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Scambiare il lubrificante per carburante... - GZ  

  By: GZ on Martedì 08 Aprile 2014 16:42

#i# ....Ti chiedo caro Zibordi dove va questo tizio a trovare i soldi per gli interessi?????? ti sei mai fatto questa domanda?????? dovrà trovarli sul mercato e sul mercato chi ce li mette i soldi (al netto intendo)?????? se come abbiamo visto tutti i soldi che le banche mettono sottoforma di prestiti devono essere poi resitutiti dove andiamo a trovare i soldi per gli interessi?????? nascono forse su gli alberi????? oppure vengono coltivati dalla terra????? io ho sempre visto alberi con le arance, le mele, le pesche ecc non ho mai visto alberi che fruttano soldi...... allora ci dovrà per forza essere un terzo soggetto che metta sul mercato moneta al netto e questo soggetto non può essere che lo stato sovrano con la spesa a deficit...poichè è l'unico che può emettere moneta dal nulla.....poi esiste un quarto soggetto ma sta nelle cantine a Napoli ma quelli si chiamano falsari......hai capito caro Professore è talmente semplice il ragionamento che la gente di strada lo capisce al volo mentre voi professori no.....ma sarà mica che avrete una forte convenienza a non capirlo.#/i# No. questo è il ragionamento statico, la fotografia in un momento dato, ma l'economia è dinamica, si muove, cresce cresce...e poi fa crac... Ho spiegato forse 77 volte che è L'INCREMENTO DI DEBITO CHE RAPPRESENTA NUOVA MONETA, il delta in matematica, banalmente se leggi oggi il giornale i capi delle banche italiane hanno deciso di comune accordo, di erogare 70 miliardi di mutui. Questi 70 miliardi si aggiungono al totale di 4,000 miliardi circa di debito totale in italia e circolano queat'anno comw nuova moneta, se paghi una casa per 200mila euro con un nuovo a mutuo a me che te la vendo io ho 200 mila in banca che prima non avevo...e se io a mia volta avevo mutui da pagare li pagho... E come si pagheranno gli interessi sui questi 70 miliardi addizionali di mutui..... l'anno prossimo altri 70 miliardi addizionali di mutui che circolerano e forniranno per quell'anno nuova moneta.... non lo so, a me sembra anche facile da comprendere, invece noto forti resistenze da tutti, ma non è colpa vostra, si è bombardati quotidianamente da disinformazione sulla moneta e le banche e il debito:..^"Il miraggio della moneta filosofale", di Fabio Scacciavillani | 6 aprile 2014, il Fatto#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/06/euro-ecco-le-bugie-e-i-miraggi-sulluscita-dalla-moneta-unica/938118/^ #i# ....Del resto il debole dei politicanti per la politica monetaria è storia antica e tragica. Più sono incompetenti e infingardi più l’adorano. Perché fornisce un capro espiatorio (la banca centrale) quando le cose vanno male e perché consente di evitare le scelte virtuose che spazzerebbero via clientele e interessi organizzati. Come ogni simulacro di bacchetta magica allieta i comizi, un faro da cui irradiare retorica mentre nel buio retrostante si muovono i tentacoli viscidi del Potere. Non sono mai esistite economie sviluppate che crescono solo in virtù della politica monetaria. Non sono mai esistite economie sviluppate che hanno fondato il benessere sulla svalutazione sistematica. La credenza che le presse della Zecca riattivino le catene di montaggio di aziende decotte o evitino le conseguenze di politiche scellerate equivale alla versione moderna della pietra filosofale. La politica monetaria permette al massimo uno spazio temporale di manovra per affrontare i nodi strutturali e dare un impulso alla produttività, unica fonte di crescita e benessere sostenibile. La moneta costituisce lubrificante dell’attività economica, che la banca centrale dovrebbe dosare con cura. I guai iniziano quando si scambia il lubrificante per carburante....#/i# --- ecco, se vogliamo in un immagine è esattamente così: la quantità di moneta che circola è il carburante dei milioni di transazioni da cui è costituita l'economia. Il lubrificante è una quantità minima e che dura tutto l'anno o anche due anni, la moneta invece è più simile alla benzina se vogliamo nel senso che ne occorre molta e ne va aggiunta di continuo SE VIENE CREATA COME DEBITO PER CUI DEVI PAGARCI INTERESSI SOPRA L'articolo di Cacciavillani era così commentato e così esemplare e sfacciato nella sua opera di disinformazione che per la prima volta in vita mia ^ho messo una risposta#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/06/euro-ecco-le-bugie-e-i-miraggi-sulluscita-dalla-moneta-unica/938118/^ --- Questa settimana la Bank of England ha, ha inserito nel suo prestigioso Bollettino due articoli corredati da video per spiegare che l'idea della moneta di Scacciavillani e su cui si basa l'austerità è falsa. (Michael McLeay, Amar Radia and Ryland Thomas: "Money Creation in the Modern Economy"#http://www.bankofengland.co.uk.... In Italia... zero.. nessun giornale e nessun blog, eccettoi il FQ, che io sappia delle decine che si occupano di economia lo ha notato. E' buffo che sul Fatto appaiono cose che si contraddicono diamentralmente tra loro, ma andiamo avanti.... La Bank of England questo mese si è sentita in dovere di spiegare che la moneta la creano al 95% le banche, ma se la moneta viene creata, quindi dal niente, dalle banche ovviamente l'austerità non ha nessun senso logico. Il discorso del deficit pubblico vincolato al 3% famoso, con Renzi che per trovare 6 mld sta dicendo che forse invece del 2,6% di deficit che la Merkel gli chiede potrebbe fare addirittura...2,8% tutta questa masturbazione viene spazzata via una volta che ti rendi conto che la moneta la creano dal niente le banche. Cosa confermata oggi dall'annunio dei capi delle maggiori banche italiane che di concerto creeranno 70 mild di mutui....Se il denaro viene creato "dal niente" come contabilità da Banca Centrale o banche, allora crei della moneta in quantità sufficiente e la fai finita con l'eurocrisi Scacciavillani non ha torto sul discorso del cambio sopravvalutato, che non è quello decisivo. L'Italia dovrebbe avere un cambio del 30% più basso verso la Germania, che rifletta l'attuale disparità di costi e produttività, ma ad esempio verso il dollaro e la sua area che è quella che conta basterebbe forse un Euro a 1,20$... (data la deflazione che c'è stata negli ultimi cinque anni che ha ridotto tutti i nostri costi rispetto a tutti gli altri paesi concorrenti nel mondo eccetto la Spagna...) La vera soluzione radicale è ridurre le tasse non di 6 mld compensandoli con riduzioni di spesa per cui l'effetto netto è quasi zero, ma di 160-200 miliardi creando moneta, non svalutare verso i tedeschi. E sai perchè ? Perchè il sistema bancario ha ridotto la moneta (credito) di circa 130 mld e in più l'austerità ha prosciugato altri 70 mld e senza moneta l'economia non gira Contrariamente a quello che vogliono fare credere banchieri centrali, banchieri e altri della grande finanza è l'eccesso di DEBITO il problema, ma da cosa è causato ? Dalla scarsità di moneta. E da da cosa viene la scarsità di moneta ? In un sistema in cui come dice la Banca di Inghilterra il 95% della moneta è creata COME DEBITO dalle banche è un fatto inevitabile. L'unico correttivo è che lo stato compensi l'eccesso di debito con moneta

Ieri le banche hanno annunciato che creano 70 miliardi - GZ  

  By: GZ on Martedì 08 Aprile 2014 13:12

Quando ti rendi conto che si crea denaro dal niente già da decenni, da parte del sistema bancario, allora ti si accende la lampadina e vedi che non occorre prendere a prestito denaro da chi ha accumulato ricchezza, dagli "investitori esteri" (e meno che mai dal settore privato italiano).... I 200 miliardi di cui parliamo sono un esagerazione, una cifra folle ? #F_START# size=3 color=red #F_MID#Ieri le principali banche italiane hanno annunciato che creano 70 miliardi di euro! #F_END# (^"...quasi tutte le principali banche hanno annunciato l’intenzione di aumentare il credito, per un ammontare che di qui al 2017 dovrebbe essere di oltre 70 miliard"#http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2014/04/07/news/ripartono_i_mutui_la_stretta_finita_le_banche_lanciano_segnali_di_svolta-82930895/^). gianlini, visto che scrivere tutte le settimane più o meno la stessa cosa su un sito internet non otteneva grandi effetti, forse perchè appunto sui siti internet ci scrivono cani e porci e vieni confuso con le tante idiozie che vi compaiono (non ci sono barriere all'entrata"), allora ho provato a mettere assieme un discorso di un 200 pagine (e solo perchè l'editore ha messo un limite) con note bibliografiche, tabelle e grafici (130) e anche schemi contabili che spieghi come, se comprendi come funziona il sistema monetario, puoi #F_START# size=3 color=red #F_MID#RIDURRE LE TASSE DI 200 MILIARDI CREANDO MONETA#F_END#. E non si sta scherzando. Quello che spiego nel libro è che le banche possono ad esempio creare 70 miliardi (o 170 miliardi) e prestarli allo stato a tassi appena appena sufficienti a coprire i loro costi e voilà!.... hai coperto il deficit e anzi puoi fare un deficit pubblico dell'8 o 10% del PIL, con cui riduci le tasse. Le banche creano moneta dal niente. Ma la prestano per mutui ad esempio. Se invece la danno allo stato con questa moneta riduce le tasse!!! E' semplice: 1) #b# le tasse soffocano l'economia e bisogna ridurle, cioè ridare indietro denaro#/b# a famiglie e imprese 2) nel sistema attuale #b# il denaro lo creano però le banche quando prestano#/b# (allo stato è stato vietato, cioè alla Banca d'Italia è stato vietato...) 3) Ok, #b# allora le banche prestano allo stato#/b# , a tassi pari all'inflazione (1% circa) questo rida indietro il denaro delle tasse Perchè non lo dice nessuno in Italia ? PERCHE' SI FA FINTA CHE LE BANCHE PRESTINO I SOLDI DI QUALCUNO A QUALCUN ALTRO! CHE SIANO COME I FONDI COMUNI ! Se la gente capisse che invece creano questi miliardi allora cambia tutto. Ma ^che le cose stiano come dico lo spiega la Banca di Inghilterra#http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q1prereleasemoneycreation.pdf^, questo mese, con un documento apposta (perchè da loro c'è molta più pressione...) Il problema è che le banche, lasciate libere di fare quello che vogliono, creano denaro più che altro per gli immobili, il consumo e la manipolazione finanziaria vedi ora in italia dove ieri hanno annunciato 70 miliardi di mutui ^"Ripartono i mutui la stretta è finita le banche lanciano segnali di svolta"#http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2014/04/07/news/ripartono_i_mutui_la_stretta_finita_le_banche_lanciano_segnali_di_svolta-82930895/^. Questi 70 miliardi dove li hanno trovati di colpo ? Li creano dal niente. E nota che lo annunciano tutte assieme (salvo MPS che è un caso ora particolare). Dato che tutte assieme si mettono d'accordo per creare 70 miliardi di euro ora, le banche non devono preoccuparsi perchè questi 70 miliardi di nuovi mutui circoleranno al 98% all'interno del sistema bancario, per cui anche se li creano dal niente poi non devono trovare la liquidità, sono soldi che come sistema gli ritornano Più in generale però, si tratta della questione numero uno del mondo economico di oggi e può essere formulata così: una volta c'era la ricchezza cumulata, sotto forma di terra, oro o altri beni fisici e la società dipendeva dai ricchi. Da quando però che si è messo in piedi il sistema legale e l'infrastruttura di un sistema bancario moderno, con moneta cartacea o elettronica, che non ha alcun valore intrinseco e può essere creata dal niente, la società può essere liberata dalla dipendenza dal potere della ricchezza. Lo stato può creare moneta in misura sufficiente a finanziare infrastrutture, industrie (come fanno in Asia), oppure ridurre le tasse ed equilibrare sempre domanda e offerta aggregata in modo da ridurre quasi a zero la disoccupazione. (letture consigliate: Keynes, Mosler, Richard Werner, Bernard Litaier, Lord Adlair Turner...). C'è oggo un intero movimento internazionale su questo tema che sta crescendo e solo in Italia gli esperti non se ne sono accorti Dato che suggerire di leggere libri altrui, come ho fatto per un paio di anni qui, non sortiva grandi risultati, forse perchè purtroppo in italiano non c'è quasi niente, allora ho fatto lo sforzo di riassumere il più possibile la storia e teoria monetaria per far capire come quella del debito pubblico, dello stato che inghiotte sempre più tasse, del mercato finanziario che detta legge, della crescita senza fine del debito in generale e del dominio della finanza sia tutta una gigantesca truffa. Ma non è che voglio ora vendere il mio librino, tre mesi fa è morta purtroppo la grande Margrit Kennedy, un architetto e professore tedesco che ha dedicato gli ultimi venti anni della sua vita al problema del debito, degli interessi e della moneta e ho visto che MacroLibarsi ha tradotto un suo libro ^"Margrit Kennedy:La Moneta Libera da Inflazione e da Interesse"#http://www.macrolibrarsi.it/autori/_margrit_kennedy.php^ UN LIBRO CHE SPIEGA IN MODO SEMPLICE COME FUNZIONA E QUANTO PUO' NUOCERE LA MONETA. Se leggi il suo libro, che è in italiano e più facile, comprendi che puoi ridurre le tasse di un terzo almeno senza problemi, diciamo di 150-200 miliardi su 700 miliardi che lo stato italiano incassa. Oppure spendere per infrastrutture o altro...Ma modestamente il libro di Hoepli lo spiega meglio La controprova del discorso, che non è affatto teoria, ce l'hai in Asia, dove pur non avendo ricchezza cumulata hanno investito come mai è successo nella storia. Perchè i giapponesi hanno capito bene il meccanismo finanziario e poi gli altri asiatici li hanno copiati. #i# (ma se sicuro di non poter leggere libri, solo giornali o blog ? guarda che ce ne sono di ottimi che lo spiegano bene)#/i#

La banca di Inghilterra spiega il QE - duca  

  By: duca on Martedì 08 Aprile 2014 11:20

Questo è il comunicato ufficiale della Bank of England tradotto in Italiano http://crearesviluppo.blogspot.it/2013/03/uscire-dal-credit-crunch-si-puo-la.html qui trovate anche i link diretti al sito della BOE. Gli inglesi ci hanno pure fatto un cartone animato (stile bozzetto) per spiegare alle masse la loro strategia. Basta andare su questa pagina leggere e poi cliccare sui link.......invece di fare tante chiacchiere inutili. Il bello di Internet è che ti permette di andare subito alla fonte. Qui c'è il link al cartone animato educativo http://www.bankofengland.co.uk/education/Pages/inflation/qe/video.aspx

Quesro sembra il 13 giusto - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 07 Aprile 2014 13:13

Stock: S&P

questo segnale sembra giusto, perchè ha dato una reazione immediata quando è arrivato sull'S&P e Dow Jones, giovedì, e coincide con lo stesso segnale scattato su Eurostoxx, CAC-40, IBEX... (solo il FtseMIB non sarebbe completo, conta 12 e non 13 e il DAX non avendo fatto un nuovo massimo non ha un conteggio di 13 e venerdì ha reagito ad un Setup di 9)

QUELLO CHE NON DICONO - giorgiofra  

  By: giorgiofra on Domenica 06 Aprile 2014 01:18

Credere che quelli che occupano posizioni apicali all'interno della pubblica amministrazione o dei partiti siano stupidi è da idioti. Possiamo ritenerli ladri, corrotti, criminali, ma non stupidi, altrimenti non avrebbero raggiunto quelle posizioni. http://giorgiofracchiolla.blogspot.it/2014/04/quello-che-non-dicono.html

Gianna Nannini E Bono degli U2 - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 06 Aprile 2014 00:49

#i# ....I militari della Guardia di Finanza di Milano, su ordine del gip del capoluogo lombardo, hanno sequestrato la villa, le scuderie, i magazzini e l'autorimessa della cantante Gianna Nannini nell'ambito di un'inchiesta che ipotizza un'evasione fiscale da circa quattro milioni di euro. Secondo l'accusa, la cantante avrebbe ^sottratto al fisco 3 milioni e 750mila euro interponendo tra la sua societa' milanese, la Gng Musica srl e le case discografiche Sony e Universal una societa' di diritto irlandese e un'altra di diritto olandese#http://www.ilnord.it/c-2797_SEQUESTRATI_BENI_A_GIANNA_NANNINI_PER_EVASIONE_FISCALE_SILENZIO_ASSOLUTO_SUL_BUCO_INPS_DI_80_MLD%3Chr%3EPER_CONTRIBUTI_EVASI^....#/i# Lo Stato Italiano è molto più fiscale di quello Irlandese e Olandese. Gli U2 di Bono, se leggi gli articoli sulle loro vicende fiscali, come poi quasi tutti i gruppi rock importanti, non pagano quasi tasse perchè usano residenze fiscali in Olanda, Irlanda e Antille Olandesi. Gli U2 pagano tra 0% e il 4% di tasse e Bono ha un patrimonio di 600 milioni di sterline. ^"Burton drags U2 into corporate tax avoidance 'scandal"#http://www.independent.ie/irish-news/burton-drags-u2-into-corporate-tax-avoidance-scandal-29255489.html^ #i# U2 moved their publishing arm to the Netherlands after the tax exemption for artists introduced by former Taoiseach Charles Haughey was capped at €250,000. The band had been one of the biggest beneficiaries of the scheme. Ms Burton said that there had been reports of multi-national companies using schemes in the Netherlands to obtain effective tax rates of 0pc to 4pc.#/i# Bono ha residenza fiscale in Olanda per tutte le sue attività, ma ovviamente non lavora o vive in Olanda. La differenza è che lo stato irlandese lo lascia stare, non gli contesta il fatto di non pagare praticamente nessuna tassa nel paese di cui è cittadino e o lo stato olandese consente ai ricchi e alle multinazionali di spostare la loro residenza fiscale in Olanda, pagare un 1% circa e poi far figurare gli utili nella Antille Olandese dove non sono tassati. Deve essere per tutta questa elusione fiscale che l'Irlanda si è già ripresa e noi no. ^"'Saint Bono' the anti-poverty campaigner facing huge Glastonbury protest – for avoiding tax#http://www.dailymail.co.uk/news/article-1394422/Saint-Bono-facing-huge-Glastonbury-protest--avoiding-tax.html#ixzz2y2y3I2V6^ #i# Members of activist group Art Uncut will hoist a massive inflatable sign with the message 'Bono Pay Up' spelt out in lights during the Irish band's headline performance. They will also parade bundles of oversized fake cash in front of the singer. The protest has been provoked by U2's decision to move their multi-million-pound music and publishing business away from Ireland – thus allegedly avoiding taxes on record sales...#/i#

E l'obbligo del certificato anti-idiota ? - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 04 Aprile 2014 23:01

E l'obbligo del certificato anti-idiota ? ----- ^Da lunedì scatta il certificato antipedofilia per prof e bidelli#http://www.corriere.it/scuola/14_aprile_04/da-lunedi-scatta-certificato-antipedofilia-prof-bidelli-1f1be170-bc18-11e3-a4c0-ded3705759de.shtml^ Da lunedì 7 aprile chi assume personale impiegato con minori dovrà richiedere il certificato penale del casellario giudiziale al lavoratore per verificare che non abbia commesso reati contro i minori (dalla prostituzione alla pedofilia). Se non lo richiede, il datore di lavoro è soggetto a una sanzione, ossia al pagamento di una somma da 10.000 a 15.000 euro. Lo prevede il decreto legislativo 39/2014 in vigore da domenica 6 aprile. La norma, che attua la direttiva dell’Unione europea relativa alla lotta contro l’abuso e allo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, non vale per i volontari, proprio perché l’obbligo riguarda i datori di lavoro, e non i lavoratori dipendenti. La novità invece tocca i club sportivi privati, le famiglie, alle prese con baby sitter e tate, e le scuole, dove docenti e personale ausiliario hanno contatti giornalieri con i bambini. Il ministero dell’Istruzione sta preparando una circolare ad hoc per specificare le modalità con cui la nuova legge dovrà essere applicata a tutti quelli che nelle scuole hanno contatti coi bambini, dai prof a chi lavora per progetti integrativi. In ogni caso, per evitare il caos, il datore di lavoro in una prima fase potrà anche solo richiedere la dichiarazione sostitutiva del lavoratore sostitutiva di certificazione, in attesa di ricevere il certificato originale. Un’autocertificazione in cui il lavoratore dovrà dichiarare «l’assenza a suo carico di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600- quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero dell’irrogazione di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori».#F_START# size=3 color=red #F_MID#Ciò che conta, per chi effettuerà i controlli, è che il certificato sia stato «puntualmente richiesto»#F_END#.

Qui ci vuole un uomo anzi una donna - GZ  

  By: GZ on Venerdì 04 Aprile 2014 21:49

^"Blitz di Giorgia Meloni nei capannoni della "Chinatown" di Prato"#https://www.youtube.com/watch?v=ZSwD7LarD-I^ Giorgia Meloni a Chinatown! Ma non si rendono conto che così perdono il voto degli immigrati ? al PD sono più astuti ^"Soldi agli stranieri per votare". Modena, primare Pd al veleno", La testimonianza firmata da alcuni immigrati: "Un consigliere organizzava tutto".#http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/03/03/news/soldi_agli_stranieri_per_votare_modena_primare_pd_al_veleno-80133444/)^ Repubblica, 13 marzo 2014 A Modena c'è stata una faida nel PD questo mese perchè chi ha vinto le primarie ha contrattato il voto in blocco degli immigrati... c'era uno della comunità filippina ad es che gli ha promesso il voto di tutti quelli di Modena, come fanno in Calabria Qui bisogna affidarsi alle donne sono le uniche a preoccuparsi della sorte dell'uomo bianco Le Pen e Meloni sembra madre e figlia... (se solo la Meloni riuscisse ad ammorbidire quell'accento romano pesante che sembra in un film di Sordi)

Trionfo populista anti-Europa ! - GZ  

  By: GZ on Giovedì 03 Aprile 2014 04:31

Per fermare il partito "populista" (anti-eurozona, antiimmigrazione, per il ritiro dalle guerre all'estero...) di Nigel Farrage, uno dei tre leader dei partiti inglesi tradizionali ha accettato (per la prima volta) un dibattito con il "diverso". Errore fatale. Nigel Farrage ieri non lo ha sconfitto, #F_START# size=3 color=red #F_MID#lo ha annientato, 69% contro 31%#F_END#! ^"Nigel Farage triumphs over Nick Clegg in second televised debate" #http://www.theguardian.com/politics/2014/apr/02/nigel-farage-triumphs-over-nick-clegg-second-debate^ #i# Ukip leader judged to have beaten Liberal Democrat opposite number in head-to-head by 69% of those polled#/i# Tutti i giornali inglesi parlando di "trionfo" e da parte di uno il cui partito non ha mai eletto nessuno al parlamento inglese e viene descritto come pericoloso, populista, reazionario.... Non è mai successo di vedere percentuali del genere! Gli altri due leader, che sono peggio nei dibattiti di Clegg ora sono terrorizzati, speravano che Còegg lo fermasse e invece c'è stato il maggiore trionfo in un dibattito inglese della storia (si è sempre visto cose del tipo 57% contro 43% al massimo massimo...)... Nick Clegg, il capo del partito liberaldemocratico è infatti il migliore nei dibattiti dei tre capi politici, inglesi, rispetto cioè a Miliband (laburista) e Cameron (conservatore) che sono classici figli della politica che non hanno mai lavorato e del genere dandy. Clegg è più alto e bello ed era famoso nei dibattiti a Oxford (la classe dirigente inglese che viene tutta da cambridge e oxford passa molto tempo a esercitarsi nei dibattiti al college). Ed è stato distrutto, specie sull'immigrazione con Farrage che gli rinfacciava che va bene per i benestanti per avere servitori, serve a ridurre i salari e crea un sottoproletariato bianco che sopravvive a malapena. E poi basta guerre e referendum sulla UE ... L'elite globalista europea di colpo ha un problema serio, ora in Francia con la Marine LePen e con Nigel Farrage in Inghilterra gli europei hanno un alternativa reale, perchè il caso vuole che questo uomo e questa donna sappiano quello che dicono e lo sappiano anche dire bene. Dall'altra parte c'è invece gente viziata che si squaglia come neve al sole quando è messa alle strette. La disfatta di Clegg, che è uno la cui specialità sono i dibattiti TV, è stata impressionante La LePen ha anche proprio carisma, ha questo sorriso che disarma, è sempre tranquilla ma da un impressione di forza sotto. Farrage no ha mica tanto carisma, ma parla diretto e in modo chiaro, sta sull'essenziale si ricorda bene tutti i fatti e i numeri, non fa solo slogan. Si vede che è un ex-trader. Tutti e due sono chiaramente intelligenti, non si perdono e non si confondono mai Poi aiuta che gli altri abbiano completamente torto sull'euro, l'eurozona, l'immigrazione, la globalizzazione, putin, la siria, l'afganistan e loro completamente ragione... Ma ci vuole l'uomo (o la donna). Nei momenti critici a volte vengono fuori le personalità, questi due si vede che possono vincere. A proposito, in Italia buio pesto...

