Oligarchia Finanziaria

 

  By: XTOL on Mercoledì 23 Aprile 2014 18:53

mettiamola in metafora: il potere politico è il fantino e il sistema bancario il cavallo. certo, il fantino ha le briglie, ma se le lascia lente è esattamente come se quelle briglie non ci fossero. se poi cavallo e fantino si convincono di poter correre a più non posso, tanto c'è pantalone che paga la biada, allora carica! fino a quando si schiantano entrambi. suppongo che oramai anche i ciechi abbiano visto l'incesto tra politici e banchieri: io sostengo te (ti salvo coi soldi dei cittadini), tu sostieni me (ti compro il debito pubblico). quei due, che dovrebbero essere i pilastri della comunità, sono ormai due poveri ubriachi che riescono ancora a barcollare solo perchè si appoggiano l'uno all'altro; uno spettacolo penoso (e disastroso). lei costruisce sofismi giustificatori, ma la situazione non lascia vie di scampo nè agli uni nè agli altri. presto la politica si giocherà l'ultima carta: dovrà salvare le banche col denaro dei depositanti, e il giochetto della creazione dovrà finire. con la crisi delle banche però salterà per aria anche il debito pubblico e lo stato come lo ha visto la nostra generazione. è uno spettacolo a cui spero di assistere (un paio di annetti, direi), per lasciare ai figli un mondo più vivibile.

 

  By: hobi50 on Mercoledì 23 Aprile 2014 02:32

X-Tol , mi sembra dimentichi che il sistema bancario è un sistema STRAREGOLATO. E deve esserlo perchè ci sono di mezzo i risparmi della nazione. E' sbagliato affermare che i banchieri si sono INVENTATI le banche "too big to fail". Meglio .Anche se si fossero inventati questa scappatoia per NON FALLIRE lo Stato,tramite i suoi organi (la banca centrale ) ha il potere di far tornare indietro il management. Lei si dimentica che l'organo di vigilanza stabilisce i ratio di solvibilità e/o liquidità. Basta alzarli sopra certe dimensioni e ,le assicuro,che i banchieri "too big" vengono a più miti consigli . Se ci sono ancora banche "too big to fail" dipende dalla potentissima lobby bancaria che corrompe ...chi di dovere. Le lobby sono un male tipico della modernità che esprime un mondo complesso pieno di scappatoie sotterranee. Ma il sistema straregolato opera anche nel potere di ISPEZIONE e CONTROLLO. Il Sig. Marchionne fa il *** che vuole ...la Banca deve invece non solo mandare FLUSSI DI dati sensibili MENSILMENTE ma subisce pure ISPEZIONI che durano mesi. E ricordiamolo ...può commissariare una banca per gestione irregolare. Ha una moral suasion tale che è in grado di far dimettere amministratori non graditi. Le racconto un piccolo episodio della mia giovinezza. Nel 1984 ho incontrato due volte la Tarantola che allora era il Capo della Vigilanza Banca d'Italia a Milano. Il motivo è a dir poco curioso.La Tarantola guardando i Curricula dei Dirigenti della Banca aveva visto che avevo solo 34 anni ed ero ,sulla base degli standard di allora , troppo giovane per i ruoli che ricoprivo. E poi non può dimenticarsi dei Fondi Interbancari di Tutela ,della Banca Centrale potentissima nelle crisi di liquidità. Penso che considerare i depositanti bancari alla stregua di obbligazionisti sia un po forzato : vogliamo confrontare le perdite subite in Italia dagli obbligazionisti con quelle subite dai depositanti ? Ultimo concetto ...ma il più importante. Lo Stato ha il dovere,attraverso la Banca Centrale, di controllare e normare l'attività del sistema bancario. Se non svolge adeguatamente questi compiti e vanno a rischio i depositi ,contributi risarcitori statali mi paiono giustificati. Hobi

 

