Ritorniamo alla lira?

 

  By: lmwillys on Martedì 25 Febbraio 2014 09:34

Mod correttissimo io nazionalizzerei quantomeno torna di moda un pò ovunque la Glass-Steagall (in USA due donne la ripropongono camera senato ) abolita da quel cesso depravato di clinton ...

Il segreto della Germania: un sistema bancario locale pubblico che presta alle imprese - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 25 Febbraio 2014 03:46

Qual'è il segreto del successo economico della Germania ? Gli economisti ortodossi dicono che ha ridotto il costo del lavoro e aumentato la competività, quelli anti-euro che ha un cambio svalutato grazie all'euro Nessuno però cita il fatto che la Germania è l'unico paese occidentale ad avere un sistema bancario PUBBLICO E LOCALE che fornisce più dell'80% del credito alle imprese e ai lavoratori autonomi. Le grandi banche private nazionali come Deutsche Bank o Commerzbank NON prestano alle imprese tedesche, usano il 90% dei loro crediti per immobili, credito al consumo, derivasti, investire in titoli di stato, manipolazione e intermediazione finanziaria (buyback, acquisizioni, OPA...) come le grandi banche francesi, inglesi, italiane. Ma la differenza è che in Germania esiste un settore locale e pubblico che ha bilanci per 2,700 miliardi di euro (più del PIL tedesco) e sono loro a prestare in prevalenza alle imprese e al lavoro autonomo. Si tratta di: 1) Cooperative, 2) LandesBanken regionali e 3) Casse di Risparmio locali (Sparkassen) e come si vede sotto hanno la maggioranza dei depositi bancari in Germania e prestano loro alle imprese Sono banche controllate dai governi locali, ma anche con partecipazioni di dipendenti e associazioni di categoria, non sono quotate in borsa, non possono essere comprate, fuse o vendute, non hanno bonus per i manager e non massimizzano il profitto come obiettivo Ad esempio vedi qui che dalla crisi di Lehman del 2008 ^le Casse di Risparmio locali (Sparkassen) hanno aumentato di circa 20 miliardi il credito alle imprese#http://www.civitas.org.uk/economy/SimpsonSparkassen.pdf^, non diminuito. Che questo sistema di piccole banche regionali e locali sotto controllo pubblico sia essenziale in Germania lo capisci dal fatto che in tutte le discussioni per l'unione bancaria europea o un sistema di supervisione a livello euro, la Germania insiste sempre che le banche piccole vengano escluse. Questo significa che in pratica il cuore del loro sistema bancario, che sono banche piccole locali, rimane fuori e vengono regolate a livello UE solo le banche degli altri paesi. Bisogna dare atto ai tedeschi che sono più intelligenti.

 