Zingales!!!!! - GZ  

  By: GZ on Giovedì 03 Aprile 2014 01:18

^"La deflazione si combatte con la ripresa del credito" di Luigi Zingales #http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-02/la-deflazione-si-combatte-la-ripresa-credito-063609.shtml?uuid=ABJcmd7^ 2 aprile 2014, Il Sole24 A marzo l'inflazione del l'area euro è scesa allo 0,5% su base annua. Per la mia generazione cresciuta con il terrore dell'inflazione può sembrare una buona notizia, ma non lo è. Innanzitutto, un'inflazione così bassa rende difficile per il Sud Europa recuperare il gap di competitività con il Nord Europa senza cadere in deflazione. In Italia i prezzi sono saliti dello 0,3% contro lo 0,9% della Germania. A questo ritmo per recuperare un gap di costo del lavoro del 30% ci vogliono 50 anni.#F_START# size=3 color=red #F_MID# OK!#F_END# La Spagna, che ha registrato un -0,2% nei prezzi, ci metterebbe solo 27 anni, ma nel frattempo rischia il default di imprese e famiglie. Con debiti e mutui fissi in valore nominale, una deflazione aumenta il peso reale del debito. Una inflazione così bassa (o peggio una deflazione) riduce anche i benefici che l'Italia può trarre da una caduta dello spread. La sostenibilità del nostro debito è determinata dalla differenza tra il tasso di interesse reale pagato sui titoli del debito pubblico e il tasso di crescita reale del Pil. Con un'inflazione allo 0,5%, il tasso di interesse reale sui titoli del nostro debito pubblico rimane al 2,8%, di gran lunga superiore al nostro tasso di crescita reale (se siamo fortunati uno 0,5%). Questo significa che un surplus primario (ovvero al netto degli interessi) del 3% del Pil riesce solo a non far crescere il nostro rapporto tra debito e Pil, mentre noi dovremmo progressivamente ridurlo. Infine, una crescita dei prezzi così limitata indica che la domanda aggregata nell'area euro è ancora molto asfittica e/o che la politica monetaria è eccessivamente restrittiva. In entrambi i casi, non fa ben presagire per la nostra crescita futura, e mette la Banca Centrale Europea (Bce) di fronte a delle scelte difficili. #F_START# size=3 color=red #F_MID# OK!#F_END# Può sembrare strano parlare di politica monetaria restrittiva, quando il tasso di interesse che la Bce pratica sui prestiti è un misero 0,25%. Ma il tasso sui prestiti è un input della politica monetaria, non l'outcome. E l'outcome è lungi dall'essere espansivo. L'aggregato monetario più ampio (M3) è cresciuto solo dell'1,2% negli ultimi tre mesi: non abbastanza per sostenere un tasso di inflazione del 2%. Contemporaneamente i prestiti al settore privato nell'Eurozona sono scesi del 2,3% negli ultimi 3 mesi. Il problema non è tanto che i tassi della Bce sono troppo elevati, ma che il meccanismo di trasmissione della politica monetaria (ovvero il settore bancario) è in difficoltà. Nella sua riunione di giovedì la Bce dovrà affrontare il problema, ma come? #F_START# size=3 color=red #F_MID# OK!#F_END# Gli strumenti possibili sono due. Il primo è di iniziare a pagare un tasso negativo sulle riserve che le banche detengono presso la banca centrale (ovvero a tassare le riserve). Date le difficoltà del sistema economico e le ancora maggiori difficoltà di quello bancario, molte banche preferiscono parcheggiare le loro riserve di liquidità presso la banca centrale invece che utilizzarle. Un tasso di interesse negativo indurrebbe molte di esse a usare queste riserve, possibilmente in prestiti. Questa strategia ha due problemi. Il primo che se il tasso di interesse diventa fortemente negativo, le banche cominceranno a detenere le loro riserve in contante invece che in depositi presso la banca centrale per evitare la tassa. L'altro problema è che per stimolare i prestiti, questo meccanismo finisce per tassare tutte le banche, peggiorando la situazione patrimoniale delle banche stesse. #F_START# size=3 color=red #F_MID# OK....#F_END# L'altra possibilità è quella di ricorrere a qualche forma di quantitative easing, ovvero di acquisti di titoli da parte della banca centrale. Ma questo pone un grosso problema alla Bce: che titoli comprare? Negli Stati Uniti la Fed ha comprato titoli di Stato o con garanzia statale. In Europa, però, di sStati ce ne sono molti e non tutti con uguale affidabilità. La Bce comprerà titoli greci o italiani? Dal punto di vista tedesco, potrebbe essere un pericoloso precedente per ulteriori aiuti della banca centrale ai Paesi in difficoltà, aiuti che tolgono la pressione per le riforme. L'altra possibilità è che la Bce compri titoli di alta qualità emessi dal settore privato. Non a caso una settimana fa il governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, non ha escluso la possibilità di acquisti di titoli da parte della Bce. Data la sua reputazione di falco, la dichiarazione ha fatto giustamente notizia. Non deve però stupire la sua predilezione a favore di acquisti di titoli del settore privato.#F_START# size=3 color=red #F_MID# perchè "non deve stupire" ?Spiegalo... è perchè non vogliono deficit esteri in Spagna o Italia... non li vogliono forse perchè dovrebbero finanziarli loro tramite Target2?...#F_END# Questi acquisti avrebbero solo la funzione di aumentare la massa monetaria in circolazione, non di aiutare gli Stati in difficoltà. Anzi alcuni commentatori hanno visto nelle dichiarazioni di Weidmann il desiderio di giocare d'anticipo, evitando di essere messo in minoranza nel prossimo consiglio della Bce, come era capitato di recente. Se Weidmann si dichiara favorevole al quantitative easing purché avvenga con acquisti di titoli del settore privato, riduce il rischio che si formi una coalizione per un quantitative easing fatto con acquisti di titoli pubblici di Paesi periferici (il peggior outcome dal punto di vista della Germania). Questa è anche la soluzione migliore da un punto di vista di possibili effetti sull'economia, perché aggira il problema creato da un sistema bancario in difficoltà. #F_START# size=3 color=red #F_MID# il sistema bancario è in difficoltà perchè gli si è imposto di aumentare dal 4% al 12% del bilancio il capitale, cioè i soldi veri, per cui devono ridurre i bilanci, cioè i prestiti...i 1,000 mld dell'LTRO però gli hanno fatto guadagnare come banditi coi BTP...#F_END# Purtroppo l'Italia non è nella posizione di avvantaggiarsi molto di una simile manovra. Gli acquisti dovranno essere limitati a titoli di alta qualità. Noi non abbiamo molte imprese che emettono titoli e ancora meno imprese che emettono titoli con un rating elevato. Un quantitative easing di questo tipo finirebbe quindi per penalizzarci a dismisura rispetto agli altri Paesi. Spetta al governatore di Bankitalia difendere le ragioni italiane alla prossima riunione della Bce. Può valere più di una manovra economica.#F_START# size=3 color=red #F_MID# Comprare BTP con riserve create dalla BCE farebbe solo scendere dal 2,8% medio al 1,8% medio forse il costo del debito pubblico di nuova emissione... cioè forse risparmi ...10 mld...ma riduci però così anche il reddito da cedole di banche e famiglie italiane che ne hanno il 70% di 7 mld...#F_END# #b# Zingales!!!!! l'analisi sembra ok, ma poi non riesci a fare le somme e vedere che anche se facessero QE in Europa per l'Italia sarebbero forse 10-12 miliardi di deficit in meno,ma compensati da 7-8 mld di cedole incassate in meno dal settore privato ???? Cioè il massimo massimo che ti aspetti, se proprio va di cul, se la Bundesbank cede, se avviene u un miracolo a Francoforte per te... sono 4 miliardi in più di amento del denaro che circola ?! Ehi il PIL è 1550 mld, è uno 0,25% in più di cui parli, ma se sei una famiglia con 1550 euro di reddito e ti danno 5 euro in più in un anno che razzo ci fai ?...#/b#

Il modello economico germanico-giapponese funziona meglio - GZ  

  By: GZ on Giovedì 03 Aprile 2014 00:33

No, io ho solo studiato qualche cosa e prima di scrivere mi informo, leggo...Parlo delle banche e del sistema bancario di Giappone, Corea, Singapore, Malesia, Thailandia (non Hong Kong perchè seguono il modello anglofilo). Tutti seguono il modello giapponese più o meno e a loro volta il Giappone da ^Takahashi Korekiyo#http://www.treccani.it/enciclopedia/korekiyo-takahashi_%28Dizionario_di_Storia%29/^ (il "Keynes giapponese") in poi (negli anni '30) segue il modello germanico classico, quello che nella letteratura economica viene descritto come "il modello renano", impropriamente. Gianlini, la Germania è parte dell'Europa se non sbaglio, anzi fino al 1918 per la verità austriaci e tedeschi dominavano l'Europa, l'europa "germanica" andava dall'Alsazia ai confini dell'Ukraina lo sai no ? (e di nuovo fino al 1941), guarda la mappa sotto dell'Europa al tempo dell'impero asburgico e germanico In sostanza: i tedeschi e i giapponesi avevano elaborato una teoria economica diversa di come deve funzionare il sistema bancario e finanziario dagli "anglofili", i tedeschi l'hanno messa in pratica fino alla I guerra mondiale e poi di nuovo con Hitler e Schacht e anche oggi nonostante tutto hanno un sistema finanziario diverso da quello anglofilo. Ad esempio non incentivano le bolle immobiliari, hanno un sistema di banche regionali e locali semipubblico...Il Giappone poi dal 1945 ha rimesso in piedi il modello "bellico" e lo ha solo adattato al tempo di pace, alla conquista commerciale dei mercati esteri invece che alla conquista militare dei territori esteri. E ad uno ad uno i paesi asiatici "gialli" (non l'India ad esempio...) lo hanno cercato di imitare. Ripeto che il "modello germanico" fino alla prima guerra mondiale sembrava quello vincente economicamente e senza l'intervento, per due volte, degli Stati Uniti a fianco dell'impero britannico per demolire militarmente i "teutoni" l'Europa sarebbe andata probabilmente in quella direzione. Invece hanno prevalso Londra e New York, che hanno un modello di sistema finanziario diverso, in cui il capitale finanziario domina..... In Asia, nonostante il Giappone abbia perso anche lui una guerra contro gli "anglo", cinesi, coreani e malesi seguono un modello più simile a quello germanico originario. Facendo un bilancio direi che il modello economico germanico originario sarebbe quello vincente, se non si è imposto nel mondo è perchè l'impero inglese lo ha distrutto con la guerra due vole #i# (ci si dimentica che sia nel 1914 che nel 1939 fu l'impero inglese a dichiarare guerra alla Germania, non la Germania a dichiarare guerra agli inglesi...)#/i# Il modello economico, del sistema finanziario, germanico-giapponese funziona meglio.

TRATTORIA ITALIA - giorgiofra  

  By: giorgiofra on Mercoledì 02 Aprile 2014 22:30

TRATTORIA ITALIA Giovanni, alla morte del padre, si ritrovò erede dell'attività paterna: la trattoria Italia. Il padre di Giovanni gestiva la trattoria da più di 40 anni, ed aveva una clientela numerosa e fedele. Benchè fosse quasi analfabeta, dimostrò di saperci fare. http://giorgiofracchiolla.blogspot.it/2014_04_01_archive.html

Mosler è una persona seria, quell'altro no - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 02 Aprile 2014 16:26

ascolta, sono stato con ^Mosler a Bergamo#http://www.retemmt.it/attivita-ed-eventi/30-the-mosler-economics-modern-money-theory/event_details^, si è fatto un mazzo così per un mese andando tutte le mattine all'università appena apriva per insegnare e poi ha incontrato una dozzina di economisti in giro, da Terzi a Lugano, a Borghi, a Cesaratto, giù fino a Reggio Calabria, nonchè la Confcommercio, API e altre assocuazioni di categoria. Sono andato a Bergamo ^con Marco DellaLuna#http://marcodellaluna.info/sito/^ che ha scritto ^quindici libri#http://www.macrolibrarsi.it/autori/_marco_della_luna.php?pn=1734&adw_kyw=marco%20della%20luna%20libri&gclid=CNCwlJf6wb0CFeKWtAod2TMA_g^, di cui almeno cinque sul tema della moneta e banche, anche in coppia con gente come Nino Galloni, l'ultimo tradotto in francese e ora ne scrive uno per una casa editrice francese, questo a latere di una carriera di penalista specializzato in due settori, il "finanziario" (truffe e bancarotte) e le vicende di minori (per le quali utilizza anche la sua laurea in psicologia). Della Luna parla bene tre lingue e insomma è una persona molto seria, uno che sembra non aver perso molto tempo nella vita. Non voleva venire perchè diceva che non è d'accordo con la MMT e Mosler. Ho discusso due minuti e poi ho detto: "ferma tutto, ma questo è Barnard, non Mosler che stai citando, guarda che le cose stanno diversamente se ascolti Mosler". Ovviamente quando ha parlato con il buon Warren è rimasto favorevolmente impressionato, mentre sentendo Barnard pensava fosse tutto sbagliato... Barnard per sm.erdarlo ora si è messo persino a dire che ha perso i soldi: Mosler è uno che ha appena investito in un impianto di riciclaggio a Portorico, una fabbrica di cemento a St.Croix e un altra società dei rifiuti a Pittsburgh ed è sempre socio del fondo hedge che ha creato 25 anni fa. Mosler. Mi ha raccontato come ha venduto la banca in Florida, gliela hanno comprata pagando un poco cash e poi una sessantina di milioni di dollari di prestiti, che si è tenuto e alla banca rendevano 2 milioni e a lui 4 perchè capisce la contabilità bancaria meglio di loro. Parlava di ^Larry Fink, il padrone di Blackrock#http://en.wikipedia.org/wiki/Laurence_D._Fink^, di cui ha il cellulare perchè si conoscono e si sentono (è solo uno dei tizi più potenti al mondo). Mosler è una persona molto seria e viene preso sul serio da tutti, nel business e tra gli econmisti, uno che è finito ^sulla copertina dell'Economist#http://www.economist.com/node/21542174^. Barnard ora lo sm.erda, dice che viene in Italia sperando di essere accettato da accademici italiani perchè in america non lo filano... Ehi...Paul Krugman, il più noto economista al mondo, in marzo nella sua colonna sul New York Times che è la più letta al mondo in economia lo ha appena citato come l'esempio più coerente della scuola di pensiero corretta sul deficit pubblico ^"...Why haven’t the kind of people who listened to Peter Hyperinflation-by-2010 Schiff switched to, say, Warren Mosler?.."#http://krugman.blogs.nytimes.com/2014/03/16/charge-of-the-right-brigade/?_php=true&_type=blogs&_r=0^ (Paul Krugman, NY Times, 16 marzo 2014). Non so, ma se io fossi citato da Krugman come quello che ha capito veramente i deficit forse non sarei ansioso di andare all'università di Vibo Valentia per parlare con i prof di economia locali. Mosler lo fa perchè ci crede e basta, non gliene frega niente del resto. Invernizzi e Basciu si sono fatti anche loro un mazzo così e sono persone molto serie. ^Invernizzi#http://www.retemmt.it/categorie-argomenti/storia/itemlist/tag/Ivan%20Invernizzi^ non lo conoscevo, ma è una forza della natura, era un atleta terzo nei 400 a ostacoli in Italia e un olimpionico di Bob a quattro (ha 24 anni) e ha mollato la squadra olimpica per lavorare con Mosler. Per quanto riguarda la comprensione della moneta, debito e via dicendo è gente che discute e ascolta, non che insulta e urla. P.Barnard è uno che parla della lunghezza del suo uccello su Twitter o altrove, passa le sere a scrivere twitter a non so chi che glielo succhino e in questo modo, nonchè con le sue visioni, maledizioni, minacce e sparate galsttiche attrae interesse.. Ma ha insultato ad uno tutti gli economisti della MMT partendo da Randall Wray due anni, senza eccezioni, ha litigato con tutti dandogli dei farabutti appena dopo averli dichiarati i salvatori dell'Italia, insulta chiunque sia in contatto con lui per qualche tempo, minaccia fisicamente ora Bagnai... Purtroppo però in Italia l'insulto indiscriminato, la violenza verbale, il tono apocalittico permanente, il vittimismo accoppiato con l'aggressività volgare vengono scambiati per sincerità o passione e fanno presa. Nel caso di Barnard però c'è qualcosa di veramente squilibrato. Ho detto a Mosler che affidandosi a Barnard stava bruciando la MMT e la causa in Italia e concorda.

il parassita che cresce sempre - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 02 Aprile 2014 15:47

[hobi] #i# ...prestare per decreto ..Gli "zibordini tanto somari " crescono !#/i# Questi commenti illuminano per contrasto, come quando una foto viene più nitida su fondo oscuro.... Tutta l'Asia funziona più o meno così, #F_START# size=3 color=red #F_MID#"prestano per decreto"#F_END# il Giappone, la Corea, Taiwan, Singapore, Malesia, Cina... hai presente quella gente con gli occhi a mandorla di cui si parla perchè dal 10% del PIl mondiale sono arrivati in due generazioni al 40% del PIL mondiale ? Hai mai fatto caso che le banche nono sono mai state un gran investimento come borsa in Asia (a parte Hong Kong) e non sono neanche molte le banche asiatiche quotate ? Hai mai sentito che nel 1999 le banche thailandesi persero ad esempio il -99% esatto in borsa nella famosa crisi ? Che le banche cinesi sono state salvate già due volte, nel 1995 e nel 2000 con perdite pari al 50% del PIL (in teoria). Hai mai sentito dello stato di "sofferenza" delle banche giapponesi che da 25 anni fanno sempre perdere soldi a chi ci invesste ? Sai perchè ? perchè in Asia, in genere, sono controllate, dirette e guidate pesantemente dal governo, il quale vuole che il sistema bancario finanzi l'industria, sostenga l'export e la conquista dei mercati esteri, non ingrassi i top managers, gli azionisti, gli obbligazionisti e si espanda a dismisura succhiando sangue all'economia. Perchè in Asia pensano che la finanza debba essere al servizi dell'industria, agricoltura e servizi. E se le banche si mangiano il capitale poco male, i crediti marci glieli assorbe la banca centrale e ricominciano, l'importante è che l'economia reale funzioni e si esporti (e anche la Germania in parte perchè ha un sistema bancario locale semipubblico di sparkassen e landesbanken che fanno bilanci appena appena in pareggio dato che "prestano per decreto", ma finanziano l'economia reale) Il problema dell'economia occidentale è riassunto qui. La produzione dei beni utili alla vita costa sempre meno grazie alla tecnologia, ma #b#il surplus viene assorbito dai marpioni della finanza, dell'immobiliare, leasing, speculazione immobiliare, cartolarizzazioni, trading (anche), assicurazioni, fondi, blackrock, blackstone#/b# ....il settore finanziario-immobiliare cresce e cresce sempre come un tumore, anche se i servizi che offre sono più o meno sempre quelli e la tecnologia internet, informatica e telecomunicazioni anzi avrebbero dovuto fare scendere il suo peso perchè la produttività nel settore finanziario è salita più che in ogni altro. Ma quello che sono cresciuti a dismisura sono le sue dimenzioni, i suoi profitti e il suo potere

Debito non sostenibile - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 02 Aprile 2014 03:32

L'inflazione nell'eurozona è scesa allo 0,5%, con la Spagna che ha già un -0,1% #b# Oggi con un inflazione crollata allo 0,5%#/b# l'Italia paga in media sul 2,5% sui titoli di stato. Nonostante la BCE abbia portato i tassi a cui presta alle banche al 0,5%, l'Italia #F_START# size=3 color=red #F_MID#paga due punti % in più all'anno#F_END#. Nel 2008, con un inflazione al 4% l'Italia pagava in media sul 3% sui titoli di stato, #F_START# size=3 color=red #F_MID#un punto % di meno all'anno#F_END#. Chi lo ricorda che #b# a fine 2008 in Italia l'inflazione era sul 4%#/b# --- #i# ottobre 2008 L'Istat conferma le stime preliminari. Per i beni ad alta frequenza di acquisto rialzo del 5,4% contro il 5,7% del mese precedente; congiunturale +0,1% ^A settembre frena l'inflazione è al 3,8% dal 4,1% di agosto#http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/economia/inflazione/dati-settembre/dati-settembre.html^ #/i# --- (La BCE aveva portato i tassi a cui presta alle banche al 4,25% nel 2009, sbagliando clamorosamente come al solito le previsioni...era preoccupata dell'inflazione...). Persino Repubblica si accorge che al ritmo attuale di PIL e inflazione il debito pubblico al 134% salirà sempre... #i# (Fubini, Repubblica, 1 aprile 2014) La "sindrome giapponese" può costare 15 miliardi all'Italia L'ANALISI. Nonostante il taglio dei tassi bancari il peso reale per chi ha debiti da pagare è aumentato. ^"L'effetto combinato di crollo dei prezzi e fiscal compact rischia di far saltare i conti pubblici"#http://www.repubblica.it/economia/2014/04/01/news/crollo_prezzi_fiscal_compact-82429657/^ #/i# Non è vero che rischiamo la sindrome giapponese. Magari. Il Giappone aveva e ha una disoccupazione minima, tra il 4 e 5% massimo, noi al 12% e il Giappone ha e aveva tutto il suo debito pubblico in mani giapponesi, noi grazie all'euro ne abbiamo venduto 1/3 a stranieri, per cui di 80 miliardi di interessi ne vanno quasi metà all'estero (gli esteri non hanno bot, solo btp). Inoltre il Giappone teneva e tiene il costo del debito allo 0,5% medio. Il BTP è matematicamente avviato al default restando nel'euro e ovviamente è destinato ad un -30% uscendone, ma il mercato nella sua saggezza (orizzonte temporale di un mese massimo) ha ancora fede che Draghi farà un altro miracolo, dopo quello del 2012. #b# E' possibile che Draghi faccia un Alleggerimento Quantitativo e imitando gli inglesi riduca il peso del debito pubblico ? #/b# Se lo fa sparisce la necessità del vincolo del pareggio di bilancio, tanto i deficit li assorbe la BCE gratis ... e allora si possono fare deficit stimolando la domanda, salta tutta l'ideologia del Fiscal Compact e persino il 3% di limite di deficit di Maastricht!.... Se fai allora deficit pubblici e stimoli la domanda, restando nell'euro, i paesi non germanici vanno in deficit estero (perchè l'euro è sopravvalutato per loro, cioè per Spagna, Italia) e senza la morsa dell'austerità non riducono i loro costi.... Se vanno in deficit estero #F_START# size=3 color=red #F_MID#come razzo si finanzia il decicit estero nell'eurosistema, con la moneta unica ? Si accumulano debiti verso la BCE tramite "Target2"#F_END#...cioè tramite la Bundesbank che fa crediti di riserve alla Banca d'Italia i tedeschi devono finanziare i deficit esteri di Italia e Spagna...e perchè cavolo dovrebbero farlo ? I tedeschi sono gente logica, perchè dovrebbero fare qualcosa di illogico ? Prova a pensare... non c'è modo di uscirne...per l'Italia e la Spagna. Per la Germania e Olanda invece è logico, schiacciando l'inflazione a zero in Italia, leggermente inferiore a quella tedesca ora e negativa per la Spagna, se la gente non si ribella, in qualche anno i costi medi alla fine si riducono. La Deflazione e recessione permanente costringono a ridurre costi e spese e alla fine, dopo diversi anni, tutto quello che c'è in Italia costa meno (in euro). #F_START# size=3 color=red #F_MID#Ai tedeschi un inflazione zero in Italia e Spagna per diversi anni va bene, è quello che vogliono!#F_END# Perchè così quello che resta dell'economia spagnola e italiana diventa più competitiva. Quello che resta.

Perchè le banche non prestano ? Perchè il governo non glielo dice - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 02 Aprile 2014 01:51

notizie da Modena:^"Usura, imprenditore seviziato in casa: tre fermi"#http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2014/04/01/1047180-imprenditore-seviziato-tre-fermi.shtml^ Modena, 1 aprile 2014 - Tre persone sono state sottoposte a fermo dai carabinieri di Caserta nella provincia di Modena. I tre, spacciandosi per affiliati al clan dei Casalesi, nell’agosto del 2013 si erano presentati incappucciati a casa di un imprenditore modenese in difficoltà economiche a cui avevano prestato 25mila euro: motivo della 'visita' era costringere l'uomo a saldare il debito, concesso con tassi usurai del 30 percento al mese. I tre lo avevano sequestrato e seviziato tagliuzzandogli la schiena con un taglierino. ---- ... tagliuzzato per 25 mila euro...bisognerebbe sapere i dettagli, ma insomma... A questo proposito, il Banco Popolare, che avendo assorbito il Banco S.Geminiano è forse la realtà bancaria locale più rilevante, si vanta nel suo piano industriale di aver tagliato il credito a tutti, eccetto quelli super-affidabili (il 92% del credito a imprese va a imprese com rating > 6). ^Come nota Fabio Bolognini#http://www.linkerblog.biz/2014/03/23/quei-conti-del-credito-che-tornano/^: 1) il credito nel 2013 è sceso del -5%, ma le richieste delle imprese sono cresciute, in particolare nell’ultimo trimestre. 2) circa il 40% delle imprese non riesce più a ottenere nuovo credito 3) oltre il 30% delle imprese ha bilanci in perdita a causa della crisi 4) il credito c’è solo per i migliori: ^il 92% delle nuove operazioni di finanziamento sono concesse al migliore 50% dei clienti #http://www.linkerblog.biz/2014/03/23/quei-conti-del-credito-che-tornano/^ (valutati tali secondo i parametri del rating della banca). Praticamente gli altri restano a secco. Ora se guardi i numeri qui a fondo pagina, alle medie e piccole imprese il Banco presta 36 miliardi (in calo di un -5% circa), su un bilancio totale con impieghi per 128 miliardi, quindi un 30% che è molto sopra la media italiana (intorno al 20%), perchè appunto è composto da diverse ex- banche locali che tradizionalmente prestavano di più alle imprese (anche se non disaggrega il dato dei costruttori che sospetto sia rilevante dentro ai 36 miliardi). Alle imprese, che non siano molto grandi, ha prestato un 4 miliardi di meno circa. Ma non per mancanza di soldi. Il Banco ha un parecchi soldi che non utilizza, 18 miliardi solo alla BCE su cui non guadagna niente, li tiene lì per ogni evenienza. #F_START# size=3 color=red #F_MID#Se non presta non è perchè non ha i soldi#F_END# "...Al 31 dicembre 2013, il Gruppo presenta una posizione di liquidità che si caratterizza per la ^disponibilità di ulteriori attivi stanziabili presso la BCE e ad oggi non utilizzati, al netto degli haircut, per 18,2 miliardi#http://www.bancopopolare.it/media/Cs-23-Dati-di-Bilancio-2013_Piano-Industriale.pdf^ di euro rappresentati sostanzialmente da un portafoglio libero di titoli governativi italiani per circa 14 miliardi, che consentirebbe al Banco Popolare di rimborsare i finanziamenti LTRO in qualunque momento. L’esposizione in BCE risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2012 e pari a 13,5 miliardi...." (pag 9) Se leggi i suoi documenti (o i giornali) l'unica cosa di cui si preoccupa è di far salire il suo capitale oltre il 10% perchè i politici europei hanno deciso (Basilea 3...) che le banche devono avere più soldi da parte. Prima della crisi di Lehman non c'erano praticamente requisiti di capitale, alcune banche francesi o olandesi erano al 3%, ora li vogliono spingere al 12% di capitale. Se i politici cambiassero linea e dicessero invece di non preoccuparsi di avere un 8 o 12% di capitale e di prestare alle imprese, una banca media come il Banco Popolare potrebbe prestare domattina almeno 18 miliardi. Il Banco rappresenta meno di 1/20 del totale delle banche italiane come totale di impieghi, senza fare conti precisi e stando larghi le banche italiane potrebbero prestare senza problemi forse 200 miliardi all'economia reale, alle imprese, ma per stare nel sicuro diciamo 100 miliardi. Ci sarà chi pensa che esagero, che faccio analisi grossolane..OK....Allora, oggi, nel mezzo della crisi ecc... Sai quanto è il totale del credito alle imprese in Italia ? 900 miliardi... #F_START# size=3 color=red #F_MID#Sai quanto sono i loro bilanci aggregati totali ? 4,200 miliardi (quattromila duecento miliardi di euro)#F_END#. Sai quanto è stato l'aumento del credito totale nell'eurozona dal 2005 al 2011 (parole di Draghi a Parigi due giorni fa): +60% del PIL dell'eurozona, cioè circa 5,000 miliardi (di cui le banche italiane circa 700 miliardi). Le banche italiane avevano creato 700 miliardi in sei anni e il totale di quello che prestano alle imprese è solo 900 miliardi. Oggi sono piene di liquidità e potrebbero, da bilanci di 4,200 miliardi, prestare 100 miliardi e risolvere la crisi. Ne soffrirebbero in borsa ? Inizialmente di sicuro, ma chi se ne frega, le banche sono in realtà come l'acquedotto e le utilities del gas, devono fornire l'elettricità all'economia per funzionare, mica arricchirsi. E in secongo luogo se le banche prestano 100 miliardi e l'economia riprende poi però hai un feedback positivo, cioè i clienti in difficoltà vedono la loro situazione migliorare con l'economia generale e le banche si ritrovano meno sofferenze e incagli (#F_START# size=3 color=red #F_MID#PERCHE' SONO LORO CHE CREANO IL CICLO ECONOMICO!#F_END#) I più astuti stanno forse intuendo che sto cercando di arrivare alla solita conclusione anche per la via delle banche: i soldi ci sono ! Renzi non deve preoccuparsi di trovare 10 miliardi, che poi diventano 8 e ora sembra siano 5 miliardi che però vanno compensati tagliandone 5 miliardi da un altra parte. Se non vuole sfondare i vincoli del 3% di deficit (ehi...oggi c'era la notizia che la Francia è sempre al 4,3% di deficit, le regole valgono solo per noi italioti eh...), il governo italiano può semplicemente indurre le banche a prestare 100 miliardi. Basta che dica: chi se ne frega di Basilea per ora, tanto ci si deve arrivare nel 2019 a regime e non è obbligatorio. E la Banca d'Italia se vuole può spingere le banche a prestare... Ho usato l'esempio del Banco Popolare, leggendo dai loro stessi documenti, dove dicono che negano il credito a metà dei clienti, che hanno ridotto del -5% il credito alle imprese e il loro bilancio totale, che però hanno solo presso la BCE 18 miliardi non utilizzati, che la loro unica preoccupazione è di aumentare il rapporto tra capitale e impieghi, riducendo questi ultimi e chiedendo capitale ai clienti (e prestando sotto sotto ai clienti più solidi il denaro per fare l'aumento di capitale...) Se il governo italiano, Tesoro e Banca d'Italia, decidessero di usare il loro potere per far prestare di più alle imprese, #F_START# size=3 color=red #F_MID#potrebbero spingere le banche a prestare 100 miliardi senza problemi, perchè hanno liquidità in eccesso molto superiore a questa cifra#F_END# (e perchè come noto, anche se non l'avessero ^possono prestare lo stesso...come spiega la Banca di Ingilterra#http://www.cobraf.com/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123549515#123549515^)

la BCE non farà niente perchè Draghi e Padoan seguono i grafici - GZ  

  By: GZ on Martedì 01 Aprile 2014 19:54

l'articolo di Evans Pritchard qui sotto che è stato ripreso da molti non è però nel giusto, #b# la BCE non farà niente giovedì#/b#. La farsa dei mercati che salgono e dell'economia che sprofonda deve finire, mancano solo i top di S&P, Eurostoxx e Mibtel e Bombay perchè tutti gli altri indici di borsa al mondo il topo lo hanno hanno già fatto negli ultimi sei mesi, dal DAX al CAC al Nikkei, all'IBEX al Bovespa, a Singapore a Hong Kong... persino il Nasdaq. La farsa è oggi concentrata sulle banche europee e in particolare italiane e sul future dell'S&P e Eurostoxx. La BCE sta assistendo all'inflazione che va a zero, che significa che non c'è domanda, che non si spende, ma come dice oggi Padoan per loro è OK #i# ATENE (Reuters) - L'inflazione è particolarmente bassa nella zona euro ma ^non ci sono rischi evidenti di deflazione. Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan#http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIEA3001O20140401^ dopo che ieri l'indice dei prezzi al consumo dell'area ha segnato #F_START# size=3 color=red #F_MID#un +0,5% su anno, minimo dal novembre del 2009#F_END#. "Malgrado questa situazione sia osservata in modo particolarmente attento non ci sono rischi evidenti di deflazione", ha detto Padoan nella conferenza stampa in corso ad Atene a margine dei lavori dell'eurogruppo. "Questa affermazione #F_START# size=3 color=red #F_MID#si basa sul fatto che le aspettative di inflazione rimangono ancorate su livelli normali nel medio termine, si avvicinano al 2%#F_END#". Del tema si occuperà a breve la Banca centrale europea, ha aggiunto Padoan ricordando che una inflazione bassa rallenta il processo di aggiustamento del debito. "Le autorità di politica economica osservano con attenzione l'evolversi della situazione. Ci sarà una riunione del board della Banca centrale giovedì in cui situazione sarà ulteriormente esaminata". I ministri delle Finanze della zona euro hanno anche preso atto che nella zona euro finalmente c'è una ripresa economica che "comprende quasi tutti i Paesi". "La ripresa, prima trainata dalle esportazioni ora viene trainata anche dalla crescita della domanda interna, consumni e auspicabilmente investimenti che negli ultimi anni sono calati un po' dappertutto", ha detto ancora Padoan.#/i# ---- Padooan dice oggi qui che #i#non importa l'inflazione reale che sta andando a zero, è calata dal 2,5% allo 0,5% in due anni, perchè l'inflazione attesa resta al 2%#/i# . Ma che 'azzo è 'sta "inflazione attesa" che è a posto e non scende con l'inflazione reale ? La calcolano in due o tre modi diversi, con sondaggi di "operatori"£ o guardando ai prezzi dei futures dei tassi, cioè in pratica chiedono agli operatori di mercato ! I quali trader e gestori.. seguono il trend dei grafici... per cui Draghi, Padoan &C seguono anche loro il trend dei grafici nel decidere della vita e della morte dei 20 milioni di europei disoccuoati e di altre decine di milioni in difficoltà Bisogna rendersi conto che questi figlii di troika al top delle istituzioni finanziarie e dei governi si basano sui grafici, su come vanno i BTP, i bonds corporate, i junk bonds e le borse: se vanno bene allora pensano di stare facendo la cosa giusta e non cambiano politica. La cosa paradossale e ridicola (anche tragica per una fetta della popolazione) è però che sono le loro stesse politiche che manipolano i mercati finanziari e i rendimenti finanziari, per cui prima manipolano i mercati poi quando questi reagiscono e salgono dicono: " bene... le aspettativce di inflazione sono stabili... la situazione di liquidità e delle banche è migliorata... stiamo progredendo ....la nostra politica sta funzionando". Ma c'è un altra cosa più fondamentale. Al punto in cui siamo ora il denaro o va nella speculazione finanziaria o va alle imprese, è un aut aut, uno esclude l'altro. Perchè ? Se guardi i dati il boom delle emissioni di ogni genere di debito corrisponde ad una contrazione dei prestiti diretti alle imprese medio-piccole e alle famiglie (di quelli che non si cartolarizzano e trasformano in bonds). Nei bilanci dei grandi fondi e grandi banche non c'è spazio pra per entrambi! (perchè i mercati sono così "gonfi" che richiedono tutte le munizioni che hanno per tenerli su) Se si tratta di bonds e bonds cartolarizzati che trattano sul mercato allora il QE e le politiche delle Banca Centrali li fanno salire di valore e li comprano. Se si tratta di credito diretto, che non passa per i mercati, dato che riflette l'economia reale e non è gonfiato dalla speculazione, non hanno interesse. Perchè un prestito dalla Banca delle Marche ad un impresa marchigiana non risente del boom dei mercati... non ci puoi speculare sopra... Quindi #F_START# size=3 color=red #F_MID#più i mercati salgono più il credito diretto alle imprese e alle famiglie (che non sia cartolarizzabile) si contrae#F_END# e più si contrae più l'economia frena ... e la domanda si raffredda e l'inflazione va a zero. Draghi, Padoan & C però si basano (e lo dichiarano) invece largamente sull'andamento dei mercati per giudicare la situazione...per cui per loro è OK e non vogliono fare niente di diverso...

