problema è che ci troviamo di fronte ad un organizzazione terroristica che attualmente sta cercando di spargere il terrore con azioni "in grande stile", almeno fuori dai confini mediorientali. E' vero, Paul Tudor Jones ha avvisato del pericolo di avere una centrale nucleare a New York, perchè quello è un obiettivo dei terroristi. Per organizzare un evento simile a quello dell'11/9, Bin Laden ha impiegato circa due anni. Il suo problema ora, dopo che gli hanno decimato l'organizzazione è di fare continuamente nuovi proseliti, e il metodo più convincente, non è quello di fare solo strage di militari con autobombe, ma compiere azioni "spettacolari". L'Irak gli serve per attivare il meccanismo psicologico della guerra di liberazione dal nemico occidentale invasore e infedele, e questo già lo sta aiutando ad aumentare i consensi e gli appoggi delle forze estremistiche...Solo se non sarà in grado "tecnicamente" di compiere altri atti eclatanti, inizierà a terrorizzare l'occidente nello stile dei kamikaze. Nessun paese occidentale è al sicuro perchè operano i servizi segreti...La Cia e l'FBI non hanno impedito l'11/9, figuriamoci se riescono ad impedire il gesto isolato di qualche cellula che si fa saltare in aria, magari in un affollato cinema o in un centro commerciale... D'altronde, di atti terroristici non ne hanno compiuti in nessuno dei paesi occidentali, né tantomento in quelli che occupano il sacro suolo di Maometto..

 

  By: marker on Giovedì 13 Novembre 2003 12:54

Ci sono momenti nella storia di una nazione in cui il patto sociale che lega i cittadini alla propria patria viene minacciato. Momenti in cui i princìpi fondamentali che costituiscono la civiltà di un popolo (es. democrazia, libertà, uguaglianza, sicurezza, rispetto per le donne, nel nostro caso) diventano fragili, vulnerabili. In questi momenti il margine per la trattativa politica, per l'accomodamento diplomatico, pur se doverosamente sperimentati, vengono meno. Si tratta di decidere se abdicare alla propria civiltà, alla propria cultura ed accettarne supinamente il declino oppure battersi, mettendo sul piatto la certezza di sottoporsi a dolore, privazione e morte. Ma difendere quei princìpi che sono il fondamento stesso della nostra esistenza, come popolo, o nazione, o come area sovrannazionale permeata dalla stessa cultura e dagli stessi valori fondanti è l'unica ragione che ci permetta di trovare un senso alla nostra vita, alla nostra Storia. Ai nostri sforzi quotidiani di progresso economico e culturale, che ci dia un'identità di cui essere orgogliosi, che onori gli sforzi di 100 generazioni di uomini e donne che per difendere quella stessa identità si sono sacrificati, si sono battuti e sono morti. Penso ai moti carbonari e alle guerre per l'indipendenza del nostro paese, sfociate nell'unità d'Italia. Alla resistenza contro il nazifascismo che qua in patria riuscì ad unire le coscienze illuminate di comunisti, cattolici e liberali; ed agli Americani, che pur potendo decidere di rimanere neutrali vennero generosamente in aiuto dell'europa soccombente nella morsa del nazifascismo e del bolscevismo. Penso ancora alla fermezza dimostrata dalle nostre forze dell'ordine nella lotta contro il terrorismo degli anni '70. In tutti questi casi drammatici, come sempre ci furono uomini pavidi e collaborazionisti, che per il quieto vivere o per biechi interessi di partito seppero scendere a compromessi con i propri carnefici. (a titolo personale ricordo negli anni del liceo gli slogans di piazza: " meglio rossi che morti..." non andò così, e posso ringraziare coloro che sono morti sotto i colpi dei kalashnikov; se oggi posso dire quel che mi pare) Ma ci furono anche uomini che reagirono, che non esitarono un istante e di fronte alla barbarie, al sopruso e alla dominazione straniera incombente seppero donare la loro esistenza per garantire quella di tutta la comunità. Io credo che ora ci troviamo di fronte uno di questi momenti storici. Sicuramente qua in italia la minaccia islamica non è ancora percepita in tutta la sua incombenza. non si avverte ancora la vulnerabilità a cui le democrazie occidentali basate sulla libertà, l'eguaglianza e la tolleranza sono esposte. Qua anche partiti storicamente molto sensibili all'identità della nazione si propongono sciaguratamente e per mero interesse di bottega di far votare gli extracomunitari, senza alcun obbligo di giurare fedeltà alla costituzione e senza accettazione incondizionata dei valori di cui sopra. Chiudendo un occhio sul fatto che nel giro di 2 o 3 generazioni saranno la maggioranza della popolazione e quindi potrebbero fondare legalmente una repubblica islamica... Gli americani sono sicuramente più coscienti di ciò, e non solo dall'11 settembre. Credo che la crudeltà dei fatti di ieri obbligherà molti a riconsiderare la propria posizione politica. Molti si renderanno conto di aver sottovalutato sia pure in buona fede la minaccia a cui le nostre nazioni sono sottoposte. E sono convinto che ancora una volta gli "Italiani, Brava Gente" non si tireranno indietro, ma sapranno dare coraggiosamente il meglio di sè.