  By: Roberto964 on Lunedì 24 Febbraio 2014 16:58

€uro-pa, ultima chiamata. Ho impiegato enormi energie per sviscerare la convenienza relativa di avere una moneta debole per le Nazioni che, NON per scelta ma per NECESSITA’, sono votate all’export e, visto i VANI risultati, oggi vi dimostro cosa è successo a quelle Nazioni che hanno fatto l’opposto, RIVALUTANDO la propria moneta. Se anche questa documentazione non sortirà alcun effetto sulle bacate menti di CHI non vuol capire, il problema è SERIO e andrebbe risolto immediatamente tramite TSO coatto. Come ha fatto l’Italia, senza materie prime da rivendere e con scarse risorse naturali, ad arrivare tra le prime 5 economie al mondo? Semplicissimo (anzi no): comprando materie prime e risorse all’estero che poi venivano trasformate in Italia e rivendute a 20 volte tanto, lasciando ai residenti gran parte di quell’IMMENSO profitto in salari, tasse, dividenti e ricadute varie nell’economia reale nazionale. L’Italia post-bellica non ha fatto nulla di nuovo e non si è inventata niente: è dai tempi di Marco Polo che lo si era capito e gran parte delle bellezze artistiche italiane che tutto il mondo ci invidia provengono da tale proficua scelta. Ciò accadde, ad esempio, comprando seta grezza in oriente per farne drappi e vesti pregiate, sfruttando l’abilità della manodopera locale, per rivendere i manufatti, magari agli stessi venditori orientali. Oppure, comprando legno in Austria che veniva riesportato sotto forma di mobilio ad altissimo valore aggiunto. Oppure offrendo turismo a 360° ed avendone in cambio valuta pregiata. Questa ed altre cose le possono fare pochissimi Popoli al mondo e, vi assicuro, quello Italiano e il PRIMO in assoluto tra questi pochissimi. Si sarebbe potuto fare tutto ciò con una moneta sopravvalutata come lo è l’€uro attualmente? Questo mio pensiero è altrettanto indirizzato a chi vorrebbe che, una volta che ci si sbarazzerà dell’€uro, la nuova divisa italiana si rivaluti. Cosa, secondo me, oltre che IRREALISTICA è ASSOLUTAMENTE SCONVENIENTE. Oggi scomoderò una delle più grandi menti economiche del XX secolo. Alle vostre perplessità vi risponde direttamente l’ennesimo premio Nobel: J.K. Galbraith, dalle pagine del suo immenso libro: “Il grande crollo” <Nel 1925, sotto l’egida dell’allora cancelliere Winston Churchill, la Gran Bretagna era ritornata alla parità aurea del vecchio rapporto, precedente alla prima guerra mondiale, fra oro, dollaro e sterlina. Senza dubbio Churchill era stato più impressionato dalla posizione maestosa della sterlina tradizionale, quella da 4,86 dollari, che dalle più sottili conseguenze della SOPRAVVALUTAZIONE che, come si RITIENE LARGAMENTE, egli NON avrebbe afferrato. Le conseguenze, comunque, furono REALI e GRAVI. I clienti della Gran Bretagna dovettero ora usare queste sterline più CARE per l’acquisto di merci a PREZZI che ancora riflettevano l’inflazione del tempo di guerra. La G.B. diventò, quindi, un MERCATO POCO ATTRAENTE per gli ACQUISTI degli STRANIERI. Per lo STESSO MOTIVO diventò un posto favorevole alla VENDITA. Nel 1925 ebbe inizio la lunga serie di crisi valutarie (…) Ci furono per di più spiacevoli conseguenze all’interno; la situazione CRITICA del carbone e il TENTATIVO di RIDURRE COSTI e PREZZI per far fronte alla CONCORRENZA MONDIALE portarono allo sciopero generale del 1926. Allora, come poi in seguito, l’oro fuggito dalla G. B. e dall’Europa affluì negli USA. Si sarebbe potuto evitare il fenomeno se in questo Paese i prezzi delle merci fossero stati ALTI e i saggi d’interesse BASSI (gli USA sarebbero diventati un posto SVANTAGGIOSO per gli ACQUISTI e per gli INVESTIMENTI.)> La negligenza belluina dei governanti inglesi dell’epoca fu propedeutica, tra le altre cose, al formarsi di una immensa BOLLA di liquidità in USA che fu alla base della crisi del 1929. All’Italia, come al Giappone, alla Korea e come BEN SAPPIAMO alla Cina NON CONVIENE AVERE UNA MONETA FORTE. Una moneta forte converrebbe alla Norvegia, alla Russia, al Sudafrica, al Perù e sino ad un certo punto ad Australia e Canada, ovvero a TUTTE quelle nazioni che VENDONO soprattutto MATERIE PRIME con i cui proventi comprano DERRATE ALIMENTARI e MANUFATTI vari da Cina, Giappone, Korea e appunto Italia. E la Germania? Perché la Germania ci riesce? Ecco, la Germania (e suoi satelliti) sta APPROFITTANDO della DILUIZIONE MONETARIA avuta dall’unione fatta con i Paesi deboli della U€ che gli ha consentito di abbassare, forse anche del 50%, il valore che il MARCO oggi avrebbe. E NOI siamo i FESSI che glielo hanno PERMESSO, in nome del “FOGNO” €uro-peo. Alle aziende italiane, per restare competitive nel sistema globalizzato, NON è rimasta altra scelta che: a) Delocalizzare in Paesi dove manodopera e tassazione sono molto più bassi; b) Ridurre drasticamente i costi di quella che è la voce di spesa maggiore: la manodopera; c) Chiudere e/o fallire. Se venissi eletto primo ministro, il giorno dopo andrei a Berlino con questi diktat che se non soddisfatti certificherebbero l’USCITA IMMEDIATA, un qualsiasi venerdì, dell’Italia da UE ed €uro: 1) Codice fiscale unico europeo; 2) Fiscalità UNICA in UE; 3) Tassazione identica e salario minimo unico; 4) Trasferimenti fiscali dalle regioni ricche a quelle più povere; 5) Cambio di statuto della BCE, facendola divenire compratore di ultima istanza ed obbligandola ad effettuare immediato QE da 2000 miliardi, tramite riacquisto di bond, a partire da quelli più esposti allo spread con loro sterilizzazione (pagandoli solo a valore nominale e senza interessi); 6) Abolizione dei titoli di debito nazionali ed instaurazione degli euro-bond che pagheranno interessi inferiori all’inflazione reale con la garanzia della BCE stessa come compratore del residuale invenduto; 7) Avvio di immense opere infrastrutturali atte ad assorbire la disoccupazione, creando un guaranteed job act, atto a favorire la PIENA occupazione in tutto il continente; 8) Suffragio universale con regolari elezioni politiche europee. Con questi semplicissimi OTTO punti si instaurerebbero le SOLIDE BASI per costruire una EUROPA dei POPOLI. Con questi semplicissimi OTTO punti COSTRINGEREI i RENITENTI PROFITTATORI ad uscire allo SCOPERTO e ad ammettere le proprie IMMENSE COLPE. Una EUROPA dei Popoli dovrebbe partire da quegli OTTO semplicissimi punti. In Svizzera così funziona, negli USA, anche se con grandi contraddizioni, lo stesso. Diversamente, da domattina, ognuno per se e Dio per tutti. Roberto Nardella.

