La nuova civiltà

 

  By: fultra on Domenica 27 Ottobre 2013 21:05

E' quello che pensavo venerdì quando sentii un intervista ad un politico svizzero riguardo l'intromissione dei servizi stranieri e non solo attraverso le reti, cellulari e pc. Alcuni di loro da tempo non usano i cellulari durante le riunioni in parlamento e non inviano mail su certi temi . Sono ritornati al vecchio messaggio scritto su carta e dato a mano "I pizzini" insomma . Come mai in Italia con l'esperienza che abbiamo maturato su questo modo di comunicare , un poco cavernicolo ma sanissimo dal punto di vista della sicurezza nessuno ci ha pensato e vedi che in Parlamento anzichè ascoltare per dibattere ,sono sempre attaccati al cellulare ,non penso che colloquino solo di problemi di cuore (anche perchè molti-troppi sono over per certe cose) , ognuno o molti si fanno i fatti propri come ragazzini del liceo. Sarebbe interessante -per modo di dire- avere certe intercettazioni -che poi personalmente renderei pubbliche con voce al vero- di colloqui di gente che sarebbe la per discutere, proporre o disporre leggi a beneficio della nazione..... Pedate 'nto 'ulo a tutti.

 

  By: giorgiofra on Domenica 27 Ottobre 2013 19:19

Il questa noiosissima domenica d'autunno un pensiero si è impossessato della mia mente per qualche minuto: il web non è e non sarà mai ne uno strumento di libertà ne uno strumento di democrazia. Sarebbe opportuno recuperare qualche vecchio caro ciclostilo, strumento davvero più potente e più libero di internet. Ma sopratutto più sicuro. Volendo, si riuscirebbe a nascondere chi ha scritto e chi ha letto qualunque messaggio, cosa che con il web è praticamente impossibile. Quando arriverà il momento di porre fine a questo sistema, e state certi che questo momento arriverà, sarebbe stupido affidarsi al web per comunicare e per diffondere le proprie idee. Molto meglio il ciclostilo, il passaparola, la strada. Quando il nemico è tecnologicamente sofisticato, l'arma più efficace di difesa è rinunciare alla tecnologia. Il potere, che ha investito e si è preparato all'uso di sofisticati strumenti di controllo ed intercettazione, si troverebbe spiazzato. Infatti la potentissima potenza militare americana, capace di distruggere in breve tempo un grande paese industriale, si è rivelata inefficace contro nemici in qualche modo arcaici, e che usano strumenti contro i quali la potenza di fuoco e la tecnologia sembrano inadeguati.

 

  By: foibar on Domenica 27 Ottobre 2013 13:04

Il dibattito sullo stato di polizia viene discusso avunque. Sempre più americani si sta preparando al peggio. http://www.youtube.com/watch?v=RIi5LoTdTPo#t=320 E da noi che femo?? Buona Domenica

 

  By: shabib on Giovedì 24 Ottobre 2013 12:54

per fortuna a milano ogni tanto siamo.... OLTRE VEDIAMO QUANTO CI VORRA' PERCHE' TUTTI I GESTORI DEL POTERE CAPISCANO CHE SI E' ESAGERATO con l'austerity dei mie ..joni sentenza senza precedenti Evade l’Iva per 180 mila euro, assolto «È stato costretto per via della crisi» Per il giudice il fatto non costituisce reato perché mancava la «volontà di omettere il versamento» http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_ottobre_24/evade-l-iva-180-mila-euro-assolto-stato-costretto-via-crisi-cbfd2e3e-3c85-11e3-b96f-84c91179c77b.shtml

 

  By: DOTT JOSE on Sabato 19 Ottobre 2013 13:21

caro danielet e' che troppo volte ho visto il potere esercitato dai padroni-imprenditori privati in maniera vessatoria, predatoria e umuiliante nei rispetto della classe lavoratrice. Non crederai che basta eliminare il pubblico per eliminare i costi ?