 

  By: gianlini on Giovedì 13 Novembre 2003 12:50

nessuna logica per carità infatti pinochet ha ucciso un sacco di nostri carabinieri scusami per aver sbagliato tutto però, se pensiamo che la guerra non l'abbiano voluta anche loro, gli arabi di Bin Laden per intenderci, abbiamo per lo meno l'intelligenza di ammettere che non sono stati i petrolieri a volerla (quanto è più semplice distribuire qualche mazzetta per tracciare un oleodotto piuttosto che cercare di rovesciare un regime!) ma le frange estremiste di un certo modo di essere sionisti, per i quali Saddam era il nemico principale

 

  By: Noir on Giovedì 13 Novembre 2003 12:31

Gianlini x favore .. ti dovrei rispondere con Ustica o Il Cile di Pinochet o la Bolivia o tutti i crimini dove era presente la Cia o qualche altro organismo ombra americano... lasciamo perdere I kamikaze hanno le stesse logiche dei soldati americani che vanno in afghanistan a liberare le donne con il Burka o gli Irakeni da Saddam .. tutte cazzate .. sappiamo bene che cosa c'è dietro.. sappiamo tutti che Saddam era un uomo della Cia e che è servizio agli amricani ai tempi delle tensioni Iraniane.. Non ho capito che logica vuoi trovare in una guerra dove c'è un popolo che è stato aggredito con tonnellate di Bombe intelligenti con Effetti collaterali devastanti con la scusa di liberarlo da un tiranno che, volendo, poteva essere cacciato senza sparare un colpo di fucile...

 

  By: Luigi Luccarini on Giovedì 13 Novembre 2003 12:25

"quindi per cortesia di Ciampi e Compagnia ne ho piene le tasche" Finalmente qualcuno che fa un nome... E' Presidente della Repubblica, quindi garante della Costituzione e Capo del consiglio Supremo della Difesa (oltre che comandante delle forze armate). E' troppo sperare che faccia qualcosa oltre che andarsene da Bush?

 

  By: gianlini on Giovedì 13 Novembre 2003 11:43

Noir! il tuo ragionamento starebbe in piedi se ci fosse un battaglione, una pattuglia, un gruppuscolo che ingaggia un attacco armato contro l'invasore, poi magari gli va male, ha delle perdite, ok, ci sta! ma qui invece ci sono solo kamikaze! che per quanto mi sforzi di pensare non posso credere siano capaci di intendere e volere al momento della loro azione! Certamente anche a me che gli irakeni stiano in pace me ne frega meno di un cerino! fatti loro se vogliono vivere male, fatti loro se avevamo un dittatore (come quasi tutti gli altri arabi, anche se non c'entra la religione, lo sappiamo bene, è mite, augura amore e cordialità a tutti gli uomini, è tollerante e rispettosa) ma non possono essere fatti solo loro se fanno cadere un boeing (lockerbie o quello dell'Egypt air), distruggono grattacieli, assaltano aerei a terra (fiumicino), dirottano navi da crociera (achille lauro) e se magari mi viene il sottilissimo sospetto che vogliano anche contro-colonizzarci.....

 

  By: Noir on Giovedì 13 Novembre 2003 11:35

Non so che cosa ci trovi di tanto strano.. Ieri fra tutte le Stupidaggini (Vespa in primis con il plastico è il capitano che spiegava l'attentato.. penoso ) ho sentito il parere di Galimberti che spiegava che l'attentato agli italiani era un chiaro segnale agli alleati americani di non "intromettersi" .. oggi il Giappone ha annunciato che non manderà nessun soldato perchè è troppo pericoloso (stessa cosa l'ha detta la Turchia due giorni fa ), inoltre ha fatto capire che ormai la politica in Irak è gestita da militari e questo non porterà da nessuna parte. l'altra cosa e la denuncia che ieri ha fatto Gino Strada da maurizio Costanzo quando ha ricordato che questa guerra è stata voluta dagli americani per vendere le loro armi e che ha causato 15.000 morti tra gli irakeni e che, inoltre l'80% degli italiani non voleva l'invio di truppe in irak.Ha ricordato che oltre ai 18 italiani sono morti oltre 30 civili irakeni nell'esplosione. Basta con queste ipoocrisie .. chi è cauda del suo male pianga se stesso. Invece di inviare Bombe per la pace si potevano perseguire altre strade.. quindi per cortesia di Ciampi e Compagnia ne ho piene le tasche.