 

  By: antitrader on Martedì 11 Febbraio 2014 23:27

"1/20 e' una botta di 105 miliardi di euro" Intanto non sono 105 ma la meta' in quanto la riduzione del 5%/anno va fatta sulla quota di debito eccedente il 60%, ma poi ritenere che quelli che studiano queste cose siano dei somari e' un errore grossolano, possono essere dei farabutti ma non degli asini. Il fiscal compact e' figlio del pareggio di bilancio e quando e' stato proposto si immaginava che entro il 2016 l'economia avrebbe ripreso a muoversi in maniera normale. Per rispettare il fiscal compact basta una crescita dell'1% e un'inflazione del 2% e se fai il pareggio di bilancio allora il fiscal compact ti viene gratis senza tirar fuori manco un euro. Quando ci si trova di fronte a questi che sembrano errori cosi' grossolani di solito il somaro e' quello che crede di aver individuato la voragine. E poi mettevelo bene nella zucca, la crisi e' ormai solo italiana anche se politici e giornalisti (venduti) continuano a parlavi di crisi finanziaria mondiale, e quali sono i motivi primari della crisi italiana? I motivi sono principalmente endogeni (cialtronaggine diffusa in fase di metastasi), i rettiliani non c'entrano una beata mazza.

 

  By: traderosca on Martedì 11 Febbraio 2014 21:49

"1/20 e' una botta di 105 miliardi di euro in un solo anno ad un paese gia' provato in recessione , in disoccupazione in deflazione salariale ........" Shabib,diranno che hanno scherzato o mille artifizi per non farlo,siamo specializzati...

