Trame, Connessioni, Network e Intrighi

 

  By: Gano* on Lunedì 14 Novembre 2011 12:05

Sono completamente d'accordo con Hobi. Anch'io la vedo cosi'. Purtroppo in Italia ora non esiste un exit strategy dal debito, se non quella di ripagarlo integralmente ed andare fino in fondo costi quello che costi, a un prezzo che per il cittadino semplice e sprovveduto sara' altissimo. Non solo, piu' andremo avanti e piu' sara' difficile districarsi. Il caso Grecia e' emblematico. Per ora le proiezioni sulle misure di contenimento del debito prevedono che ne provocheranno un AUMENTO. E' vero che poi nel lungo termine dovra' esserci una diminuzione, ma ci sara' da crederci? Se l' Italia, Spagna, Irlanda e Portogallo vanno in deflazione e la Francia e il Belgio in crisi di debito, ci saranno speranze per la Grecia? Chi tirera' l' economie? La Germania da szola?

 

  By: hobi on Lunedì 14 Novembre 2011 11:13

Anti ,concordo che chi da tutta la colpa ai banchieri cattivi è un po somaro. Semmai bisogna far pagare loro gli errori commessi senza sconti. Ma sul non pagare i debiti farei dei distinguo. Se una procedura fallimentare per uno stato ha poco senso( c'è l'obbliglo della continuità ),una procedura concordataria puo essere molto adatta . Talvolta le quantità di debito pertinenti ad una certa struttura economica sono eccessive ed insostenibili. In questi casi è inutile intervenire sulla gestione,ma bisogna tagliare il debito ex abrupto. Non è una scelta da furbi,ma una necessità . E poi c'è un altro aspetto che è ancora più importante. Più queste situazioni "pre default durano ",più c'è la possibilità per le elite di uscire bene. Questo è profondamente ingiusto. Ad esempio il buon Monti farà quello che, più o meno, è giusto fare ma non potrà risparmiare il redde rationem agli italiani. Quel giorno le elite si saranno tutelate meglio dei normali cittadini. Quindi la cosa più auspicabile sarebbe che un governo politico prendesse atto della situazione e proponesse un concordato equo per i creditori ed i cittadini. Invece si va avanti e quando ci sarà il redde rationem non ci sarà più la possibilità di ristabilire la "par condicio" dei creditori e ,le elite,ne avranno tratto vantaggio. Hobi

 

  By: Morphy on Lunedì 14 Novembre 2011 10:12

Ceskoandre, "Esaminando il valore della lira, ponendo come 1 il suo valore all’ingresso nell’euro nel 2001,..." La questione mi interessa ma non ho capito bene l'introduzione sui rapporti di valore tra lira ed euro nel tempo. A parte che la lira non è entrata nell'euro... e poi il tasso di cambio è stato stabilito e messo in funzione non dopo il 1 gennaio 1999. Se hai tempo di spiegare, grazie in anticipo. morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: gianlini on Lunedì 14 Novembre 2011 09:42

il post di Zibordi è ottimo per sintesi e capacità fotografica va però anteposta la considerazione che il mercato è per sua definizione efficiente, che quei mercati non sono tanto sottili da poter essere manipolati e che ogni giudizio del mercato è quindi la più corretta valutazione della sfera di riferimento che si possa avere non si tratta quindi di manipolazione ma di valutazione

 

  By: Paolo_B on Lunedì 14 Novembre 2011 03:09

> È solo con la repubblica del dopoguerra che comincia una erosione costante e inarrestabile. Cosa è successo? Cesko, i periodi di deflazione e inflazione che citi sono strettamente legati all'aggancio della lira con l'oro. Durante la prima guerra mondiale ci siamo sganciati e puffete, inflazione. Durante il ventennio ci siamo riagganciati, e la lira è rimasta stabile (operazione questa a cui dobbiamo la riserva aurea odierna). Nel dopoguerra ci siamo sganciati nuovamente e quindi il fiat money si è inflazionato. Questa storia la trovi anche qui: http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/storia/1936/il_dopoguerra

 

