Evoluzione della Specie

 

  By: gianlini on Martedì 18 Novembre 2003 11:45

quello che contesto è che militari italiani siano morti x una causa che non ci appartiene ----------------------- qui è il discrimine, noir fra chi vede gli arabi come una minaccia per noi tutti e chi invece li considera innocui. io penso siano morti per una causa che forse alla lontana, forse indirettamente, ma ci appartiene senz'altro: diciamo, di difesa preventiva se non altro tu pensi il contrario. sinceramente, dei due, a sbagliarsi spero che sia io, altrimenti il futuro è molto fosco

 

  By: Noir on Martedì 18 Novembre 2003 11:31

secondo il governo, i nostri soldati erano in Irak x mansioni di Polizia e non di guerra. Si può dibattere se era giusto o meno mandarli in un paese aggredito da tonnellate di bombe con 15.000 morti, perlo+ civili e tanta rabbia in corpo anche perchè, fino ad ora, i fatti non hanno confermato le accuse mosse dagli Stati Uniti contro L'Irak. Per il resto, quello che è successo, da sicuramente dolore e dispiacere, ma non è certo diverso da quanto è successo ai carabinieri (militari) in scorta alle auto di Falcone e Borsellino, o dello stesso Dalla Chiesa o quant'altri morti durante il loro istituzionale Servizio. Personalmente quello che contesto è che militari italiani siano morti x una causa che non ci appartiene. Siamo vittime di interessi di pochi, visto che come ha ricordato qualcuno L'80% degli italiani era contrario ad un nostro intervento in Irak.

 

  By: gianlini on Martedì 18 Novembre 2003 11:18

fra milk mi sono spiegato male intendevo dire che la medesima partecipazione e commozione popolare dovrebbe accompagnare anche le morti di ciascuno di noi mentre compie un'attività (che nella maggior parte dei casi è un'attività che aiuta la nazione a crescere e vivere: sto parlando quindi dei morti in autostrada il martedì mattina alle 10 piuttosto che quelli del sabato notte alle 3, su questo siamo d'accordo) non sono invece così sicuro che i militari italiani percepissero il pericolo così distintamente come indichi tu: moltissimi di loro avevano bambini piccoli. Io ho una bimba piccola, e per nulla al mondo potrei espormi scientemente ad un pericolo che superi i normali rischi della vita di tutti i giorni, proprio in considerazione della bimba. Possibile che tutti questi avessero ben presente il rischio di saltare in aria (il che equivale a morte certa, a differenza magari di un conflitto a fuoco) eppure lo abbiano comunque affrontato. Credo che il loro essere sorridenti, carini con la gente, li abbia anche fatti sentire molto sicuri. e tranquilli. Ho peraltro detto che li avrei definiti capitani coraggiosi. Non ho detto che peccassero di coraggio.

 

  By: framilk on Martedì 18 Novembre 2003 10:56

caro Gianlini, non sono d'accordo. Quegli uomini sono eroi perchè sapevano di poter essere colpiti in quelunque momento. Sapevano che aiutare la popolazione avrebbe fatto "rosicare" quelli di Al Q. & C. Sapevano che il regime del terrore si fonda "sul terrore" verso la popolazione per governare. Quello che i carabinieri e le altre forze italiane stanno facendo li ferisce più di un conflitto a fuoco. Come fai ad essere così superficiale in queste affermazioni? Cosa centra il paragone con i morti delle strade? Gli incidenti accadono per: A) Velocità (perchè andare forte ci fa godere); B)Errore umano ( è sempre in agguato con qualunque cosa). Ora non credo che se io bevo e vado forte e mi schianto su un povero innocente sia un eroe. Sarò compianto perchè sono sempre una vita umana spezzata ma resto un omicida prima di me stesso e poi del prossimo.

 

  By: Noir on Martedì 18 Novembre 2003 10:54

Gianlini...strano ma vero, sono d'accordo con te!