 

  By: Paolo Gavelli on Giovedì 13 Novembre 2003 11:29

non ubbidiscono certamente a sè stessi. ------------------------ a me pare che a questo mondo tutti ubbidiscano a sè stessi, ma a un "sè stessi" non percepibile: i meccanismi per i quali si arriva a considerare la propria morte come un vantaggio sono biologici, e assai lontani dalla percezione razionale. un kamikaze non è "qualcos'altro", nè è più manipolato di quanto non lo sia ciascuno di noi: è una persona che -sulla base delle info che ha- percepisce l'esercito occidentale come una minaccia gravissima alla propria famiglia/gruppo. le guerre arabo/israeliane e l'invasione dell'iraq hanno costretto molti musulmani a questo salto e ogni giorno di occupazione militare che passa, faciliterà l'arruolamento di kamikaze. il riflesso condizionato della risposta violenta può talora essere inevitabile, ma le controindicazioni che ha vanno gestite con ben altra qualità e lungimiranza: non siamo in buone mani 2ali

 

  By: framilk on Giovedì 13 Novembre 2003 11:21

Giusto Gianlini. Siamo d'accordo. Ripeto, la mia più grande paura è che dopo questa tragedia si distolga l'attenzione dal fatto oggettivo che gli assassini sono quei malati mentali vittime a loro volta di una intelligenza superiore alla loro (malefica) che riesce a manipolare le lero coscenze e volontà sino al punto di morire e ammazzare in quel modo. Ha detto bene; non si tratta di convincere quei ragazzetti a fare una missione rischiosa contro"l'invasore", qui si tratta di riuscire a convincere un ragazzo a farsi saltare in aria. Ha presente i suicidi di massa fatti dalle sette? Siamo ben oltre quel livello di suditanza e dipendenza intellettiva e fisica verso i capi. Allora il punto è: non possiamo accettare che si dica che gli assassini sono quelli del parlamento che li ha inviati. La nostra è una missione di pace e questo significa anche morire. Non stavamo dominando e aggredendo nessuno, solo aiutando un popolo a rifarsi una vita più libera, più dignitosa, a ricostruire le basi più elementari per una nuova realtà libera. A volte ci riusciamo altre no ma lo spirito è quello. Qualcono diceva "dietro ogni uomo si nsconde un omicida"; quindi siamo tutti omicidi. La realtà mi dice altro grazie a Dio. Finiamola di dire che siamo tutti cattivi e avari. Non è così. C'è chi è pronto a morire per salvare una vita e non a morire per ammazzarne altre.

 

  By: gianlini on Giovedì 13 Novembre 2003 10:42

Ma nessuno sconvolge l'idea di avere proprio a che fare con "QUALCOSA d'ALTRO"????? qualcosa che non per passare alla storia millenaria come i dirottatori dell'11-settembre (magari sperano di vedere il cinema da lassù, oltre a farsi le vergini), ma per far saltare le cervella a 18 ragazzi con l'unica colpa di essere italiani e senza alcun altro scopo che ridurre un po' di cemento in poltiglia, ci rimette la vita? e non da solo, così gesto solitario di pazzo, ma in quattro, come quattro di noi che si ritrovano a giocare a calcetto, quelli invece si ritrovano per dare un colpo letale alla propria vita giusto per il gusto di rovinare quella degli altri! La vita la vita la vita.... non persa in uno scontro con il 50 % di possibilità di sopravvivere. PErsa in uno scontro con il 100,0000% di possibilità di morire!!!! persa in partenza, anche in una bella mattina come quella di ieri. Non nel grigio cielo plumbeo di una cittadina siberiana, nè nel freddo umido delle coste del Labrador, no! in una bella mattina di tarda estate! e non solo contro di noi "occidentali" ma anche contro i parenti sciiti e loro qualche imam! non è disperazione! Per favore!!! per disperazione rubi, cerchi di sopravvivere alla tristezza sniffando colla (come fanno in Romania, ad esempio, mica si suicidano!1), al limite violenti la prima donna che ti capita sotto mano. Questo è essere un ALTRO, essere DIVERSI, essere probabilmente DROGATI! DROGATI! MANIPOLATI! MANOMESSI! o essere i soldati di un esercito non dichiarato ed i cui generali forse sono gli stessi a cui apriamo le porte dei nostri "intercontinental" per incontri ai massimi livelli sulla pace Forse sono equiparabili ai nostri poveri soldati morti in russia nella guerra mondiale, senza un vero perchè e immolatisi al solo senso del dovere. Ubbidiscono ad un superiore. Ma non ubbidiscono certamente a sè stessi.

