Stupidità assortite

 

  By: polipolio on Martedì 15 Febbraio 2005 17:41

Il Vietnam del nord? L'Urss in Afghanistan? E cmq. il tema non è questo, è provare che la probabiltà di fare la guerra credendo in Dio è diversa che fare la guerra non credendo in Dio.

 

  By: XTOL on Martedì 15 Febbraio 2005 16:48

Mi pare la dimostrazione della totale assenza di causalità tra credere in Dio e fare guerre. ---------------------------------- fammi il nome di un aggressore che non abbia detto: dio è con noi

 

  By: polipolio on Martedì 15 Febbraio 2005 16:13

"ci si continua allegramente a scannare sotto ogni cielo e in ogni dove" Mi pare la dimostrazione della totale assenza di causalità tra credere in Dio e fare guerre. Semmai le guerre civili (detto altrimenti: la soppressione dei propri compatrioti) mi pare che abbiano una correlazione positiva col dichiararsi atei.

 

  By: XTOL on Martedì 15 Febbraio 2005 14:00

il fatto che la maggioranza degli americani creda che siamo una Creazione... ------------------------------ quando sai che il tuo destino è nelle mani di uno (o di molti) le cui convinzioni sono completamente irrazionali (e tra le sue convinzioni c'è quella che devi comportarti come vuole lui -vedi fumo), tu ti senti a tuo agio? io no

 

  By: gianlini on Martedì 15 Febbraio 2005 13:18

no, xtol non è dio che ci fa scannare ma il fatto che nessun essere o cosa extraumana ci porta a letto la colazione ogni mattina..... scusa, ma il fatto che la maggioranza degli americani creda che siamo una Creazione e non una Evoluzione della natura, non li renderebbe meno "cattivi"?

 

  By: XTOL on Martedì 15 Febbraio 2005 13:01

per la verità, sono almeno 5000 anni che il pensiero religioso governa gli umani; sarà solo una coincidenza il fatto che ci si continua allegramente a scannare sotto ogni cielo e in ogni dove? xtol ps: a proposito di evoluzionismo, oggi e domani a milano i darwin days (con dawkins e altri relatori formidabili). su questo ^sito#http://www.anms.it/^ si dovrebbe poter avere la diretta pps: e poi che c'azzecca credere in dio con i divieti di fumare in casa propria?

 

  By: gianlini on Martedì 15 Febbraio 2005 12:50

pensa Xtol che per 50 anni sei stato governato da gente che crede in Dio....!!

 

  By: XTOL on Martedì 15 Febbraio 2005 12:46

Oggi, infatti, la stampa scopre con un certo sconcerto che il 55% della popolazione statunitense (e il 67% degli elettori di Bush) non crede all’evoluzionismo (sondaggio Cbs ) mentre, secondo un’indagine Gallup, un terzo dei cittadini considera il contenuto della Bibbia verità scientifica. ------------------------------ mettendo insieme ^questo#http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/02_Febbraio/13/gaggi.shtml^ post e il precedente, si fa presto ad aver paura che le armi di distruzione di massa siano davvero in mano a gente molto pericolosa: gli americani. xtol

 

  By: GZ on Martedì 25 Gennaio 2005 19:57

C'è questo che ci aspetta nel futuro ? le società che si occupano di farmaci, ospedali o salute in genere che indagano se i loro dipendenti fumano ^A CASA loro e li licenziano se lo fanno#http://www.wral.com/news/4126577/detail.html^ (o se si rifiutano di sottoporsi a dei test per appurarlo).

 

  By: gianlini on Mercoledì 12 Gennaio 2005 15:00

Non è che invece il disegno di Allah era diretto ad un'azione di "rastrellamento poliziesco"? 12 gen 13:03 Malaysia: pirati dello stretto di Malacca eliminati dal maremoto KUALA LUMPUR (Malaysia) - Il maremoto dei giorni scorsi ha eliminato l'attivita' di pirateria nello stretto di Malacca, il tratto di mare piu' intensamente navigato del mondo. Grazie al porto di Singapore transitano 50 mila navi l'anno. Secondo una fonte ufficiale della Marina della Malaysia non vi sono stati piu' arrembaggi di pirati dal giorno del disastro. E' possibile che lo tsunami abbia ucciso i pirati o travolto le loro basi, o che le operazioni di soccorso abbiano allontanato i sopravvissuti. (Agr)

 

