dichiarazione di guerra alla Grecia - Moderatore
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By: Moderatore on Domenica 22 Maggio 2011 02:45
Leggi bene questa intervista oggi della Cristine Lagarde, ministro delle Finance francese e candidato anche a sostituire Stauss-Kahn alla presidenza del Fondo Monetario, una delle tre o quattro persone che contano oggi in occidente in economia
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"...«Quello che assolutamente non vogliamo - sottolinea la Lagarde - è la bancarotta, il fallimento, il default di uno Stato in Europa». E aggiunge: «Si possono usare molti termini, ristrutturazione o riscadenziamento, re-qui e re-là, ma quello che non vogliamo è una ristrutturazione del debito greco». La Grecia - spiega il ministro francese - «deve garantire dei risultati e perché questo avvenga deve fare più di quanto ha fatto nei dodici mesi scorsi. Noi abbiamo dato ad Atene più tempo del previsto per rimborsare i propri debiti. Questa è già una concessione. È quindi legittimo da parte nostra aspettarci che la Grecia faccia la sua parte di lavoro......
...«La Grecia - aveva detto - dispone di un portafoglio di asset immobiliari, quindi al di là delle partecipazioni che lo Stato detiene nelle imprese, nell'ordine dei 280 miliardi. Un vero tesoro nazionale molto più importante rispetto a tanti altri Paesi europei. I 50 miliardi di privatizzazioni promesse entro il 2015 rappresentano meno del 20% di quello che potrebbe essere fatto. Ci vuole più coraggio, anche se le cessioni si scontrano con ostacoli politici e resistenze sindacali».
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La Lagarde dice: la Grecia non deve ristrutturare il debito, cioè deve ripagare al 100% le banche francesi (tedesche, inglesi, italiane, americane...) e gli altri creditori. Noi, e con noi intende l'insieme dei governi occidentali importanti, non vogliamo che la Grecia ristrutturi il debito, cioè noi, dei governi che NON RAPPRESENTANO IL POPOLO GRECO, ^vogliamo che IL POPOLO GRECO PAGHI AL 100% I DEBITI VERSO LE BANCHE ESTERE#http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-05-20/allarme-lagarde-grecia-rischio-220005.shtml?uuid=AaXyc0YD^
Per fare questo visto che non basta o è quasi impossibile tagliare ed aumentare tasse a sufficienza perchè la Grecia è già in recessione ora, vogliamo che la Grecia venda 280 miliardi di immobili, porti, isole e altri beni immobili privatizzandoli. La Grecia ha due alternative visto che non può pagare i debiti contratti verso banche ed istituzioni estere: pagarne solo metà ad esempio facendo subire perdite a queste banche e investitori esteri oppure vendere i suoi beni
L'85% del debito greco è in mano a stranieri e parliamo di 300 miliardi e rotti. Chiaro che ai greci conviene non pagare e fare un default. I mass media ne parlano in termini neutrali come se fosse una questione economica per addetti ai lavori, ma in realtà è uno scontro sociale frontale dove uno perde e l'altro vince o viceversa, mors tua vita mea.
La Lagarde come emissario del mondo finanziario detta il diktat: dovete pagare fino all'ultimo euro e per farlo dovete vendere le vostre isole, immobili, porti, autostrade o ferrovie agli investitori privati esteri. Cioè la Lagarde vuole che paghino donando il sangue, come quando in Bielorussia cedono un rene per pagare i debiti
Se la Grecia fosse ancora un paese sovrano dovrebbe respingere il diktat e fare le barricate perchè si tratta di scegliere tra il benessere dei suoi cittadini e quello di un elite finanziaria estera (in larga parte). Chiaro che farebbe fallire molte banche provocando un effetto a cascata sui mercati che la danneggerebbe assieme al resto d'Europa e del mondo anche, ma in proporzione per i greci il danno sarebbe molto minore anche perchè salterebbe l'euro o verrebbe buttata fuori dall'euro e con la svalutazione del -50% che ne seguirebbe di colpo tornerebbe competitiva. Il danno lo subirebbero soprattutto gli investitori, chi ha capitali, i ricchi diciamo semplificando molto, più che la massa
Senza voler esagerare, questo diktat nei confronti di un paese sovrano è una dichiarazione di guerra finanziaria, simile a quella di Mussolini nel 1941 con la differenza che allora i greci mandarono l'esercito e lo respinsero. Furono poi invasi dai tedeschi, ma economicamente essere un protettato tedesco non aveva particolari conseguenze. Si può anche ragionare per la Lagarde, anche i greci hanno dei vizi e responsabilità, può essere che il danno complessivo all'economia mondiale di un loro default danneggi anche tanti lavoratori in altri paesi alla fine. Si possono avere punti di vista diversi, non è un genocidio in Ruanda. Un liberale potrebbe essere per la Lagarde, ma anche contro perchè la finanza globale non c'entra la libertà, un socialista dovrebbe essere contro, ma i socialisti non esistono più e quelli tedeschi, inglesi e francesi solidarizzano con le loro banche in realtà. Se ragioni in termini ricchi contro poveri un cristiano dovrebbero essere per i greci. Un nazionalista dovrebbe essere per i greci in Spagna o Italia e contro in Francia o Germania.
Si possono avere punti di vista diversi, ma questo è un momento storico, quando dei governi stranieri chiedono ad una nazione di vendere beni dello stato pari al PIL per pagare i suoi debiti verso le sue banche è un momento come il 1941, è una diktat, una dichiarazione di guerra. Fare confronti con il 1941 è esagerato perchè non c'è la Wehrmacht ? Mah... per la massa della gente conta più il tenore di vita quotidiano e se veramente i greci ora devono pagare una cifra pari al PIL verso degli stranieri, pagare 300 miliardi di euro quando il PIL greco è di 300 miliardi, questo economicamente è peggio, i tedeschi nel 1941 non ebbero un impatto sul tenore di vita medio simile a quello della ^piovra-vampiro finanziaria#http://www.rollingstone.com/politics/news/the-great-american-bubble-machine-20100405^
Vediamo come va a finire perchè l'Italia ha 750 miliardi di debito in mano ad investitori esteri e tempo un anno verranno a chiedere che vendiamo immobili, terreni, isole, porti, aereporti, autostrade... agli investitori esteri
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«Quello che assolutamente non vogliamo - sottolinea la Lagarde - è la bancarotta, il fallimento, il default di uno Stato in Europa». E aggiunge: «Si possono usare molti termini, ristrutturazione o riscadenziamento, re-qui e re-là, ma quello che ^non vogliamo è una ristrutturazione del debito greco». La Grecia - spiega il ministro francese - «deve garantire dei risultati e perché questo avvenga deve fare più di quanto ha fatto nei dodici mesi scorsi....#^vogliamo che IL POPOLO GRECO PAGHI AL 100% I DEBITI VERSO LE BANCHE ESTERE#http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-05-20/allarme-lagarde-grecia-rischio-220005.shtml?uuid=AaXyc0YD^^