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: danielet on Giovedì 17 Ottobre 2013 20:03

DOTT JOSE ma c'è qualcosa nel tuo cervello ? Da che parte stai? M.A. ti dice che le leggi le puoi votare tu, che le tasse sono una reliqia del passato e si fa senza, che il governo (il potere) è il problema e va ridotto ai minimi termini. Che ti frega se ha spostato il sito in svizzera (per questioni di sicurezza), e che cavolo c'entra?

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 17 Ottobre 2013 19:43

Andando sul link fornito da danielet si capisce che la Princeton economics ha sede in Svizzera la cassaforte della borghesia mondiale e poi questo Armstrong ha sempre gravitato nell area di finanza, banche ,speculazione, ovvero e' il tipico esponente della borghesia predatoria e parassitaria mai fidarsi di tali individui

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: lmwillys on Giovedì 17 Ottobre 2013 19:17

il mitico Martin Armstrong ... finalmente uscito di galera un paio di anni fa ... diminuire i costi della politica ... già ... 1,1 milioni campano di politica quindi non servono ad un emerito kazzo http://www.uil.it/documents/Studio%20costi%20politica%20regioni.pdf pensa solo a quanta corruzione in meno con la democrazia diretta la moneta comunque non può risolvere un kazzo, fra mondo reale e soldi l'inconciliabilità è totale

 

  By: pana on Giovedì 17 Ottobre 2013 18:32

si si dice pure There also, we must privatize government as much as possible because ONLY a private company will meet its obligations.

Russian Forces Storm U.S. Military Base In Niger; Pentagon Confirms Big Move Of Putin's Men - YouTube

 

  By: danielet on Giovedì 17 Ottobre 2013 17:53

La "Soluzione" secondo Martin Armstrong? Democrazia diretta, eliminare la carriera politica (un solo mandato annuale) , eliminare le tasse (stampare moneta a livello governativo), eliminare la possibilità dei governi di prendere a prestito. http://armstrongeconomics.com/2013/10/13/solution/

 

  By: lmwillys on Mercoledì 16 Ottobre 2013 22:20

Lei pensi a un voto che so se tagliare il numero dei dipendenti o ridurre le spese sanitarie o tagliare o no le pensioni o uscire o no dall'euro. -------- tutta roba già successa, tutte decisioni prese in passato e nessuno è andato a gonfiare i parlamentari artefici delle malefatte e neanche i cretini che li avevano eletti sul 'facilmente manipolabile' ogni giorno milioni di persone compiono operazioni in banca da casa con connessioni criptate con il sistema di voto attuale non solo pd e pdl cacciavano minimo il centone in cambio di voto in Sicilia ma si trovarono pure qualche migliaio di schede in cassonetti della monnezza in una elezione a sindaco di Roma

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 16 Ottobre 2013 19:48

Gentile GZ il problema de voto elettronico è che AD OGGI sarebbe facilmente manipolabile e anche qualora non manipolabile sarebbe fonte di continui sospetti di esserlo stato. Lei pensi a un voto che so se tagliare il numero dei dipendenti o ridurre le spese sanitarie o tagliare o no le pensioni o uscire o no dall'euro. Qualunque risultato ci fosse anche se non fosse stato manipolato sarebbe fonte di scontri in piazza fino a quasi la guerra civile. Il voto con il vecchi sistema seppur qualche broglio c'è sempre è più difficile da manovrare e soprattutto la gente ha l'impressione (magari a sproposito) che c'è più controllo sul risultato grazie alle commissioni elettorali composte da cittadini che scrutinano voto per voto.

