Evoluzione della Specie

 

  By: marker on Martedì 18 Novembre 2003 13:06

>>>>per chi vive in un paese democratico imporre la democrazia ha un po' la stessa valenza che ha per un padre imporre al figlio di non fumare hashish:>>>> qua purtroppo accade il contrario: è il figlio che fuma hashish che pretende arrogantemente di farlo nella casa del padre adducendo il fatto che tanto c'è la democrazia, no? purtroppo la democrazia per la sua stessa natura di tolleranza ed uguaglianza delle idee è fragile nel fronteggiare i soprusi che le vengono portati da chi la vuole abbattere. se non si può impedire ad un figlio di scegliersi il proprio destino, per lo meno si possono indossare gli stivali ed allontanarlo dalla propria casa a calci nel c@@o. l'allontanamento dell'Imam di Carmagnola va doverosamente, anche se tardivamente in questa direzione. sono rimasto allibito invece dalla decisione presa dal gip di Torino di non firmare gli arresti per una cellula terroristica attiva nella mia città segnalata più volte da attività di intelligence della Digos. la ragione addotta è la seguente: "non si sono reperite armi nè indicazioni di obiettivi specifici, si tratta soltanto di conversazioni farneticanti dettate da fervore religioso di individui il cui fanatismo ben s' inquadra tenendo conto delle loro radici culturali..." speriamo che continui ad andare tutto bene... ma evidentemente il garantismo del gip di Torino è portato a considerare come potenziale minacca terroristica contro le Istituzioni dello Stato soltanto gli intrallazzi del nostro primo ministro...

 

  By: gianlini on Martedì 18 Novembre 2003 13:01

Il terrorismo si nutre di povertà, disperazione, ingiustizie.. tutte cose che una democrazia non dovrebbe permettere ----------------------------------- ah sì???? curcio era povero? la lioce disperata? freda un clochard? bin laden un derelitto? carlos, il mitico carlos, un pensionato sociale? che guevara un povero contadino boliviano, o un ricchissimo proprietario terriero argentino??? il terrorismo trova forse in qualche povero l'attrezzo materiale della sua lotta, ma mai ispirazione o reale ragione di esistere

 

  By: Noir on Martedì 18 Novembre 2003 12:57

Il terrorismo si nutre di povertà, disperazione, ingiustizie.. tutte cose che una democrazia non dovrebbe permettere..

 

  By: michelino di notredame on Martedì 18 Novembre 2003 12:45

a Londra metti in pericolo la vita dei cittadini. non puoi andare lì se mancano le condizioni di sicurezza che tu stesso hai richiesto, e che giudichi indispensabili.

 

  By: gianlini on Martedì 18 Novembre 2003 12:43

ma mi rendo conto di aver fatto un discorso eccessivamente morale e poco pragmatico instaurare la democrazia in Iraq vorrebbe dire, forse, riuscire a creare un effetto domino sugli stati circostanti, e quindi innescare un processo che dovrebbe disinnescare molti dei meccanismi di cui si nutre il terrorismo

 

  By: Noir on Martedì 18 Novembre 2003 12:42

Sai il fatto di non fumare hascisc è un po come proibire l'alcool.. poi si è scoperto che il proibizionisto faceva + danni che bere un goccetto.. oggi tutti i medici dicono che bere un buon bicchiere di Vino fa solo bene .. Visto come cambiano le cose .. è il solito bicchiere mezzo pieno..

 

  By: Noir on Martedì 18 Novembre 2003 12:37

Marker per quello che dici pensavo leggessi il "Giornale" o il "Il secolo d'Italia" eri dal Barbiere x caso ? Scherzo .. era una battuta .. visti i tempi e le idee è meglio chiarirci prima non si sa mai..

 

  By: gianlini on Martedì 18 Novembre 2003 12:37

questione di punti di vista per chi vive in un paese democratico imporre la democrazia ha un po' la stessa valenza che ha per un padre imporre al figlio di non fumare hashish: pensa semplicemente di proporgli un modello di vita migliore, e spesso deve ricorrere a qualche scapaccione! i paesi arabi sono più corrotti di molti paesi latino americani, a quanto mi risulta tu forse hai fonti diverse prendi il caso dell'egitto o del dubai ad esempio, o magari anche della stessa Giordania.

 

  By: Noir on Martedì 18 Novembre 2003 12:31

Abbiamo punti di vista diversi purtroppo. Per me imporre una "democrazia", "una religione", "un'idea", con una guerra non è democrazia, leggendo il vangelo troverai qualcosa di interessante in merito. Il discorso sulla corruzione e lobbies e fattibile a causa Tua non certo a casa degli islamici o dei cinesi, li haì bisogno di altre cose, una guerra x esempio e qualche pretesto x farla.

 

  By: gianlini on Martedì 18 Novembre 2003 12:31

portalo domenica allora, se non ti dispiace e se ce l'hai ancora, Marker, ok?

 

  By: marker on Martedì 18 Novembre 2003 12:26

Domenica, sul Corriere c'era un bell'articolo in prima pagina di Galli della Loggia che con nitidezza e rigore diceva le stesse cose che ho stentatamente abbozzato in questi giorni sul forum. condivido quel punto di vista.