 

  By: pana on Martedì 11 Febbraio 2014 18:10

secondo saccomanni la nuova lira non salirebbe come dice Mosler http://www.avvenire.it/Economia/Pagine/Saccomanni-governi-e-mercati-sostengano-economia-reale.aspx

U.S. Navy Ridiculed Over Picture Of Commander With Rifle; 'We're Going To Lose A War' | Viral - YouTube

 

  By: shabib on Martedì 11 Febbraio 2014 10:54

io non voglio intervenire , ma poi tra una cosa e l'altra mi girano : in ITALIA I BELLI ADDORMENTANTI NON HANNO CAPITO ANCORA : Il Fiscal compact non è lontano. Dove prenderà i soldi l'Italia nel 2016 per ridurre il debito di un ventesimo? 1/20 e' una botta di 105 miliardi di euro in un solo anno ad un paese gia' provato in recessione , in disoccupazione in deflazione salariale ........ http://www.ilsole24ore.com/fcsvc?cmd=checkcredit&chId=30&docPath=%252Fnotizie%252F2014-02-10&docParams=fSjMWUCCcbplIInl43AAdSF4nYywY3a8v0jZVcI9eEuDy0qKj1j5x1iYKXuecJo3YimWn5t1d1e4s7iyuBu6s6t4yHuBv2csv8v7v8Td8BhuusVSxvZOVfn2s4v8u1yHu7r3rtHXWCr3w1i4Zjt4t2i4n0m9e0s19CDQ75igsoynHXr9euv3v7m1uAo6BRp4GPlSv2j9o3j1h7HXu7j5r6DTywrrBALFYis3yDy7csx6j1xDw2t2v4h3iyq8u9hxi5j5wEn5w3v7aqwCr97Gx3t6Yix2wBw9u1h3x5r9o2q2TERBboXHnNeCZEuXL3qLqTJ6T5T1qNgNmXjHUBbFhWsPmJWBffQAGTC3o6n2wzj4p7v3e2xGt8FIl9w8p3x8h7tAy5ilw9v7s5TWf1FIp4w8v8x4xGs5w8GJh4u6x2k6ILr2u3wBs5m9h3s1j9svy6o0q5k7p7vyl3y5tCr6i0wFjm31XXkj71fiu3n5wCy4v4v4k6FIvBxCxFr9y5w8dgx3u7MPw1wBt6t0k6t1j1v9x9FI76YYwrssZWUQpru2q9w3t7n2xherF6p7p403l6j1t1d1vEl0hkg4w8q4p0i8h5v2ehw9s4v8psm8twl0q2v8w3uDo1p1ehh4o0y3n903u5t2e0o1f2l7w5e4ADt1q2o3xDl3ORr9t0tCp4r9b1UXMK9932qkUXs1j1l8w2w5r0f1FIwCi4tBm4w3t5fix3w969w1m8r4v2l7v3n5u8x9gjjiddVQjjHEWSpAU5xVhBSUw4h0t0p3o3C3jwxhW4fMuQuV&uuid=ABE2VYv

 