  By: ceskoandre on Lunedì 14 Novembre 2011 02:56

Esaminando il valore della lira, ponendo come 1 il suo valore all’ingresso nell’euro nel 2001, si vede che nel 1861 era di 7.302. Il valore della lira è rimasto sostanzialmente stabile per ben 50 anni, fino al 1911, con 6.054. Poi c'è la guerra 15-18, con un crollo a 1.436 nel 1921, a cui seguì il vituperato ventennio, in cui la lira rimane stabile, anzi, recupera leggermente a 1.623 nel 1936. Abbiamo un altro inevitabile crollo dovuto alla guerra 1939-45, per arrivare a 48 nel 1946. È già scesa a 25 nel 1951 e di lì scende inesorabilmente dimezzandosi di valore ogni pochi anni fino a valere appunto 1 nel 2001. Quindi i crolli ci sono stati solo in occasione delle guerre, ma in periodi di pace la lira è stata stabile fino al 1939. È solo con la repubblica del dopoguerra che comincia una erosione costante e inarrestabile. Cosa è successo? In precedenza i politici erano esempi di onestà e probità ed è cambiata la loro natura nella repubblica nata dalla gloriosa resistenza? C’è qualcosa che ha fatto nascere solo mascalzoni nel dopoguerra? Evidentemente, c’era qualcosa di bacato sin dall’inizio della storia della repubblica: con la costituzione è stato istituito un sistema in cui i parlamentari vengono eletti grazie al supporto di specifici gruppi di interesse, vuoi locali vuoi di classe (smentendo il mito che rappresentino tutti gli elettori). Una volta in parlamento, li difendono contrattando con gli altri parlamentari, "io voto per te in questa tua legge e tu voti per me in questa mia legge" (leggi: ti aiuto a prendere un po' di soldi dal bilancio statale se tu mi aiuti a prendere un po' di soldi). È stato un vero e proprio assalto alla diligenza, in cui il bilancio dello stato è stato stravolto in parlamento anno dopo anno, aumentando costantemente il deficit statale, che veniva coperto dall’emissione di cartamoneta prima, e di buoni del tesoro poi. Questa è la chiave per spiegare il perché dell’odio feroce e costante della sinistra verso Berlusconi, senza precedenti nella storia della politica italiana. Al suo arrivo sulla scena politica Berlusconi ha voluto introdurre il concetto di “alternanza di potere/bipartitismo” nella politica italiana. Durante la “prima repubblica”, anche che nominalmente la Democrazia Cristiana era al potere, c’era in effetti una spartizione di potere “spicciolo” nel parlamento italiano. Un terzo delle leggi approvate erano di iniziativa dell’opposizione di sinistra. Questo significa che i parlamentari si mettevano d’accordo per il saccheggio delle finanze statali (io voto per il finanziamento del porticciolo nella tua città, tu voti per il finanziamento della galleria nel mio paesino, noi votiamo per la costruzione del piccolo aeroporto nella sua regione, insieme votiamo per la strada, l’ospedale ecc. ecc. nelle reciproche regioni) e questi parlamentari appartenevano a tutti i partiti, sia di maggioranza che di opposizione. Con il concetto dell’alternanza, Berlusconi voleva introdurre il concetto, inaccettabile per la sinistra, che la torta dei finanziamenti sarebbero stata spartita solo nell’ambito della maggioranza!!! Non importa che poi nel periodo di governo della sinistra essa abbia fatto proprio questo, la sinistra non accetta che questa regola valga quando si trova all’opposizione.. è cominciato quindi il processo di sputtanamento continuo e su scala mondiale a cui abbiamo assistito. Ora Monti tenterà di attuare un governo “tecnico”. Molti politici interpretano questa parola come un ritorno alle condizioni precedenti.. sprechi equamente distribuiti a destra e a sinistra, altrimenti.. niente appoggio da parte del parlamento. Invece, qualsiasi modo utilizzi Monti per spremere più soldi agli italiani, se non riforma la costituzione e il sistema, in modo da impedire il deficit cronico del bilancio statale, esso rimarrà un secchio bucato, impossibile da riempire. 1861 valore 7.302 1916 valore 4.471 1921 valore 1.436 1941 valore 976 1866 valore 7.736 1926 valore 1.158 1946 valore 48 1871 valore 6.898 1931 valore 1.538 1951 valore 25 1876 valore 6.204 1936 valore 1.623 1956 valore 21 1881 valore 6.466 1961 valore 19 1886 valore 6.835 1966 valore 15 1891 valore 6.445 1971 valore 13 1896 valore 6.742 1976 valore 6 1901 valore 6,781 1981 valore 3 1906 valore 6.424 1986 valore 1,8 1911 valore 6.054 1991 valore 1,38 1996 valore 1,10 2000 valore 1,02 2001 valore 1,00 Fonte: Valore della lira italiana dal 1861 al 2002 - Corriere della Sera – L’Enciclopedia Geografica – Volume 1 (Dicembre 2004)