  By: XTOL on Martedì 22 Aprile 2014 20:21

Gli azionisti/banchieri ,cari miei,sono rapaci ma intelligenti. Non rischierebbero di perdere la banca in cui hanno investito molto per fare operazioni troppo rischiose. Lo farebbero solo se fosse ragionevole un'uscita di sicurezza nel caso le cose andassero male. Questa uscita di sicurezza deve essere SBARRATA ------------------------------------------------------------------------ SBARRATA!? hobi, lei fa finta di non sapere che quella porta è stata aperta un secolo fa, ed è stata addirittura spalancata con l'"invenzione" delle banche too big to fail. adesso sarebbe bene che tutti i cittadini si rendessero conto che portare denaro in banca equivale a diventare obbligazionisti di quella banca (o forse del sistema bancario nazionale!), e quindi mettere a rischio i propri soldini, altro che deposito! a cipro hanno (temporaneamente?) bocciato la proposta di salvare le banche insolventi con i soldi dei correntisti, ma i 3 cavalieri dell'apocalisse (bce, fmi, eu) non molleranno. ^la proposta era di succhiar via un bel 6.75% dai depositi sotto i 100,000 € e il 9.99% dai depositi superiori!#http://www.occupy.com/article/battle-cyprus-safe-and-shotgun-or-publicly-owned-banks^ a cipro si combatte una battaglia apparentemente periferica, ma l'esito sarà fatale, o per i cittadini o per le banche, perchè, sia chiaro: sono nemici argentariae mediae atque subsidia definita delendae sunt

 

  By: hobi50 on Giovedì 17 Aprile 2014 13:27

E' un peccato che sia stato fatto solo uno stralcio dell'articolo che è stato citato in fondo al post del Sig.Nardella. "Too Much Government Debt Hurts the Economy … But Too Much Private Debt KILLS It". Vale la pena di approfondire questo splendido aforisma. Il debito privato è più PERICOLOSO di quello pubblico ( in termini di insolvenza ). I motivi sono : - è di entità globale molto maggiore di quello pubblico( e quindi con conseguenze molto più gravi quando sorgono problemi) - è verso soggetti economici più deboli - è sottoposto a procedure fallimentari che invece , e dico ovviamente,non colpiscono il debito pubblico Quindi se è normale attendersi problemi dal debito privato ( i famosi "MINSKY MOMENTS"),non si può essere tanto stupidi da farsi trovare in mutande quando accadono. In questi frangenti l'atteggiamento del sistema finanziario è di SCARICARE sul pubblico gli assets cattivi e MANTENERE contemporaneamente la proprietà . Beh se permettiamo loro di portare a temine questi progetti i fessi siamo noi. Non lamentiamoci dei banchieri cattivi, lamentiamoci invece della nostra somaraggine. Due soluzioni semplici. Nazionalizzazioni ed alti ratio patrimoniali che rendono onerosi per gli azionisti perdere la proprietà. Gli azionisti/banchieri ,cari miei,sono rapaci ma intelligenti. Non rischierebbero di perdere la banca in cui hanno investito molto per fare operazioni troppo rischiose. Lo farebbero solo se fosse ragionevole un'uscita di sicurezza nel caso le cose andassero male. Questa uscita di sicurezza deve essere SBARRATA. Ovviamente dobbiamo scordarci le FALSE CRESCITE supportate da troppo debito cattivo. La Spagna e l'Irlanda sono cresciute a ritmi non compatibili per le loro economie. Gli USA ,campioni dei consumi,idem. UK e SVIZZERA sarebbero andate a gambe all'aria se ci fosse stata la giusta implosione della finanza. Ed ora la prima parte dell'aforisma. "Too Much Government Debt Hurts the Economy .." Mentre il debito privato supporta per lo più attività economiche( con tutti i limiti che abbiamo detto sopra ),il debito pubblico supporta il NULLA. E' solo la cristallizzazione di deficit passati che produce interessi ECONOMICAMENTE INGIUSTIFICABILI. Quando in un'economia ci sono redditi che non hanno una base economica alle spalle,i RENTIERS( che non sono i capitalisti ) affaticano il paese. Piccola conclusione. Tra debiti pubblici cresciuti enormemente per supportare fallimenti economici vari,assets privati che hanno ancora un valore perché un diluvio di liquidità fasulla ha portato gli interessi passivi a zero ed elevato i valori dei moltiplicatori con cui si perviene ai valori aziendali,siamo in un mondo di zombies . In tutto il mondo sviluppato assistiamo alla crescita più modesta che ci sia mai stata rispetto ad ogni crisi passata. Il diluvio di moneta che ha fatto perdere al Giappone (vera macchina da guerra economica )vent'anni di crescita,sta producendo ORA gli stessi nefasti effetti sui paesi sviluppati. Soluzione . Solo una e semplice. RINEGOZIAZIONE DEI DEBITI IMPRODUTTIVI DEGLI STATI ( ultima parte dell'articolo che ha dato lo spunto ). HOBI