  By: Lelik on Giovedì 06 Febbraio 2014 14:59

Pana, sei sempre su posizioni assurde. Comunque ci provo ancora. L'Argentina (con tutta l'America del Sud) ha un coefficiente pass-through di inflazione altissimo relativamente al rapporto di cambio. L'Italia e l'intera Europa ce l'hanno bassissimo. In soldoni se l'Argentina svaluta del 20%, il giorno dopo rischia un'inflazione aggiuntiva del +25%; se l'Italia svaluta del 20%, l'anno dopo rischia un'inflazione aggiuntiva del +3% o giù di lì. Non lo dico io che non sono nessuno, ma vari studi statistici ed economici che sull'argomento sono numerosi ed affidabili (nel senso: poi è sempre successo così). Il perchè, sebbene le ragioni siano molteplici, in una parte importante sta nel fatto che in America meridionale importano tanto e producono poco localmente, a differenza dell'Italia (e dell'Europa). Quindi sentono subito molto il fatto di dover pagare di più le importazioni, non avendo un tessuto produttivo locale sufficiente a offrire alternative ai prodotti importati. Quindi dei politici non troppo competenti ma attaccati allo scranno in Argentina che hanno fatto? Per la seconda volta in pochi anni, hanno più o meno fissato il cambio, ancora una volta col dollaro. Perchè? Perchè così l'inflazione rimaneva più bassa, e la gente non si lamentava più di tanto, e rinominava i soliti politici che sembrava stessero facendo il meglio per la nazione. Poi, come sempre accade, il mercato si accorge che il peso è sopravvalutato, in buona parte a causa di una inflazione più alta rispetto alla valuta a cui si è ancorati. E allora cominciano i guai, quali mercato nero (che si finanzia, detto in breve, anche comprando titoli azionari in Argentina e rivendendoli sul mercato americano per le società quotate in entrambi i mercati), esportazioni più difficili, popolo che compra valuta straniera, controlli dei movimenti di capitale, ecc. ecc. E alla fine bisogna ribilanciare la cosa con una svalutazione che porti a equilibrio ciò che si è perso con l'ancoraggio ad un cambio più forte (e troppo forte per l'economica locale). Detto questo, però occorre sottolineare che in Argentina - mi pare - non se la passino comunque malissimo, perchè hanno una disoccupazione decisamente inferiore alla nostra e un pil in crescita che noi ci sogniamo. E ora l'utilizzo forzato di riserve per difendere il cambio svalutato, ma ancora molto alto rispetto alle aspettative dei mercati (dovute anche appunto al semplice differenziale di inflazione), può essere vano. Però mi fermo (era ora!); non sono competente a sufficienza. Ma la difesa potrebbe ottenere anche il risultato di fare pigliare una craniata alla speculazione e al mercato nero (che hanno aspettative di maggiore svalutazione) se riesce a tamponare parzialmente la svalutazione.

 

  By: pana on Giovedì 06 Febbraio 2014 07:37

l Argentina sta finendo le riserve valutarie per sostenere il peso, ma non dovrebbero essere contenti che un peso debole stimoli l export ?

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  By: Acmen on Giovedì 30 Gennaio 2014 11:50

Pana sei un Piddino Attacchino...! = Fazioso http://www.aldogiannuli.it/2013/12/la-base-della-sinistra/

 

  By: pana on Giovedì 30 Gennaio 2014 08:53

Ma il governo turco dovrebbe essere felice della lira che scende e facilita l'export perche tentano di sostenerla ?

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  By: robom1 on Mercoledì 29 Gennaio 2014 12:34

A proposito di lira, il governo turco ha portato il tasso overnight al 12%.

 

  By: Acmen on Mercoledì 29 Gennaio 2014 11:51

Il Giappone ha svalutato lo YEN e in fatto l export e' salito, peccato che il costo di petrolio,gas,carbone e gpl.. ............................... Pana sei il solito piddino garantito subdolo e fazioso..! chissene se il petrolio aumenta ? forse non sai che l' energia in Japan deriva totalmente dal Nucleare... Eolico e fonti rinnovabili, presto anche il restante parco automezzi abbandonerà totalmente il Fossile...! scantati va Piddino attacchino...!

 

  By: shabib on Mercoledì 29 Gennaio 2014 08:43

ecco quello di fattivo che si puo' fare fuori dall'italia.... ecco parte di una ricetta giusta : aumento di oltre il 20% del salario minimo dei federali Obama: svolta nel 2014, se mi bloccano agirò da solo Avverte il Congresso: avanti per decreti in aiuto classe media. 'Aumentare salari, basta disparità' http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2014/01/28/Obama-aumentera-salario-minimo_9976938.html

 

  By: pana on Mercoledì 29 Gennaio 2014 08:13

il Giappone ha svalutato lo YEN e in fatto l export e' salito, peccato che il costo di petrolio,gas,carbone e gpl e' salito pure quello qundi impariamo che non sempre le svalutazioni fanno bene, giusto ?

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