  By: GZ on Martedì 11 Gennaio 2005 02:42

Teorie del complotto sullo Tsunami: Importanti professori, ayatollah e mullah arabi predicano che si tratta di una ^punizione di Allah per le fornicazioni occidentali#http://www.memri.org/bin/latestnews.cgi?ID=SD84205^ e non e' un caso che sia capitata a Natale quando gli occidentali sgavazzano mezzi nudi sulle spiagge dei paesi musulmani facendo imbufalire Allah: ".....The problem is that the [Christian] holidays are accompanied by forbidden things, by immorality, abomination, adultery, alcohol, drunken dancing, and … and revelry....Haven't they learned the lesson from what Allah wreaked upon the coast of Asia, during the celebration of these forbidden? At the height of immorality, Allah took vengeance on these criminals...." "....especially at Christmas, fornication and sexual perversion of all kinds are rampant. The fact that it happened at this particular time is a sign from Allah. It happened at Christmas, when fornicators and corrupt people from all over the world come to commit fornication and sexual perversion. That's when this tragedy took place, striking them all and destroyed everything. It turned the land into wasteland, where only the cries of the ravens are heard. I say this is a great sign and punishment on which Muslims should reflect. O ad esempio questo Sheik Mudeiris palestinese (chissà per quale lista votava): "..."The oppression and corruption caused by America and the Jews have increased. Have you heard of these beaches that are called 'tourists' paradise?' You have all probably heard of Bangkok. We read about it, and knew it as the center of corruption on the face of this earth. Over there, there are Zionist and American investments. Over there they bring Muslims and others to prostitution. Over there, there are beaches, which they dubbed 'tourists' paradise,' while only a few meters away, the locals live in hell on earth. They cannot make ends meet, while a few meters away there is a paradise, 'tourists' paradise.' "Do you want the earth to turn a blind eye to the corrupt oppressors? Do you want the sea… Do you want the sea to lower its waves in the face of corruption that it sees with its own eyes?! No, the zero hour has come." ...."

 

  By: lutrom on Martedì 17 Settembre 2002 03:20

E continuando il discorso da me iniziato poco più sotto, gli americani hanno anche fretta di conoscersi (e di accoppiarsi...) e di riprodursi, come dimostra anche l'articolo qui sotto. L'America dice basta ai lunghi corteggiamenti all'europea: basta coi chiari di luna e col romanticismo. da Repubblica E adesso a New York i single vanno di fretta Si chiama speed dating e anima i bar della Grande Mela è un colloquio di sette minuti per trovare l'anima gemella di CLAUDIA MORGOGLIONE ROMA - La New York più vera, o almeno quella più nota al pubblico di mezzo mondo. Bella, piena di vita, un po' stressata, molto nevrotica. La metropoli di Woody Allen e di Sex and the city, la Grande Mela che non dorme mai, la patria degli uomini e delle donne single, delle avventure erotiche e dei bar alla moda. A riportarla sullo schermo, dopo il trauma dell'11 settembre, una commedia brillante tutta al femminile: si chiama Kissing Jessica Stein, è distribuita dalla Fox, arriva nelle nostre sale il prossimo venerdì. Un'uscita interessante, [...] nel raccontare le peregrinazioni della giornalista newyorchese Jessica Stein (Westfedlt) a caccia del partner, con tanto di esito lesbico, il film parla anche della difficoltà di incontrarsi in una metropoli come New York. Dove, proprio per questo, si è diffuso un fenomeno molto particolare. Si chiama speed dating, ed è considerata la nuova frontiera nella ricerca dell'anima gemella dopo i fallimenti degli appuntamenti al buio e dei "normali" bar per single. Ma come funziona lo speed dating? Premesso che una ricerca su uno dei motori Internet è il modo migliore per documentarsi sulla faccenda, possiamo descrivere così il meccanismo "classico" (suscettibile di variazioni saffiche): in un luogo di ritrovo prefissato si ritrovano due gruppi, uno di uomini e un altro di donne. Sul posto ci sono tavolini, in cui un maschio si ritrova a colloquio, per sette minuti esatti, con l'aspirante partner femminile: una chiacchierata con regole prefissate, e che permette al partecipante di farsi un'idea della persona che ha di fronte. Allo scadere dei sette minuti si cambia, ognuno si ritrova seduto con qualcun altro. E così via, finché ogni uomo ha parlato con ogni donna, e viceversa. Al termine, ciascuno scrive su un biglietto la persona che lo ha più intrigato (o altrimenti nulla): se le indicazioni di lui e di lei coincidono, avviene lo scambio di numeri di telefono. Per fissare un nuovo appuntamento, possibilmente meno "speed" di questo. Secondo i sostenitori del metodo, il sistema è ottimo, perché riduce al minimo le perdite di tempo: "Si evita l'incubo delle insopportabili tre ore degli appuntamenti al buio mal riusciti", si legge su uno dei siti dedicati allo speed dating. Risultato: la pratica, inventata a Los Angeles da un rabbino (per favorire in matrimoni tra persone di fede ebraica), si è diffusa in molte metropoli occidentali, da Salt Lake City a Sydney. [...].