Torri di Babele Antiche e Moderne - michelino di notredame  

  By: michelino di notredame on Giovedì 13 Novembre 2003 00:19

framilk, parliamo 2 linguaggi diversi. (cosa che puo' capitare, a Babele, dopo la dispersione.) tant'e' che il segretario di stato americano dice una cosa. condoleeza un'altra. chalabi un'altra. l'iran dorme e controlla 6 tribu'. saddam e' morto e ne controlla 7. i confini sono simpaticamente aperti. il congresso da' i finanziamenti ma non ha capito bene per cosa. i servizi russi lavorano. i cinesi fanno i cinesi. i francesi ridono sotto i baffi. i carabinieri fanno gli elettricisti e muoiono come soldati. gli elettricisti sfilano coi kalashnikov e sparano ai carabinieri. i soldati fanno i vigili urbani. i polacchi sono lì in mezzo e non sanno che ***** ci stanno a fare. tutti sono d'accordo nel cambiare strategia. ma nessuno sa da quale a quale strategia bisognerebbe muoversi. i terroristi vanno in paradiso. i soldati uccisi anche. i petrolieri non si pongono il problema. se c'e' la liberta' va via la luce. se c'e' la luce va via la liberta'. se c'e' la luce con la liberta' ti scoppia un camion addosso. qualcuno vuole fare accordi con le tribu'. qualcuno vuole fare fuori tutte le tribu'. qualcuno vuole fare fuori le tribu', e poi, in seguito, fare accordi. qualcuno non ha mai visto una tribu'. l'intelligence guarda le mappe al contrario. ...non c'e' un giornalista o un commentatore che sia d'accordo con un altro su termini base come terrorismo/resistenza guerra/dopoguerra amico/nemico... tempi e modi di quel che si fa sono completamente per aria. i sunniti combattono contro gli sciiti, gli iraniani, gli americani, i curdi, gli inglesi e gli italiani (e devono anche difendersi al loro interno da un gruppuscolo di Suocere di Saddam, perfettamente addestrate e pronte a tutto). ...non so...c'e' questa diffusissima sensazione di caos, di tragicita' semicasuale, di farsesco orrore, di follia en plain air, di svagata incoscienza, di soave rassegnazione all'imponderabilita' degli eventi... aggiusti un tubo e ne rompi quattro. poi cerchi di aggiustarne un altro. combatti ma non sai contro chi. la gente ti sorride e qualcuno ti spara. una rabbia senza oggetto, un intrico di ragioni e torti, di accordi col nemico e disaccordi interni, di obiettivi che cambiano e metodi opposti. un mix lisergico di Palestina Vietnam e Zabrinski Point. un caos che devi continuamente ridefinire a parole. per confermare a te stesso che sei un occidentale pensante. un occidentale che ha le idee chiare. ti barrichi nel checkpoint e guardi il cielo del Paradiso Terrestre. proprio come nella vecchia babele. "non si capisce mai bene che cosa accade".

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 12 Novembre 2003 22:53

forse non c'entra... o forse sì: Sono stati pubblicati i risultati di un recente sondaggio commissionato dalla FAO La domanda era: "Dite onestamente qual è la vostra opinione sulla scarsità di alimenti nel resto del mondo". Risultati: * gli europei non hanno capito cosa fosse la scarsità; * gli africani non sapevano cosa fossero gli alimenti; * gli americani hanno chiesto il significato di resto del mondo; * i cinesi hanno chiesto maggiori delucidazioni sul significato di opinione; * in Italia si sta ancora discutendo su cosa possa significare l'avverbio "onestamente".

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 12 Novembre 2003 21:48

dietro un qualunque soldato si nasconde un ignorante omicida? --------------- dietro qualsiasi umano, purtroppo 2ali

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 12 Novembre 2003 21:08

mah!, se anche rumsfeld nutre dubbi sull'efficacia della guerra in iraq... si gira sempre intorno a un'ipotesi che ha già dato pessima prova di sè: si chiamava escalation, adesso si chiama guerra preventiva, ma il risultato non si può definire brillante. 2ali

 

  By: framilk on Mercoledì 12 Novembre 2003 20:36

X Michelino Quindi lei dice che i nostri soldati sono vestiti da agnelli ma sono sei lupi...ignoranti Bè devo dire che probabilmente chi sogna è lei. Ora ci manca pure che ammazzano i bambini.. Grazie a Dio non sono come lei immagina. Lei vuol dire che dietro un qualunque soldato si nasconde un ignorante omicida?? Non ho parole