Oligarchia Finanziaria

 

  By: MR on Martedì 21 Aprile 2015 14:02

Che bella accozzaglia. In particolare Di Pietro, quello tanto bravo a scegliere di che gente circondarsi...

 

  By: antitrader on Martedì 21 Aprile 2015 13:56

Certo che ragionate proprio in modo storto. La mia portinaia (cosi' come tutti voi) puo' vuotare per chi vuole, non deve mica seguire i dettami di wall street. Renzi avrebbe il potere di espropriare domani mattina intesa ed unicredit e mandare Ghizzoni e Bazoli ai giardinetti e quello che lo farebbe per davvero (Grillo) esiste ma voi non lo volete, cosi' come non avete voluto Di Pietro e non avete voluto i Comunisti, e allora arrangiatevi e continuate pure i vostri ragli in concerto all'indirizzo di entita' tanto indefinibili quanto evanescenti.

 

  By: MR on Martedì 21 Aprile 2015 13:34

Certo che sei veramente fesso Anti. Dunque, il tuo ragionamento, traslato all'ancien regime sarebbe: "Certo ragazzi, il potere è detenuto dal re e dalla sua corte di parassiti che affamano il popolo con tasse per guerre inutili e lussi ancor più inutili, ma il problema è il conestabile del paese perché ha fatto la cresta". Fico... Espandiamo la cosa: "Certo ragazzi, il mandarinato ha occupato tutti i luoghi del potere, ma il vero problema è il bonzo del tempietto qui di fianco che si tromba mia sorella". "Certo ragazzi, la classe senatoria è diventata un covo di vipere latifondiste, redditiere e nullafacenti, ma il problema è il quadrunviro Spirone che ha allargato casa e non ci ha pagato le tasse". "Certo ragazzi, i boiardi stuprano, saccheggiano ed uccidono, ma il problema è il pope che ruba le offerte" ecc...

 

  By: shabib on Martedì 21 Aprile 2015 13:28

ANTI : Continuare a prensersela con i signori di wall street e' roba da perditempo, il referente del popolo e' "l'assessore" e se quello si fa comprare allora lo cambi (sempre che non ti fai comprare anche te e continui a votarlo imperterrito). ECCO ANTI , il problema e' proprio questo : il referente del popolo e' "l'assessore" e se quello si fa comprare allora lo cambi (sempre che non ti fai comprare anche te e continui a votarlo imperterrito). 1 - non credo che la maggioranza degli italiani voti per convenienza diretta e intima certe persone 2 - le certe persone sono una casta dominata da esigenze elitarie internazioanli alle quali non possono dire di no ... quindi : come fare per ottenere che vengano eletti almeno in italia persone davvero pulite , a costi realistici , non prendendo 20 volte piu' di quello che un operaio prende mensilmente , e che davvero vogliano fare il benessere collettivo e non quello delle proprie saccoccie ?

 

  By: antitrader on Martedì 21 Aprile 2015 12:35

Shabib, ma insomma, ma ti piacciono cosi' tanto gli articoli scritti in chiave rettilianica che vanno tanto di moda? Quello che sta succedendo e' la naturale evoluzione del capitalismo, chi detiene i mezzi di produzione ha sempre cercato di massimizzare il profitto e adesso e' giunto a maturazione il conto dell'automazione sempre piu' spinta. Continuare a prensersela con i signori di wall street e' roba da perditempo, il referente del popolo e' "l'assessore" e se quello si fa comprare allora lo cambi (sempre che non ti fai comprare anche te e continui a votarlo imperterrito). Il tutto e' sintetizzabile nella solita frase: E' il capitalismo bellezza! (e il Comunismo non lo avete voluto).

 

