By: giorgiofra on Venerdì 07 Febbraio 2014 09:13
Mi spiace che persone dotate di normale intelligenza si perdano in inutili quisquilie, e non riescano a cogliere l'essenza di un discorso.
Forse è il caso di essere più chiari.
Di fronte ad un'ingiustizia le persone possono reagire in due modi: o restare indifferenti, aspettando che il papà stato provveda a punire il malfattore, oppure reagire istintivamente per difendere l'aggredito.
E' una questione di valori. Se vi buttaste a terra, fingendo di essere svenuti, in un piccolo paese, sicuramente chiunque vi passasse vicino cercherebbe di prestare soccorso. Se faceste la stessa cosa in una strada di New York, probabilmente la gente vi camminerebbe intorno fingendo di non vedervi.
Questo avviene perchè il bagaglio di valori dei due gruppi è diverso. Questo è incontestabile. Se poi uno vuole fare il bastian contrario inizierà a disquisire sul reddito medio degli appartenenti ad ognuno dei due gruppi, cosa che non centra una cippa.
Noi non sappiamo se quel mendicante avesse una casa o un sussidio dal comune, come non sappiamo se vi fossero italiani che quella casa e quel sussidio l'avevano. Ma questo, cosa cambia?
Quando una persona si butta in mare per salvare qualcuno in pericolo, noi non ci chiediamo che lavoro faccia o quale sia il suo reddito. Sappiamo che si tratta di una persona generosa ed altruista. Ma forse, secondo lei, le cose cambiano se uno è pensionato piuttosto che imprenditore? O forse valuterebbe se il pensionato percepisce una pensione sopravvalutata rispetto ai contributi versati? O forse si chiederà se quell'imprenditore sia un evasore fiscale?
Io vedo solo che il mendicante ha avuto le palle di reagire, mentre i civilissimi italiani giravano la testa dall'altra parte. E per me questo deve far riflettere.
Se poi lei non riesce a cogliere le implicazioni morali di un fatto, e si perde in dettagli che non vi hanno alcuna pertinenza, mi spiace.