 

  By: gianlini on Martedì 18 Novembre 2003 10:39

due parole sulla veramente eccessiva retorica che sta accompagnando questa vicenda: sono morti 19 italiani : bene! cioè male, naturalmente, peraltro, quanti ne muoiono ogni giorno sulle strade italiane. E anche di questi ultimi probabilmente si può dire che stiano facendo un gran bene all'ITalia secondo: si legge ovunque che sono morti 19 eroi! un momento : eroe è qualcuno che nel medesimo momento in cui compie un suo gesto di salvezza nei confronti di qualcun altro (il tizio che si getta nel fiume per salvare un bimbo) avverte inesorabile e fortissimo il pericolo del gesto che sta compiendo e avverte la possibile imminenza della morte per sè stesso. I nostri carabinieri erano di guardia o stavano chiacchierando nel cortile della palazzina quando questo è avvenuto. Senz'altro coraggiosi nell'andare in Iraq non li descriverei necessariamente come eroi. Eroe è il carabiniere che va a stanare Riina o Busca, quello sa di poter essere steso da un momento all'altro nel momento dell'azione e lo accetta per una paga di molto inferiore a quella che percepisce chi va in Iraq, o Albania. diciamo senz'altro che il termine "capitani coraggiosi" forse si addice di più a descrivere i caduti in Iraq.

Quello che non leggi sui giornali - gz  

  By: GZ on Martedì 18 Novembre 2003 01:08

Non si è obbligati a occuparsi dei fatti degli altri in posti lontani, per me ad esempio le probabilità di incontrare un kamikaze col tritolo sono basse ed è un problema più grave lo "Spam" crescente di mail indesiderate che ogni giorno di più mi riempie la casella di posta di pubblicità di vergini ukraine, cartucce di inchiostro scontate, investimenti sicuri in nigeria, pillole per non russare o di software per impedire lo spam di mail pubblicitarie. Tra l'altro il terrorismo ha ora poco impatto al momento sui mercati, c'è chi oggi ha provato a dire che c'era "la reazione alle notizie" dei morti nel weekend, ma il dollaro era debole al mattino e forte al pomeriggio e viceversa i bonds per cui per ora contano poco. Comunque, può darsi che tornino a pesare anche sui mercati e non solo sulle povere vittime e quindi conviene saperne qualche cosa, l'unica certezza è che è meglio non basare il proprio giudizio sui giornali italiani. Per chi fosse curioso invece di "andare alla fonte" ci sono tanti siti arabi ad esempio, quelli che mettono online in inglese i sermoni degli degli Iman più famosi del mondo musulmano che predicano tranquilli tutti i giorni l'odio per l'occidente come da noi il papa predica di perdonare e si pente di quello che la chiesa ha fatto 500 anni fa, c'è Al Jazzeera, la famosa "CNN araba", la TV più ascoltata nei paesi musulmani, che ha anche il suo sito in inglese dove esalta tutti i giorni i terroristi suicidi che sbudellano i poveri irakeni o la croce rossa (o i carabinieri o i marines). Poi ci sono però dozzine di siti irakeni di tutti i generi e tendenze che raccontano ora finalmente) liberamente quello che succede in iraq. Sono scritti in un ottimo inglese (cosa che infastidisce l'intellettuale di sinistra che invece ha qualche problema a leggerlo e preferisce pensare agli irakeni come dei pastori ignoranti in modo da potersi abbeverare tranquillo sempre in italiano a Repubblica), perchè tra l'altro grazie a Saddam milioni di irakeni sono scappati per il mondo e si sono ingegnati di imparare le lingue per campare. Una delle cose che danno il senso di quello che succede, è la storia delle più grandi paludi del medio oriente, alla foce del Tigri ed Eufrate dove per 2mila anni, dai tempi della Bibbia che le menziona ha vissuto un intera popolazione sciita che le sfruttava per la pesca ed altro e che si era adattata totalmente a questo ecosistema (è apparsa anche sul NY Times e altri media internazionali, ma non quelli italiani). Saddam dopo che si erano rivoltati nel 1991, non contento di avere fatti uccidere decine di migliaia di questi sciiti, per vendetta le ha prosciugate facendo deviare le acque dei fiumi direttamente in mare e facendo così morire tutta la loro economie e anche parecchia di questa gente che di colpo si è ritrovata un deserto dove per secoli c'era vegetazione e pesca e moriva di fame. L'orribile occupazione alleata ha ^consentito ora di fare tornare finalmente l'acqua e di salvare questa popolazione che si stava estinguendo e la storia appare ad esempio in# www.iraq.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=550&mode=thread&order=0&thold=0^ sui siti irakeni (o sul NY Times). (e gli ecologisti ? è una delle maggiori catastrofi naturali accadute nel medio oriente, ma se è stata causata da un dittatore arabo non c'è gusto a manifestare?) Questo è solo uno dei tanti esempi di ricostruzione del paese, ma tu leggi sul corriere che "...a Bassora manca ancora l'elettricità per alcune ore al giorno.." mentre nei siti internazionali (o irakeni) spiegano che sotto Saddam nel sud sciita del paese c'erano due-tre ore in media di elettricità al giorno per cui è la prima volta che manca così poco. Leggi che ora "...l'Iraq è nel caos ..." e intanto gli irakeni che hanno formato una commissione per contare le vittime degli anni di Saddam raccontano che per ora sono arrivati a 300 mila cadaveri in qualche modo identificati per cui magari il loro concetto di "ordine" e di "pace" è diverso da quello del giornalista che scrive da Roma. Qui stanno arrivando dai quattro angoli del mondo centinaia di terroristi afgani, sauditi, palestinesi, yemeniti, siriani, iraniani, affiliati di Al Qaeda, Hamas o Hezbollah che si fanno saltare come è loro tradizione sbudellando i civili irakeni oppure assassinano chi cerca di far funzionare l'energia elettrica. Intanto gli occidentali imperialisti e infedeli si fanno accoppare per fargli funzionare gli ospedali o fargli arrivare le royalties del petrolio. Può darsi che alla fine le immagini della propaganda dell'asse Al-Jaazera-Repubblica prevalgano, ma può anche darsi che i 36 milioni di irakeni in loco giudichino invece in base alla loro esperienza, all'acqua che ritorna dopo che Saddam gliela tolta e che per una volta vada male ai fanatici assetati di sangue fine