  By: shabib on Martedì 21 Aprile 2015 11:14

questo articolo e' molto illuminante , per chi vuol essere illuminato : OLIGARCHIA FINANZIARIA IN USA E PROVE DI COPIA IN EUROPA .... da leggere con calma .... FLAGS OF OUR FATHER 3- LA FINE DELL'AMERICAN DREAM LA FINE DELL'”AMERICAN DREAM” - Parte seconda 1. Due grandi partiti, una sola filosofia Non è difficile comprendere perché oggi il popolo americano consideri Federal Reserve e Wall Street alla stregua di un manipolo di prestigiatori, e perché si senta tradito da una classe politica che ha abdicato da tempo al proprio ruolo istituzionale – in favore della collettività - per “reggere il sacco” al cartello economico-finanziario, quell' 1% che governa, di fatto, il paese; il circuito informativo mainstream - proiezione mediatica degli stessi potentati finanziari ai quali esso appartiene – perpetua il mito della “libera possibilità di scelta” tra Repubblicani e Democratici, facendo credere all'elettorato che esista una dicotomia fra questi due partiti che porti ad avvalorare l'esistenza di una robusta democrazia dell'alternanza. In realtà, attraverso questo meccanismo, ogni partito politico ha sostenuto che esso rappresentava una filosofia e una linea politica diversa rispetto all'antagonista, quando le azioni sostanziali hanno dimostrato il contrario : grattando via i falsi orpelli ideologici che fungono da specchietto per le allodole/masse, entrambe le parti hanno dimostrato di essere d'accordo sulla vera idea fondamentale, ovvero che la classe operaia, la piccola imprenditoria - e più in generale, il 99% degli americani - devono farsi carico delle perdite della cleptocrazia al potere. “Le differenze tra il partito democratico e repubblicano sono irrilevanti, nessun principio in cui la classe operaia ha un qualche interesse (...) ogni operaio che ha abbastanza intelligenza per capire l'interesse della sua classe e la natura della lotta in cui è coinvolto troncherà una volte per tutte i suoi rapporti con entrambi " - queste parole furono pronunciate da Eugene Debs - politico, sindacalista e leader dell'American Railroad Union – più di un secolo fa ma il tempo non ne ha affatto mutato la validità e la sostanza. Anzi, tale concetto è stato ribadito recentemente dal professor Kevin Leicht, sociologo alla University of Iowa , quando scrive che il sistema politico americano del “winner-take-all” ha “prodotto quello che il commentatore politico Kevin Phillips ha descritto come "il partito capitalista più entusiasta del mondo (GOP ) [Grand Old Party – soprannome del Partito Repubblicano ndr.] e "il secondo partito capitalista più entusiasta del mondo" (Partito Democratico). Entrambi i partiti fanno appelli transitori a favore della classe media e talvolta anche degli elettori poveri, ma entrambi sono finanziati da ricchi capitalisti [...]” . E' proprio la mancanza di un soggetto politico realmente interessato a dar voce alle istanze della gente comune che spiega la nascita di movimenti di protesta come “Occupy Wall Street” e “We are the 99%” , fenomeni che hanno aperto un dibattito all'interno del mondo accademico e culturale sul declino dell' “American Dream” , ma che politici (salvo rare eccezioni) ed “esperti” hanno sostanzialmente ignorato; questi ultimi due – nota Leicht - hanno invece preferito dare seguito a “politiche di spostamento” (le famose “armi di distrazione di massa” ndr.), ossia far parlare l'opinione pubblica di argomenti che non fossero disuguaglianza e denaro, bensì aborto, matrimoni gay, preghiera nelle scuole ecc. 2. Masters and Servants Quella che fino a pochi anni fa era solo una parola sussurata - quasi furtivamente, per il timore di essere tacciati di “scarso spirito patriottico” - è ora scandita a chiare lettere: NEO-FEUDALESIMO; sembra un paradosso che il XXI secolo – l'era del “villaggio globale” e della interconnettività - riporti in auge una parola, e il significato che le sta dietro, che si pensava appartenesse ormai ad uno dei periodi più bui della storia umana, e che ciò accada proprio negli Stati Uniti, il paese che propugna al mondo intero l'accettazione e l'omologazione al proprio modello di capitalismo, foriero di benessere e felicità. Eppure è così, e l'evoluzione sociale americana degli ultimi decenni non lascia spazio a fraintendimenti ; Chris Hedges () - una delle penne più note e sferzanti del giornalismo indipendente statunitense – ha fornito una visione dell'”american way of life” assai poco consolatoria: “[...] Le radici dell' apatia di massa sono da ricercarsi nella profonda divisione tra liberali, che sono per lo più bianchi e ben istruiti, e la nostra classe operaia senza diritti, i cui figli e figlie, che non possono ottenere posti di lavoro decenti con benefici, hanno poche opzioni oltre la carriera militare. I liberali, i cui figli sono più spesso in college d'elite che nel Corpo dei Marines, non hanno combattuto il North American Free Trade Agreement nel 1994 e lo smantellamento della nostra base manifatturiera (...) hanno firmato, sostenendo i democratici Clinton e Obama, per lo stupro aziendale effettuato in nome della globalizzazione e della guerra infinita (…) La nostra passività ha portato, però, a molto di più che un avventurismo imperiale e ad una sottoclasse permanente. Un colpo di stato al rallentatore da parte delle corporations che controllano la nazione ha cementato un neofeudalesimo in cui ci sono solo padroni e servi. Ed è un processo che non può essere invertito attraverso i meccanismi tradizionali della politica elettorale [...]”. Anche Lewis H. Lapham – ex editoredi Harper's Magazine – ha lanciato un j'accuse contro l'oligarchia economico-finanziaria che usa “la democrazia come un bancomat” : “[...] La formazione della volontà del Congresso e la scelta del presidente americano è diventato un privilegio riservato alle classi equestri del Paese, alias il 20% della popolazione che detiene il 93% della ricchezza, gli 'happy few' che gestiscono le imprese e le banche, possiedono la gestione e il controllo delle notizie e l'industria dell'intrattenimento, stabiliscono le leggi e governano le università, controllano le fondazioni filantropiche, gli istituti di politica, i casinò e le arene sportive [...]”. Tra le poche voci discordanti che si levano dal “coro muto” del Congresso degli Stati Uniti, quella di Ron Paul è senza dubbio una delle più squillanti ; l'ex membro del Congresso - in un'intervista a “Russia Today” - ha parlato della politica interna americana come di un sistema monopolistico, gestito dai leader dei due principali partiti : “[...] E 'un monopolio ... e non consentono neppure una seconda opzione (...) che cosa fanno con i nostri giovani? Essi li mandano in tutto il mondo, coinvolgendoli in guerre e dicono loro che devono avere elezioni democratiche (...) Ma qui a casa, non abbiamo una vera Democrazia. Abbiamo un monopolio di idee che è controllato dai leader dei due partiti. Li chiamano due partiti, ma è in realtà una filosofia [...]”................................................ http://orizzonte48.blogspot.it/