 

  By: Roberto964 on Giovedì 17 Aprile 2014 11:20

Bravissima Carmen Gallus ad aver pubblicato questa Bibbia: le crisi economiche partono sempre da un FORTE INDEBITAMENTO PRIVATO che poi diviene pubblico. Questo non troppo lungo stralcio va assolutamente imparato a memoria • Le banche (e le "banche ombra") fanno soldi con i prestiti. I banchieri hanno tutto l'interesse ad aumentare la loro lista di prestiti, anche allargando la lista dei prestiti discutibili, perché i banchieri non sopportano personalmente le eventuali perdite dovute alle inadempienze dei crediti inesigibili — i loro soldi li hanno già ottenuti. • Quando le banche escono dall'economia reale, quindi imprese produttive a cui concedere prestiti – imprese che possono ripagare prestiti e interessi attraverso i guadagni ottenuti dalla produzione e vendita di beni reali che gli esseri umani possono consumare – iniziano a prestare denaro agli speculatori (dei veri giocatori d'azzardo) che acquistano attività finanziarie nella speranza che il valore aumenti. • Questi prestiti – soldi extra pompati nel sistema – fanno effettivamente aumentare il valore delle attività finanziarie ben oltre il valore dei beni reali che (secondo la maggior parte degli economisti) presumibilmente sono alla base del loro valore. • Alla fine ci si rende conto che il valore delle attività finanziarie supera di gran lunga il valore delle attività reali – e quindi supera di gran lunga la capacità dell'economia reale di restituire questi prestiti che hanno fatto crescere il valore di questi asset finanziari. I prezzi delle attività finanziarie precipitano, i prestatori vanno in default perchè non c'è sufficiente reddito per restituire i prestiti, le attività finanziarie precipitano ancora, e si finisce in una spirale verso il basso – con tutti i danni collaterali possibili all'economia reale. Ecco qui lo schema di Ponzi (per tutta l'economia). Le famiglie e le imprese non finanziarie sicuramente partecipano a tutto questo (ma è il settore finanziario a rendere quasi impossibile farne a meno), ma sono guidate dal settore finanziario, e una percentuale enorme degli incassi va ai player del settore finanziario. http://vocidallestero.blogspot.it/2014/04/138-anni-di-storia-economica-mostrano.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+VociDallestero+%28Voci+dall%27estero%29

 

  By: DOTT JOSE on Martedì 15 Aprile 2014 17:33

Il principe del Dubai arriva in Europa e cerca 100 giovani fanciulle, pagate 100 euro al giorno ma "shopping illimitato", ovviamente ai casting tutto pieno !!! Non gli pare vero a ste sgallettate di comprare tutto quello che vogliono e il pirla paga (in pratica tutto quello che vogliono dal matrimonio ma senza sposarsi e darla via ) Ce ne fosse una che protesta "Nell islam le donne sono succubi del marito ! non possono usciare da sole e studiare, devono sempre tenersi il velo...blablabla" seeeeeeeee col ca..ssssssss, basta che ondeggi la carta platinum a credito illimitato e i proclami femministi scompaiono ! bo...zzee !!

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: GZ on Martedì 08 Aprile 2014 21:11

cosa pensava Keynes dell'avidità e dell'amore per il denaro ? Keynes said, we might “dare” to assess the “love of money” at its “true value,” which, for those who couldn’t wait, he described as “#b# a somewhat disgusting morbidity, one of those semi-criminal, semi-pathological propensities which one hands over with a shudder to the specialists in mental disease.”#/b#

 

  By: DOTT JOSE on Sabato 07 Dicembre 2013 17:06

la sentenza di default per Detroit è chiaramente politica,un attacco di classe vero il 99% proletario, La Costituzione statale del Michigan, dice che la città di Detroit ha obbligo di mantenere i propri impegni finanziari nei confronti dei dipendenti municipali in pensione. L’opzione del fallimento per una delle città in passato più floride e produttive degli Stati Uniti è stata perseguita con determinazione da mesi dal commissario straordinario di Detroit, l’avvocato di Wall Street vicino agli ambienti del Partito Democratico, Kevyn Orr. tanto quando si tratta di magnare dall 99% sia democratici e repubblicani se la intendono benissimo ! Avete capito? hanno messo un cameriere di Wall Street,un curatore fallimentare per spolapre le pensioni degli aventi diritto !! http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o41628