 

  By: shabib on Martedì 15 Ottobre 2013 18:33

come ho gia' qui scritto varie volte , invece delle lotte per il propiro potere e' urgentissimo che la politica OPERI al piu' presto per i problemi reali del paese : OLTRE AGLI OSPEDALI E SCUOLE A RISCHIO SISMICO ED IDROGEOLOGICO ABBIAMO GLI ACQUEDOTTI COLABRODO E PER DI PIU' CANCEROGENI .... ma 'ndo casso volemo anna' ? Acquedotti a rischio amianto, a Bologna 10mila fibre a lt disperse in acqua di: Pubblicato il 15 ottobre 2013| Ora 15:56 Stampa Invia Commenta (0) .Roma, 15 ott. - (Adnkronos) - Quasi tutti gli acquedotti pubblici in Italia sono in cemento-amianto e Bologna possiede circa 1.800 km di queste tubature dello stesso materiale che disperdono nell'acqua 10mila fibre a litro. A lanciare l'allarme degli acquedotti è "H2A. L'amianto nell’acquedotto", un documentario di poco più di 30 minuti che racconta la situazione delle tubature della città bolognese che sarà proiettato in anteprima nazionale questa sera e da domani disponibile sul web. Il documentario è stato diretto da Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu, con le riprese di Salvo Lucchese, le musiche di Pasquale Pettrone e Maudit Production, e realizzato grazie all'iniziativa dell’Associazione Orfeonica di Bologna e all'azione di crowdfunding di cittadini e associazioni attraverso il sito di giornalismo partecipativo pubblicobene.it e verrà distribuito in licenza creative commons. Già nel 2008, spiega all'Adnkronos Bugani, uno dei due registi, “abbiamo realizzato un documentario sui lavoratori esposti all'amianto dal titolo 'Anno 2018: verrà la morte' perché proprio tra il 2015 e 2020 sono previsti in Europa 500mila morti per tumore al polmone”. Proiettato nell'agosto del 2012, il documentario che “ha vinto 10 festival”, ha suscitato l'interesse del pubblico soprattutto in relazione all'acquedotto di Bologna. Attraverso la formula di crowdfunding “abbiamo racimolato poche centinaia di euro e l'anno scorso, a novembre, abbiamo iniziato le riprese. Per prima cosa abbiamo cercato di intervistare tutte le istituzioni bolognesi: dal sindaco, Virginio Merola agli assessori interessati, fino ai consiglieri di maggioranza e opposizione”. Il risultato? “Alcuni non hanno risposto, ad altri invece, come il primo cittadino, non interessava l'argomento. Gli unici a rispondere sono stati Pasquale Caviano di Centro democratico e Massimo Bugani, capogruppo del Movimento 5 stelle”. “Neanche Hera, che gestisce l'acquedotto, ha risposto al nostro invito”. Per questo, racconta il regista, “ abbiamo deciso di intervistare i cittadini: "il 99% non è a conoscenza del problema”. Quanto agli esperti, sia il presidente dell'Associazione esposti amianto, Vito Totire, sia Luciano Mutti, oncologo di Vercelli, che Morando Soffritti, direttore scientifico dell'Istituto Ramazzini, “concordano che la fibra di amianto ingerita è fortemente cancerogena”. Inoltre, “abbiamo documentato la difficoltà a reperire i dati da chi controlla le acque, ossia Asl, Arpa ed Hera”. A giugno 2013, Bugani sottolinea che “sono stati forniti dei dati dall'Asl relativi ad alcune strade del centro bolognese che hanno registrato 10mila fibre di amianto per litro. Secondo studi americani il pericolo c'è da 70mila fibre a litro a salire, mentre secondo i nostri esperti basta anche solo una fibra ingerita”. Resta comunque un problema: “quasi tutti gli acquedotti italiani sono in cemento amianto e in pochi ne sono a conoscenza".. http://www.wallstreetitalia.com/article/1633673/sostenibilita/acquedotti-a-rischio-amianto-a-bologna-10mila-fibre-a-lt-disperse-in-acqua.aspx

 