 

  By: pana on Lunedì 17 Novembre 2003 23:09

zibordi spara a zero sulla stampa italiana...in effetti ha ragione se e vero(come diceva la sabina guzzanti ieri sera) che in fatto di liberta di informazione in italia siamo circa al 55 esimo posto... :-( strano che non e spuntato il solito giornalista a chiedere ai parenti delle vittime " come si sente davanti all abara del figlio " ??? io se vedessi un cameraman che mi filma in queste occasioni lo pesterei ben benino....

Russian Forces Storm U.S. Military Base In Niger; Pentagon Confirms Big Move Of Putin's Men - YouTube

 

  By: michelino di notredame on Lunedì 17 Novembre 2003 16:28

sempre su pastorizia e banda larga: visto CAVALLI UBRIACHI di Bahman Ghobadi. storie di povera gente in un villaggio curdo sul confine iran-iraq. grande fotografia, grande regia, grande tristezza. madonna santa poveri curdi. tutte a loro. e i black hawk non sono caduti in territorio curdo? ho seguito poco.

 

  By: michelino di notredame on Lunedì 17 Novembre 2003 16:20

ma se fosse solo il Corriere amen, uno cambia giornale e basta. e' che da 3 giorni qualunque canale tu apra ci trovi le 18 bare che sfilano, rete4 e' un funerale permanente in pratica. e siamo solo nell'intermezzo fra un attentato e l'altro. mia madre ad esempio e' anziana, e a vedere questa roba si e' angosciata parecchio. mica posso dirle di andare su internet a leggere in inglese chissache'. stante il fatto che poi Zibordi ha ragione anche lei, e' un'informazione che cerca il proprio vantaggio puntando sull'emotivita' e sulla retorica, usa le piccole tragedie per i grandi ascolti, e le grandi tragedie per i propri deliri, ancora un po' e potremmo dire che l'informazione e' complice di questo puttanaio immane che e' diventata la politica internazionale. e infatti poco prima c'e' stato il crocifisso. cinismo a 18 carati. news imbastite di argomenti nazional-popolari. la grande cucuzzata.