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 16 Aprile 2015 20:38

ECCO Percheè Sandisk sega il 5 % della forza lavoro, per risparmiare sui salari e varare un buyback delle azioni e arricchire i precedentemente ricchi a spese dei lavoratori favorire il capitale a spese del lavoro lo schema semplice che si ripete sempre della predazione cleptoborghese http://www.zerohedge.com/news/2015-04-15/why-sandisk-firing-5-its-workers-charts

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: DOTT JOSE on Lunedì 13 Aprile 2015 20:10

L' acqua e' il bene piu importante del mondo, senza il quale la vita non e'possibile, inutile a dirse le cleptoligarchie destropredatorie sentono odore di profitti e tentanto di arraffareil malloppo, quello che per decenni era gestito dai governi per il bene di tutti ora viene privatizzato per il profitti di pochi eì il mercato bellezza http://www.zerohedge.com/news/2015-04-11/who-will-control-world%E2%80%99s-water-governments-or-corporations

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: DOTT JOSE on Martedì 07 Aprile 2015 21:08

ECCO svelato il vero volto dell oligarca Buffet, il poster boy, idolo della finanza feudale predatoriale,prestiti usurai per sfruttare i poveri, sto tizio vende case mobili chiedendo il 15% di interessi all'anno ! e se non paghi ti sbatte fuori dalle p..e! poi si lava la coscienza lasciando tutto in carita ? http://www.zerohedge.com/news/2015-04-06/warren-buffett-slumlord-%E2%80%93-predatory-loans-kickbacks-preying-poor

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: shabib on Giovedì 26 Marzo 2015 17:19