IL BASTONE E LA CAROTA - giorgiofra  

  By: giorgiofra on Martedì 01 Aprile 2014 10:10

Esistono due metodi per ottenere il meglio da una persona: uno punitivo ed uno premiale. A differenza di quel che crede la maggioranza io sono fermamente convinto che il sistema che premi l'impegno e la qualità sia quello più efficace. http://giorgiofracchiolla.blogspot.it/2014/03/il-bastone-e-la-carota.html

Un comune inglese crea moneta e la usa per pagare lavori utili... - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 01 Aprile 2014 00:43

Un quartiere di una città inglese (Hull City Council) ha annunciato oggi che ^creerà una moneta digitale che distribuisce in cambio di ore di lavoro#http://www.telegraph.co.uk/technology/news/10734073/Hull-Council-printing-its-own-money-by-paying-digital-cash-for-voluntary-work.html^ in servizi e lavori di pubblica utilità, un programma di creazione di moneta rivolto a chi è disoccupato o sotto la soglia di povertà. La moneta digitale viene creata con un software simile a quello dei bit-coin Ma #F_START# size=3 color=red #F_MID#la gente accetterà queste monete digitali create "dal niente" ? Certo, PERCHE' IL COMUNE LE ACCETTA PER PAGARE LE TASSE#F_END# (in questo caso comunali). Il comune sta studiando un modo di farli accettare nei negozi del quartiere, i quali a loro volta poi la userebbero per pagare le loro tasse. Questo è un esempio perfetto di quello che si può e si deve fare. E' un illustrazione pratica e reale dei principi dell'economia monetaria: 1) la moneta è quello che il governo (locale o nazionale) decreta che accetterà per pagare le tasse 2) il governo di conseguenza ne crea, senza costo, quanta ne vuole e da lavoro a tutti quelli che vogliono lavorare #i# (Si può fare in Italia ? Penso di sì, ma occorre ovviamente controllare la legislazione, qualcuno che fa l'avvocato vuole controllare ?)#/i# Un mese fa una ^tribù indiana in America nel South Dakota ha cominciato a emettere un clone dei Bitcoin#http://www.telegraph.co.uk/technology/news/10668018/Native-Americans-adopt-bitcoin-clone-as-official-currency.html^ per pagamenti interni e come moneta di riserva oltre al dollaro, si chiama "MazaCoin" e chi l'ha inventata dice che può essere il "nuovo bisonte" per gli indiani (Febrauary 28, 2014, "Native Americans adopt bitcoin clone as official currency" The Oglala Lakota Nation, which occupies land in North and South Dakota, has adopted "MazaCoin" as its official currency and mined a national reserve for times of hardship...) ---- Telegraph, 31 marzo 2014, ^"Hull City Council is creating its own Bitcoin-like digital currency called HullCoin which it will donate to people in return for carrying out voluntary work"#http://www.telegraph.co.uk/technology/news/10734073/Hull-Council-printing-its-own-money-by-paying-digital-cash-for-voluntary-work.html^ The unprecedented move is a bid to “tackle poverty” and boost the local economy. Struggling residents will carry out "voluntary work" and receive HullCoins as payment. These digital coins could then be used to pay rent or council tax, or buy other goods and services such as fruit and vegetables. Council workers are currently investigating whether deals could be signed that would even allow them to be used at highstreet shops such as Asda. Those virtual earnings would not be taxable or affect any existing benefits claims because digital money is not yet treated as traditional currency by HMRC or the Department for Work and Pensions, the council said. Dave Shepherdson, the council’s Financial Inclusion Support Officer, said that problems would only arise if people used online exchanges to convert HullCoins into cash. Digital currency is "mined" into existence by a computer carrying out complex and specific calculations. Cryptographic systems then track who owns which coins and enable them to be transferred from person to person. Coins are kept in a "wallet" which takes the form of a small computer file. Shepherdson estimated that it would take between ten and 12 weeks for the council to mine enough coins to pay for the hardware it had bought to power the project. After that, the scheme would be in profit. The authority is currently mining with a computer fitted with two powerful Sapphire R9 290X graphics cards. “We’re printing our own money, I suppose,” he said. If successful, the project could be expanded in scope and split out into its own company that would act as a “digital bank of Hull” and provide other crypto-currency services to the community. Shepherdson said that the project was being launched slowly with a "softly, softly" approach but that it would be up and running within weeks. Rather than being based on the most popular digital currency in use today, Bitcoin, HullCoin is a hybrid of two other coins called FeatherCoin and Ven. It is not the first time that a digital currency has been created with the aim of social reform. Chiefs of a native American tribe adopted a new coin called MazaCoin as their official national currency earlier this year. The Lakota people are indigenous to parts of North and South Dakota and are made up of a confederation of seven Sioux tribes, with notable members including Sitting Bull and Crazy Horse, who defeated Custer at the Battle of Little Bighorn. Developer Payu Harris said that he hoped it would help lift the tribe out of poverty: “I looked at how things were for the tribe now and suddenly had an idea about how we might fix it. We can’t continue to be 20 years behind the times, always trying to catch up. We have to be forward-thinking. "I think crypto-currencies could be the new buffalo. Once, it was everything for our survival. We used it for food, for clothes, for everything. It was our economy. I think MazaCoin could serve the same purpose."

heque or cash ? a Hong Kong... - ciciola  

  By: ciciola on Lunedì 31 Marzo 2014 08:08

Vorrei "allungare" la storia di Giorgio, che leggo sempre con molto interesse, raccontandovi cosa mi è successo giovedì scorso qui ad Hong Kong... Ero piuttosto scettico se divulgare questo fatto realmente accaduto oppure evitare: alla fine ho deciso di renderlo pubblico... Intorno alle 7,30 del mattino esco con mia figlia per accompagnarla a scuola e, appena fuori dal garage del palazzo, vengo tamponato da una macchina: alla guida riconosco una signora che abita nella mia stessa scala... Scendiamo entrambi dalle rispettive auto e, dopo aver constatato il danno, lei si avvicina a me molto dispiaciuta del fatto e mi chiede: cheque or cash??? Io, non avendo ancora mai vissuto in prima persona qui un'esperienza simile, rimango un po' perplesso e le chiedo di aspettare un po' perché vorrei far valutare il danno... Ci scambiamo i rispettivi numeri di telefono, facciamo qualche foto, ci salutiamo: ognuno per la propria strada... Verso le 9:30, mi metto in contatto con un carrozziere, gli mando le foto via WhatsApp e gli chiedo un preventivo... Dopo poco, la tipa mi scrive, sempre su WhatsApp, e mi comunica che il suo meccanico dopo aver visto le foto avrebbe riparato il danno per 2,000 HKD... Allora io le rispondo e le dico che sto ancora aspettanto il prenventivo dal mio... Prima di pranzo, mi arriva il preventivo scritto su carta intestata, sempre via WhatsApp, dal carrozziere: vuole 3,000 HKD... Lo giro alla signora che praticamente in tempo reale mi chiede un'altra volta: cheque or cash??? Le dico che va benissimo un assegno... Mi replica: te lo lascio nella buca delle lettere... La sera, intorno alle 20, rientro a casa, passo per la buca delle lettere e trovo un pacchetto di cioccolatini, l'assegno ed un bigliettino di scuse: incredulo, le scrivo subito due righe per ringraziarla... Ho voluto raccontare questa storiella perché quelli che mi conoscono sanno che sto vivendo un "dramma" italiano da oltre 5 anni: forse più che un dramma dovrei dire una "farsa"... A Napoli, il 1° gennaio del 2009, un autobus di linea ha distrutto completamente la mia auto, che ho dovuto rottamare, regolarmente parcheggiata... Sono trascorsi oltre 5 anni e sono ancora in causa con l'assicurazione che non vuole risarcire il danno... Immaginate cosa ho provato giovedì sera quando ho visto l'assegno ed i cioccolatini nella buca della posta: erano trascorse poco più di 12 ore dal sinistro...

PARIGI - giorgiofra  

  By: giorgiofra on Domenica 30 Marzo 2014 20:44

PARIGI Alfredo è un ristoratore italiano che svolge la sua attività proprio di fronte al moulin rouge. E' a Parigi da oltre 14 anni, proviene da Benevento ed è solare e loquace come tutti i meridionali. Come ogni italiano all'estero, mostrando tutto il mio provincialismo, ho preteso di fare un pasto al giorno con piatti nazionali, con buona pace della cucina francese, che trovo pretenziosa ed inconsistente. http://giorgiofracchiolla.blogspot.it/2014/03/parigi.html

Siamo sempre di piu! - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 27 Marzo 2014 21:48

^Domenico DeSimone#http://domenicods.wordpress.com/^ è un avvocato che ha scritto anche lui diversi libri negli ultimi quindici anni, finora rimasti nell'oscurità, sul tema che però ora piano piano forse comincia a venire alla luce. DeSimone si aggiunge alla lista, ^Marco della Luna#http://www.macrolibrarsi.it/autori/_marco_della_luna.php^ che ha scritto anche lui diversi libri, il prof di fisica ^Cesare Padovani...#http://www.youtube.com/watch?v=ofrSAW6Rw6U^, l'ing. ^Alberto Medici con la Monia Benini#http://www.youtube.com/watch?v=P-04xlQTKcA^, questo pubblico ministero, ^Gennaro Varone#http://cobraf.com/forum/coolpost.php?topicGroupID=1&topic_id=3291&reply_id=123548755^ di Pescara... Ovviamente tutti quelli della MMT Italia... Siamo sempre di piu! Bisogna solo che ci conosciamo meglio.. ---- Domenico de Simone il 22 marzo 2014 ^"Toh, questa poi! La Banca d’Inghilterra si accorge che il denaro è creato dalle Banche con il debito…"#http://domenicods.wordpress.com/2014/03/22/toh-questa-poi-la-banca-dinghilterra-si-accorge-che-il-denaro-e-creato-dalle-banche-con-il-debito/#more-1529^ Come dire, meglio tardi che mai! Dopo aver negato l’evidenza per anni, dando dell’imbecille, dell’incompetente, dell’incapace, dell’ignorante eccetera eccetera, a quei (pochi) pazzi che come me raccontavano una storia diversa sulla creazione del denaro, con l’ultimo Bollettino trimestrale emanato pochi giorni fa e riferito al primo quarto del 2014, la Banca d’Inghilterra confessa candidamente che in effetti i prestiti bancari creano denaro concedendo i prestiti alle persone ed agli enti, pubblici o privati, che glieli chiedono. Questa stupefacente (per loro) novità, non si ferma qui. Il report scritto dalla Direzione di Analisi Monetaria della Banca, aggiunge ovviamente che le banconote non rappresentano affatto beni reali (ma va?), ma sono come delle “cambiali accettate” universalmente riconosciute e che vengono create per lo più dalle Banche mediante la concessione dei prestiti. Inoltre, quando il debitore ripaga il prestito alla Banca, la moneta creata al moneto del prestito viene “distrutta” ma non gli interessi che restano nel sistema. Infine, le Banche Centrali sono “creatori di ultima istanza di denaro”, ma soprattutto regolano la quantità di moneta agendo sul tasso di interesse così che i soggetti economici aumentino il loro debito, aumentando così la massa monetaria, o lo riducano, riducendo al contempo la massa monetaria. La storiella che veniva raccontata finora dalle banche a proposito della creazione di moneta, era che questa rappresentava ricchezza reale prodotta e depositata presso le banche in varia forma (oro, argento e mirra, per esempio). All’improvviso, la Banca d’Inghilterra vuota il sacco e confessa quello che tutti coloro che hanno affrontato con onestà intellettuale questa materia sanno benissimo, così come lo conoscono perfettamente anche quella maggioranza di economisti e di operatori della finanza che ha studiato il problema, e però lo negano sia in pubblico che in privato (non si sa mai che qualcuno possa registrare la conversazione), accusando di ignoranza, di incompetenza e chi più ne ha più ne metta chiunque osasse sostenere la verità. Riporto un brano dal mio libro Un’Altra Moneta la cui prima edizione per i tipi della Malatempora risale al 2003 (pagina 11, il grassetto e il corsivo sono originali): “I soldi li fanno le banche che te li danno solo se ti indebiti, e se ti indebiti caschi necessariamente nella logica del profitto, altrimenti non potrai mai restituire il tuo debito. In realtà non ci riesci lo stesso, ma se paghi gli interessi e cresci con il fatturato, le banche ti creano altro denaro indebitandoti ulteriormente così che il loro profitto possa crescere (non dobbiamo dimenticare che le banche hanno bisogno per fare soldi di qualcuno che si assuma il debito). Le conseguenze sono quelle che vediamo oggi: tutte le aziende sono oberate di debiti e ogni tanto qualcuna che non ce la fa a ripagare il suo debito viene eliminata. Al suo posto sono pronti in mille ad assumersi quei debiti e tentare l’avventura. L’economia cresce solo con il debito, che è poi il modo del potere finanziario di creare il denaro. Quello che interessa alle banche non è che il debito sia restituito, poiché esse sanno benissimo che in molti non potranno farlo, ma che si viva nella logica del profitto e della riproduzione del capitale. Alle banche interessa l’anima degli uomini, esse vogliono indurre comportamenti che presuppongano la logica del profitto. Solo così possono perpetuare il loro potere.” L’”oggi” cui si riferisce il testo è la fine del 2002, quando ho iniziato a scrivere il libro, e quello riportato è un brano da una delle prime pagine. Ancora prima, nell’ormai lontano 1999, a pagina 22 del mio libro “Un Milione al Mese a tutti: Subito!” edito dalla Malatempora, scrivevo testualmente così: “Ci si accorse che la banca, per questa via, creava denaro! Emettendo certificati su certificati, ovvero note di credito su note di credito. Il termine banconota nasce così, ad indicare appunto, una nota di credito emessa da una banca per l’importo espresso sulla facciata della nota stessa, mentre il retro (come oggi per le cambiali e gli assegni) era riservato alle girate dei possessori.” Appunto esattamente quello che oggi, a distanza di quindici anni, sostiene la Direzione di Analisi Monetaria della Banca d’Inghilterra. Si fossero letti il mio libro, si sarebbero risparmiati la fatica, ma tant’è anche l’America, oltre all’acqua calda, sono state scoperte tante volte. E qualche riga dopo aggiungevo: “Infatti, se ancora credete che la base della moneta cartacea sia l’oro, toglietevi questa idea dalla testa. Non c’è più alcuna corrispondenza tra la moneta in circolazione e l’oro e gli altri preziosi depositati presso le casse dello Stato.” Anche questo concetto è stato pedissequamente ribadito dalla BoE nel suo report. Ovviamente, queste sono solo alcune righe, poiché entrambi i libri, così come quelli che li hanno seguiti, sono centrati sul problema della creazione del denaro da parte delle banche e la conseguente creazione di debito per gli interessi. Ed i meccanismi sono spiegati nei dettagli con molta chiarezza. Basta andare a leggere (ogni tanto fa bene, nonostante la grande maggioranza degli italiani, oltre il 95% per cento, pensa che leggere un libro faccia male alla salute e non legge assolutamente nulla…) Per quale ragione la Bank of England ha deciso di raccontare questa storia? Bella domanda! Forse perché la verità stava venendo fuori, visto che se quindici anni fa queste erano considerate eresie di qualche folle, da qualche tempo, ne parlano in molti e le domande diventano sempre più pressanti. Ma non credo che basti questa spiegazione, diciamo così, euristica. Il problema è che il sistema bancario non ce la fa più a sostenere il debito e le sue logiche perverse e quindi anche al suo interno si sta cercando, e aggiungo disperatamente, una soluzione. E se finora chi osava mettere in discussione le fondamenta stesse del sistema era additato al pubblico ludibrio, adesso la soluzione deve essere trovata e al più presto, prima che il sistema imploda. Forse siamo davvero vicini alla crisi finale del sistema finanziario globale, e non certo per i venti di guerra che cominciano a soffiare forte anche in Europa. Quelli, semmai, sono una conseguenza della crisi finanziaria globale. Il sistema di creazione di moneta sul debito genera interessi in misura esponenziale. La proporzione è quella del “Debito della Madonna”, se qualcuno ricorda quella divertente storiella raccontata dalla compianta Margrit Kennedy a Roma durante il convegno sulle monete locali nel 2006. In quel caso, il pannolino comprato per coprire Gesù Bambino era stato pagato con un debito di un centesimo di euro, che in duemila anni aveva generato un debito talmente grande, che per pagarlo, il Signore dei Cieli avrebbe dovuto creare qualche migliaio di galassie per recuperare tutto l’oro in esse contenuto e ripagare il debito! Questo è il link a quell’articolo. Insomma, una pura follia che si moltiplica in misura esponenziale ogni istante che passa. Forse siamo vicini al collasso e nelle Banche qualcuno si è accorto che non esiste una soluzione. Almeno, che non esiste una soluzione all’interno del sistema e che occorre inventare qualcosa di nuovo per sdebitarsi. Oppure sarà una guerra devastante a sdebitarci, una guerra atomica che elimini buona parte della popolazione della terra e con essa buona parte delle ricchezze e del debito che ne consegue. Qualcuno deve essersi accorto che questa è una follia ancora più grande del debito per il pannolino di Gesù. Una follia che porta all’estinzione dell’umanità o giù di lì. Ed ha lanciato l’allarme dicendo la verità che tutti facevano finta di non conoscere. Adesso non si può più nascondere, il Re è nudo. E l’unica soluzione possibile, come ripeto da tempo, è il tasso negativo. Non solo per uscire dall’economia del debito e stare tutti molto meglio da subito, ma per evitare che l’umanità si estingua per la follia di qualche potente, tanto avido quanto stupido. Dobbiamo subito cominciare a fare le Faz, l’unico modo concreto per uscire da questa follia. Ora, non domani. Sarebbe troppo tardi.

La Bundesbank sta cedendo e va verso il Quantitative Easing. - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 27 Marzo 2014 21:19

La Bundesbank sta cedendo e va verso il Quantitative Easing. DI AMBROSE EVANS-PRITCHARD Telegraph L'ultimo baluardo sta cadendo. Anche la venerabile Bundesbank sta arretrando come i gamberi verso un quantitative easing. Sembra che l’inflazione in calo in Germania abbia finalmente tolto dalle sue certezze ideologiche il sacerdozio monetario. Oppure, per dirla in altro modo, il Pfennig si è accorto che l’Eurolandia è a un passo dalla trappola deflazionistica, un risultato che potrebbe determinare il caos a causa delle dinamiche debitorie dell'Europa meridionale, rendendo impraticabile l'euro e, in ultima analisi, infliggere danni enormi alla Germania. Il capo della Bundesbank, Jens Weidmann, non era proprio giulivo per il QE nel commento rilasciato a Market News questa mattina, questo va detto, ma il fatto segna un netto cambiamento politico. "Le misure non convenzionali prese in considerazione sono un territorio in gran parte inesplorato. Ciò significa che dobbiamo discutere sulla loro efficacia, e anche sui costi e gli effetti collaterali”, ha detto: "Questo non significa che un programma di QE sia da escludere assolutamente. Ma dobbiamo fare in modo che il divieto di monetizzazione sia rispettato." Almeno possiamo mettere in soffitta l'argomento fasullo secondo cui il Trattato dell’UE (Articolo 123) vieta i QE da parte della Banca Centrale Europea. Questa tesi è stata sempre una cortina di fumo. Gli acquisti di obbligazioni sono di solito definiti operazioni di mercato aperto, uno strumento delle banche centrali che risale ai primordi della storia monetaria. L'acquisto di titoli a tappeto (non solo quelli degli stati insolventi) è uno strumento standard di gestione. Il signor Weidmann ha detto che preferisce i tassi di interesse negativi come prima opzione. Si tratta dell’ammissione da parte della BCE di quanto sia allarmata dalla forza dell'euro, che si sta avvicinando alla soglia del dolore di 1,40 dollari, dal momento che i tassi negativi sono un modo ultrasicuro per far abbassare il prezzo della valuta. "Se si voleva contrastare le conseguenze di un forte apprezzamento dell'euro per le prospettive inflazionistiche, i tassi negativi sembrano comunque essere una misura più appropriata di altre", ha detto. Proprio così. Christine Lagarde del FMI ha riferito che il rischio deflazione in Europa può essere dato al 20 per cento, parecchio, visto i danni che potrebbe fare. Infatti, come spiegato da un articolo del FMI, il problema è già enorme anche a livelli bassissimi di inflazione. Sappiamo tutti cosa potrebbe spingere l'Europa oltre l’ostacolo. La Cina ha investito lo scorso anno 5 trilioni di dollari in capitale fisso, tanto quanto Stati Uniti e Europa insieme, creando un ulteriore eccesso nell'economia mondiale. Ciò sta inviando un impulso deflazionistico in Europa, ancor di più se si pensa che la Cina ha svalutato lo yuan del 2% quest'anno. Come si può vedere dal grafico qui sotto, questa mattina dalla Spagna abbiamo avuto un fresco allarme deflazionistico. L’inflazione alla produzione è al -2,9%. ambro2 L’indice HICP di Eurostat sull'inflazione "a tassi costanti" - al netto dell’austerità - dimostra che 23 dei 28 paesi dell'Unione Europea hanno visto un calo dei prezzi negli ultimi sette mesi. In parole povere, l'inflazione da giugno sta correndo a un tasso inferiore all’1% in Francia, al 2% in Olanda, Belgio e Slovenia, meno del 4% in Italia, Spagna e Portogallo, meno del 6% in Grecia, e meno del 10% a Cipro. Svezia e Svizzera sono già in deflazione. Sono tutti a sperare in un QE, come alcuni in Germania riconoscono. Il direttore di DIW, Marcel Fratzscher, ha detto il mese scorso che la BCE dovrebbe effettuare acquisti mensili di obbligazioni per 60 miliardi di €. “Per la BCE è giunto il momento di agire. Altrimenti l'Europa rischia di cadere in una pericolosa spirale verso il basso", ha detto. "La BCE deve contrastare la minaccia di deflazione con rapidità e decisione, e lanciare un programma di larga scala per l’acquisto di obbligazioni sul modello della Federal Reserve", ha detto. La quantità mensile dovrebbe essere pari allo 0,7 per cento del debito pubblico dell’eurozona, quindi paragonabile al "QE3" degli Stati Uniti. Gli storici osservano questo episodio e si chiedono come la BCE possa giustificare di aver permesso un'inflazione che si è ripiegata allo 0,7%, di aver lasciato che l’aggregato M3 si sia atrofizzato sullo zero per nove mesi, e di aver lasciato contrarre il credito in tutta l’UEM per mesi e mesi a un ritmo accelerato. Mario Draghi della BCE ha molte qualità, ma le sue reiterate affermazioni di un‘assenza di rischio deflazionistico in Europa – e che la situazione è simile a quella del Giappone alla fine degli anni ’90 - non sono molto edificanti. Ieri a colazione ho parlato col professore di Tokyo Motoshige di questo parallelo col Giappone. (È membro del Consiglio sulle Politiche Economiche e Fiscali del Giappone ed è un architetto chiave dell’Abenomics) . "L'Europa è in una posizione molto simile a quella del Giappone negli anni ’90”, ha detto, annuendo vigorosamente sul fatto che la BCE sia compiacente con sé stessa. Per alcuni aspetti la zona euro è in una forma peggiore, perché manca di un sistema bancario e fiscale unificato, o di un governo coerente che sia in grado di prendere decisioni rapide in caso di crisi, ha detto. È una questione interessante sapere se la Bundesbank possa facilmente appoggiare un QE dopo che la Corte costituzionale tedesca ha stabilito il mese scorso in tono imperioso che il piano di salvataggio della BCE per le obbligazioni di Italia e Spagna (OMT) è probabilmente "arbitrario". Ha affermato che l’OMT "eccede il mandato di politica monetaria della BCE, viola le competenze degli Stati membri, e trasgredisce il divieto di finanziamento monetario del bilancio". La sentenza non vieta gli acquisti di obbligazioni da parte della BCE in quanto tali, ma alza l’asticella politica per il quantitative easing a un livello quasi irraggiungibile. L'ironia è che Weidmann di Bundesbank è lui stesso responsabile per la ferocia della sentenza della Corte. È stato lui che alle udienze ha testimoniato in modo tranciante - anche se educato, come sempre - contro le politiche della BCE. Riuscirà ora a liberarsi dalla sua stessa trappola? ******************************** AMBROSE EVANS-PRITCHARD Telegraph Link: Monks recant: Bundesbank opens the door to QE blitz 25.03.2014

rendimenti contro natura ! - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 27 Marzo 2014 20:25