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: pana on Giovedì 05 Dicembre 2013 08:09

"Non bevetevi le panzane delle destre sulla bancarotta di Detroi" interesting articolo, sul corporate welfare, ovvero sussidi pubblici ad azienda private.. lo stato del Rhode Island prendeva soldi dalle pensioni pubbliche per darli ad aziende private, beh un poco come hanno fatto in Sardegna con L Alcoa... We’ve seen this trick in states all over America lately. In Rhode Island, for instance, the state underfunded its public pensions for years, while giving away $356 million in a year in corporate subsidies (including an epically embarrassing $75 million to Curt Schilling). It then converted the pension system into a Wall Street boondoggle), all while preserving the subsidies. http://www.salon.com/2013/07/23/dont_buy_the_right_wing_myth_about_detroit/ non sono state le alte tasse ad uccidere Detroit bensi 1) preservation of job-killing trade policies 2) immunity for corporations and 3) justification for budget policies that continue to profligately subsidize the rich.

Serena Bortone legge il testo di Antonio Scurati a "Che Sarà" - YouTube

 

  By: DOTT JOSE on Mercoledì 04 Dicembre 2013 16:11

Almeno per oggi una buona notizia MIRACOLO ALL INDESIT 1400 famiglie salvate http://www.operaicontro.it/?p=9755715797

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: shabib on Lunedì 02 Dicembre 2013 12:29

POLITICIITALIANI , ED EUROPEI , IMPARATE.... Islanda: mutui cancellati alle famiglie, pagheranno le banche Finanzaonline.com - 2.12.13/09:40 L'Islanda risponde alla crisi bacchettando non le famiglie e i contribuenti ma le banche. Il governo islandese ha annunciato un piano di riduzione dei mutui legati all'inflazione da 150 miliardi di corone (pari a 1,25 miliardi di dollari, ossia più di 900 milioni di euro) per accelerare la ripresa della nazione, collassata nel 2008. Nel dettaglio, il piano prevede la cancellazione fino a 70 miliardi di corone dei mutui legati all'inflazione, che è schizzata alle stelle dopo il default, e l'esenzione dalle tasse fino a 80 miliardi di corone per i prossimi tre anni. Un ammontare che equivarrebbe al 9% dell'economia islandese. E chi sarà a pagare questo piano? Non più i contribuenti o lo stato, ma le istituzioni finanziarie. L'impatto sulle casse dello Stato, ha fatto sapere il governo, sarà insignificante, perchè il progetto verrà finanziato aumentando le tasse alle banche. Fonte: Finanza.com

 

  By: Adam on Venerdì 29 Novembre 2013 20:07

Cosa accadeva? Faceva la fine di Gheddafi o Arafat... lo spread andava a 2000, gli alleati ci avrebbero bombardato e invaso per venirci a 'salvare' e ristabilire il giusto ordine delle cose...

 

  By: lutrom on Venerdì 29 Novembre 2013 19:35

Adam, il nano avrebbe dovuto chiamare Putin ed offrire a lui di mettere un po' di basi atomiche in Italia, mandando a quel paese l'America e le sue basi, poi vedevamo che accadeva, eh eh eh...

 

  By: Adam on Venerdì 29 Novembre 2013 15:33

Già conoscevamo questi retroscena, ora però che è Zapatero (non certo uno vicino a Berlusconi) a descriverli... Pazzesco! Italiani, un popolo di coglioni, tutti contenti quando arrivò Monti con la sua caxxo di austerità... ora festeggiano la decadenza da senatore... un popolo di schiavi ignoranti! http://www.imolaoggi.it/2013/11/28/zapatero-rivela-ecco-come-e-perche-i-leader-europei-fecero-fuori-berlusconi/

 

  By: LINK on Venerdì 29 Novembre 2013 11:46

Mille bolle bolle blu , mille bolle bolle blu ,mille bolle bolle blu.....