  By: gianlini on Martedì 15 Ottobre 2013 16:07

siamo il paese con il maggior numero di addetti alle forze dell'ordine, scorte, auto blu, ecc... almeno si può dire che i ladri non guardano in faccia a nessuno.... ROMA -Ladri in casa dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il furto è avvenuto nella mattina di martedì in via Aladino Govoni, nel quartiere Balduina. In casa, al momento della rapina, non c’era nessuno. Alemanno era uscito per una riunione dell’Anci ed erano fuori anche sua moglie, Isabella Rauti, e suo figlio Manfredi. LA DOMESTICA - A scoprire il furto è stata la domestica della famiglia alle ore 13. Entrando a casa la donna avrebbe visto l’appartamento messo a soqquadro. Non è ancora chiaro cosa sia stato rubato, nè come i ladri siano riusciti a entrare in pieno giorno. BANDA IN AZIONE? - Sul caso indaga la polizia.Non si esclude che a colpire possa essere stata una squadra di professionisti che da giugno scorso ha già derubato una trentina di personaggi della politica e del mondo dello spettacolo e messo a segno altre centinaia di furti usando delle tecniche particolari per aprire le porte blindate senza lasciare traccia. La caratteristica peculiare delle bande di questo tipo è proprio quella di entrare in azione di giorno quando gli inquilini sono fuori per lavoro.

 

  By: giorgiofra on Martedì 15 Ottobre 2013 14:26

Fino a qualche anno fa al mio paese le rapine erano praticamente inesistenti, e rappresentavano, insieme ai furti negli appartamenti, dei fatti eccezionali. In questo periodo, invece, sembra che sia scoppiata una vera e propria epidemia, con una media di tre rapine al giorno. Si tratta di rapine il cui bottino medio è di 200 euro: roba da miserabili. Ma la cosa ancora più strana è che quasi mai questi rapinatori la fanno franca. Al massimo dopo quattro o cinque rapine vengono acciuffati. Si tratta di veri dilettanti che per somme davvero ridicole hanno la certezza di finire al fresco, con grande gioia di una pletora di famelici avvocati. A me riesce difficile capire cosa li spinga a praticare questo tipo di reati, il cui bilancio finale è sempre estremamente negativo, ovvero esiste la matematica certezza di essere presi e passare dentro qualche anno. La cosa, comunque, mi inquieta, perchè proprio il loro dilettantismo li rende pericolosi. Mi dicono che gli utili derivanti dallo spaccio siano drasticamente calati, causa crisi economica, così come quelli derivanti dal furto delle auto, dal momento che le vittime, a corto di denaro, molto difficilmente sono disposte a pagare per riottenere l'auto. O, più semplicemente, pur volendolo fare, sono impossibilitati dalla carenza totale di risorse economiche. Praticamente anche la piccola criminalità sente le conseguenze della crisi economica, e pur di raggranellare pochi spiccioli è disposta a tutto. Ora il governo ripropone l'idea di risolvere il problema delle carceri attraverso l'amnistia e l'indulto, visto che dall'ultima volta nulla è cambiato, così come nulla cambierà nei prossimi anni, quando il problema si ripresenterà. Gli italiani, nel frattempo, sono indignati sapendo benissimo che lo svuotamento delle carceri porterà ad una recrudescenza degli atti criminali. Il detenuto rimesso in libertà, senza ne arte ne parte, e senza un'euro, cosa farà? Farà l'unica cosa che sa fare, e per la quale tutti noi pagheremo un prezzo altissimo fatto di spese per la sicurezza, per la macchina giudiziaria e per il degrado della convivenza civile, già a livelli infimi. Per questa ragione la grande maggioranza degli italiani è contraria allo svuotamento delle carceri. Se vivessimo in una vera democrazia il governo terrebbe conto della chiara volontà popolare. Ma viviamo, si sa, in una finta democrazia, dove il governo se ne sbatte i coglioni della sovranità popolare, relegata semplicemente in un articolo della costituzione. E così, come per l'acqua pubblica o il finanziamento pubblico ai partiti, il governo agirà senza tenere in alcuna considerazione le istanze dei cittadini. Temo che dovremo prepararci ad una recrudescenza della criminalità, sopratutto a Dicembre, quando anche i delinquenti pretenderanno di partecipare alla festa del consumismo, anche se, dati i tempi, tutto si svolgerà in tono decisamente ridotto.