I segni della fine si moltiplicano Dopo il matrimonio gay, ora hai che rendimenti che pagano le aziende più indebitate sino ora in alcuni casi più bassi nel Sud-Europa che nel Nord-Europa! Tra un poco i fiumi invertiranno il loro corso... Non è solo il BTP a dieci anni che è sceso al 3,3% hai i rendimenti corporate che sprofondano in Spagna, Italia, Grecia, Portogallo... Una banca greca che emette bonds senza problemi...le obbligazioni ipotecarie ABS che ritornano, Blacrock che si compra le banche italiane, Soros che compra immobili della Coop, gli immobili commerciali in Spagna a +30% in un anno, Goldman Sachs che compra migliaia di appartamenti in Spagna Incorniciare questo articolo, dopo il crash verrà ricordato come uno dei segni finali che lo annunciavano March 27, 2014 1:15 pm Europe periphery gains in high-yield rush By Andrew Bolger ---- dal Financial Times di oggi ...investors’ hunger for yield has turned bond markets upside down. In a sharp turnround, some companies in the crisis-hit “periphery” of Europe are now able to borrow more cheaply than companies in the “core”. This remarkable shift is captured in data from JPMorgan Asset Management, which shows high-yield bonds issued by some companies in the periphery have been trading on lower yields, which move inversely to prices, than similar debt sold by companies in northern European countries.... The reversal in sentiment towards the subinvestment grade debt issued by companies from Italy, Spain, Portugal, Greece and Ireland is striking. Less than two years ago, at the height of the eurozone debt crisis, such companies were paying yields 4 percentage points higher than the equivalent in the core. Many market observers do not expect this to persist. But the fact that it has happened underlines the huge appetite for peripheral European debt among high-yield investors who have become wary of emerging markets. “The euro area periphery has recently been cast as a relative safe haven for investors looking to reduce exposure to emerging markets risks,” says Chetan Modi, head of European leveraged finance with Moody’s. “The high-yield corporate market has become crowded with buyers, with not much issuance for some time,” says Christine Johnson, head of fixed income at Old Mutual Global Investors. “Those with paper outstanding will be some of the best surviving companies, so if you can get over their Italian-ness or Spanishness, they offer attractive returns.” Of course, some countries from the “periphery” are not that peripheral. Fiat, the motor group based in Italy but dependent on the global economy, was last year the biggest issuer of high-yield bonds from the periphery, raising more than $9bn. It was back in the market last week, raising $1.4bn at 4.75 per cent. The European high-yield market has also benefited from the desire of US investment fund managers to rebuild their exposure to the region’s companies as concerns over the eurozone crisis have receded. Bank of America Merrill Lynch says that last week saw inflows of $903m into European high-yield credit funds, compared with $517m going into European investment grade funds, while leveraged loans saw outflows of $14m. A senior banker says: “It could be some fund managers who might prefer German bonds have been mandated to buy only European peripheral bonds, so they have to choose between doing that and staying in cash – and cash stinks in the current environment because it offers such a low return.” With European high-yield bonds offering yields of about 3.8 per cent, Peter Aspbury, at JPMorgan Asset Management, concedes there is a debate about what is really high yield. “Against that, default rates remain low – so investors are being well compensated at a time when the yield on five-year Bunds is 0.699 per cent.” The growth in issuance has been supported by the stabilisation of credit across Europe, says Moody’s. Negative rating outlooks on corporates in the euro area periphery fell to 22 per cent at the end of last year, from 63 per cent at the start of the year. High-yield corporate issuance from the periphery last year doubled to $24bn and increased to 27 per cent of total issuance from the European Union – up from 18 per cent in 2012, according to Moody’s. One reason participants are confident the peripheral high-yield market will remain strong is that most of last year’s bond proceeds were used for refinancing. With banks under pressure to shrink their lending to repair balance sheets, more companies are likely to tap the high-yield market for funding rather than banks. But the drop of yields from companies in the European periphery towards those in the core will be limited by the fact that government debt still tends to act as benchmark for the bond market and – even after the recent compression in yields – interest rates for sovereign debt are lower in the core than in the periphery. Ms Johnson says the narrowing of peripheral yields over those of core countries will not last. “If the present situation continues, there will be more supply and the situation will normalise,” she says. “There is a host of companies from the periphery who have been locked out for three to four years.”

l'IPO più assurdo del secolo - GZ  

  By: GZ on Giovedì 27 Marzo 2014 19:11

i titoli più assurdi come valutazione del Nasdaq, i biotech, i social network, i servizi online e di "cloud", Tesla e affini e il solare cominciano a dare segni di crisi, ma il titolo top di tutto questo fenomeno è Castlight Health, che è stato quotato dieci giorni fa a 40 dollari, dopo che le stesse banche d'affari puntavano ai 11-13 A 40 dollari costava 104 volte il fatturato, quello che fa è un servizio online di informazione sui piani sanitari complicatissimi di ObamaCare, nessuna tecnologia particolare, solo un sito che da informazioni sanitarie. E' stato definito ^"l'IPO più assurdo del secolo"#http://finance.yahoo.com/blogs/the-exchange/castlight-health--most-overpriced-ipo-of-the-century-134049448.html^ ogni giorno scende ora e non smetterà fino a 10 dollari minimo, ma la valuazion giusta satebbe più sui 2 dollari

Deficit pubblici del 15% del PIL per l'Italia - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 27 Marzo 2014 14:35

[MR]#i# Quello che le chiedo è però un'altra cosa: è d'accordo con me che anche in questo caso, sono necessari dei disavanzi pubblici, sia perchè l'output gap è un fenomeno del tutto fisiologico nel capitalismo, sia perchè (ma in questo caso la questione è più complessa) lo sviluppo dell'economia reale si fonda sulle infrastrutture che i privati tendenzialmente non realizzano perchè caratterizzate da rendimenti troppo spostati nel tempo? Faccio notare che sia l'Italia che il Giappone, che per mezzo secolo hanno sostanzialmente seguito il modello di sviluppo dirigista e protezionista a cui lei accenna, avevano disavanzi pubblici.#/i# -- Sicuro, per un paio di anni di seguito occorrebbe avere #F_START# size=3 color=red #F_MID#deficit pubblici anche del 15% del PIL oggi in Italia#F_END#, è l'unico modo per ridurre il peso delle tasse e tornare a far funzionare l'economia! Per chi pensi che sia folle innanzitutto va ricordato che USA, Giappone e Gran Bretagna sono arrivati al 12% del PIL di deficit e in secondo luogo spiego di nuovo che si può ottenere lo stesso effetto usando un "trucco". Bisogna partire sempre ragionando in termini di MILIARDI, così non ci si confonde come con le percentuali. Il #b# PIL Italiano#/b# è di 1560 miliardi, la #b#Spesa Pubblica#/b# sui 720 miliardi + circa 80 miliardi di interessi totale 800 miliardi (arrotondo, diciamo che arrivi intorno al 53% del PIL di spesa pubblica), le #b#Tasse#/b# incassate sui 750 miliardi. Come noto le imposte incassate totali sono un 3% del PIL in meno (2,7% per la precisione in questo momento) come tutti sanno (il vincolo del 3%!!!!) delle uscite dello stato totali. Per cui quanto fa ? con circa 45 miliardi di deficit pubblico, se la spesa pubblica si avvicina agli 800 miliardi le imposte sono sui 750 miliardi e rotti (se il numero esatto è 820 o 780 del totale della spesa sottrai sempre un 45 miliardi circa di deficit pubblico e ottieni le imposte incassate dallo stato, sto arrotondando i numeri e dando ordini di grandezza ora..) ^Il problema in Italia è ridurre le imposte da, diciamo, 750 miliardi l'anno a 550 miliardi#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^ circa, in modo da ridurre IMU/Tares, accise, Irpef, trattenute in busta paga (alias "cuneo fiscale"), Irap, IVA (anche se qui i trattati EU forse lo vieterebbero), imposte sui rifiuti... insomma devi #F_START# size=3 color=red #F_MID# ridurre di circa 200 miliardi le tasse#F_END#, per riportare l'imposizione fiscale totale in Italia in linea con quella della Svizzera, degli Stati Uniti, della Corea, di Taiwan e della maggioranza dei paesi asiatici (ehi.. il Giappone ha tuttora l'IVA al 5%!). E' inutile confrontarsi sempre e solo con la Germania o la Svezia, dove la spesa pubblica è più produttiva in media che da noi, bisogna #F_START# size=3 color=red #F_MID#confrontarsi con gli americani e la media dei paesi asiatici e ridurre le tasse in percentuale al loro livello.#F_END#. Se fai i conti bisogna ridurre le tasse di un 12-15% del PIL. In questo modo risolvi la crisi economica e rimetti in carreggiata l'economia italiana (poi restano tutti gli altri problemi... sprechi, ingiustizie, mafie...ma intanto l'economia funziona) Il bello però è che possibile realizzarlo, da subito e senza prima uscire dall'Euro. Nella proposta di Cattaneo et moi, non fai deficit pari al 15% del PIL tout court. Questo non funzionerebbe coi trattati UE e anche a livello di opinione pubblica. Usi invece un escamotage intelligente che non fa figurare questi deficit in quanto tali per due anni ^usando appunto dei crediti fiscali dilazionati di due anni#https://www.google.it/search?q=certificati+di+credito+fiscali&ie=utf-8&oe=utf-8&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a&channel=fflb&gfe_rd=ctrl&ei=rxM0U_OOHaTe8geU9oHwAg&gws_rd=cr^. Di fatto crei dei deficit maggiori, solo che essendo deficit enormi quelli di cui avresti bisogno è più intelligente usare crediti fiscali nel modo che descriviamo. In questo modo non violi formalmente i trattati UE e se crei dei ^deficit esteri con questo enorme stimolo li finanzia automaticamente Target2#http://cobraf.com/forum/coolpostEconomia.php?topicGroupID=1&topic_id=5796&reply_id=123548766^. Se Olanda e Germania si infuriano, per impedirtelo non possono fare niente all'interno dell'eurostistema, perchè Target2 le obbliga automaticamente a finanziare i deficit esteri di altri paesi giorno per giorno. E se orchestrano un attacco tramite il mercato finanziario contro il BTP come nel 2011 ? se dichiari i BTP a valenza fiscale, cioè lo stato li accetta per pagare le imposte alla parità, i BTP non si schiodano più dal prezzo di emissione e diventano invulnerabili agli attacchi speculativi Quindi l'unica cosa che possono fare è buttarti loro fuori dall'Euro, devono convincere la maggioranza dei 20 paesi ad espellere la terza economia europea, provocando poi una reazione a catena che probabilmente fa implodere l'euro... per cui può darsi che facciano fatica... (#i# Abbiamo pensato a tutto, è un piano geniale lo so, non c'è bisogno che me lo ricordiate sempre....#/i# Prescindiamo da ^questo ingegnoso sistema che Cattaneo ha tirato fuori per ridurre l'impatto del deficit pubblico#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/09/certificati-di-credito-fiscale-ccf.html^, che altrimenti sarebbe subito del 15% del PIL. Diciamo per semplificare che riduci le tasse di circa 200 miliardi (non importa se con crediti fiscali o altro) Ovviamente come primo passo devi semplicemente, mantenendo la spesa pubblica più o meno ai livelli di adesso (ma se si riesce a tagliare 20 mld di sprechi ben venga), creare un deficit pubblico potenzialmente enorme. Dico "potenzialmente" perchè non siamo scemi e suggeriamo due sistemi per evitarlo. I certificati di credito fiscale e i BTP a valenza fiscale. Non sarebbe un deficit così enorme come sembra dall'idea di ridurre le tasse per 200 miliardi perchè i 70 miliardi di interessi che lo stato paga sui BTP e Bot possono essere azzerati nel giro di alcuni anni, prima calmierando all'1% medio il rendimento usando i Tax Based Bonds o Mosler Bonds (visto che l'idea è sua) o insomma dando valenza fiscale ai BTP e smettendo di emetterne (se poi esci dall'Euro allora fai come in Inghilterra e Bankitalia compra lei i BTP sul mercato e li fa sparire nel suo bilancio). Quindi entro tot anni riduci per questa via di 70 miliardi la spesa pubblica totale e questo aiuta a ridurre i deficit Suppomiamo che per miracolo questo piano venga adottato e per i primi due anni immetti una massa enorma di denaro nell'economia sotto forma però solo di riduzioni di tasse. E' logico pensare che il PIL possa aumentare in termini reali anche del 5% l'anno e l'inflazione del 4% l'anno, per cui il PIL o reddito nominale aumenti anche quasi del 10% l'anno e questo porti automaticamente più entrate allo stato in euro (o lire...). In percentuale del PIL calano drasticamente, ma in valore aumentano no ? Tuttavvia, data la dimensione del taglio delle tasse avrai probabilmente lo stesso, nonostante l'aumento di entrate generato dal boom economico, un deficit considerevole, non il 15% del PIL, ma un 7-8% del PIL ad esempio Perchè però non puoi avere sempre deficit pubblici pari all'8% del PIL per anni ? Beh... perchè una volta che l'economia, riducendo ad esempio le tasse d 200 mld ritorna a girare a pieno ritmo e hai la piena occupazione, poi non puoi sempre iniettare denaro ogni anno altrimenti crei veramente inflazione, non è che puoi sempre aumentare la moneta nel sistema (anche se non come debito, ma moneta "vera") Supponendo di ridurre le tasse di 150-200 mld, di ridurre nel giro di qualche anno quasi a zero i 70 mld di interessi sul debito pubblico, ti ritroveresti uno stimolo economico, giusto per dare dei numeri, intorno ai 150 mld annui, che fa aumentare il PIL tramite un effetto di offerta (minori costi da minori tsasse) e domanda (più soldi in tasca a tutti). Questo ridurrà automaticamente il deficit pubblico, che dal 15% il primo anno scende rapidamente, ma comunque in questa ipotesi se l'economia come logico si mette a tirare al terzo anno probabilmente vedi salire l'inflazione. A quel punto, diciamo ipoteticamente dopo tre anni, o riduci la spesa pubblica o puoi anche dover aumentare un poco le tasse, (sarebbe meglio ridurre la spesa pubblica in my opinion), per non far partire l'inflazione verso il 10% annuo....

Il Fatto si è accorto del clamoroso documento della Banca di Inghilterra - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 26 Marzo 2014 19:01

Di tutti i giornali, settimanali, siti internet e blog economico finanziari italiani, dal Sole24ore a wallstreetitalia, dai blog anti-euro a MilanoFinanza, dal Corriere a Rischiocalcolato ai tanti siti indipendenti ecc... ^solo il Fatto Quotidiano si è accorto del clamoroso documento#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/26/banca-centrale-inglese-contro-i-colleghi-americani-il-denaro-non-dipende-da-noi/925615/^ che la Banca di Inghilterra ha messo fuori questo mese sulla teoria della moneta (il Fatto, 26/3/2014, ^"..la Bank of England :“Il denaro non dipende da noi...”La teoria alla base è sballata".."#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/26/banca-centrale-inglese-contro-i-colleghi-americani-il-denaro-non-dipende-da-noi/925615/^ ...che in pratica dice #i# “Tutto quello che avete imparato sulla moneta dai libri di testo di economia è sbagliato”#/i#). A ulteriore e definitiva conferma del provincialismo italiano Questo documento conferma al 100% invece le cose che scrivo io qui sopra sulla moneta e comunque nella blogosfera e anche nei media di lingua inglese ha avuto un eco notevole, vedi l'antropologo autore della fondamentale storia del Debito, ^David Graeber, sul Guardian#http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity^. #i#("The truth is out: money is just an IOU, and the banks are rolling in it. The Bank of England's dose of honesty throws the theoretical basis for austerity out the window")#/i#. Sul Guardian quindi Graeber spiegava che la Banca di Inghilterra ha ammesso che il denaro lo creano dal niente le banche e che ha in questo modo distrutto la base logica dell'austerità. Anche se il Fatto ha il merito di essersene finalmente accorto, la versione che ne da è un poco confusa. Il Fatto, da buon giornale eurista e conformista di sinistra, chissà come la gira come se la notizia clamoros fosse che è stato smentito il monetarismo (!) (il monetarismo è considerato "di destra", ecco perchè vi riporto la notizia!...). E dimentica di menzionare che ovviamente, una volta capito chi crea la moneta, tutta la base logica per l'austerità e il sistema della BCE dell'euro si sgretola. Nell'insieme comunque coglie l'articolo del "Fatto" coglie che questo documento della Banca di Inghilterra è clamoroso e finalmente descrive in modo semplice e chiaro come viene creata la moneta (#i# dalle banche, non dallo stato#/i# ) --- dal Fatto, 26 marzo: ^"..la Bank of England :“Il denaro non dipende da noi....La teoria alla base è sballata".."#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/26/banca-centrale-inglese-contro-i-colleghi-americani-il-denaro-non-dipende-da-noi/925615/^ Alt fermi tutti. La Banca Centrale Inglese pubblica un documento nel quale di fatto si dissocia dalla teoria quantitativa della moneta. Un documento che a partire dal sottotitolo farà discutere. Il messaggio è chiaro e semplice: “Tutto quello che avete imparato sulla moneta dai libri di testo di economia è sbagliato”. In sostanza, in un solo paper la Bank of England smonta il concetto fondamentale della teoria classica della moneta. A differenza della spiegazione abituale, secondo la BoE, le banche centrali non hanno un controllo diretto tanto meno un’azione diretta sulla quantità di moneta. Ma possono solo fare leva ritoccando il prezzo del denaro, ovvero il tasso d’interesse. Pubblicando il suo solito bollettino, la #F_START# size=3 color=red #F_MID#banca centrale inglese stavolta ha cercato di rispondere a una di quelle domande tipiche dei bambini: da dove viene il denaro che spendiamo #F_END#. E di fatto ha innescato un processo che potrebbe minare gran parte delle teorie economiche su cui si basa l’Occidente. Ai tempi del Golden standard tutto era più semplice. I soldi venivano dall’oro. O meglio, tanto denaro quanto oro stava nei caveau. Adesso in periodo di trasferimento elettronico la risposta è diversa: il denaro viene dalle banche commerciali e dai prestiti. Semplice. Ma in questo modo, la BoE ha ammesso che gli enti centrali di fatto non possono creare il denaro e quindi tutta l’attività di sostegno all’economia promossa in primis dalla Federal Reserve si basa su una teoria sballata. “La politica monetaria agisce solo come ultimo limite sulla creazione di denaro”, si legge nel paper a firma di Michael McLeay, Amar Radia and Ryland Thomas, “la Banca d’Inghilterra ha lo scopo di assicurarsi che la quantità di moneta in circolazione nell’economia sia coerente con una inflazione bassa e stabile. In tempi normali, la Banca d’Inghilterra attua la politica monetaria impostando il tasso d’interesse sulle riserve. A sua volta questo influenza i tassi di interesse per l’economia reale, compresi quelli sui prestiti bancari”. In circostanze eccezionali, invece, quando i tassi di interesse sono al loro limite inferiore (…) una possibile risposta sta nell’avviare una serie di acquisti di asset; ciò che comunemente si chiama Quantitative Easing o QE . “Il QE – prosegue la BoE – è destinato a migliorare la quantità di denaro circolante nell’economia direttamente con l’acquisto di asset principalmente da società finanziarie non bancarie”. L’operazione inizialmente aumenta la quantità di depositi bancari in luogo delle attività vendute. Successivamente scatta la necessità di riequilibrio dei portafogli con l’acquisto di asset ad alto rendimento. La sequenza di tali compravendite stimola la spesa. Le riserve delle banche centrali correlate agli stimoli economici sono il sottoprodotto del QE, ma non sono la parte fondamentale del gioco come erroneamente – sostengono gli analisti della BoE – viene raccontato da molti analisti e commentatori. “Questo articolo spiega come, proprio come in tempi di normalità, queste riserve non si moltiplicano se non in parallelo ai depositi che le rappresentano”. Insomma, non è denaro gratis per le banche. In quanto tale prima o poi andrà ripagato. E qualcuno dovrà farlo. Ecco in sostanza la famosa bolla. In molti diranno che è la scoperta dell’acqua calda. Che da anni i dimostranti di Occupy Wall Street sostengono la stessa cosa, oltre ad altre numerose teorie. A differenza di Occupy – ovviamente – dopo aver smontato la teoria del QE la BoE si ferma. Non abbraccia altre filosofie, tanto meno spiega cosa succederà in futuro, quando a un certo punto scoppierà la bolla creata per sostenere artificialmente la ripresa economica. Già ma il fatto che a mettere nero su bianco tutto ciò sia una banca centrale rende la questione molto illuminante. “Abbiamo discusso di come il denaro viene creato nella moderna economia”, concludono i tre analisti. #F_START# size=3 color=red #F_MID#“La maggior parte del denaro in circolazione è creato, non per le macchine da stampa della Banca d’Inghilterra, ma dalle banche commerciali stesse: le banche creano denaro ogni volta prestano a qualcuno#F_END# o acquistano un bene. E in contrasto con descrizioni presenti in alcuni libri di testo, la Banca d’Inghilterra non controlla direttamente la quantità di base né quella aggregata”. Eppure da anni gran parte dei media spiega che sono proprio le banche centrali ad avere il timone della nostra economia. Andiamo bene. ---- Morale. Dopo circa un mese, finalmente una pubblicazione italiana se ne è accorta e in modo non troppo esatto. A ulteriore e definitiva conferma del provincialismo del giornalismo finanziario e dell'università italiana

Per il sistema bancario ci vuole del socialismo - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 26 Marzo 2014 01:21

Fabio Bolognini oggi commenta l'importante discorso di Draghi sulla crisi del sistema bancario a Parigi: ^"Draghi spiega la pulizia del sistema bancario"#http://www.linkerblog.biz/2014/03/25/draghi-spiega-la-pulizia-del-sistema-bancario/#comment-11675^ 25 marzo 2014. Questo ci consente di passare dalla teoria della moneta vista nelle pagine precedenti alla pratica. Nel discorso a Parigi citato Draghi dice che le passività delle banche (i loro bilanci in pratica, sia all'attivo che al passivo) #b#dal 2005 al 2012 sono aumentate di più del 60% del PIL dell'eurozona#/b# . In numeri, (che le % ingannano), il PIL dell'eurozona era sugli 8 mila miliardi di euro nel 2005 per cui le passività e #F_START# size=3 color=red #F_MID# attività delle banche sono aumentate di 5 mila miliardi dal 2005 #F_END#(il 60% del PIL dell'Eurozona). Questa è la causa della Crisi. Tutti gli altri discorsi sulla competitività, gli sprechi, l' euro troppo caro ecc... sono poco rilevanti al confronto, parliamo di #F_START# size=3 color=red #F_MID#5mila miliardi di denaro creato dal 2005. Che poi è scomparso.#F_END# (come spiega Draghi nel discorso) Come spiegato fino alla noia, questo equivaleva ad un aumento del denaro che circola di circa 5mila miliardi, solo dal 2005 al 2012 perchè anche i più tonti qui sul forum forse non credono che di colpo dal 2005 le famiglie in Europa abbiano "trovato" 5mila miliardi, li abbiano portati in banca e questi li abbiano prestati (spero). D'altra parte l'economia reale non aveva chiesto tutti questi soldi, le banche li hanno creati al 90% per la speculazione immobiliare, i mutui, credito al consumo, intermediazione e manipolazione finanziaria. Ora ^Draghi ammette però che le banche si sono largamente "finanziate" con debito, dal 2005#http://www.linkerblog.biz/2014/03/25/draghi-spiega-la-pulizia-del-sistema-bancario/#comment-11675^. Ma chi ha prestato loro i soldi ? Sempre le famiglie che mettevano i loro soldi in fondi monetari o comuni ? In parte, ma le banche si finanziano soprattutto con "repos" sul mercato monetario, che durano pochi giorni e questi vengono da fondi americani specializzati o hedge funds. Questi fondi a loro volta si indebitano... Questo è un gioco in cui alla fine trovi sempre sotto del debito... Tutto il discorso di Draghi che Bolognini commenta, assume che le banche possano aumentare di 5 mila miliardi in sei anni i loro assets e sia una cosa abbastanza normale, che ha dato problemi solo perchè le bancbe si sarebbero finanziate con del debito in modo eccessivo. In sostanza, le banche hanno creato 5mila miliardi (su un PIL di 8mila in Europa) e hanno esagerato, ma di per sè è OK, perchè sono aziende private, in concorrenza tra loro, che massimizzano il profitto e se vedevano opportunità di allargarsi.. #F_START# size=3 color=red #F_MID#BALLE!#F_END# Draghi ieri descriveva la crisi del sistema bancario europeo che è stata il risultato di questa enorme espansione delle banche, e come si sa la BCE ha risposto alla crisi, creando circa 3 mila miliardi di euro tra il 2011 e oggi. Quindi i numeri quadrano: dal 2005 le banche aumentano di 5 mila miliardi il credito, in parte indebitandosi loro stesse, poi vanno in crisi, ^riducono i loro bilanci dice Draghi del -20%#http://www.linkerblog.biz/2014/03/25/draghi-spiega-la-pulizia-del-sistema-bancario/#comment-11675^ (che sarebbe una cifra sui 5-6 mila miliardi) e la BCE per tappare il buco crea 3 mila miliardi come sappiamo. Se traduci il discorso di Draghi sulla crisi del sistema bancario in MIGLIAIA DI MILIARDI DI EURO, diventa tutto chiaro: 1) le banche creano denaro per 5mila miliardi, lo usano quasi tutto per attività improduttive (mutui, immobili, derivati, credito al consumo, fusioni e acquisizioni tipo i 7 miliardi di Antonveneta...), 2) dopo qualche anno si ritrovano perdite, crediti e bonds non rimborsati, 3) allora riducono il credito a tutti e vendono debito, per.... circa 5mila miliardi!!!! #F_START# size=3 color=red #F_MID#Le banche hanno creato 5mila miliardi dopo il 2005 e hanno distrutto 5mila miliardi dopo il 2011 !!!#F_END# prima creano e poi distruggono denaro e in quantità colossali, parliamo del 60% del PIL.... e la BCE interviene e compra debito o lo fa comprare per via indiretta alle banche Perchè questo circolo vizioso di creazione e distruzione di denaro da parte delle banche che crea prima bolle e poi crac e depressione ? Perchè si finge che il sistema bancario sia come il mercato dei cellulari, del vino, delle poltrone o dei laterizi. #b# Non è un mercato con domanda e offerta di beni, è un monopolio che crea denaro dal niente. In quanto tale va prima smembrato in tante piccole banche e locali, non quotate, senza stock options e bous, e va diretto dallo stato (dalle regioni o comuni)#/b#. #F_START# size=3 color=red #F_MID#Per il sistema bancario ci vuole il Socialismo#F_END# (per il resto dell'economia il contrario, bisogna liberalizzare e deregolamentare) ---- Un estratto dall’intervento del presidente della ECB, Mario Draghi “A consistent strategy for a sustained recovery” a Parigi oggi, in cui Draghi tratta in modo efficace e chiaro l’evolversi della crisi del sistema bancario ----- #/i# [...] Cleaning up the banking sector Prior to the crisis, euro area banks had entered a rapid period of balance sheet expansion. From the start of that expansion in 2005 to its peak in 2012, banks assets increased by more than 60 percentage points of GDP. This was associated with the development of unsustainable bank business models. Banks relied too much on debt to finance their lending, and that debt depended too much on wholesale market funding and too little on deposits... [...]#/i# [Bolognini] I punti chiave di questo passaggio dedicato alla crisi delle banche europee e al percorso con cui la Banca Centrale Europea intende rimettere in piedi un intero settore sono questi: • dal 2005 al 2012 le banche hanno esagerato nell’attività di prestito, operando con modelli di business insostenibili, in bilico sull’eccesso di impieghi rispetto alla raccolta di risparmio, basandosi sulla fiducia di una disponibilità illimitata di fondi dal mercato all’ingrosso dei capitali. Un modello non auspicabile né sostenibile fondato sulla falsa certezza della garanzia di ultima istanza degli Stati sul debito delle banche. Giudizio piuttosto severo verso chi ha portato le banche in questo baratro. • la correzione degli eccessi bancari andava fatta con un processo di deleveraging (riduzione della leva finanziaria) ‘buono’ e non basato su chi dimagrisce operando una stretta creditizia e aspettando che le sofferenze riprendano valore. Piuttosto diretto il rimbrotto a banche che hanno atteso troppo (e forse stanno attendendo ancora) la ripresa di valore dei crediti dubbi, le ‘zombie banks’ costrette a vendere le sofferenze a prezzi molto bassi. • la BCE ha salvato una prima volta le zombie-banks immettendo ampia liquidità ma non intende farlo una seconda volta a gratis e quindi le banche devono passare per il crash-test dell’Asset Quality Review (AQR) e arrivarci in forma, non con un carico di sofferenze nascoste. E servono corposi aumenti di capitale. • nel percorso verso il buon deleveraging le banche devono fare chiarezza nel portafoglio crediti deteriorati e anche costituire bad bank per cedere le sofferenze, anche prima dell’AQR. • infine un richiamo ad accompagnare il processo di pulizia bancaria e di crescita con un chiaro sostegno ai mercati obbligazionari locali, che serviranno a finanziare imprese dove le banche non potranno più arrivare. Non so perché ciascuno di questi punti sembra un richiamo esplicito alle banche italiane e indica che quanto è stato già fatto -a denti stretti- per classificare nuove sofferenze, fare accantonamenti straordinari e varare aumenti di capitale è stato frutto di una regia alta della BCE che le banche hanno dovuto subire e a cui stanno rispondendo in ritardo. Notizia di oggi è la perdita di quasi 100 milioni di Veneto Banca nel bilancio 2103 causa sofferenze e rettifiche e la proposta di aumento di capitale di 500 milioni. Nel caso fosse servita un’altra prova delle parole di Dragh - See more at: http://www.linkerblog.biz/2014/03/25/draghi-spiega-la-pulizia-del-sistema-bancario/#comment-11675

Solo la Francia può fare leva sulla patria - GZ  

  By: GZ on Lunedì 24 Marzo 2014 22:58

L'Italia non darà mai per prima il via al crollo della gabbia dell'Eurozona e così la Spagna (e nemmeno la Grecia proverà ad uscirne, nonostante sia stata ridotta in macerie), perchè da noi le forze patriottiche e nazionaliste sono ancora oggi identificate con la sorte del fascismo (damnatio memoriae), come in Germania del resto, ma la differenza ovviamente è che per loro l'Euro è un vantaggio non una disgrazia. La battaglia contro la Troika e l'Euro, che lo si lo voglia o meno, #i# vede necessariamente contrapposte le patrie, le nazioni e le comunità etniche al Mondialismo e alla Globalizzazione#/i# , nelle sue varie denominazioni. Alla fine occorre una forza che metta al centro della sua identità, prima ancora che del suo programma politico, la patria, la nazione o se non ti piace questo termine (per via dell'assonanza delle prima quattro lettere), il semplice fatto di essere un popolo e non una massa di consumatori, di utenti e di contribuenti. #b# Senza un identità collettiva l'esercito avverso al Mondialismo non si forma#/b# , non si sa dove mandare le cartoline precetto, non si ha una base dove raccogliersi, non si trovano le insegne... In Francia la situazione è totalmente diversa perchè la nazione esiste da prima di Carlo Magno, la santa più nota non è S. Maria Goretti o Maria Teresa d'Avila, ma Giovanna D'Arco che combatteva a cavallo per il re e per la Francia e più di mille anni dopo hanno avuto il generale Charles de Gaulle, che non era tanto un militare (veniva da una famiglia di intellettuali e passava il tempo a leggere e leggere quando poteva) o uno di "destra" (in economia era dirigista), ma un patriota, uno che ha salvato il patriottismo e il nazionalismo francesi, identificandolo con la sua persona e portandolo, come una reliquia, nel campo vincente. In questo modo ha resuscitato l'autostima e l'orgoglio della Francia dalla sconfitta e dal collaborazionismo. Anche adesso, decenni dopo la sua morte, De Gaulle consente, con la sua eredità politica e simbolica, la riattivazione del patriottismo e del nazionalismo francesi La Francia, in apparenza è un paese industriale, consumista e globalizzato come gli altri paesi occidentali, ma sotto la superficie è (forse) ancora l'unica nazione europea rilevante in grado di richiamarsi alla sua storia, sentirla come gloriosa, qualcosa da difendere. E' l'unico paese occidentale in cui le forze malefiche del multiculturalismo e del "marxismo culturale" non hanno ancora sradicato il senso della patria, della terra e della propria storia. Se l'Europa e se noi in Italia usciremo dalla dittatura finanziaria dell'Eurozona, sarà perchè Santa Marina farà la grazia. Il nostro problema in Italia è se ci sarà qualcuno in qualche modo sulla stessa lunghezza d'onda quando l'Italia riceverà l'onda d'urto del terremoto francese.