 

  By: Luigi Luccarini on Lunedì 17 Novembre 2003 16:17

P.S.: mi rendo conto che www.iraq-today.com (sito a pagamento, in inglese, notoriamente parlato dal 98% della popolazione irachena) rappresenti lo specchio fedele della pubblica opinione colà, oltre che un formidabile must per rendersi conto di cosa effettivamente succeda in quel paese, notoriamente dedito alla lettura on line, mediante sofisticati collegamenti ad alta banda ed all'abbonamento a siti, nei momenti di pausa tra la pastorizia ed i bombardamenti...

 

  By: Luigi Luccarini on Lunedì 17 Novembre 2003 15:53

In effetti l'unico motivo per cui i nostri mass-media se la sono presa tanto è per le 19 vittime italiane. Siamo un po' così noi, andiamo sui teatri di guerra con i marescialli e gli appuntati dei Carabinieri e li lasciamo in mezzo ai teatri, sui palazzi delle Camere di commercio, con un cancelletto a proteggerli. Visto che qualcuno pensava che definire la nostra missione di pace (e così certamente era) ci avrebbe esentato dalle rappresaglie dei Saddamisti. Così non è stato e adesso ci piangiamo addosso: un po' retorico, d'accordo, ma ci siamo rimasti male due volte, ecco perchè (credo) ce la prendiamo tanto. Comunque per una volta credo che abbia ragione Zibordi, piantiamola una volta per tutte. Ritiriamo i nostri e lasciamo crepare laggiù chi questa inutile guerra ha deciso, voluto e difeso fino all'assurdo. Che siano affari loro, fino alla fine.

 

  By: GZ on Lunedì 17 Novembre 2003 15:43

Questi sono solo i giornali italiani che pompano tutte le disgrazie e i guai fino allo sfinimento in modo grottescamente distorto,. Il Corriere o Repubblica dedicano sei colonne e titoli di scatola a ogni attentato in Iraq e Israele (o legato a israele), persino l'attentato a istanbul alla sinagoga occupa 6 pagine del corriere di ieri : se scoppiasse una guerra vera con migliaia di morti a cosa dovranno ricorrere ? Un edizione speciale di due metri per tre con foto tutte a colori delle ferite sanguinanti e cassetta registrata dei lamenti dei bambini orfani da ascoltare a casa ? Tutti i morti sono da piangere, ma ci sono altri dieci al posto al mondo in cui nell'ultimo anno sono morte ammazzate tre volte piu' persone che non in iraq e israele e anche in quelle zone e' stata ammazzata più gente negli anni passati. Semplicemente che quest'anno i giornalisti hanno la possibilità di seguirle meglio grazie al fatto che non c'è più Saddam e possono riportare tutte le notizie Si prendono solo delle cantonate a dare retta ai giornali e in particolare a quelli italiani. Se si vuole invece capire qualcosa e non sentire le solite balle grazie a internet si può leggere direttamente quello che gli irakeni al loro paese vedono e pensano leggendo i loro siti in inglese come l'ottimo ^www.iraq-today.com#http://www.iraq-today.com/^ che è dieci volte più serio del corriere e dell'espresso

 

  By: michelino di notredame on Lunedì 17 Novembre 2003 14:09

possiamo dire che sia in corso una guerra mondiale? i telegiornali ormai fanno 15 minuti di guerra e 15 sul resto. attentati, offensive americane, offensive, attentati. proclami continui. i leader mondiali che non si occupano d'altro. atmosfera da incubo. retorica militarista a piene mani. il sindaco di londra che non da' il benvenuto a bush. ciampi a washington, sharon a roma, casini a gerusalemme come in una giostra. fra palestina kurdistan iraq iran cecenia afghanistan ormai una dozzina di paesi coinvolti, con eserciti gia' in campo o sul punto di. e a questo punto se entra la siria come si fa? solo una delle possibili variabili di un caos gia' manifesto. orlo del baratro.

 

  By: LaSignoraMaria on Lunedì 17 Novembre 2003 12:05

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