Interrogazione parlamentare M5S su MPS - #Sorgenia DE BENEDETTI ......... Un'azienda di De Benedetti, Sorgenia, ha ottenuto in passato un prestito di 600 milioni (provate voi a chiedere un fido di qualche decina di migliaia di euro...) da MPS , banca notoriamente sotto l'influenza del PD, partito che ha ormai la Repubblica come suo organo ufficiale. La Sorgenia sostanzialmente fallisce (ha un debito di 1,8 miliardi di euro), la banca invece di chiedere il rientro del prestito si offre per uno scambio di quote con il prestito erogato, ma che valore hanno oggi le quote? C'è poi un piccolo particolare. MPS ha ottenuto da parte del governo Monti un finanziamento di circa 5 miliardi per evitare il fallimento. Quindi, lo Stato è oggi uno dei principali azionisti di MPS (che a rigor di logica dovrebbe essere nazionalizzata). In sostanza con i soldi dei contribuenti dati a MPS stiamo salvando un imprenditore privato. Il M5S ha presentato una interrogazione parlamentare. Aspettiamo risposte dal Governo. "Al Ministro dell’Economia e delle Finanze Premesso che: Sorgenia spa, nata nel 1999, è uno dei principali operatori del mercato libero dell’energia elettrica e del gas naturale, con circa 400.000 clienti su tutto il territorio nazionale, concentrati in particolare nel segmento dei professionisti e delle piccole e medie aziende. Dispone di impianti di generazione per circa 5.000 MW di potenza installata. Sorgenia spa in circa 10 anni di attività, ha accumulato un debito societario pari a 1,8 miliardi di euro per il quale si è reso necessario giungere ad un accordo di ristrutturazione con le banche creditrici a norma dell’art. 182 bis della legge fallimentare che disciplina in forma negoziale i risanamenti di aziende. Le principali banche creditrici della società erano Monte dei Paschi (600 milioni), IntesaSanpaolo (371 milioni), Unicredit (180 milioni), Ubi (180 milioni), Bpm (177 milioni), Banco popolare (157 milioni); il piano dei creditori ha dato vita ad un nuovo veicolo controllante, che ha quale primo azionista MPS con il 22%, seguito da Ubi con il 18%, Banco popolare con il 11,5%, Unicredit con il 9,8%, Intesa Sanpaolo con il 9,7%, Bpm con il 9%. Cir, Sorgenia Holding e Verbund non detengono più azioni di Sorgenia. Il processo di ristrutturazione dell'indebitamento di Sorgenia attuato nell’autunno 2014 ha previsto, tra l’altro, un aumento di capitale da 400 milioni di euro interamente sottoscritto dalle banche finanziatrici – e dunque anche MPS - attraverso la conversione di crediti nel capitale della società. A parere degli interroganti è inaccettabile che la MPS sia diventata la principale azionista di Sorgenia; nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema bancario italiano nella prospettiva della vigilanza europea, il 26 febbraio 2015 presso la VI^ Commissione Finanze e Tesoro del Senato della repubblica si è tenuta l’audizione dei rappresentanti di MPS; in quella sede, il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola hanno rappresentato che “il Gruppo MPS ha superato l’AQR (Asses Quality Risk) confermando la solidità della struttura patrimoniale della Banca” e che “il Common Equity Tier 1 (CET1) post AQR è stato del 9,5% (al 31 dicembre 2013), sopra la soglia minima prevista (8,0%)". Gli interroganti contestano queste affermazioni che non rispondono in alcun modo al vero poiché dal rapporto stilato dalla BCE sulla Banca Monte Paschi Siena (pagina 2, cella B18) risulta che la banca abbia evidenziato un deficit di capitale per l’AQR pari a 847 milioni di euro, a fronte di un livello di capitale (CET1) di 6.99% ovvero 101 punti base sotto la soglia dell’8%. A questo risultato negativo sull’AQR si aggiunge poi il deficit generato dagli stress test per un importo cumulato di ben €4,2 miliardi incluso l’AQR. Nonostante la banca sia stata salvata grazie allo Stato italiano, cioè ai 4 miliardi di euro di prestiti (cosiddetti Monti Bond) di cui oltre un miliardo ancora da restituire ed il successivo aumento di capitale di 5 miliardi nel giugno 2014, il 26 ottobre 2014 la Banca Centrale Europea ha stabilito che mancano ancora 2,5 miliardi di capitale per mettersi in regola. Monte Paschi Siena, dal 2011 ad oggi ha registrato perdite per circa quindici miliardi di euro di cui circa dieci miliardi nel corso della gestione degli attuali vertici (Presidente Profumo, Amministratore Delegato Viola). Sempre dal rapporto della BCE del 27 ottobre 2014 è emerso che la vigilanza europea ha trattato come derivati una gigantesca operazione riportata da MPS come investimenti in titoli di stato (la c.d. Operazione Nomura) con questo potendosi prefigurare possibili profili di responsabilità sui bilanci. I cinque miliardi di aumento di capitale versato dagli azionisti, la cui maggioranza è oggi costituita da migliaia di piccoli azionisti, sono andati letteralmente in fumo in meno di sei mesi (piu di quanto abbia perso la capitalizzazione di Parmalat nei mesi che hanno preceduto il fallimento) i vertici attuali della banca, a fronte di nuove perdite per oltre 5 miliardi appena annunciate per l’esercizio 2014, si apprestano a chiedere ai risparmiatori di versare altri tre miliardi in un nuovo aumento di capitale che si intende varare a maggio-giugno 2015; di fatto gli aiuti di stato pagati con i soldi dei contribuenti ed i quattrini raccolti con l’aumento di capitale (5 miliardi) eseguito a giugno 2014 e quelli che ancora si vuole raccogliere saranno serviti anche per convertire il debito di Sorgenia in azioni evitando il fallimento della società di De Benedetti. Sul Mps ed in particolare sul mancato commissariamento da parte da parte della Banca d'Italia in virtù degli articoli 70 e ss. del Testo unico bancario è stata presentata, in data 11 febbraio 2015, un’interrogazione a risposta in VI^ Commissione Finanze della Camera dei deputati, ad oggi rimasta inevasa. Si chiede se il Ministro interrogato: - sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa; - ritenga opportuno che Sorgenia sia stata salvata da MPS salvata a sua volta salvata con i quattrini dei contribuenti che dunque sono andati anche a Sorgenia - se intende domandare alla Banca d’Italia per quale motivo l’autorità di vigilanza non abbia presentato istanza di commissariamento ai sensi dell’art 70 TUB a seguito delle ingenti perdite (15 miliardi in 4 anni) e di possibili profili di responsabilità per l’errata contabilizzazione dell’Operazione Nomura evidenziati dalla BCE - ha intenzione di chiedere alla Consob di verificare la correttezza del prospetto dell’aumento di capitale di MPS eseguito nel giugno 2014 posto che l’AQR ha fatto emergere rettifiche sui crediti per oltre quattro miliardi a valere sul bilancio 2013 (ultimo bilancio approvato disponibile prima di eseguire l’aumento di capitale); - condivida la riconferma del vertice di MPS (Presidente Profumo e dell’Amministratore Delegato Viola), proposta dalla Fondazione MPS su cui il MEF ha funzioni di controllo" M5S Parlamento http://www.beppegrillo.it/2015/03/interrogazione_parlamentare_m5s_su_mps_-_sorgenia.html