Non è così semplice (una critica amichevole) - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 24 Marzo 2014 18:48

^Francesco#http://www.cobraf.com/forum/postsbyauthor.php?authorid=3625^ #i# Hobi da...il biadone a Zibordi. Le spiegazioni recentemente fornite da Zibo su "Target2" e "moneta endogena" mi paiono classici comunicati stile "UFFICIO COMPLICAZIONI AFFARI SEMPLICI"... sto pensando a come ideare un paio di esempi facili facili per rendere le cose di piu' facile comprensione, perché secondo me qui si sta complicando il tutto quando invece non ce ne sarebbe affatto bisogno. Non c'è alcuna necessità di complicare cose semplici, piu' si resta sul semplice e meglio è.#/i# ---- #F_START# size=3 color=red #F_MID# Se la finanza fosse semplice#F_END#, se l'economia monetaria e finanziaria, cioè le questioni di debito, credito, moneta, interessi, default e mercato finanziario fosse semplice : #F_START# size=3 color=red #F_MID#non sarebbe il settore in cui si accumulano le più grandi fortune#F_END# Fr@ncesco ricopiava qui il programma ME-MMT scritto da Barnard e le cose della MMT Italia, ma perlomeno in traduzione italiana è un poco #i# troppo semplice#/i# . 1) la MMT Italia finora è stata capita dal 99% della gente che ha ascoltato le conferenze, video o letto il sito come: #b#"lo stato crea la moneta tramite i suoi deficit#/b# . Peccato che non sia così: lo stato in Europa ad esempio non crea moneta dal 1980 circa (salvo in UK con il QE dal 2009) 2) non ho mai visto un articolo, video, apparizione TV della MMT Italia in cui enunciasse il fatto basilare dell'economia, chiaramente spiegato invece nell'articolo e video della Banca di Inghilterra, cioè che lo stato crea attualmente circa il 3% e le banche il 97% della moneta. Ehi, non è mica un dettaglio, è il presupposto di tutto il discorsdo, #i# se sei una teoria della moneta moderna la prima cosa è spiegare chi accidenti crei questa moneta#/i# no ? Questa è la base di tutto, se non parti da questo poi come fai a capire la #b# crisi finanziaria globale, non è una crisi causata da deficit pubblici troppo piccoli, è stata causata da 30 anni di banche che pompavano credito a manetta#/b# 3) l'idea che #b# solo se lo stato mantiene ampi deficit pubblici hai la piena occupazione e la crescita è smentita dai fatti#/b#: il miracolo economico italiano ed europeo è avvenuto SENZA DEFICIT PUBBLICI e così il miracolo economico giapponese, coreano, taiwanese, di hong kong, di singapore, della malesia ecc.. Come esempio a contrario, il Giappone ha avuto deficit pubblici mostruosi dal 1992 ad oggi che gli hanno fatto accumulare un debito pari al 220% del PIL e il risultato NON è stato un boom di domanda... Come mai ? Perchè la moneta la creano le banche, non lo stato...In parole povere questa #b# nozione che senza deficit pubblici non ha piena occupazione non è corretta #/b# sia teoricamente che empiricamente. Mi spiace, ma basta controllare come è stato creato il miracolo economico italiano o giapponese, i fatti prima delle opinioni dicono in inglese... 4) se vuoi una conferma recente, gli USA hanno ridotto i loro deficit pubblici dal 2011 ad oggi dall'11% al 4% del PIL e l'economia invece di rallentare ha leggermente accellerato. La Germania ha ridotto a zero ormai il suo deficit pubblico e come si sa va discretamente...Warren stesso ha ammesso che da più di un anno l'economia USA doveva rallentare, secondo il suo schema, data la drastica riduzione di deficit e non è finora successo.. 5) l'idea corretta sarebbe (leggendo Mosler): #i# lo stato crea non moneta ma "NFA", net financial assets#/i# , che è stato tradotto in italiano, più che altro da Barnard, come #i# "solo lo stato può creare ricchezza per il settore privato"#/i#. Questo è errato ovviamente e spero di non doverlo spiegare per la centesima volta perchè è semplice da capire, come si nota dalle facce degli imprenditori che ascoltavano Barnard (la ricchezza privata di Bill Gates viene dai deficit pubblici !!?...). Affermare: #b# "Solo lo stato crea asset finanziari netti"#/b# può essere discusso invece, ma a cosa cavolo serve ?!! Marc Lavoiee, autore del testo di economia monetaria oggi più completo oggi al mondo (^"Monetary Economics", che purtroppo non è così semplice#http://www.amazon.com/Monetary-Economics-Integrated-Approach-Production/dp/0230301843^), partner del mitico Wynn Godley, che la MMT rivendica (deceduto 6 anni fa), ha criticato questa nozione (e altre) ^in un famoso articolo "MMT, una critica amichevole"#http://www.boeckler.de/pdf/v_2011_10_27_lavoie.pdf^. Lo so, ora sta diventando complicato e me ne scuso...per cui semplifico: è un concetto a cui Warren è affezionato, ma solo lui al mondo, non si capisce praticamente a cosa serva, a cosa si applichi, alla fine i suoi seguaci lo usano in modo improprio perchè è un concetto contabile "strano" (tanto è vero che non esistono "NFA" come serie statistiche da nessuna parte al mondo !) 6) il programma ME-MMT non diceva chiaramente se bisognava uscire dall'euro oppure se restandovi cosa fare per muoversi all'interno dei vincoli dei trattati. Questa non è una vera obiezione perchè lo aveva scritto Barnard di testa sua che non ha mai fatto un esame di economia in vita sua e poi si lamenta che gli esperti non lo seguono... Comunque, uscire dall'euro non è chiaramente una soluzione molto pratica, perchè hai contro il 90% dell'elite europea e anche il 60% dell'opinione pubblica ad esempio per cui come MINIMO RICHIEDE TEMPO, realisticamente è qualcosa che arriva come risultato di un crash finanziario generale tra qualche anno Qual'è allora il piano che l'Italia può seguire OGGI, il piano pratico, applicabile da un governo italiano, il programma di governo diciamo per uscire dalla Depressione ? Aumentare i deficit pubblici all'8% per finanziare in particolare un programma pubblico di lavoro per tutti ? ( dice la MMT/Italia). In Italia però non è una buona idea, perchè metti nelle mani della casta e burocrazia politica italica altri 100 miliardi, favorisci il clientelismo su scala industriale, resti con le tasse a livelli asfissianti e non migliori la competitività... In sintesi, le analisi e soluzioni pratiche della MMT viste finora non sono sempre corrette e non sono sempre convincenti. Non è così semplice, non è che hai la teoria e le soluzioni giuste e la gente non ti segue solo perchè è disinformata, la maggior parte di quelli informati che vengono a contatto con la MMT versione Italia non vengono convinti e il fatto di non aver mai accettato o cercato dibattiti non aiuta

Grecia risanata! - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 24 Marzo 2014 14:12

in settembre la stampa finanziaria era piena di articoli che spiegavano come la Spagna fosse in ripresa da tutti i punti di vista economicamente e in effetti i bonds sono saliti, la borsa è salita e il mercato immobiliare commerciale in Spagna è balzato su del 30% e BlackRock e simili hanno comprato persino migliaia di appartamenti ora. Come si è visto poi è tracimato in italia e sta comprando tutte le banche italiane... ora la stampa finanziaria era piena di articoli che spiegavano come la GRECIA stia uscendo dalla crisi ^"Things Are Starting to Look Better for Greece"#http://online.wsj.com/news/articles/SB10001424052702303725404579457312944436746^

La moneta basata su ipoteche... - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 24 Marzo 2014 13:11

Qui stiamo parlando, nel nostro piccolo forum, del problema oggi fondamentale dell'economia, che non è l'euro o il deficit al 3%. Le banche oggi hanno in media circa 5 di denaro e investono o prestano per 100...La differenza è "inside money", denaro creato dal niente come credito...questa è moneta che ha come garanzia sostanzialmente la terra e gli immobili (le ipoteche), ma il valore degli immobili può essere gonfiato dal boom del credito stesso, cioè hai un sistema oggi dove si crea moneta garantita da ipoteche il cui valore aumenta per anni più ne crei fino a quando tutto fa cra, perchè il mercato immobiliare può collassare del -50% ... e dopo l'effetto a cascata sul credito è che viene distrutta la moneta... e l'economia si ferma. Se le banche fossero obbligate ad avere riserve di moneta (della banca centrale, tipo i contanti...), pari al 100% dei crediti avresti un economia basata sulla "Moneta" o "Outside Money". ^Persino Robert Lucas#http://www.aeaweb.org/webcasts/2013/fedres/NewStandardPlayer.html?plugin=Silverlight^, top economista neoclassico accademico di Chicago nonchè Nobel, ora è arrivato alla conclusione che sarebbe meglio che le banche avessero non il 5% o 7%, ma il 100% di "denaro" (creato dallo stato) come riserve cioè come garanzia del denaro che prestano o investono. In altre parole che le banche diventassero simili a fondi comuni, che ricevono 100 di denaro e investono 100 di denaro. OK, torniamo allora alle lezioni online per gli utenti, risposte e domande. #i# Hanno già risposto altri dicendo le banche e io non mi metto certo in contrapposizione anche perché il problema non sta nella moneta, cartacea o elettronica che essa sia, ma in ciò che la moneta rappresenta ovvero credito e di conseguenza debito.#/i# OK! #i# Dire che "manca la moneta" è sbagliato, il suo grafico dimostra che è esattamente il contrario...#/i# Il grafico mostra che si crea #F_START# size=3 color=red #F_MID#troppo CREDITO, non troppa moneta#F_END#. Eravamo partiti bene, distinguendo tra moneta e debito e ci siamo già persi ? Le percentuali sono circa 3% moneta e 97% credito oggi nell'economia europea o americana. Il grafico mostra che le banche hanno creato 700 miliardi di moneta dal 1999 al 2008. Lo stato non ha creato invece moneta e non avendo più un surplus estero l'Italia non è entrata altra "Moneta" vera #i# La realtà è esattamente l'opposto: ce ne è troppa, troppa in confronto alla capacità di fare credito e di indebitarsi...Il problema sta tutto lì: è stata creata "troppa" moneta destinandola a consumi o a investimenti sbagliati (le case spagnole) e quindi si sono consumate le risorse reali....#/i# Allora: riusciamo a scrivere due frasi senza confondere di continuo Moneta e Debito ? Si è appena detto che il grafico mostra moneta creata dalle banche sotto forma di debito! Non Moneta! Il problema sta nel fatto che una persona adulta e laureata non riesce a distinguere tra moneta e credito, dove il secondo funziona come moneta, ma E' MONETA CHE VIENE DISTRUTTA QUANDO IL PRESTITO VIENE RESTITUITO O NON RIPAGATO. E con cosa lo ripaghi ? Cone Moneta, definita come mezzo di pagamento che lo stato dichiara legale per saldare ogni tipo di obbligo finanziario, incluso il pagamento delle imposte. In economia si definisce #i# "Outside Money"#/i# la moneta vera e propria che "esiste già al di fuori" perchè qualcuno dall'estero la ha creata, la moneta creata dalla Banca Centrale senza interessi, la moneta creata dallo stato. Si chiama #i# "Inside Money"#/i# il credito, la moneta creata dalle banche (o altri operatori finanziari come gli hedge) sotto forma di credito, che costa interessi. ok ? Bisogna partire definendo i concetti, come in qualunque disciplina. Qui hai ad esempio ^l'ultimo lavoro del tizio più importante in teoria economica#http://www.aeaweb.org/webcasts/2013/fedres/NewStandardPlayer.html?plugin=Silverlight^ al mondo oggi, Robert Lucas, che inizia con il "Il Dilemma della Moneta" definendo Inside Money = Depositi bancari, Outside Money = moneta creata dallo stato: #F_START# size=3 color=red #F_MID#"Inside Money" = Depositi bancari ovvero promesse di restituire "Outside Money", moneta creata dallo stato#F_END# Le banche oggi secondo Basilea II o III dovrebbero avere un 7% circa di #i# "outside money"#/i# cioè capitale a fronte dei crediti e prestiti e asset che hanno a bilancio #i# "inside money"#/i# . Fino alla crisi di Lehman del 2008 ne avevano anche solo un 2-3%. Quindi oggi hai un sistema monetario basato sull'#i# "Inside Money"#/i# o credito, la moneta creata dalle banche sotto forma di credito, che costa interessi. E l'"Outside Money", la moneta creata dallo stato, invece è solo un 3-5% del totale dei mezzi di pagamento o moneta in senso lato che circolano... Si riesce ad arrivare fino qui ? E poi magari persino a fare un passo avanti senza ritornare in eterno indietro a confondere i concetti di base...

emozioni, umori e feeling in economia - GZ  

  By: GZ on Lunedì 24 Marzo 2014 00:50

Apprezzo l'ìntensità emotiva con cui Hobi, VincenzoS e altri si esprimono sul debito, le banche e la moneta e i feeling che Gianlini o Carlog mettono nei loro post. Se questi vostre emozioni e impressioni le metteste in una canzone e la caricaste su Youtube potrebbe venirci qualcosa di bello perchè bastano anche tre accordi quando hai delle emozioni da trasmettere. Ad esempio oggi stavo cercando di imparare la ^"Canzone di Fred Bear", di Ted Nugent"#https://www.youtube.com/watch?v=gyNYzcXAPf4?^.... è solo La-Fa-Sol praticamente, ma l'intensita che ci mette...."lo spirito di Fred che sente nel vento quando si immerge nella foresta"... #i# "back in the wild again...'cause in the wind is stilla alive"...#/i# Secondo me con i vostri intensi feeling sulla moneta ci viene fuori una canzone non da poco. Se si esprimono stati d'animo allora contano le metafore, le immagini evocative, la prosa sanguigna e colorata nell'esprimere indignazione, sarcasmo, disgusto o insofferenza... Tornando invece sul pallido lato razionale, finora nessuno di voi è stato in grado di rispondere alla semplice, chiara e diretta domanda: #F_START# size=3 color=red #F_MID#chi razzo ha creato la moneta che oggi circola in Italia, che ammonta a 1400 miliardi circa e da quando è stato istituito l'Euro è aumentata di 700 miliardi #F_END# ? Devo offrire anche un premio ? OK, a chi indovina una copia del iibro... Perchè è importante ? Beh...l'austerità viene imposta perchè #i# non ci sarebbe moneta#/i# no... ? e la BCE viene difesa perchè controlla che #i# non si stampi moneta#/i# , ma #b# secondo la sua stessa definizione di moneta, da quando esiste al BCE la moneta è raddoppiata, in meno di dieci anni#/b#. Chi sarà stato mai a crearla ? Dobbiamo chiamare Sherlock Holmes ? (Ricordate che potete barare e leggere la risposta nella bellissima ^spiegazione che la Banca di Inghilterra ha messo nel suo ultimo Bollettino#http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q1prereleasemoneyintro.pdf^, vedete il bilancio stilizzato dei differenti tipi di "creatori e utilizzatori di denaro" che vi mostra ? Con la vostra laurea in ingegneria non ci arrivate ...le intense emozioni che vi provoca l'argomento "Moneta" sopraffanno il vostro intelletto ?) #i# come noto la "MONETA" è definita da Bankitalia E la BCE (e da chiunque altro si occupi del tema) in genere come "M3" e comprende i depositi bancari di vario genere liquidabili con breve preavviso, lasciamo fuori le complicazioni come il fatto che secondo alcuni si dovrebbe allarga di più la definizione come fanno in Inghilterra ad es. dove usano anche l'aggregato M4...e il confine tra "moneta" e "ricchezza finanziaria" che potrebbe anche essere spostato a includere i titoli di stato ... perchè siete alle prime armi]#/i#

la BCE deve comprare ora bonds... americani però - GZ  

  By: GZ on Lunedì 24 Marzo 2014 00:04

Che faranno "Loro" ? ... forse ^faranno comprare alla BCE bonds... americani...#http://www.theguardian.com/business/economics-blog/2014/mar/13/european-central-bank-us-treasury-securities^, un "Alleggerimento Quantitativo trasversale" per così dire, come suggerisce Jeffrey Frankel (non quello del ^"ciclo di Frenkel"#http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_di_Frenkel^, ma un pezzo grosso di Harvard comunque) La Cina, il Giappone, la Corea e i paesi asiatici non lo fanno da anni per far scendere le loro valute ? il Giappone non ha fatto svalutare lo Yen del -30% in pochi mesi in questo modo ? E allora uniamoci al coro Facciamo un passo indietro e partiamo dall'Italietta. Ci sono sintomi di nervosismo. Ci sono voci che Napolitano et alia avrebbero visto un sondaggio elettorale segreto per maggio che dava sul 50% di astenuti, Grillo vicino al 30% e il duo anti-euro (Salvini e Meloni) che raddoppiavano con il PD in calo secco, il centro di Monti liquefatto e Alfano distrutto. Quindi fuori il flaccido Letta e lancio in pista del Renzi-rottamatore per resuscitare in vista del voto le forze "europee". Hai anche giornalisti che un giorno si e l" altro pure si dicono preoccupati per le votazioni europee e per l"aria populista... un problema per l" europa.... Questo nonostante sia ancora tutta una bonaccia, dai titoli degli stati periferici all'orgia di debito junk che ormai è ritornata anche in Grecia (banche greche che vendono bonds giovedì!), ^Blackrock che ormai è l'azionista principale di tutte le banche italiane e si lancia a comprare di tutto in Italia#http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/lo-zio-sam-si-compra-mezza-italia-il-colosso-finanziario-usa-blackrock-non-si-74144.htm^, Soros che compra immobili della LegaCoop tramite IGD sull'onda del boom degli immobili commerciali IN SPAGNA (30%). Qui in Italia, se la borsa non crolla, ora cominciano a comprare, dopo le banche anche gli immobili adesso, prima quelli commerciali come in Spagna e poi il resto perchè non c'è rimasto più niente da gonfiare al mondo... Quindi grazie all'ondata che non finisce mai di nuovo debito, anche la politica e i media sono in apparenza tranquilli, tutti che parlano dei primi dati "non di recession"e in area euro (+0,1% di PIL !), tutto un perbenismo per convincere il rincoglionito elettore italiano ed europea a starsene tranquillo fino a maggio. In Ukraina però hanno appena giocato agli apprendisti stregoni (qui una mossa orchestrata da New York, ma si sa che poi ci tirano dentro), in Cina ogni giorno ci sono cattive notizie e può essere che oggi, domenica, la Le Pen faccia un primo botto alle municipali nonostante non abbia letteralmente una lira per cui riesce a mettere candidati solo in un comune su quattro. Poi nonostante la censura in TV e persino della Lega e del M5S (ehi... ma se non è democrazia diretta quella ..?) in Veneto è successo a sorpresa qualcosa. E il ciclo del debito però è al suo picco, come nel 2007, dopotutto sono passati quasi sette anni e anche nella Bibbia c'erano sette anni di vacche grasse no ? Non mi dilungo, ma non hanno mai venduto tanti bonds in Africa, non sono mai stati venduti tanti junk bonds in Europa, nemmeno nel 2007, come ora e le small cap americane costano 84 volte gli utili e quelle italiane (lo Star) poco di meno. Soprattutto ci sono ormai talmente tanti report sulla bolla immobiliare a Londra, in Canada, Scandinavia, Olanda, Singapore, Hong Kong Cina, Australia e Sudafrica quanti ce ne erano sulla bolla immobiliare in California e Florida e Nevada e in Irlanda e Spagna nel 2007 Cosa pensano di fare allora "loro". Beh... ad esempio Frenkel, che è uno dei top economisti al mondo, sul Guardian suggerisce che la BCE di Draghi faccia Alleggerimento Quantitativo anche lei, ma non potendo farlo veramente perchè non ci sono eurobonds e la Germania di comprare BTP e bonds greci con soldi anche suoi non ne vuole sapere... allora #F_START# size=3 color=red #F_MID#Frenkel propone che la BCE compri bonds AMERICANI...#F_END#. La logica ? Beh... per far scendere l'Euro no ? Tanto, come spiegato qui tante volte, creare denaro non costa niente, è gratis per le banche e le banche centrali in particolare e di conseguenza va usato per manipolare in tutti i modi i tassi di interesse di ogni genere di debit e i cambi (cioè il costo del denaro e il suo valore relativo). #i# L'unica che non va mai fatta però è rimetterne un poco in tasca alla gente...#/i# ^Why the European Central Bank should buy American US treasury securities could be the answer to ECB's dilemma#http://www.theguardian.com/business/economics-blog/2014/mar/13/european-central-bank-us-treasury-securities^ on how to ease monetary policy without risking legal challenge Jeffrey Frankel, theguardian, 13 marzo 2014

Veneto: 2,1 milioni per l'indipendenza - GZ  

  By: GZ on Sabato 22 Marzo 2014 22:35

Anche ^la ragazza che ha letto i risultati è bella#http://www.youtube.com/watch?v=aK1c3mWK2gc#t=83^ (questa Anna Durigon, è la studentessa di architettura che un anno fa ha fatto lo sciopero della fame per spingere il governatore Zaia a convocare il referendum indipendentista... ^"La Repubblica del Leone: Intervista ad Anna Durigon di Indipendenza Veneta"#http://www.sanatzione.eu/2013/04/la-repubblica-del-leone-intervista-ad-anna-durigon-di-indipendenza-veneta^, se leggi l'intervista vedi che questa ha le idee molto chiare, è determinata ed è intelligente e preparata...) A sorpresa è successo qualcosa di bello, di genuino e di reale. Nel silenzio quasi totale dei media, senza veri soldi perchè si sono autofinanziati e nessuno dei promotori sembra ricco, tramite il lavoro volontario dal basso di gente che aveva un idea in comune, sono riusciti a far votare metà dei veneti al referendum per l'indipendenza Questo è un evento che ha un potenziale ora di crescere ancora e produrre risultati perchè è basato sulla cosa più reale che esista, il senso di appartenenza collettivo basato sull'identità culturale ed etnica. Una volta esisteva anche il senso di appartanenza collettivo basato sull'identità di classe o categoria sociale, i braccianti, gli operai, i lavoratori in opposizione ai padroni in genere del socialismo (o anche gli ex-combattenti o piccoli proprietari del fascismo, o i quadri della famosa marcia di Torino...). Oggi le categorie sociali sono frantumate e confuse, hai divisioni tra chi è statale e al sicuro e chi è nel privato e colpito dalla crisi, chi è garantito da contratti e chi è precario, chi ha la pensione al 100% dello stipendio e chi ne riceverà il 40%, tra chi ha un lavoro e chi è un autonomo che sta per chiudere e fallire ecc... Oggi la cosa più reale che ancora può dare un senso di identità rispetto al rullo compressore dell'economia globale è il senso di appartenenza etnica, che va indietro anche di un secolo o due, come dimostrano gli scozzesi che vanno al referendum, i catalani che fanno la catena umana di centinaia di migliaia per segnare il confine dalla Spagna, i fiamminghi verso i valloni, gli slovacchi, sloveni, croato, bosniaci e gli altri dieci popoli dell'est europa dagli estoni ai bielorussi a persino gli ukraini dell'este e gli ukraini dell'ovest. Gli architetti dell'Unione Europea non hanno forse fatto bene i conti: il sistema della UE in realtà favorisce le spinte a separarsi e rendersi indipendenti dei popoli che erano indipendenti prima dell'ondata nazionalista della seconda metà dell'800, perchè SE TI SEPARI ORA IN EUROPA NON SEI ISOLATO, ESCI DAL TUO STATO NAZIONE, MA RESTI ORA NELL'UNIONE EUROPEA. Il contesto sovranazionale della UE da una copertura a ukraini dell'est, catalani, scozzesi, fiamminghi e veneti. In Italia abbiamo circa 1,400 anni di storia, dall'anno 450 circa d.c. al 1860 in cui non siamo MAI stati un unica nazione e siamo sempre stati divisi in come minimo una decina di stati (ducati, regni, repubbliche, principati...) diversi e spesso in lotta feroce tra loro. Forse lo si dimentica, ma i vari stati e repubbliche dell'Italia si sono sempre alleati con gente fuori dei confini, francesi, germani, bizantini, austriaci, inglesi...per per combattersi e imporsi, Monti, Letta e Renzi che si appoggiano a poteri esteri per stare a galle seguono una tradizione millenaria. I disastri maggiori i vari stati italiani li hanno quasi sempre avuti a causa delle rivalità con gli stati vicini. Tuttavvia abbiamo una lingua in comune, ^una cucina ora in comune#http://player.vimeo.com/video/70776419^ e tante altre cose nell'arte e nel costume che ci differenziano dal resto d'europa. In tempi di crisi vera, di una crisi che sfugga davvero di mano alle elites e in cui il sistema economica vada a pezzi però non è detto che siano sufficienti. Im Italia veneti hanno un maggiore chance di andare avanti e diventare indipendenti, non perchè siano in una situazione economica estrema (vedi tabella sotto, finanziariamente forse lombardi ed emiliani hanno qualcosa in più da guadagnarci), ma perchè per ragioni storiche sono più omogeni tra loro e hanno un senso di appartenenza maggiore. La cosa fondamentale è la lingua e la quantità di tradizioni che sono rimaste diverse: i catalani, i fiamminghi e gli ukraini hanno una lingua loro diversa dallo spagnolo, dal francese e dal russo. Anche se dall'esterno valloni e fiamminghi sembrano uguali, il fatto di parlare lingue diverse fa la differenza. Gli scozzesi parlano inglese, ma grazie al fatto che non c'è quasi stata emigrazione in Scozia in duemila anni, hanno mantenuto una serie impressionante di tradizioni diverse. I veneti hanno ad esempio il fatto che quasi tutti parlano veneto, che non è un dialetto come il bergamasco o il modenerse incomprensibile a chi non lo impari in famiglia, è quasi come l'italiano, ma è diverso (in Emilia o parli l'italiano o parli il dialetto sono due idiomi così diversi che di fatto oggi il 20% della popolazione è in grado di dire due frasi in dialetto, è troppo difficile per cui viene abbandonato). Anche il romano e il napoletano ovviamente hanno questa distinzione di essere facili da parlare e prendere su, ma di essere riconoscibili, ma ovviamente poi c'è tutto il discorso economico e geografico, il Veneto economicamente funzionerebbe senza problemi domattina se fosse separato e confina con Austria e Slovenia che offrono un esempio già pronto da imitare di come uno stato di 6-8 milioni di persone in Europa è la norma. ^"Veneto: 2 milioni e 102mila Sì all'indipendenza dall'Italia"#http://www.youtube.com/watch?v=aK1c3mWK2gc#t=83^