 

  By: Paolo_B on Lunedì 14 Novembre 2011 02:17

oibò, dall'articolo linkato da Gano: "l'inflazione! Solo quest'anno, i prezzi aumenteranno di ben il 4,2%. La voce più consistente sarà data dall'aumento di gas e luce, poi gli affitti che, non si è mai bene capito perché, contrariamente ai salari, hanno diritto e legittimità a essere «ancorati» all'aumento del costo della vita." Data la diminuzione della quantità di denaro è inflazione fiscale ma come spiegare però l'aumento degli affitti con i salari che decrescono ?

 

  By: alberta on Lunedì 14 Novembre 2011 02:10

13 Novembre 2011 22:07 Fine del contante? L'ho sentito due volte stasera in due trasmissioni diverse. Ma hanno idee delle conseguenza? Inizierebbe un mercato delle transazioni sottobanco che non hanno idea, basta che uno pensi alla mafia e alla camorra. Quando venderanno una bustina di coca cosa faranno? Insomma, probizionismo e affini non hanno insegnato proprio niente? E poi come cavolo fai a dire stop al contante se non lo fai in tutta la zona euro? Non riesco neanche a pensare al casino totale che ne verrebbe fuori, tipo valute estere che comincerebbero a girare e magari anche monete alternative .. siamo alla follia. _________________________________ Quando si scrivono queste robe, infatti, si premette sempre: "non sono un esperto/a di finanza".... così la si può sempre scampare.... Dopo la fine della convertibilità della moneta in oro, adesso vogliamo renderla del tutto virtuale. Un giorno vorrei che a queste persone che scrivono queste robe senza capirne le conseguenze pratiche, smettessero di dare credito, grazie ad una semplice transazione informatica. Uno schiaccia un tasto dall' altra parte del Mondo.... e poofff ... in un attimo non hai più niente, non sei più niente.... tanto il contante sarà vietato...... e tu stesso potresti non essere mai esistito..... http://www.youtube.com/watch?v=aYjtN1BwDZc&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=N86pg1KsmjQ&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=u9Iioert7_0&feature=related ... e come sempre, la realtà supererà rapidamente la fantasia......

 

  By: Gano* on Lunedì 14 Novembre 2011 01:58

"non paghiamo i debiti!" -------------------------------------------------------------------------------------------- No! Paghiamoli. Anzi, per pagarli facciamo come il Portogallo: ^Il Portogallo ha approvato il suo "piano di rientro", lodato da Ue e Fmi. Ai dipendenti tolta tredicesima e quattordicesima. Eliminati quattro giorni festivi. Aumentata l'Iva.#http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/5824/^ Speriamo solo che in Italia non siano tutti furbi come te...

 

  By: alberta on Lunedì 14 Novembre 2011 01:48

Quoto GZ.... Comunque adesso, a distanza di pochi giorni, abbiamo un secondo SuperMario. E se non basta.... non so che altra diavoleria virtuale potremo inventarci per far felici quelli che sono alle consolle dei PC......... Buon divertimento !!!!! http://www.metro.co.uk/news/world/881620-super-mario-monti-aiming-to-prevent-euro-collapse-and-save-italy

 

  By: Gano* on Lunedì 14 Novembre 2011 01:29

GZ, ottimo post! Non poteva riassumere meglio la situazione attuale. Lo metta definitivamente nel meglio del forum. Comunque e' una situazione da brividi.

 

  By: antitrader on Lunedì 14 Novembre 2011 01:13

Noto con raccapriccio che le mandrie di asini si ingrossano sempre di piu' al grido di "non paghiamo i debiti!" La cosa ancora piu' sconcertante e' che tali e tanti somari frequentano un noto sito di finanza ed e' quindi tutta gente che certi meccanismi li avrebbe dovuto almeno intuire anche se non capiti del tutto. Ripudiare il debito significa sprofondare indietro di almeno un secolo e fare milioni di morti anche al netto dei mirage e i leopard. Una volta Milano era definita la capitale morale dell'Italia, adesso la padania (e zone limistrofe) e' arrivata a un tal punto di degrado che deve essere un napoletano a ricordare che i debiti vanno onorati non solo per una questione di buon nome e di prestigio ma anche, e sopratutto, per evitare guai molto peggori. Il virus che ha infestato la rete al grido di "e' tutta colpa dei banchieri cattivi!" sta infettando legioni di ignoranti e strambi individui. P.S. se si va davvero al default poi lo vedete in diretta cosa significa non pagare i debiti. Le vostre donne dovranno andare in Romania a fare le badanti per 100 euro al mese!