 

  By: traderosca on Venerdì 20 Marzo 2015 18:02

mi arrendo!!rob de matt

 

  By: lutrom on Venerdì 20 Marzo 2015 17:00

Giusto, Lelik!

 

  By: MR on Venerdì 20 Marzo 2015 16:49

#i#Il Mercantilismo non fu praticato solo nel XVIII secolo è tuttora presente in tutte quelle nazioni,continenti,ecc. che con artifizi protezionistici disincentivano le importazioni favorendo le esportazioni a scapito del libero mercato. #/i# Il che implica che le guerre avvengono quando un paese protezionista ne aggredisce uno liberoscambista per imporgli il suo protezionismo. Come dimostra per esempio la guerra di...[e quì Oscar deve completare la frase].

 

  By: Lelik on Venerdì 20 Marzo 2015 16:04

"Il Mercantilismo non fu praticato solo nel XVIII secolo è tuttora presente in tutte quelle nazioni,continenti,ecc. che con artifizi protezionistici disincentivano le importazioni favorendo le esportazioni a scapito del libero mercato." Sempre più comico... per non piangere. libero mercato... Libero Mercato... LIBERO MERCATO... PERO' quando si parla di quello valutario, ahhh, no, quello no. Lì non ci può essere il libero mercato, lì non vale. Il mercato valutario deve essere soppresso, e pazienza se per quell'errore si creano sconquassi economici e qualcuno muore... Sempre più incredibbbbile! (ovviamente per chi non leggesse regolarmente mi riferisco all'Euro...)

 

  By: traderosca on Venerdì 20 Marzo 2015 14:35

Pablo,concetti storici in modo inappropriato?mah...eppure ho inviato i due link sotto... Il Mercantilismo non fu praticato solo nel XVIII secolo è tuttora presente in tutte quelle nazioni,continenti,ecc. che con artifizi protezionistici disincentivano le importazioni favorendo le esportazioni a scapito del libero mercato. e chiusa lì......