Quiz per il professor Carlo. G. - GZ  

  By: GZ on Venerdì 21 Marzo 2014 14:25

oh... non faccio nessuna fatica, ricopio e reincollo sempre lo stesso post!! poi i post da correggere con la matita rossa sono diversi... antitrader, vincenzoS... sai se qualcuno passa di qui per caso per la prima volta e vede solo i loro post rischiamo di fare brutta figura come sito...persino "Carlog", che nella vita è professore universitario di Statistica ed econometria varia...Carlo G., ma che c'entra la ragioneria che insegnavano ad Economia e Commercio, che erano i bilanci aziendali, con la contabilità bancaria macro delle riserve bancarie ? Visto che sei professore all'università, spiegami chi ha creato questi 700 miliardi da quando esiste l'euro. Facciamo un multiple choice: #F_START# size=3 color=red #F_MID# "Chi ha creato i 700 miliardi di incremento della moneta in Italia dall'istituzione dell'euro in poi ?"#F_END# #b# 1) la Banca d'Italia 2) la Banca Centrale Europea 3) lo Stato italiano (tramite deficit o la zecca...) 4) le Banche 5) li hanno trovati sotto il materasso le famiglie#/b# (i due grafici a fondo pagina sono tratti dal Bollettino di ^Banca d'Italia alla voce M3#http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/bollec/2014/bolleco1/bollec1/be1_2014_appendice.pdf^. Non tirate in ballo #i# l'inflazione che non c'entra niente ovviamente, queste non sono statistiche come il PIL#/i# , parliamo di soldi veri in banca il cui ammontare non aumenta se qualcuno non ce li mette, non aumentano automaticamente con l'inflazione.... come noto è il contrario semmai...) Carlo G. se indovini, visto che non siamo lontani, vinci dieci bottiglie del Lambrusco che abbiamo imbottigliato qui, (senza solfiti!... solo uva!) e che per ora è molto bevibile

tasso di cambio della moneta e quantità di moneta. - GZ  

  By: GZ on Giovedì 20 Marzo 2014 20:07

mah...in Italia il nostro bello è che nessuno discute e dibatte se non con amici fidati...al massimo si insulta e si lanciano frecciate, sempre standosene ben protetti... A esempio questa settimana la Bank of England ha, incredibile ma vero, ha inserito nel suo prestigioso Bollettino due articoli corredati da video per spiegare che la teoria della moneta insegnata e predicata quasi ovunque e su cui si basa l'austerità è falsa. (^Michael McLeay, Amar Radia and Ryland Thomas: "Money Creation in the Modern Economy"#http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q1prereleasemoneycreation.pdf^). Cioè per spiegare che la moneta la creano al 95% le banche, che non c'è nessun "moltiplicatore" ecc...Se la moneta viene creata dal niente dalle banche ovviamente l'austerità non ha nessun senso logico. Il discorso del deficit pubblico che dovrebbe essere allargato oltre il 3% famoso, per cui Renzi sta dicendo che forse invece del 2,6% di deficit che la Merkel gli chiede potrebbe fare addirittura ... un 3%!!!... e altri economisti fuori coraggiosi dicono "sforiamo sforiamo..." di ... 2 punti %, mamma mia... #F_START# size=3 color=red #F_MID#, tutta questa masturbazione viene spazzata via una volta che ti rendi conto che la moneta la creano dal niente le banche.#F_END#. Se il denaro viene creato dal niente come contabilità da BC o banche, allora di che 'azzo stiamo parlando con i 3% di deficit..? ^Crei della moneta in quantità sufficiente e la fai finita con l'eurocrisi#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^. Anche il discorso del cambio sopravvalutato non è quello decisivo, chiaro che l'Italia dovrebbe avere un cambio del 30% più basso verso la Germania, ma ad esempio verso il dollaro e la sua area che è quella che conta basterebbe forse un 1,20$... (data la deflazione che c'è stata negli ultimi cinque anni che ha ridotto tutti i nostri costi rispetto a tutti gli altri paesi concorrenti nel mondo eccetto la Spagna...) #F_START# size=3 color=red #F_MID# La vera soluzione radicale è ridurre le tasse di 200 miliardi creando moneta, non svalutare verso i tedeschi..#F_END# (che pure sarebbe giusto e utile). Sai perchè ? Perchè se fai due conti, svalutando, tramite l'effetto l'import-export non aumenti di più di 50 miliardi se va bene il reddito nazionale... e ce ne vogliono circa 200 miliardi invece... A questo punto il modo in cui funziona il meccanismo dei pagamenti in euro ("Target2") è cruciale, perchè se ho ragione vuole dire che non devi preoccuparti dei deficit esteri, se ne devono preoccupare i tedeschi invece e se non gli va bene non possono mica smontare e cambiare il meccanismo dei pagamenti inter-bancari, possono solo far saltare loro l'Euro. E come quasi tutti ammettono sarebbe meglio se fossero loro a uscire (perchè prima o poi devi sbaraccare il sistema dell'euro) Bene, ^questo piccolo evento storico#http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q1prereleasemoneycreation.pdf^ è stato commentato ovunque, in inglese, sono apparsi letteralmente centinaia di inverventi dentro i blog citati, ^solo in quello di Nick Rowe 178 post, tutti di professori o gente competente#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/2014/03/one-general-theory-of-money-creation-to-rule-them-all.html^, a cui sono seguiti altri due post e altre dozzine di commenti e solo sul suo blog. Nel mondo di lingua inglese i professori e altri esperti o semplici cittadini discutono ferocemente, ad esempio online. C'è una serie impressionante di blog di economia, che io a tempo perso leggo e che mi sono lettto per scrivere il libro, come quello di ^Nick Rowe#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/^, di Cullen Roche, quelli della MMT USA tipo Scottwiller o Pilkington, quello di Bill Mitchell in Australia, Naked Capitalism di Yves Smith, quello stesso di Mosler per anni, di Scott Summer, di Nick Edmonds, di Positive Money in UK, di Frances Coppola, di RealWorldEcomomics con Steve Roth, di Noah Smith e tanti altri..... e tutta questa gente, alcuni dei quali insegnano in università importanti, dibatte furiosamente avanti e indietro, nello stesso blog trovi 120 commenti tutti di gente competente, trovi che gli autori indicati sopra appaiono a discutere tra loro per ore nel blog di uno di loro e discutono con chiunque dica qualcosa di serio In Italia... zero.. nessun giornale e nessun blog che io sappia delle decine che si occupano di economia lo ha nemmeno notato. In Italia non si discute nemmeno tra blog di dilettanti per così dire, tutti si ignorano studiosamente salvo ogni tanto inserire frecciate. Figurarsi poi i prof, che non discutono nemmeno tra loro, a meno di non essere già amici fidati. Questo vale per Grillo e Casaleggio che per fare ancora prima non discutono proprio e non si prestano nemmeno alle domande dei giornalisti, figurarsi dei dibattiti, vale per Renzi che fa le conferenze stampa senza accettare domande, vale per i programmi TV dove di solito si fa in modo che ogni ospite abbia in media 3-4 minuti e ce ne siano sette o otto minimo, per cui quello uno dice viene diluito, vale per Barnard e la MMT italy che organizzano tanti ottimi incontri, ma mai un dibattito con un "oppositore" (ho suggerito avendo Mosler un mese in Italia di invitare l'economista PD Marattin che lo aveva attaccato, ma niente), anche da Paragone/LaGabbua non è vero dibattito, la solita dozzina di personaggi che polemizzano, si arrabbiano, fanno battute e non si capisce granchè. Vale per gli economisti "keynesiani" di sinistra tipo Brancaccio, Realfonzo, Cesaratto, Sbilanciamoci ecc... che fanno al massimo un convegno tra di loro, vale per Bagnai, Rinaldi e Borghi (meno gli altri due) che organizzano begli incontri, ma non dibattiti contro oppositori, soprattutto per Bagnai che filtra accuratamente il suo blog, blocca i messaggi per evitare il dissenso....E' un fenomeno generale, da un punto di vista culturale siamo arretrati, non ci sono letteralmente discussioni serie, solo polemiche ogni tanto e legate alla politica... Questo dell'Euro però (l'uscita o cosa fare ora per non soffocarci dentro), grazie alle circostanze drammatiche dell'economia italiana sta diventando, ogni tanto, una discussione seria, persino in TV vedi qualcosina ora, ma sempre dentro limiti molto stretti, in modo geloso e con dei paraocchi e ci si "schiera" e ci chiude a riccio sulla propria posizione come in politica... Qui hai ad esempio Borghi che in TV lo senti dire ora #i# che aumentare il deficit pubblico, anche molto, non serve se non hai la Lira!#/i# quasi non ci credevo quando l'ho visto.... Quella del tasso di cambio diventa quasi una fissazione, ma #F_START# size=3 color=red #F_MID#oltre al tasso di cambio della moneta ancora più importante è la quantità di moneta#F_END#. Prova a pensare: è meglio avere una valuta che vale il 20% in meno sperando che così all'estero te ne comprano di più o averne 200 miliardi in più, sotto forma di riduzione di tutte le tasse ? Dai che non ci vuole molto... (Sono mutualmente esclusivi ? Questo è un discorso più lungo, ma se ci rifletti in parte sì) ---...La Masturbazione sul 3% di Deficit Continua.. (da Repubblica di oggi) La data da segnare in rosso è il 10 aprile, giorno dell'approvazione del Def, il Documento di economia e finanza da mandare a Bruxelles. Quello può essere #b# il momento della verità, in quel documento potrei portare il deficit dal 2,6 al 3%"#/b# , spiega Matteo Renzi a chi gli chiede numi su come intende trovare le coperture delle riforme e del taglio delle tasse. Al Tesoro intanto #b# allacciano le cinture di sicurezza, si preparano a ogni evenienza#/b# , anche a quella che i collaboratori del ministro Pier Carlo Padoan definiscono "una forzatura delle regole europee", #b# una sfida all'Unione "difficile ma non impossibile da vincere"#/b# . I rischi dell'operazione sono alti, ma uno stretto collaboratore del premier assicura, "siamo pronti a litigare". Non sarà facile sfidare il Fiscal Compact e i suoi rigidi parametri che impongono non solo di restare sotto il 3%, ma di ridurre il deficit strutturale in modo da far calare il debito. Ma Renzi potrebbe tirare dritto. Nonostante l'avvertimento ricevuto lunedì a Berlino dalla Merkel: "Matteo, non devi rispettare solo il tetto del 3%, devi guardare anche al Fiskalpakt che non possiamo derogare appena entrato in vigore, è la nostra garanzia di credibilità di fronte ai mercati", ha spiegato la Cancelliera al premier nel chiuso del suo studio. #b# Eppure il premier ieri in Parlamento ha alzato il tiro: se fino a qualche giorno fa ipotizzava di alzare il disavanzo al 2,8%, ora si spinge a parlare del tre tondo tondo#/b# . Un rischio perché in corso d'opera i conti potrebbero risultare peggiori del previsto e mandare l'Italia sopra il limite invalicabile di Maastricht condannandola a una nuova procedura per deficit eccessivo che di fatto ne limiterebbe pesantemente la sovranità nelle scelte di politica economica. Ma anche restando sotto, navigando al pelo, i rischi di una controffensiva dell'Unione (anche in questo caso è prevista una procedura per violazione del Fiscal Compact) sono altissimi. ...

ora che è spiegato in questo libro non ci sono più scuse se non si risolve la crisi - GZ  

  By: GZ on Giovedì 20 Marzo 2014 17:29

Il testo di economia certamente più importante del decennio #F_START# size=3 color=red #F_MID#è online!#F_END# ora che è spiegato in questo libro non ci sono più scuse se non si risolve la crisi ^"La soluzione per l'Euro"#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^ #i# 200 miliardi per rimettere in moto l'economia italiana#/i# prefazione di Warre Mosler e Biagio Bossone Marco Cattaneo Giovanni Zibordi (qualcuno ha l'email di renzi che glielo mando ?...)

Target2 incastra la Germania non l'Italia (repetita iuvant) - GZ  

  By: GZ on Giovedì 20 Marzo 2014 01:53

Noto con piacere che quello che scrivo non viene proprio letto. ^Come ho spiegato ieri#http://www.cobraf.com/forum/coolpostEconomia.php?topicGroupID=1&topic_id=5796&reply_id=123548683^, citando esattamente questo post di Bagnai, che tra le migliaia chr ha scritto è forse l'unico che ha dedicato a Target2, è il contrario: Target2 incastra la Germania non l'Italia. Provo in forma di slogan, perchè vedo che anche analisi semplificate non ottengono grandi effetti #F_START# size=3 color=red #F_MID# Target2 incastra la Germania non l'Italia. Target2 incastra la Germania non l'Italia. Target2 incastra la Germania non l'Italia. Target2 incastra la Germania non l'Italia. Target2 incastra la Germania non l'Italia.#F_END# Se leggi il post a cui ti riferisci, o addirittura se leggevi quello che ho ripetuto cinque o sei volte, (ma una settima non guasta), il prof. Bagnai (e così tanti altri) interpretano l'aumento del saldo di Target2 da circa zero a 1,000 miliardi avvenuto nel 2011 come un rischio per l'Italia: ^"....qui stava andando in default tutto il sistema bancario incapace di finanziarsi senza il supporto della BCE. Di fronte al disastro che sarebbe seguito ad un crollo del sistema finanziario italiano ....ovvio che la rischiosità paese e la scommessa che sarebbe dovuto uscire dall'Euro salissero alle stelle e si ribaltassero sullo spread...#http://goofynomics.blogspot.it/2013/03/mr-full-monty-ovvero-i-salvataggi-che.html^ Come invece ho provato a spiegare cinque articoli consecutivi in due giorni, è il contrario: erano i tedeschi che erano e sono a rischio quando il saldo di Target2 esplode, perchè sono loro che sono OBBLIGATI, ANCHE SE NON VOGLIONO, TRAMITE TARGET2 A PRESTARE AUTOMATICAMENTE A NOI E COPRIRE IL NOSTRO BUCO DI BILANCIA DEI PAGAMENTI. La prova di quello che dico la trovi in quello che scrivono i tedeschi stessi, come il famigerato economista presidente dell'IFO e consigliere della Merkel, Hans Werner Sinn che ha riempito la stampa germanica e anche Youtube di video per denunciare il pericolo per la Germania costituito dal meccanismo automatico di pagamenti interbancario ("Target2") e ha scritto lui la voce di Wikipedia di Target2. In cui se la leggi ti spiegano che: "le passività di un paese in Target2 misurano quando la Banca Centrale ha dovuto sostituire il mercato dei capitali per finanziare il deficit estero e le fughe di capitali, creando moneta...#F_START# size=3 color=red #F_MID#Sinn ha illustrato come i crediti di Target2 ABBIANO LA STESSA FUNZIONE DEI FONDI SALVA-STATI..."#F_END# (Wikipedia) ("...a country's Target liabilities also indicate the extent to which its central bank has replaced the capital markets to finance its current account deficit, as well as any possible capital flight, by creating new central bank money through corresponding refinancing credit. Sinn illustrated that ^from an economic perspective, Target credit and formal rescue facilities serve the same purpose and involve similar liability risks."#http://en.wikipedia.org/wiki/TARGET2^) Alles Klar ? Verstehst du ? Target2 è il meccanismo automatico tramite cui si effettuano tutti i pagamenti tra conti bancari in europa e dovrebbe essere quindi solo un banale sistema di contabilità tra banche per saldare pagamenti transfrontalieri, in realtà, #F_START# size=3 color=red #F_MID# quando dei paesi abbiano un deficit sia commerciale che di capitali funziona come un Fondo Salva Stati, a beneficio dei paesi in deficit#F_END#. Per questo motivo la Merkel, che ha un dottorato in fisica per cui per lei queste cose sono bazzecole, una volta fatteselo spiegare dal prof. Sinn, si è scatenata dopo il 2011 per farci eliminare ad ogni costo il deficit estero, facendo fuori Berlusca e mettendo Monti per imporre l'austerità lacrime e sangue. I tedeschi e gli olandesi essendo intelligenti non hanno però mai menzionato, parlando con noi o in dichiarazioni pubbliche, il motivo vero della loro ossessione per farci fare l'austerità cioè Target2. Altrimenti se i paesi latini lo capivano potevan ovenire incastrati e costretti a finanziare automaticamente e indefinitivamente i nostri deficit esteri....tramite Target2... Se ad esempio l'Euro fosse saltato nel 2011 quando Target2 era salito a 1,000 miliardi di euro i paesi nordici avrebbero potuto perdere l'intera cifra, come scriveva freneticamente il prof. Hans Werner Sinn e la Merkel che ha studiato Fisica ha afferrato il concetto... A volte mi viene il dubbio che l'economia non sia poi così facile. --- come spiegato anche ieri... ---- Ad esempio, quelli che sono per l'uscita dall'Euro come assoluta priorità descrivono il meccamismo in modo errato: #i# " ...quello che cambia nell'estate del 2011 (a giugno per la precisione) non è il deficit o il debito pubblico, ma il saldo dell'Italia sul sistema Target2, che inizia ad inabissarsi.... Altro che default dello Stato: qui stava andando in default tutto il sistema bancario incapace di finanziarsi senza il supporto della BCE. Di fronte al disastro che sarebbe seguito ad un crollo del sistema finanziario italiano #b# ovvio che la rischiosità paese e la scommessa che sarebbe dovuto uscire dall'Euro salissero alle stelle e si ribaltassero sullo spread#/b# ^: se hai la moneta bloccata si muovono i tassi..... In pratica una classica crisi da DEBITO ESTERO, as usual.#/i#.... (Bagnai) In realtà, non esiste rischio per il sistema bancario italiano in Target2. E' il creditore di "riserve" in Target2 che è incastrato, non il debitore, è quindi il contrario. Se i tedeschi volessero interrompere questo meccanismo di finanziamento delle riserve bancarie, potrebbero solo far saltare l'Euro. Se interrompono anche un solo giorno il flusso di pagamente che passano tramite Target2, se alla Bundesbank rifiutano di fornire riserve alla BCE da prestare a Banca di Spagna o Banca di Italia, il giorno dopo l'Euro è già finito. I tedeschi possono solo uscire dall'Euro loro se vogliono evitare di finanziarci con Target2! E se lo fanno ci rimettono, perchè una volta usciti dall'eurosistema non esiste più nessun obbligo di ripagare le riserve che si creano al suo interno in euro e se anche (per motivi politici) le si ripagassero, avverrebbe con un euro svalutato rispetto al nuovo marco... Sono i paesi nordici a rischio nel meccanismo di Target2, non noi, ma loro hanno reagito orchestrando, con l'aiuto delle grandi banche francesi, inglesi, svizzere, olandesi, americane, che avevano anche comprato tonnellate di titoli di stato del sud europa, l'attacco speculativo dell'estate 2011. E con l'aiuto di Napolitano, Monti, Debenedetti e della stampa finanziaria hanno orchestrato l'austerità per l'Italia installando Monti, e l'austerità per la Grecia, l'Irlanda, la Spagna, strangolando le economie del sud-europa pur di eliminare il loro deficit (che altrimenti gli tocca finanziare in eterno)..

Mafiya in Ukraina - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 19 Marzo 2014 14:51

L'aspetto comunque che è completamente assente nei giornali è il quello della "mafiya", il fatto che forse ^il più importante criminale del mondo oggi, Semion Mogilevic#http://www.fbi.gov/wanted/topten/semion-mogilevich^, proveniente da Lviv in Urkaina, sembra controlli la società del gas ukraino (RosUkrEnergo) e molte delle cose che vi succedono. ("believed by European and United States federal law enforcement agencies ...^the "boss of bosses" of most Russian Mafia syndicates in the world..."#http://organizedcrimeencyclopedia.wikia.com/wiki/Semion_Mogilevich^) Qui un ^articolo scritto da Lasha Darkmoon#http://www.darkmoon.me/2013/the-judeo-russian-mafia-and-the-bloodbath-to-come-by-dr-lasha-darkmoon^ che non sto a riassumere o tradurre perchè è un attimo estremo, ma che era riportato anche da Paul Craig Roberts (Lasha Darkmoon è una che scrive sotto pseudonimo, per motivi che si comprendono leggendola, diciamo che sottolinea l'origine etnica dei criminali della mafia dell'est....) Mogilevich era inizialmente uscito dall'URSS a fine anni '80 quando concessero i visti a centinaia di migliaia di ebrei russi e aveva impiantato la "mafyia" in America, basata a Brooklyn. Posso testimoniare che avendo vissuto un poco a Brooklyn è vera la reputazione di Brighton Beach come un enclave di immigrati dall'URSS legati al crimine. C'è un libro terrificante che racconta tutto, ^Red Mafiya", qui in versione gratuita online#http://ebookbrowsee.net/red-mafiya-how-the-russian-mob-has-invaded-america-pdf-1792475-pdf-d643701757^, dell'eroico giornalista Robert Friedman, morto subito dopo averlo pubblicato. qui un ^video della BBC su Semion Mogilevic#https://www.youtube.com/watch?v=UDkIYu3UqrM^, che da una dozzina di anni è uno dei criminali più ricercati dell'FBI, grazie ad una lunga serie di omicidi, commessi anche con le sue mani (come si vede fisicamente sembra il protagonista dei "Sopranos"). Mogilevich ha iniziato in Ukraina, poi si è spostato a Brooklyn, poi in Israele, poi in Ungheria e ora opera dall'Ukraina e dalla Russia, ma specialmente dall'Ukraina... Mogilevich però non è solo un bruto che gestisce (sembra) la maggior parte della tratta delle prostitute dall'ex-URSS), aveva studiato e preso un master in Economia in Ukraina, lo chiamato "il cervello" ("Brainy Don"), in America ha orchestrato anche una ^truffa in borsa da 150 milioni di dollari#http://www.fbi.gov/wanted/topten/semion-mogilevich^ defraudando decine di migliaia di azionisti se leggi il mandato di cattura. Su di lui leggi che controlla anche buona parte del traffico di vodka dall'est europa, che era protagonista del traffico di armi quaando era in Ungheria, che ha una specie di esercito a sua disposizione, che la NATO stessa lo ha mennzionato come una minaccia alla stabilità europea... Comunque opera appunto nel gas ukraino ed è dietro a molto di quello che succede in Ukraina, alcuni del nuovo governo sono legati a lui...

Come ti procuri la valuta estera nel sistema euro ? con Target2 - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 19 Marzo 2014 03:30

Una volta, quando usciva valuta dall'italia, dovevi alzare i tassi in lire e/o lasciar svalutare la lira per poter correggere il disavanzo di bilancia dei pagamenti. Nell'eurozona non puoi più farlo, giusto ? I tassi di interesse sono in euro, non in lire, in pesetas, in franchi, in marchi... come funziona allora ? #b# Come finanzi un deficit di valuta estera allora nell'eurozona ? Ci pensa (implicitamente) "Target2", che quindi significa alla fine della fiera che i tedeschi ci girano la loro valuta estera,#/b# perchè abbiamo la valuta comune e un unico sistema di pagamenti europeo!. Dico ci pensa "implicitamente" Target2 perchè ufficialmente è un meccanismo che ha come compito di far effettuare in modo automatico e senza intoppi tutti i pagamenti tra conti bancari nell'eurozona. Questo è il senso della conclusione dello ^studio della FED appena uscito su Target2#http://www.newyorkfed.org/research/current_issues/ci20-2.pdf^.. #u#"filled the balance of payments financing gap" (pag 8)#/u# Target2 non è ufficialmente un sistema per compensare deficit di bilancia dei pagamenti...,ma di fatto, in situazioni di deficit di bilancia dei pagamenti cronica di singoli paesi, ha anche questo altro risvolto, che risulta poi politicamente letale. E' per questo motivo che sono così fanatici nel non voler che abbiamo deficit esteri, anche a prezzo di imporre una depressione a mezza europa (ANSA) - BERLINO, 17 MAR - Il ministro delle Finanze tedesco Wolfang Schaeuble ..mette in guardia da rinvii sul consolidamento delle finanze statali. .. 1) E' inutile aggrapparsi a singole frasi da cui forse sembra che ogni volta che occorrono dollari o yen si debba rivolgersi alla banca centrale. Opero sui cambi da circa quindici anni per cui #b#ho direi presente che ogni singolo operatore, bancario o no, può procurarsi valuta#/b# sul mercato forex, che #i# esiste il mercato forex ed è accessibile da tutti e non c'è bisogno della Banca Centrale se vuoi dollari o yen#/i# . Sintetizzo argomenti non difficili se paragonati alla fisica o chimica, ma comunque un minimo complicati, se uno vuole più dettagli dovrebbe leggere l'insieme delle centinaia di articoli apparsi qui oppure per un esposizione ordinata il libro di 400 pagine circa con Hoepli che esce il 27 marzo e contiene 130 grafici e tabelle, schemi di contabilità bancaria e della banca centrale e un centinaio di citazioni. Negli esempi che ho fatto ho detto "A SALDO" un paio di volte, ma per far capire in modo intuitivo ho fatto esempi come se in ogni singola transazione si dovesse cercare valuta straniera. #i# Quello che conta è il SALDO aggregato a livello di paese#/i# , cioè se alla fine del periodo, sommando tutte le transazioni hai un deficit di valuta che di devi procurare come paese e come sistema bancario. PER UN PAESE NEL SUO COMPLESSO, VALE A DIRE POI PER IL SUO SISTEMA BANCARIO, ESISTE IL PROBLEMA DI PROCURARSI VALUTA E NELL'EUROSISTEMA QUESTO AVVIENE TRAMITE TARGET2. Se non ci fossero deficit esteri di singoli paesi UE Target2 non accumulerebbe saldi, giusto ? Se accumula saldi e di 1,000 miliardi di euro anche, vuole dire che ci sono scompensi di valuta, fin qui ci arriviamo ? Hobi finge di non capire che il sistema bancario dei paesi in surplus con l'estero accumula valuta estera... ho semplicemente detto che se hai un surplus con l'estero alla fine entra della valuta nel paese, non lo sai che la Bank of Japan o of China accumulano ad esempio riserve di valuta (nel loro caso è più evidente perchè sterilizzano l'effetto sul cambio comprando i dollari dagli esportatori...)? Nell'eurosistema invece, a differenza del sistema che esisteva prima, i saldi di valuta si compensano, tra le banche tedesche che accumulano valuta e quelle spagnole o italiane che se ne devono procurare a saldo, come aggregato (....ora non più perchè siamo in pareggio con l'estero). Se il sistema bancario nel suo complesso di un paese è a corto di valuta, come riflesso di un deficit commerciale estero e anche dei flussi di capitale, DA DOVE *** ARRIVA LA VALUTA ESTERA NELL'EUROSISTEMA ? QUando c'era la Lira, o ti indebitavi all'estero per procurarti la valuta (facendo salire i tassi di interesse... giusto ?) oppure la Lira si svalutava. Ci arrivi Hobi che con la Lira, se hai un deficit estero o lo copri indebitandodi e quindi facendo salire i tassi o svalutando ? Nell'eurosistema invece no. Non si svaluta ovviamente, ma non c'è neanche bisogno di indebitarsi all'estero per procurarsi dollari o yen. La prova è che dal 2008 al 2011 c'era in Italia, Spagna, Portogallo.... un deficit sia commerciale che in conto capitale ed era finanziato da....la Bundesbank... cioè da Target2 che poi vuole dire che le riserve in valuta che si accumulano in Olanda e Germania vengono convogliate in Spagna e Italia. 2) Questo dovrebbe essere non difficile, ma devi poi collegarlo al fatto essenziale del sistema bancario, cioè che LA BANCA CENTRALE FORNISCE SEMPRE AUTOMATICAMENTE LE RISERVE ALLE BANCHE, pensa la paralisi dei pagamenti. Nel sistema dell'eurozona però non esiste una sola banca centrale, ma 20 banche nazionali e la BCE nel mezzo. E questa deve agire in modo tale che le banche dei 20 paesi non rimangano mai a corto di riserve e possano effettuare tutti i pagamenti. Inoltre #i# la BCE deve mantenere un unico tasso di interesse per tutta l'eurozona, non puoi più avere i tassi in lire e i tassi in marchi, dove i primi sono più alti perchè l'Italia ha ad esempio una fuga di capitali e per attirarli deve offrire rendimenti in lire più alti...#/i# Bene, collegando 1) e 2) ne segue che Target2 sostituisce i meccanismi di svalutazione del cambio e di aumento dei tassi di interesse in lire... come in pratica ? Costringendo i tedeschi a prestarci soldi. Ma questi soldi sono il risvolto dei nostri deficit esteri (prima che con l'austerità sparissero) da una parte e dei loro surplus esteri dall'altra, per cui in pratica è come se ci girassero la valuta che incassano (COME SISTEMA BANCARIO O COME PAESE) --- (E la valuta estera che entra in un sistema bancario COSTITUISCE BASE MONETARIA...)