 

  By: Paolo_B on Lunedì 14 Novembre 2011 00:59

chapeau Zibordi. Una sintesi efficacissima !

Basta con le elezioni, votano i traders e basta - GZ  

  By: GZ on Lunedì 14 Novembre 2011 00:32

Come siamo lenti a capire. La democrazia parlamentare con dove milioni di persone comuni hanno un voto ciascuno e lo usano per eleggere gente come Angelino Alfano, Umberto Bossi, Rosy Bindi, Tonino DiPietro, NIcki Vendola ecc... è un sistema superato. E' stato rimpiazzato (senza sangue e colpi di stato) con un nuovo sistema tutto elettronico che ti evita la complicazione dei seggi, gli scrutatori, le campagne e le tribune elettorali. Il nuovo sistema di votazione, molto più moderno ed efficiente, è quello online dove decine di migliaia di persone premono sul taso "Compra" o "Vendi" sui loro terminali. Operarori, trader e gestori del mercato finanziario bocciano o promuovono un governo o le sue politiche vendendone o comprandone i titoli. Le elezioni le si tengono ancora perchè c'è gente anziana che ormai è abituata e una parte della popolazione che non sa cos'è la "spread sui BTP" e il "rating" e va distratta ogni tanto con le campagne elettorali e le votazioni. Le elezioni sono una vecchia tradizione, come le processioni del santo patrono David Cameron in Inghilterra ? Se il Mercato (sempre con la maiuscola) compra titoli inglesi è promosso e può stare al governo, anche se l'inflazione è raddoppiata, l'economia sta sprofondando, interi quartieri vengono saccheggiati e da una parte fa fare i sacrifici e dall'altra spende per la guerra in Libia. Ma chi se ne frega di queste faccende che riguardano la gente comune, quando il Mercato sta comprando i Gilt inglesi cioè lo sta votando. Cameron è OK. Zapatero (ultima versione) ? All'inizio nicchiava e faceva pasticci, ma poi il Mercato ha dato alcuni scossoni ai titoli spagnoli e Zapatero si è messo a stangare per bene. Se il Mercato smette di vendere titoli spagnoli e la "spread" non si allarga ok... vuole dire che lo si può tollerare al governo un altro poco Papandreu ? "Spread sui bond" esplosa, titoli di stato a picco, il voto contrario quindi. Si cambia e si mette un banchiere (senza la formalità dei seggi elettorali...) per stare nel sicuro Sarkozi ? In Francia è sceso al 20% nei sondaggi è meno popolare di Berlusconi, Obama e Gheddafy nella Sirte, ma il mercato per ora compra ancora gli OAT francesi cioè lo vota. Promosso con la sufficienza (per ora) Frau Merkel ? Perde un elezione dopo l'altra, i tedeschi nei sondaggi sono contro ogni sua decisione di invischiarli con questi salvataggi, ma non ti puoi fidare di farli votare su cose delicate che poi rischi l'olocausto. L'ìmportante è che il mercato compra Bund come se fossero d'oro per cui signora paffuta è ottima al governo Obama ? E' ora meno popolare di Nixon il giorno che si dimise per il Watergate, ha in America una disoccupazione sui 16 milioni di persone e serpeggia la rivolta, ma il mercato compra Treasury. Inutile stare a discutere, va tenuto Berlusconi ? non faceva le stangate come gli altri per compensare tutti i suoi scandali di sesso, anche perchè aveva una maggioranza netta e in più sold suoi per finanziarsi e pure suoi media per cui se ne fotteva del Financial Times. Ma a New York e altri centri finanziari chiedevano che facesse le stangate e i sacrifici come gli altri. Per cui si sono tenute votazioni (sul mercato dei BTP e sulle quotazioni dei titoli bancari italiani) e si è dovuto fare un vero crac del mercato finanziario italiano per farlo sloggiare. Disfatta elettorale. Dimissioni ! Con il Mercato non si scherza

 

  By: Gano* on Lunedì 14 Novembre 2011 00:16

C'e' del vero in quello che scrive SpiderMars.