 

  By: gianlini on Martedì 18 Novembre 2003 12:21

noir, dal mio punto di vista, l'instaurare una democrazia in Iraq, al centro del mondo arabo è ed era l'obiettivo finale dell'azione americana (o ebreo-americana, se si vuole essere più precisi). Democrazia, che può voler dire, può voler dire una bella spallata a tanti regimi teocratici e monarchici dell'area. tutto il resto, petrolio, multinazionali ecc.ecc. è solo becera propaganda. Se si vuole un po' di petrolio, perchè non si fa una bella guerra (guerra è una parolona in questo caso) al Brunei, stato minuscolo, che avrà sì e no 5.000 soldati? Perchè andarsi ad impelagare in uno stato di 25 o 30 milioni di persone? Gli oleodotti si realizzano e creano con lobbying politica e attività di corruzione se vuoi, ma non con le guerre!

 

  By: Noir on Martedì 18 Novembre 2003 12:13

Continuo a non capire .. che cosa c'entra la guerra di religione con l'attacco all'Irak.. L'Irak è stato attaccato x motivi diversi, che tutti sappiamo e che non c'entrano niente con la religione. Che poi questi idioti di americani siano riusciti a concentrare tutto il terrorismo mondiale in Irak questo è un altro paio di Maniche. Il fatto che l'america sia governata da un imbecille Ubriacone dislessico in mano alle multinazionali (basta vedere quanto ha raccolto nella sua campagna elettorale) e chi + ne ha + ne metta, nessuno lo dice .. è lui il vero pericolo x la democrazia. Come al solito si sta dimenticando come tutto questo sia nato del comportamento arrogante degli stati Uniti in barba a tutte le risoluzioni dell'ONU deciso nel fare una guerra per motivi che nessuno ancora ha capito.

 

  By: gianlini on Martedì 18 Novembre 2003 11:52

MArker, e chi lo sottovaluta? infatti chiudevo con ...: sinceramente, dei due, a sbagliarsi spero che sia io, altrimenti il futuro è molto fosco

 

  By: marker on Martedì 18 Novembre 2003 11:47

hai ragione Gian, la retorica di questi giorni è forse un pò esagerata. ma è sbagliato anche minimizzare la portata della minaccia islamica oppure confidare sul fatto che la nostra supremazia militare, tecnologica ed economica sapranno imprimere una svolta veloce allo stato delle cose. io credo che il nuovo antagonismo che è emerso dopo il crollo del comunismo non sarà facilmente riconducibile nell'alveo dell'evento eccezionale ed episodico ma sarà destinato a perdurare per molti anni, forse decenni. qua si tratta di uno scontro di civiltà, ed il sostegno economico e culturale che questi terroristi hanno alle spalle è enormemente vasto. molto superiore di quanto non fosse quello a sostegno della lotta armata di matrice comunista. non dimentichiamo che la stragrande maggioranza dei cittadini delle nazioni comuniste odiavano quei regimi, e se avessero saputo come fare se ne sarebbero liberati da tempo. qua invece c'è una forte identità culturale che lega i martiri ai loro popoli e alla loro religione; le aree in cui essi trovano consenso, finanziamenti ed omertà è davvero molto vasta. la loro missione è sconfiggere i nostri valori culturali e distruggere la nostra civiltà "corrotta" per imporre la legge islamica sul mondo intero. non dimentichiamo che milioni di islamici vivono ormai nelle nostre nazioni europee. 6 milioni soltanto in Francia e non so quanti da noi. sicuramente la maggioranza è brava gente non aggressiva, venuta qua per sbarcare il lunario e mandare qualche soldo a casa. ma il rischio che si producano attentati devastanti nelle nostre metropoli è altissimo e ci coinvolge tutti, al contrario di ciò che sostiene Zibordi. non è difficile farsi esplodere in uno stadio o in una cattedrale gramita oppure in una metropolitana nell'ora di punta per chi abbia deciso che così impone il suo Dio. questa guerra non è un problema degli Angloamericani o un fatto che si risolverà in breve. tutti ci siamo illusi che un veloce intervento in Afghanistan ed in Iraq avrebbe assestato un colpo mortale al terrorismo, ma ci eravamo sbagliati. sarà un conflitto lungo e a singhiozzo, scandito da episodi tragici che non possiamo ancora immaginare. per questo credo che le cancellerie di tutti i paesi occidentali saranno chiamate a decisione alte, unanimi e coraggiose, assai lontane dal desiderio che si vede oggi di minimizzare, buttarla sul basso profilo e al limite usare il tutto per fomentare la rissa partitica. in un contesto del genere coloro che cadono per garantire la libertà e l'incolumità di tutti e la perservazione dei nostri valori di democrazia e tolleranza contro l'agggressione della barbarie, meritano di essere ricordati ed onorati nè più ne meno come coloro che si immolarono per respingere il nazismo e il comunismo in un recente passato. io avverto che questi non sono i tempi per il disimpegno o la gazzarra da cortile. questi sono tempi drammatici ed esigono risposte adeguate. ma trovo ancora poco riscontro in ciò che vado sostenendo. mi piacerebbe non parlare come una Cassandra e se la storia dovesse smentirmi sarei il primo a gioire. ma i fatti quotidianamente purtroppo mi danno ragione.