Parla il nipote di Aquilia Selvaggia - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 19 Marzo 2014 01:12

l'Arabia Saudita si è impegnata questo autunno a espellere due MILIONI di immigrati, non duemila, due milioni. Il Financial Times riporta che solo di etiopi ne erano già stati esplulsi 100mila a dicembre (^"Saudi Deportations Gain Momentum"#http://www.ft.com/intl/cms/s/0/6b49c0fa-5d9d-11e3-b3e8-00144feabdc0.html?siteedition=intl#axzz2wAX5Xb2V^ ^"Saudis deport 12 000 Somalis"#http://www.news24.com/Africa/News/Saudis-deport-12-000-Somalis-20140219^). Come mai nessuno ne parla, i giornali italiani zitti, la UE non prende posizione, l'ONU si dedica solo alla situazione di Lampedusa ? ^"Tredici barconi nel Canale di Sicilia. Soccorsi più di mille migranti"#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/18/immigrazione-tredici-barconi-nel-canale-di-sicilia-soccorsi-piu-di-mille-migranti/918419/^, 18 marzo 2014 Mille africani arrivati solo ieri. L'Italia nell'ultimo anno ha recuperato in mare 600 barconi di immigrati, facendoli sbarcare e questi sono ora da qualche parte in Italia. Il governo Letta-Kyenge ha fatto arrivare 40mila immigrati in più... L'euro in confronto è un problema secondario. E' morto questa settimana ^il nipote di Aquila Selvaggia#http://www.badeagle.com/about-david-yeagley/^, il grande capo dei Comanche che firmò la fine fine della guerra tra comanche e bianchi in Texas, si chiamava David Yeagley. Era un musicista, uno scrittore e conferenziere, con diverse lauree. Andava a parlare alle conferenze e in TV contro l'immigrazione dal terzo mondo in America. Diceva che i bianchi avevano sconfitto gli indiani e preso il loro paese, ma ormai era passato e come nipote di guerrieri Comanche ammirava anche alla fine i guerrieri che li avevano sconfitti. Adesso però la grande tragedia in America era che sebbene gli indiani avessero combattuto per difendere la loro terra (e perso), permettendo l'invasione di decine di milioni di immigrati dal terzo mondo ^ora i bianchi la stavano invece cedendo senza neanche combattere. Gli americani bianchi sono avviati a diventati gli indiani del XXI secolo#http://www.amren.com/news/2014/03/good-bye-older-brother^ diceva Yeagley. Questo musicista di origine comanche aveva opinioni piuttosto nette: #i# "il terzo mondo è sommerso da una proliferazione demografica insensata, sporcizia, spazzatura, epidemie infettive, standard civili "da terzo mondo" e religioni fanatiche e distruttive. Invitare masse di milioni di persone di questo genere è un suicidio per una nazione"#/i# (The Third World is overrun by mindless reproduction, low standards, destructive religion, filth and disease. To invite such defective masses is suicidal for any nation.) #i#Cerca di essere forte, perchè qualunque cosa tu abbia ora, qualcuno può cercare di prenderla, è la legge della prateria. Se quello che hai ha un valore per te e se hai rispetto di te stesso, devi essere preparato a combattere”#/i# (Be as strong as you can be, because whatever it is you have, someone will take it from you. That is the law of the jungle and the law of the prairie. If you value what you have, and you value what you are, you must be prepared to fight)

La requisitoria contro il rigore del pm Varone - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 18 Marzo 2014 23:24

Il pubblico ministero di Pescara, ^Gennaro Varone#https://www.facebook.com/gennaro.varone.7^, era relatore al convegno sulla moneta dell'associazione Auriti tre giorni fa e ha pubblicato ^una requisitoria contro l'austerità#http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/01/16/news/la-requisitoria-contro-il-rigore-del-pm-varone-1.8483622^. E' il "magistrato rock" di Pescara (nel senso che fa CD e concerti di rock), ma tra fare il magistrato e fare dischi trova il tempo di occuparsi della moneta e ha il dono della sintesi... In giro per l'Italia c'è più gente di quello che sembra che capisce la truffa della moneta e del debito.... (il problema è che si è dispersi...). --- #i# Insomma, il Primo Ministro Renzi (in realtà: qualunque primo ministro), diciamocelo: Lei i soldi per fare le cose magnificenti di cui ha detto, NON ce li ha. E il perché è semplice: ^il denaro di cui dispone lo Stato è quello che noi paghiamo con le tasse. il denaro che noi paghiamo con le tasse è quello che ci dà lo Stato...#https://www.facebook.com/gennaro.varone.7^ Sarebbe divertente, se non fosse tragico --- ^La requisitoria contro il rigore del pm Varone"#http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/01/16/news/la-requisitoria-contro-il-rigore-del-pm-varone-1.8483622^ ..... "Vediamo la luce alla fine del tunnel…" ma, a parte l'immediato richiamo all'esperienza extrasensoriale del film Ghost, questo slogan non mi sollecita alcun ragionamento utile. Io non mi sottraggo alla normalità. E sono rimasto io stesso con una repulsione verso le questioni economiche; sino a che… per dovere professionale, non ho iniziato a capire che le imprese italiane (quelle oneste, dico), semplicemente, non ce la fanno: a pagare le tasse, a pagare i lavoratori, a pagare i contributi. E allora, ho smesso di leggere Repubblica e di ascoltare i Mantra e ho cercato di capire perché. Come siamo finiti in crisi? E come ne usciremo? IL DEBITO PUBBLICO Che cosa è, realmente, questo Debito Pubblico? Supponiamo lo Stato debba costruire un ospedale. Senza ospedali, si muore. Il Governo di uno Stato dell'Eurozona, se vuole denaro, per pagarsi l'ospedale, deve chiederlo in prestito alle banche private. Per chi avesse curiosità lo stabilisce l'articolo 21 dello Statuto del Sistema Europeo Banche Centrali. Per ottenere quel prestito deve emettere “cambiali”: si chiamano Titoli di Debito Pubblico, o Buoni Pluriennali del Tesoro. Alla scadenza, lo Stato restituirà capitale ed interessi: nessuno presta “per senza niente”. Supponiamo il Governo, quindi, emetta cambiali per 50 milioni di euro. Una Banca Privata offre 49 milioni e si aggiudica i Bpt. Il Governo ha ottenuto 49 milioni di euro; dovrà restituirne 50 alla scadenza; dunque, pagherà un milione di euro di interessi. Il Governo con quei 49 milioni di euro costruisce il suo ospedale, anzi il nostro ospedale. E quel denaro dovrebbe diventare reddito del costruttore; e reddito dei suoi dipendenti, che lo utilizzeranno presso commercianti; i quali, a loro volta, faranno altri investimenti. Dunque, lo Stato, ora, ha un debito di 50 milioni di euro; ma questo debito è diventato un investimento; la ricchezza reale è aumentata: dove c'erano terra e sassi, c'è una struttura che eroga benessere; i 49 milioni pagati al costruttore hanno alimentato una potente spinta all'economia. Quindi, il debito pubblico è un male? Ma niente affatto! Non è che il “negativo” di una pellicola il cui “positivo” è rappresentato dal corrispondente aumento di ricchezza reale nel paese, dalla nostra laboriosità e capacità produttiva. IL PAREGGIO DI BILANCIO E veniamo alle tasse. È mai possibile che lo Stato recuperi, in tasse, tutti i 49 milioni di euro che ha speso? Se lo facesse, andrebbe in pareggio perfetto: "Ho speso 49 milioni di euro, mi riprendo 49 milioni di euro, sono in pari”. Ma se lo Stato se li riprendesse tutti, a noi cittadini, di quei 49 milioni di euro, che cosa resterebbe? Nulla. Eppure, per il pareggio di bilancio, è questo che lo Stato deve fare. Sembra assurdo? Eppure è proprio questo che, per restare nella moneta unica lo Stato, deve fare: in base all'articolo 104 del trattato di Maastricht e in base al Regolamento del Consiglio d'Europa 1466 del 1997. Ed è questa la causa della crisi economica. Questa. Se lo Stato ci dà un reddito e, poi ce lo toglie tutto, a noi che rimane? Nulla. Siamo tutti poveri. E se ci rimane nulla, ciò significa che non possiamo comprare nulla con quei 49 milioni di euro. Lo chiamano anche Patto di stabilità. Si: perché, dal momento che dovrebbe riprenderseli, lo Stato dice: "Sai che c'è? Non ti pago! Ma le tasse, quelle le voglio …". Tuttavia, le imprese che hanno lavorato e non vengono pagate, falliscono, licenziano, riducono i salari … Tutto questo, ci ricorda qualcosa? Questa è la principale causa della crisi che attanaglia l'Eurozona, ormai da molti anni: il pareggio di bilancio. È il tasto “pausa” sulla crescita economica; è la camicia di forza imposta alla capacità produttiva dei paesi aderenti. È il motivo della crisi (inutile illudersi: così dalla crisi non si esce); è lo strumento con il quale la crisi è stata deliberatamente prodotta. TASSE E INDEBITAMENTO Torniamo alle tasse. Supponiamo che lo Stato voglia tassare (per andare in pari) al 100%: in questo modo, si riprende tutti i 49 milioni di euro. È (quasi) in pari. "Ce lo chiede l'Europa"... E noi? Be', noi, avendo restituito tutti i 49 milioni, per vivere abbiamo una sola possibilità: chiedere noi denaro in prestito alle Banche (mutui, finanziamenti). Cioè dobbiamo indebitarci noi. Se non si indebita lo Stato, con il debito pubblico (che è tutto sommato, un debito “sostenibile”, perché forte di decine di milioni di lavoratori e dell'intera ricchezza della nazione), dobbiamo indebitarci, singolarmente, noi. Si chiama debito privato. IL DEBITO COME SISTEMA Bene, la possiamo mettere come vogliamo; ma, nel sistema attuale, il denaro è sempre un debito. Dal momento che nessuno ha la stamperia di banconote nella tavernetta, il denaro può essere creato a due condizioni: che si indebiti lo Stato (che può contare sul lavoro di decine di milioni di individui e sulla capacità produttiva di una intera nazione); che ci indebitiamo singolarmente noi, facendo mutui individuali. Ma attenzione: mentre il debito pubblico produce ricchezza reale, il debito privato, se contratto per sopravvivenza ("mi indebito per comprare il pane") produce povertà, fallimenti individuali. Che è quello che accade in Italia oggi. Non sarà sfuggito al lettore attento che, se pure lo Stato dovesse tassare al 100% e riprendersi, dunque, tutti i 49 milioni di euro, gli mancherebbe, pur sempre, un milione di euro da restituire. Da dove lo prende? Se riflettiamo che il milione mancante è … denaro, sappiamo, ormai, che, per produrre quel milione mancante, le cose sono due: o si indebita lo Stato, “creando” un milione nuovo di euro, con l'emissione di Titoli del Debito Pubblico; o … ci indebitiamo noi, chiedendolo in prestito alle banche. Per la semplice ragione che nessuno può guadagnare il denaro che … non c'è, il debito può soltanto … aumentare. Quindi, dovremmo iniziare a capire: un conto è “controllare” il debito pubblico, pretendere che ci si indebiti a fronte di ricchezza reale e combattere e punire gli sprechi; cosa completamente diversa e suicida è dire che il debito pubblico deve essere frenato tutto, anche quando produrrebbe ricchezza reale! Le strade, i ponti, gli ospedali, le Questura, le scuole, i Tribunali … ogni cosa, ogni nostra ricchezza reale è debito. Se si tratta di opere pubbliche è debito pubblico. Non un male. Il male è impedire ad uno Stato Sovrano di decidere quanto debito contrarre per soddisfare i bisogni dei propri cittadini e i suoi fini Costituzionali. Ovvero, è un male contrarre debito per sprecare il denaro. Ma costruire un ospedale, o ricostruire la città dell'Aquila, non è affatto uno spreco. Uno Stato che ha abdicato al potere di spesa; uno Stato che, per pagare gli interessi, deve indebitarsi sempre di più e, dunque, spendere sempre meno, come potrà costruire tutte le scuole di cui ha bisogno, tutti gli ospedali di cui necessita? Come potrà venire incontro ai bisogni dei propri cittadini? Come potrà la Repubblica rimuovere gli ostacoli alla piena eguaglianza, così come prescritto dall'articolo 3 comma 2 della nostra Costituzione, se abbiamo stabilito che sarà la Banca Centrale Europea a decidere quanto denaro potrà essere messo in circolazione? Davvero il patto di stabilità dei prezzi è più importante della piena occupazione e della tutela della nostra dignità di uomini e donne lavoratori e lavoratrici, della nostra salute, della nostra istruzione, di tutto ciò che ci serve per una esistenza libera e dignitosa? È questo lo Stato, la Repubblica per la quale hanno dato la vita i nostri Partigiani? Il debito pubblico è un male soltanto dentro l'incubo in cui ci siamo messi con il pareggio di bilancio. Perché non svegliarsi? Gennaro Varone ---- Guardiamo, innanzitutto, la realtà: la Moneta Unica ha creato una macro-area con economie vincenti (Germania) ed economie sofferenti (Portogallo, Islanda, Italia, Grecia, Spagna). Una unione, in cui se qualcuno vince è perché qualcun altro muore, sembra sia una unione? O, comunque, una unione conveniente per tutti? La domanda diventa: perché una economia è vincente ed un'altra no? Risposta: perché non possono essere tutte vincenti! Se qualcuna vince, qualcun'altra "deve" perdere. Più che una unione, sembra una gara a chi vince ed a chi perde. Perché accade questo? ^In una macro-area economica in cui la Banca Centrale, a suo insindacabile giudizio, lesina Moneta, gli Stati possono finanziarsi soltanto in tre modi: possono tagliare i servizi; possono tassare; possono (ecco il punto) ... risucchiare Moneta agli altri Stati#https://www.facebook.com/gennaro.varone.7#_=_^. Come? Aumentando le esportazioni. Come? Riducendo il costo dei prodotti. Come? Oltre una certa misura, tagliando il costo del lavoro e, dunque, riducendo i salari e la previdenza sociale. Quando non c'è Moneta sufficiente e non c'è svalutazione (se la Lira si svalutasse rispetto al Marco, come dovrebbe accadere in un 'libero mercato', i prodotti tedeschi sarebbero sempre meno appetibili, creando nuovo equilibrio: noi ci terremmo il nostro Stato Sociale ed i tedeschi i loro lavori flessibili), la lotta di competitività si sposta sui Salari. Si fa a gara a diminuirli. Quindi, l'Unione Monetaria così come concepita ("NON" -attenzione- l'Unione Europea) determina questa lotta "fratricida" (chiamiamola così), in cui lo Stato più forte risucchia Euro dagli Stati più deboli. Se per vincere occorre esportare, ciò significa che qualcuno deve importare: evidentemente nell'Eurozona non possiamo essere ... tutti esportatori. Alla fine di questo ragionamento, possiamo dire che essere per la Moneta Nazionale non significa essere 'contro' l'Europa? Che l'Europa può essere unita su grandi progetti sanitari, di reale cooperazione economica, di comune politica del lavoro e dello Stato sociale; e che è DIVISA proprio dalla Moneta Unica? --- Si vuole capire che con la Moneta in mano alla BCE NESSUN (Nessuno!!) Governo può fare "NULLA" (ma nulla!) per la piena occupazione, per la socialità e per le uguaglianze? Tranne, ovviamente che occuparsi di genitore A e B ...#/i# ---

E' ora di rifare il referendum-burletta del 1866 ! - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 18 Marzo 2014 19:15

^"Venice prepares for referendum on secession from Italy"#http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/10698299/Venice-prepares-for-referendum-on-secession-from-Italy.html^ (Telegraph) ^"Venice votes in referendum on splitting from Rome"#http://www.bbc.com/news/world-europe-26604044^ (BBC) Persino il Financial Times ha parlato del referendum in Veneto per l'indipendenza, ne hanno parlato giornali americani, tedeschi, francesi, inglesi, la BBC, il Telegraph, ma non un singolo giornale o giornalino italiano, incluso quello della Lega --- ^E' ora di rifare il referendum-burletta del 1866 !#http://www.lindipendenza.com/peggio-il-plebiscito-veneto-del-1866-del-referendum-fatto-in-crimea/^ Alla fine della III guerra d’indipendenza, l’Austria si rifiuta di “passare” il Veneto a quell’Italia che aveva pesantemente sconfitto per terra (Custoza) e per mare (Lissa). Lo “gira” alla Francia affinché “sotto riserva delle popolazioni debitamente consultate” come sta scritto nel trattato di pace, venga organizzata una libera votazione: in questo momento sono i Veneti i protagonisti del loro futuro. Viene riconosciuto al popolo veneto quello che al giorno d’oggi si chiama “diritto alla autodeterminazione”. Il plebiscito viene convocato il 21 e 22 ottobre 1866. Due giorni prima del voto, la nostra Terra veneta passa dalle mani del plenipotenziario francese ai Savoia rappresentati dal generale Genova Thaon di Revel; ce lo dice la “Gazzetta di Venezia” che scrive testualmente : “Questa mattina in una camera dell’albergo d’Europa si è fatta la cessione del Veneto”, c’è un dispaccio telegrafico del generale Thaon di Revel che il 19 ottobre 1866 alle ore 10.20 telegrafa “Cessione della Venezia compiuta. La bandiera Reale Italiana sventola dalle antenne di piazza San Marco” datato, ripeto 19 ottobre, due giorni prima del voto… I veneti vanno a votare quando i giochi sono già stati decisi, con l’esercito italiano che occupava già buona parte del territorio veneto (come e peggio che in Crimea!), fra intimidazioni e brogli pesantissimi, con schede di colore diverso e con manifesti di convocazione come quello allegato; e il risultato? Peggio che “bulgaro” il 99,99 % dei veneti avrebbe votato per il SI (641.757 a favore, appena 69 voti contrari! ). Indro Montanelli, che non era un pericoloso indipendentista veneto, li definì “plebisciti-burletta”....

Nessuno sembra capirlo - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 18 Marzo 2014 00:59

Quello che dicono in tanti, da Renzi a Tsypras, che #i# bisogna convincere i tedeschi della bontà di una politica espansiva o keynesiana che sarebbe un bene anche per loro#/i# è un mito basato sull'ignoranza dei mecccanismo finanziario La cosa che ho scritto qui negli ultimi due giorni che io sappia non l'ha scritta nessun altro. Il meccanismo dell'euro è micidiale, ma quello che sto spiegando è che i tedeschi lo comprendono, noi no. Se lo comprendessimo potremo usarlo a nostro vantaggio, perchè #b#obbliga automaticamente, per il modo stesso in cui funzionano i pagamenti tra banche in euro, a finanziare i nostri deficit esteri#/b# Ad esemmpio, ^quelli che sono per l'uscita dall'Euro come assoluta priorità descrivono il meccamismo in modo errato#http://goofynomics.blogspot.it/2013/03/mr-full-monty-ovvero-i-salvataggi-che.html^,: #i# " ...quello che cambia nell'estate del 2011 (a giugno per la precisione) non è il deficit o il debito pubblico, ma il saldo dell'Italia sul sistema Target2, che inizia ad inabissarsi.... Altro che default dello Stato: qui stava andando in default tutto il sistema bancario incapace di finanziarsi senza il supporto della BCE. Di fronte al disastro che sarebbe seguito ad un crollo del sistema finanziario italiano ovvio che la rischiosità paese e la scommessa che sarebbe dovuto uscire dall'Euro salissero alle stelle e si ribaltassero sullo spread: se hai la moneta bloccata si muovono i tassi..... In pratica una classica crisi da DEBITO ESTERO, as usual....#/i# (Bagnai) In realtà, non esiste rischio per il sistema bancario italiano in Target2. #b# E' il creditore di "riserve" in Target2 che è incastrato, non il debitore, è il contrario!#/b#. Se i tedeschi vogliono interrompere il meccanismo di finanziamento delle riserve bancarie possono solo far saltare l'Euro, se interrompono anche un solo giorno, se alla Bundesbank rifiutano di fornire riserve alla BCE il giorno dopo l'Euro è già finito. I tedeschi possono solo uscire dall'Euro loro se vogliono evitare di finanziarci con Target2! E se lo fanno ci rimettono, perchè una volta usciti dall'eurosistema non esiste più nessun obbligo di ripagare le riserve che si creano al suo interno in euro e se anche (per motivi politici) le si ripagassero, avverrebbe con un euro svalutato rispetto al nuovo marco... Sono i paesi nordici a rischio nel meccanismo di Target2, non noi, ma loro hanno reagito orchestrando, con l'aiuto delle grandi banche francesi, inglesi, svizzere, olandesi, americane, che avevano anche comprato tonnellate di titoli di stato del sud europa, l'attacco speculativo dell'estate 2011. E con l'aiuto di Napolitano, Monti, Debenedetti e della stampa finanziaria hanno orchestrato l'austerità per l'Italia installando Monti, e l'austerità per la Grecia, l'Irlanda, la Spagna, strangolando le economie del sud-europa pur di eliminare il loro deficit (che altrimenti gli tocca finanziare in eterno)... Qui Bagnai ad esempio, come quasi tutti, confonde l'attacco speculativo sui titoli di stato che avveniva sul mercato dei BTP con il fatto che il meccanismo di Target2 automaticamente convoglia le RISERVE bancarie che si accumulano in Germania verso la Spagna o l'Italia, di default, pena l'immediato arresto del sistema di pagamenti e la fine dell'Euro. Questo è un meccanismo di pagamento automatico, che accumula saldi sempre maggiori senza limiti, #i# "open ended"#/i# , come dice il ^paper della FED citato#http://www.newyorkfed.org/research/current_issues/ci20-2.pdf^ Dal 2008 i paesi in surplus con l'estero si ritrovano automaticamente, anche se non vogliono, a finanziare quelli in deficit tramite il meccanismo delle riseerve bancarie. Questo è il motivo per cui impongono l'austerità ai paesi in deficit estero, perchè è l'unico modo sicuro per eliminare i loro deficit esteri, data la valuta unica e (per loro) sopravvalutata. Devono imporre a quelli in deficit una riduzione del -10% ad esempio della domanda e quindi anche del PIL, per far ridurre loro i costi e anche le loro importazioni in modo tale da annullare il deficit estero. Se non lo facessero i paesi in surplus come la Germania si ritroverebbero, come nel 2011, a finanziare loro interamente i deficit esteri degli altri come la Spagna e l'Italia #b#(Quasi) NESSUNO LO CAPISCE PERCHE' E' DENARO "INVISIBILE", che circola solo tra banche centrali e banche commerciali#/b# e Target2 è un meccanismo di pagamenti solo tra banche e banche centrali, ma il cui controvalore giornaliero è intorno ai 2mila MILIARDI DI EURO. Nelle banche quello che si muovno non sono i soldi che raccolgoono, i depositi, ma le "riserve", il denaro speciale che esiste solo tra loro. Ma #b# all'interno di un sistema di pagamenti bancario, non esiste scelta, devi per forza fornire sempre le riserve, altrimenti salta tutto, perchè non si usano i soldi che tu pensi di avere nel conto#/b# (forza che è la centesima volta che lo spiego...) In tutti gli esempi che trovi sul funzionamento del meccanismo di pagamenti automatico dell'eurozona ("Target2") si fa l'esempio dell'esportatore tedesco e della banca spagnola, cioè si suppone che la Spagna importi dalla Germania più di quello che esporta e che questo deficit si traduca in un deflusso di riserve dalla banche spagnole, che viene compensato dalla BCE facendosi prestare riserve dalla Bundesbank la quale a sua volta le riceve dalle banche tedesche degli esportatori. #i# Ma se guardi i numeri del saldo commerciale tra Spagna o Italia o Grecia e Germania non è così, non accumuli 1,000 miliardi in tre anni coi saldi tra questi paesi#/i# . In realtà #b# LO STESSO MECCANISMO VALE ANCHE PER IL DEFICIT VERSO LA CINA, GIAPPONE, COREA O DUBAI, I PAESI CHE ACCUMULANO RISERVE tramite SURPLUS ESTERI DEVONO AUTOMATICAMENTE FINANZIARE IL DEFICIT DEGLI ALTRI#/b# . A meno che non ci siano dei flussi di capitali per cui si compran debito dei paesi in deficit o si investe nei loro immobili, come accadeva fino al 2008. Quando questi flussi cessano o addirittura si invertono, allora Olanda e Germania devono finanziare i deficit esteri di Italia e Spagna anche verso la Cina o la Corea. Per default, per via del meccanismo di pagamento tra banche estere, che si basa non sui soldi dei clienti, ma sulle "riserve" bancarie. Ad esempio, tu hai 40 mila euro nel conto corrente e compri una Nissan o una Kia o una Ford per 30 mila euro, ma non è detto che la tua banca abbia le riserve da trasferire alla banca estera, può dover ricorrere alla Banca d'Italia per farsele prestare. Prima dell'euro Banca d'Italia comprava yen e vendeva lire e si procurava gli Yen o gli Won o i Dollari e alla fine (sommando migliaia di transazioni del genere e facendone il salso) la Lira scendeva rispetto a queste valute. Con l'Euro questo compito è passato alla Banca Centrale Europea, ìa quale però ora non ha bisogno di vendere Euro contro Yen o Won o Dollari solo perchè in Italia ne sono a corto (essendo in deficit con l'estero), perchè ha tra le sue banche centrali la Bundesbank, la quale ha accumulato abbastanza Yen, Won o Dollari (grazie al fatto che fa da stanza di compensazione per le banche tedesche le quali servono Daimler, BMW, Siemens...) Quando una banca commerciale ha clienti che ricevono pagamenti in valuta estera che vengono loro accreditati sul conto, questi importi vengono contati come "Riserve", cioè il bonifico dall'estero che riceve BMW in Yen è un aggiunta di moneta alla base monetaria in Germania, è moneta nuova, denaro fresco che entra nel circuito bancario germanico, è considerato come se lo stato avesse stampato banconote Di conseguenza la BCE si fa prestare le riserve, cioè diciamo la liquidità eccedente che esiste nell'eurosistema delle Banche Centrali e questa viene da Olanda, Germania (e un poco Lussemburgo, Austria e Finlandia). Data la moneta unica, non può che essere così. Per i primi otto anni dell'Euro non ci ha fatto caso nessuno perchè c'erano dei flussi di investimento in bonds e anche in immobili di Irlanda, Spagna, Islanda, Estonia, Grecia, Portogallo, Italia e Grecia. Spariti quelli, il funzionamento del sistema di pagamenti in Euro tra banche di paesi diversi con Banche Centrali diverse in eurozona richiede automaticamente che quelle dei paesi in surplus prestino le loro riserve a quelle dei paesi in deficit Questo è il meccanismo finanziario inestricabile che mette i paesi in surplus estero contro quelli in deficit estero e spinge i primi a imporre in tutti i modi l'austerità. Ma sono i paesi in surplus estero che sarebbero in posizione di debolezza, basta che quelli in deficit estero rifiutino di fare l'austerità e sono i tedeschi e gli olandesi che sono costretti ad uscire dall'euro, altrimenti devono finanziarci i deficit esteri in eterno come se noi fossimo gli USA....

Krugman parla di Mosler... - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 17 Marzo 2014 20:52

Paul Krugman oggi scrive il suo pezzo sul New York Times su Warren Mosler ^"...Why haven’t the kind of people who listened to Peter Hyperinflation-by-2010 Schiff switched to, say, Warren Mosler?....#http://krugman.blogs.nytimes.com/2014/03/16/charge-of-the-right-brigade/?_php=true&_type=blogs&_r=0^ Krugman riassume l'argomentazione sui deficit e la creazione di base monetaria tramite l'Alleggerimento Quantitativo e poi conclude: come mai tanta gente ancora crede che a creare moneta si abbia iperinflazione e non a Warren Mosler ? (l'Italia ne è piena di gente che crede che aumentare la moneta non si può perchè automaticamente crea inflazione...). Per Krugman, che a torto o ragione è l'economista più noto al mondo oggi, Mosler è il campione diciamo della tesi che si può aumentare il deficit e la moneta creata dallo stato e l'economia ne beneficia. Negli ultimi due anni Krugman e soci hanno sposato in modo crescente la MMT... Domani c'è ^Claudio Borghi che dibatte con Mosler a Bergamo#http://www.retemmt.it/attivita-ed-eventi/eventi/24-euro-il-futuro-alla-luce-della-crisi-due-soluzioni-alternative-per-l-uscita-dalla-crisi/event_details^ e qui purtroppo Birghi ora lo senti dire che aumentare i deficit pubblici e far girare più moneta, aumentare la domanda in Italia, non serve se non esci dall'euro e ritorni alla lira, ad una moneta svalutata rispetto al marco. Questo non è corretto e se qualcuno va a Bergamo domani potrebbe farlo notare a Borghi. Se esci dall'euro e svaluti del 40% rispetto al marco e del 20% rispetto al dollaro l'export italianoc che è di 450 miliardi, di cui metà circa in Eurooa può salire e anche di 50-60 miliardi. Ma l'import che è di 450 mld circa anche lui costa immediatamente di più e senza fare ora complicati ragionamernti diciamo che può cancellare nel primo anno l'effetto positivo dell'export, vedi il Giappone che ha svalutato del 30% contro dollaro un anno fa e ha peggiorato il saldo commerciale finora ^"What if Japan’s Export Boom Never Shows Up?"#http://blogs.wsj.com/economics/2014/03/11/what-if-japans-export-boom-never-shows-up/^ Mar 11, 2014. Successivamente l'effetto dell'esport diventa prevalente, ma comunque ci sono importazioni come l'elettronica, le auto e le materie prime dove l'effetto di prezzo non fa sostituire quasi prodotti italiani con prodotti esteri, per cui hai un effetto negativo sulla spesa italiana. Quantificando il tutto, è difficile pensare che dopo ad esempio due anni, l'effetto del cambio produca più di 50milardi di domanda addizionale. L'Italia non ha così bisogno di maggiore competitività, ha bisogno disperato di circa 200 miliardi in più di moneta, sia come spesa in più, sia come riduzione di tasse, che come maggiore credito alle imprese. Battere i tedeschi nei settori in cui siamo in concorrenza ed esportare di più con una moneta che valga meno è importante, ma in realtà il problema della COMPETTIIVITA' è così drammatico oggi dentro l'euro perchè per impedire un deficit estero la Troika costringe a strangolare l'economia di tasse e i governi italiani piegano la testa Se l'Italia semplicemente aumentasse il suo deficit (la Spagna per chi non lo sapesse fa deficit del 6,5% anche quest'anno e a lei li lasciano fare e a noi no) e prendesse il controllo delle banche con mezzi diretti e indiretti per farle prestare all'interno dell'euro sarebbe più facile perchè non dovrebbe preoccuparsi del cambio e dei tassi di interesse come se fosse tornata alla lira...

la banconota da 500 euro ha salvato il sistema nel 2008 - GZ  

  By: GZ on Lunedì 17 Marzo 2014 19:47

Oggi appare un articolo in evidenza sul Wall Street Journal che spiega che le banconote da 500 euro hanno salvato l'Europa dalla crisi: ^"During Crisis the €500 Note, Beloved by Criminals, Saved the Day"#http://blogs.wsj.com/economics/2014/03/17/during-crisis-the-e500-note-beloved-by-criminals-saved-the-day/^, Wall Street Journal, 16 marzo 2014 Il Wall Street Journal riporta che fu la Germania in particolare, all'inizio, a spingere per introdurre le banconote da 500 euro e che i tedeschi erano indignati dall'idea che favorisse l'evasione, anzi sostenevano che in Germania molta gente non fidandosi delle banche voleva i grossi tagli per metterli in cassetta di sicurezza e che questo era assolutamente legittimo #i# ^" the 1,000 Deutsche Mark banknote valued at about €510.... As Mr. Heinonen recalled, representatives from these countries became upset when it was suggested that the high value banknotes helped the underground economy. Defenders of the €500 note said that in some countries people preferred to keep savings in cash because they trusted it more than banks, Mr. Heinonen said...."#/i# Ma leggi il resto dell'articolo perchè spiega, citando alti funzionari della BCE, che senza le banconote da 500 euro, ci sarebbe stata una fuga di capitali dalla zona euro e dall'euro che avrebbe reso nel 2008 molto più difficile gestire la crisi. In pratica, nel 2008, molta gente trovando le banconote da 500 ha chiesto di mettere i soldi in cassette di sicurezza e questo ha fatto aumentare la domanda di euro. Senza queste, ci sarebbe stato per motivi psicologici e pratici invece domanda di Dollari !!!! Sottolinea e manda ai tuoi conoscenti l'ultima riga: ad un certo punto la domanda di contantio in eurozona nel 2008-2009 era tale che certi tagli di banconote in alcuni paesi non erano disponibili: chiesero a Trichet cosa si doveva fare. Risposta: dite sempre al pubblico che abbiamo i soldi, che è solo un problema logistico di questa settimana, rassicuratelo... #i#“I asked [Mr. Trichet] what we would do if we ran out [of money.] He said, ‘Nothing. We simply tell [people] that there is enough money.’”#/i# -- #i# After the collapse of Lehman Brothers in 2008, public’s faith in banks wavered in many countries, sending people to exchange their savings for cash. Demand for the euro banknotes surged in and outside the euro area. “We could have not handled it without the €500 note,” Mr. Heinonen said. For this reason the euro area central banks decided to increase their reserve stockpiles of the €500 notes in case similar situations arise again, Mr. Heinonen said. He also told how euro area central banks engaged in minor deceit when they co-ordinated their effort to keep the public supplied with euros. As people were hoarding euros, some central banks estimated that they could run out some denominations even though the overall stockpile was sufficient, Mr. Heinonen said. Therefore, if somebody asked about banknotes, the central banks agreed on a common response stating there would be plenty of banknotes available in all circumstances with the qualification that local shortages could occur in certain denominations. When the ECB’s President Jean-Claude Trichet learned about this measure, he personally intervened and ordered the qualification dropped, Mr. Heinonen said. “I asked [Mr. Trichet] what we would do if we ran out [of money.] He said, ‘Nothing. We simply tell [people] that there is enough money.’” Mr. Heinonen said, adding that this was what the euro area central banks did with no problems.#/i#

decadenza dell'uomo bianco (o della donna..) - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 17 Marzo 2014 18:41

il marito della Mussolini finisce in prima pagina per giorni e giorni per questa minorenne... e come la mettiamo con le 30-50mila italiane che, stando alle agenzie di viaggi e altri esperti del settore, vanno nei Caraibi per farsi trombare a pagamento ? #i# ....Di solito non c’è la tariffa per una prestazione sessuale, come accade per la prostituzione femminile. A differenza dell’uomo che soddisfa un bisogno fisico, poi, la donna tende a rispondere a una necessità di relazione. Quindi offre pasti, vestiti, drink, invia contante al beach boy al ritorno. Può arrivare anche a comprargli un appartamento. Magari lo invita per brevi periodi in Europa o in Nord America....#/i# Ricordo quando l'antennista che veniva da me era tornato da un anno di lavoro in Senegal dove aveva installato centinaia di parabole per conto di italiani che costruivano da quelle parti e diceva che la cosa frustrante era che in quel posto tutte le europee che arrivavano non si filavano gli europei come lui, perchè avevano in testa di farsi l'indigeno E' un sintomo della decadenza, o caduta di competività dell'uomo bianco (o della donna bianca) ? ^"Turismo sessuale, le “predatrici” occidentali dall’Africa ai Caraibi"#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/19/turismo-sessuale-femminile-le-predatrici-occidentali-dallafrica-ai-caraibi/833276/^ È un fenomeno in continua crescita: signore o single occidentali, spesso benestanti e di qualsiasi età, scelgono Paesi come Cuba o il Kenya per cercare emozioni con i locali. A pagamento - di Eleonora Bianchini | 19 gennaio 2014 - il Fatto -- "Per ora ti ho mandato Kenya e Giamaica, due settimane. Più tardi avrai anche Capoverde“. L’agenzia di viaggi per single invia i preventivi. Queste tre mete, insieme a Santo Domingo, Cuba, Maghreb, Tanzania e Gambia sono in cima alla lista per le donne che preferiscono andare in vacanza da sole. O meglio, senza un uomo. Perché partono per trovarlo a destinazione. Le stime parlano di 600mila donne occidentali (tra cui almeno 30mila italiane) che ogni anno cercano l’avventura con un tuareg, la guida di un safari, un beach boy che passeggia sulla spiaggia alla ricerca di una donna disposta a pagare, o un big bamboo, come viene chiamato in gergo il gigolò di colore inteso come oggetto sessuale. I “consigli” degli alberghi – “Nessuno chiama l’agenzia di viaggio per richiedere l’avventura sessuale”, spiega Daniela De Rosa, direttrice del webmagazine ”Per me sola”, dedicato alla cultura del viaggio al femminile. “Ma alcune mete offrono le occasioni giuste. Non si ha la certezza dell’happy ending, ma nella proposta di un ‘viaggio nel deserto’ o ‘notte al campo tendato’ è possibile finire a letto con una guida o un locale. Ci sono anche coppie di madre e figlia che partono insieme, donne adulte, trentenni. C’è scambio di soldi. E a volte i ‘ragazzi’ sperano di sposarti”. E se le agenzie non entrano nel dettaglio del turismo sessuale, qualche indizio in più arriva dai gestori degli alberghi. “Abbiamo strutture gestite da italiani, dove l’animazione include anche alcuni capoverdiani, molto simpatici”. E se si porta qualche estraneo in camera? “Non c’è problema, ma deve prendere una doppia – spiegano dall’Hotel Morabeza di Capoverde – e attenzione a chi si lascia entrare. Non che qui sia mai successo, ma c’è sempre il rischio che non sia una persona fidata”. Più rassicuranti, invece all’Alfred’s Ocean Palace a Negril, Giamaica: “Vieni qui in cerca di compagnia? Dipende tutto da te, se ne hai voglia trovi quel che vuoi”. Insomma, i ragazzi disponibili ci sono. E sono parecchi. “Certo, è un posto grande. È facile conoscerli sulla spiaggia, al bar, per strada. Se vuoi qualche consiglio, poi, ci sono anche parecchie italiane”. Che, prosegue, si intrattengono spesso con le bellezze locali. Numeri e stime – Non esistono studi ufficiali, ma le stime rendono l’idea di un fenomeno tutt’altro che marginale. Il giornale online Escape Artist Travel magazine, a luglio 2007, ha parlato di 600 mila donne occidentali impegnate ogni anno in questo tipo di viaggi. Cifre riprese anche da Julie Bindel, giornalista cofondatrice di Justice for Women. Dal 3 al 5 per cento di viaggiatrici Nel 2006 il presidente di Telefono Blu Sos Pierre Orsoni aveva azzardato che le “turiste” provenienti dall’Italia fossero tra le “30 e le 50 mila all’anno”, supponendo che “le donne rappresentino dal 3 al 5 per cento di quel milione di connazionali che pratica, abitualmente o meno, turismo sessuale”. Tutte cifre che non hanno trovato conferma in nessuno studio ufficiale. Per quanto riguarda la Giamaica, Michael Seyfert, regista e autore del film Rent a Rasta (letteralmente “affitta un rasta”, che in gergo sottintende l’uso sessuale dell’uomo coi dreadlocks) ha calcolato che ogni anno oltre 80 mila donne over 40 volano lì alla ricerca del big bamboo. E, su Youtube e forum online, sono gli stessi gigolò a vantarsi del successo e della propria superiorità rispetto alle prestazioni sessuali del maschio bianco. “Once you go black you’ll never go back”, dicono. “Romance tourist” – Un uomo disponibile e giovane, unico oggetto del desiderio con infinite declinazioni linguistiche. Si chiama, ad esempio, kamakia in Grecia, shark (squalo) in Costa Rica, rent-a-dreads nei Caraibi, kuta cowboys a Bali. Oppure Marlboro men in Giordania, bumster in Gambia o jinetero a Cuba. Tuttavia, il fenomeno è difficile da quantificare. Le donne, infatti, escludono di essere “turiste sessuali”, anche se pagano per avere rapporti. “Per loro non è un meccanismo di prostituzione – spiega Yasmin Abo Loha di Ecpat Italia, che si occupa dei diritti dei minori contro lo sfruttamento sessuale -. A differenza dell’uomo, che cerca una partner diversa ogni sera, la donna è prettamente romantica e nel corso di una vacanza tende a frequentare un solo uomo”. Preferiscono farsi chiamare romance tourists, viaggiatrici alla ricerca di una favola. Tradotto: una storia d’amore. A dimostrarlo è stata la ricerca di Jacqueline Sanchez Taylor, Dollars are a Girls’ Best Friend? Female Tourists’ Sexual Behaviour in the Caribbean (agosto 2001, Sociology). Su 240 turiste intervistate sulle spiagge di Negril e a Boca Chica e Sosua in Repubblica Dominicana dalla sociologa dell’Università di Leicester, emergeva che un terzo di loro aveva avuto rapporti sessuali con uomini del posto durante la vacanza. Il 60 per cento di quelle 80 donne riconosceva che nella relazione influivano elementi di “natura economica”. Nonostante questo, non si sentivano “turiste sessuali”. E gli uomini che avevano pagato per fare sesso? Per loro non erano toy boy o gigolò. Solo il 3 per cento, infine, ammetteva che le relazioni erano state “esclusivamente fisiche” e oltre il 50 per cento le definiva “romantiche”. Prestazioni e pagamenti – “Credo che negli ultimi anni il numero di donne che fa turismo sessuale sia cresciuto, grazie a voli e pacchetti low-cost in paesi economici”, spiega Sanchez Taylor. “Le donne sono sorprese di trovare così tanti uomini a loro disposizione, ma raramente per loro pagarli rappresenta una forma di prostituzione”. Nel corso della sua ricerca, Sanchez aveva intervistato anche alcune donne italiane in Costa Rica, “positivamente attratte dalla fisicità dei neri”. Al contrario delle nordamericane che, invece, ritenevano l’uomo di colore un individuo da “dominare”. Il primo contatto con il gigolò non avviene attraverso strutture organizzate, ma sulla spiaggia o per strada. “Molte si convincono genuinamente di essere corteggiate. ‘Gli piacciono i miei capelli, la mia pelle chiara’, dicono”. E la “forma” di pagamento è diversa. “Di solito non c’è la tariffa per una prestazione sessuale, come accade per la prostituzione femminile. A differenza dell’uomo che soddisfa un bisogno fisico, poi, la donna tende a rispondere a una necessità di relazione. Quindi offre pasti, vestiti, drink, invia contante al beach boy al ritorno. Può arrivare anche a comprargli un appartamento. Magari lo invita per brevi periodi in Europa o in Nord America. Per il gigolò è un modo per acquisire uno status, che lo fa emergere tra i suoi ‘colleghi’. O l’unica via per emigrare in Paesi ricchi”. Difficilmente, però, questi rapporti sfociano in relazioni di lungo periodo o matrimoni. “Ma anche questo è un dato impossibile da misurare”, puntualizza Sanchez. E non si pensi che siano solo donne di mezza età a ritagliarsi qualche settimana all’anno per una vacanza. “Ci sono donne di tutte le età, dai 20 ai 60 anni e oltre. Vanno insieme madri e figlie, mogli che lasciano a casa i bambini, separate, divorziate, vedove. C’è chi cerca un’esperienza, chi vuole allontanarsi dall’impegno di una relazione o, al contrario, cerca un compagno. Chi ha più soldi va più spesso, specie le over 40. Ma l’età non è mai una barriera”. (Foto tratta dal film “Paradise: Love”) Da Il Fatto Quotidiano del 6 gennaio 2014

La storia dell'Euro, della sua crisi e la sua soluzione! - GZ  

  By: GZ on Lunedì 17 Marzo 2014 17:46

Gianlini, non hai visto l'avviso che ora do lezioni private di economia monetaria online ? (tarifffe da concordare, a te faccio un sconto, ma chi non può ora però trova finalmente il libro da Hoepli) 1) #b# Prima dell'euro i BTP li compravano solo gli italiani#/b# (sostanzialmente) 2) Quando è stato annunciato che l'Italia sarebbe entrata nell'euro #b# gli investitori esteri hanno comprato BTP a mani basse#/b# , dal 1997 al 2007 diciamo, e sono arrivati a detenere circa metà dei BTP (i Bot e CCT li detenevano più che altro famiglie italiane) 3) nel 2008 scoppia la crisi di Lehman, giusto ? i mutui subprime famosi... ce lo ricordiamo tutti no ? saltano delle banche, Bear Sterns, Northern Rock, Aig, Lehman e di colpo #b# spariscono gli acquisti di titoli di stato "rischiosi" (greci, irlandesi, islandesi, italiani, spagnoli...)#/b# 4) nel frattempo, dopo l'introduzione dell'Euro i paesi della "periferia" in Europa erano andati tutti in deficit commerciale, causa Euro che da 90 centesimi per dollaro era salito a 1,60 centesimi per dollaro. Quindi Italia, Spagna, Grecia erano già da nni tutti in deficit delle partite correnti (beni e servizi), ma #b# dal 2009 NON AVEVANO PIU' I FLUSSI DI CAPIALE CHE COMPRAVANO TITOLI DI STATO A PAREGGIARE LA BILANCIA DEI PAGAMENTI#/b#.... 5) #b# Come hanno fatto allora i paesi della "periferia" in Europa a far quadrare la loro bilancia dei pagamenti ?#/b# Non potevano svalutare il cambio, perchè non avevano più la loro valuta, la lira, la peseta, la dracma....? Stavano importando dall'estero di più di quello che esportavano e tra l'altro in aggiunta c'era una fuga di capitali, specie dalla Grecia e Spagna c'era anche un deficit del capitali che uscivano dal paese oltre che il deficit commerciale ? Ve lo ricordate ? nel 2011 stavano anche uscendo capitali dai paesi del sud-europa, erano in deficit sia come merci che come capitali! 6) la risposta è che il meccanismo automatico di pagamenti interbancario, chiamato #b# "Target2" costringeva la BCE ha prestare riserve alla Banca di Spagna o di Italia in modo che questa potesse prestare riserve alle proprie banche#/b# , in modo che questo potessero effettuare i pagamenti all'estero PER I QUALI NON AVEVANO I SOLDI !!! Quindi le banche centrali del nord-europa erano automaticamente obbligate a fornire loro le riserve, cioè la liquidità, alle banche centrali dei paesi del sud-europa, che a loro volta la giravano alle loro banche. E i tedeschi e gli olandesi sono andati fuori di testa, hanno scatenato la crisi, fatto cadere Berlusconi e messo Monti perchè riportasse a tutti i costi la bilancia dei pagamenti dell'Italia in pareggio. Altrimenti erano automaticamente obbligati a finanziarla loro. E quello stro.nzo di Monti lo ha fatto invece di spiegare cosa succedeva. Ma quasi nessuno capisce questo meccanismo, perchè quasi nessuno comprende che le banche NON HANNO I SOLDI. Se non ci credi perchè lo scrivo io allora prego gentilmente di spendere cinque minuti a guardare questo video che questo mese la Banca di Inghilterra ha inserito nel suo Bolletto trimestrale per spiegare COME VIENE CREATO IL DENARO ^"Money creation in the modern economy - Quarterly Bulletin article"#https://www.youtube.com/watch?v=CvRAqR2pAgw^. Noterai, se capisci l'inglese, cha dal minuto 2 in poi il dirigente della Bank of England spiega che LE BANCHE CREANO I DEPOSITI, NON PRESTANO DENARO CHE VIENE LORO DEPOSITATO. Se qualcuno lo vuole doppiare gentilmente, perchè la Banca d'Italia finora non è stato così cortese da fare video educativi del genere

Il segreto dell'Euro - GZ  

  By: GZ on Lunedì 17 Marzo 2014 04:44

Stock: Euro

Quando gli italiani o spagnoli, fino al 2011, erano in deficit con l'estero, in pratica è successo che quando compravano auto giapponesi, coreane o tedesche, i pagamenti (come saldo netto...) li effettuavano in realtà con soldi prestati AUTOMATICAMENTE dalla Bundesbank. Per la precisione questo è successo dal 2008 al 2011 (quando con la crisi di Lehman dall'estero hanno smesso di comprare sempre più BTP, per cui il deficit estero non veniva più finanziato dal mercato). Essendo l'Italia e la Spagna in deficit CON L'ESTERO e non attirando più capitali che compravano BTP, #b# il sistema bancario doveva procurarsi allora "riserve" dalla Banca Centrale per poter effettuare tutti i normali pagamenti. Ma questa non era più la Banca d'Italia!#/b# Di conseguenza, dal 2008 al 2011 le banche italiane e spagnole dovevano farsi prestare i soldi dalla BCE, la quale a sua volta doveva rivolgersi alla Bundesbank, CHE PERO' NON POTEVA RIFIUTARSI #i#, pena la paralisi del sistema bancario europeo, il panico e la fine immediata dell'euro#/i# . Questo è il movitvo per cui hanno spinto per l'austerità, questo è il segreto dell'euro che nessuno sembra capire, questo è il motivo per cui i tedeschi ci impongono l'austerità a tutti i costi, che siano di destra o di sinistra e continueranno per i prossimi dieci anni, è il meccanismo finanziario che lo impone . I tedeschi però lo capiscono (anche se cercano di non dirlo), gli italiani no. I tedeschi sono ossessionati da Target2, ad esempio il consigliere della Merkel, ^il prof Hans Werner Sinn ha riempito Youtube#https://www.youtube.com/watch?v=AmPbv7Q3-jc&list=PLA5BEDDDCD1B6F39A^ con video in cui denunciava il pericolo per la Germania creato dopo il 2008 da Target2 Non sto a cancellare i post qui sotto perchè possono servire per contrasto, come quando cerchi uno sfondo scuro perchè la foto venga meglio. Vedere come molta gente non capisca rende palese la necessità di spiegare il meccanismo finanziario dell'euro. Guardare per favore solo il grafico (tratto da questo ^bellissimo report#http://www.newyorkfed.org/research/current_issues/ci20-2.pdf^ appena uscito della Federal Reserve di New York) sul#i# meccanismo di pagamento interbancario europeo, chiamato "Target2"#/i# che mostra che dal 2008 al 2011 il saldo è salito da circa zero a circa 1,000 miliardi di euro. E il diagramma esplicativo che appare prima Chi fosse in grado di leggere l'inglese (e a volte ho l'impressione che siamo in pochi, nonostante sia insegnato ora dalle elementari), ricava da questo report (o qualunque altro delle dozzine di analisi uscite sul ^meccanismo di pagamenti interbancario dell'eurozona (chiamato "Target2")#http://www.bancaditalia.it/sispaga/servpag/target2^, che i paesi in surplus con l'estero hanno prestato 1,000 miliardi ai paesi in deficit con l'estero (nell'eurozona). In tre anni Germania, Olanda, Lussemburgo hanno prestato 1,000 miliardi di euro, tramite la loro banca centrale, ad esempio appunto la Bundesbank, ai paesi del sud-europa, tramite la BCE che gira le riserve bancarie tedesche alle banche italiane. (Ci sono anche report in italiano, ^anche di Banca d'Italia vedi qui#http://www.bancaditalia.it/sispaga/servpag/target2^, solo che sono scritti in modo tale che è più difficile capire, quello della FED è più chiaro e sintetico. Suggerisco anche il video messo ^su Youtube dalla BCE#https://www.youtube.com/watch?v=XJiQtCuotGI^ che ripete dall'inizio alla fine che è un sistema #i# PER EFFETTUARE PAGAMENTI IN MONETA DELLA BANCA CENTRALE, CIOE "RISERVE"#/i# e ogni settimana scambia un ammontare pari al PIL dell'Europa). Credo superi le facoltà intellettuali di Pigreco capire i dati e i diagrammi, per cui lo aiuto. Perchè mai, all'interno del meccanismo di pagamenti tra banche centrali nell'eurozona (denominato #i# Trans-European Automated Real-Time Gross Settlement Express Transfer System#/i# , di colpo, dal 2008 al 2011, quindi in poco più di tre anni, le banche centrali di Olanda, Germania e Lussemburgo si ritrovavano creditrici di 1,000 miliardi verso le banche centrali di Spagna, Portogallo, Grecia, Italia (e qualche altro paese piccolo) due anni fa ? Perchè ANCHE QUANDO SI COMPRANO (ad esempio) AUTO GIAPPONESI O COREANE, SE COME SALDO ENTRANO MENO SOLDI DI QUANTI NE ESCONO, LE BANCHE ITALIANE DEVONO TROVARE RISERVE e chi gliele da ? La Banca Centrale Europea. E questa a sua volta però se le fa prestare dalle banche centrali dei paesi in cui invece il saldo verso l'estero è positivo, per cui entrano ad esempio più yuan, won o yen di quanti euro escano. In sostanza anche il deficit verso il Giappone e la Cina di un paese dell'eurozona in deficit estero come erano la Spagna e L'Italia nel 2011 #b# viene AUTOMATICAMENTE FINANZIATO DAI TEDESCHI E OLANNDESI#/b#. Se però fate lo sforzo di guardare di nuovo il grafico notate un crollo di 400 miliardi, da 1,000 a 600 miliardi dal 2012, da Mario Monti in poi diciamo, da quando i paesi del sud-europa hanno applicato un austerità feroce che ha fatto collassare la loro spesa, reddito e di conseguenza importazioni. Grazie all'austerià feroce imposta a noi e altri paesi in deficit estero i paesi del nord stanno riducendo velocemente la loro esposizione, che è imposta loro automaticamente dal sistema di pagamenti inter-bancario europeo (Target2). In altre parole, il motivo per cui dal 2011 hanno manovrato in tutti i modi per imporci l'austerità è perchè con l'euro alcuni paesi hanno surplus cronici e altri deficit cronici, #b# a meno che non li massacri di tasse e con il crollo della produzione, del PIL e della spesa e la deflazione il loro disavanzo commerciale non si azzera#/b# . Che è quello che è avvenuto. Il meccanismo di pagamenti dell'euro richiede cioè automaticamente che i deficit esteri vengano compensati con un indebitamento automatico delle banche centrali dei paesi in deficit verso le banche centrali dei paesi in surplusi, in parole povere la Bunsesbank DEVE AUTOMATICAMENTE PRESTARE A BANCA D'ITALIA perchè questa possa prestare alle banche italiane. La gente (e gli esperti economici) non capiscono questo fatto perchè immaginano che se si paga per un Audi si hanno i soldi in banca... In realtà i soldi in banca, quando devi effettuare pagamenti all'estero (che come saldo eccedono gli incassi dall'estero a livello di sistema bancario), NON CI SONO, I SOLDI NON CI SONO NELLE BANCHE, LI PRESTA LA BANCA CENTRALE, SOLO CHE NEL SISTEMA DELL'EURO LI PRESTA LA BUNDESBANK AUTOMATICAMENTE E tedeschi e olandesi ovviamente non vogliono farlo, è la logica finanziaria che li spinge a chiedere (senza confessare il motivo vero) che noi facciamo l'austerità, in modo eliminare il deficit estero (inevitabile con una valuta sopravvalutata),altrimenti gli tocca finanziarlo a loro, come era sucesso di colpo dal 2008 al 2011 (dopo che con la crisi di Lehman il mercato aveva smesso di comprare sempre più titoli del sud-europa per cui il sistema Target2 doveva AUTOMATICAMENTE COMPENSARLI PENA IL CROLLO ISTANTANEO DELL'EURO.... Alles Klar ?) (per assicurare che non me le invento io queste cose ho inserito anche la versione in tedesco del diagramma che proviene dal sito della Bundeesbank).