 

  By: lutrom on Martedì 17 Settembre 2002 02:53

L'articolo che segue mi sembra molto importante (purtroppo per noi europei): l'America dimostra tutta la sua vitalità, l'Europa invecchia sempre più tra calo delle nascite e immoblilismo strutturale. Sembriamo gli antichi romani dell'impero alla vigilia della fine e delle invasioni barbariche, travolti da calo demografico e stasi tecnologica e culturale. Allora le forze giovani erano gli ignoranti e rozzi barbari, ora invece sono gli americani, di certo non arretrati, almeno nella tecnologia. E' facile per noi europei parlare di inquinamento da tenere sotto controllo, visto che la nostra popolazione invecchia e diminuisce e l'innovazione tecnologica arranca. E' facile allo stesso modo per un vecchio novantenne (e impotente) dire di saper dominare la lussuria: fallo tornare a vent'anni per vedere che fine farebbe il suo moralismo comodo e ipocrita. Siamo un popolo vecchio: l'(ex) impero è travolto dalla sua stessa età. Vedo che si fa molta disquisizione fumosa e molta retorica: gli antichi romani della decadenza allo stesso modo invece di scrivere grandi poemi e grandi storie di epiche gesta (visto che non ne facevano più) si adattavano a commentare i grandi del passato, disprezzando i barbari: guardavano le mura di Roma e ne lodavano l'eternità, ignari della fine che avrebbe travolto il loro mondo. Non credo che siamo in Europa a questo punto ma una cosa è certa: la storia ci sta sempre più sospingendo ai margini: il nostro simbolo non è più Cesare impetuoso, ma libri e intellettuali polverosi. (Ho volutamente un po' esagerato, ma la sostanza non credo sia sbagliata. Speranze per il futuro: l'Est europa e l'altra sponda del Mediterraneo, coi libici e algerini e altri, sempre musulmani, ma finalmente liberi dall'ignoranza). da Panorama Divisi dal pancione Immigrati, maggiore fiducia e altri fattori amplificano le differenze di valori. Con riflessi pure sull’alleanza militare. Disaccordi sul commercio, l’Iraq, Kyoto e la salvaguardia dell’ambiente, il Tribunale penale internazionale... Nelle relazioni tra Ue e Usa c’è un altro problema: i figli. E la situazione demografica potrebbe rivelarsi il più importante di tutti. Per 50 anni l’America e le nazioni dell’Europa occidentale sono state accomunate nel gruppo dei paesi ricchi: popolazione stabile, fertilità scarsa e in calo, aumento degli anziani. Adesso però il tasso di fertilità negli Usa aumenta, mentre nell’Ue sta diminuendo. Se non si verificherà una sostanziale inversione di tendenza, queste tendenze accelereranno nei prossimi decenni e nel 2040, forse anche prima, l’America supererà l’Europa per numero di abitanti. Ancora nel 1950 gli europei occidentali erano il doppio degli statunitensi, 304 milioni contro 152. Su entrambe le coste dell’Atlantico la crescita è stata vertiginosa durante il baby boom, poi più lenta fino a metà degli anni 80. E ci sono ancora oggi 100 milioni di scarto tra Europa e America. Ma, dopo una riduzione tra il 1960 e il 1985, il tasso di fertilità negli Usa è tornato a 2,1 per cento, quanto basta per mantenere stabile la popolazione, conseguenza in parte della fertilità superiore alla media degli immigranti; anche i nati negli Usa, sia bianchi sia neri, fanno peraltro più figli. Forse la spiegazione più plausibile è il boom economico degli anni 90 e una maggiore «fiducia sociale». L’America sembra insomma un buon paese per crescere dei figli. Alcuni paesi del Nord Europa, come la Norvegia, hanno seguito un andamento simile all’America. Ma nel continente la fertilità continua a calare: da 1,9 per cento a metà anni 80 a 1,4, con trend in flessione per almeno altri dieci anni. In paesi come Spagna, Italia e Grecia, il tasso è addirittura a 1,1-1,3 per cento. Secondo studi dell’Onu, le differenze di fertilità americana ed europea tenderanno ad aumentare nei prossimi decenni. Secondo la proiezione media, nel 2050 la popolazione europea sarà di 360 milioni e in declino. Secondo la proiezione massima, quella americana avrà superato i 550 e sarà in crescita. Insomma, l’America avrebbe il doppio degli abitanti di oggi. Ovviamente queste proiezioni devono essere prese con cautela, ma restano allarmanti. La Commissione di Bruxelles ama sottolineare che l’Unione Europea è il più vasto mercato del mondo. Ma supponiamo che un americano rimanga, come ora, di circa un terzo più ricco di un europeo: tenendo conto della crescita demografica, l’economia americana nel 2050 risulterà ancora più che doppia rispetto alla europea, anche tenendo conto dell’ingresso nell’Ue dell’Europa centrale e orientale. L’equilibrio del potere economico mondiale ne verrebbe notevolmente scosso. Con 400-550 milioni di consumatori ricchi, il mercato americano sarebbe ancor più importante di oggi. Poi c’è l’immigrazione. Nell’ultimo decennio l’America ha accolto oltre 11 milioni di persone: il tasso di fertilità dei bianchi non ispanici supera l’1,8 per cento, quello dei neri è del 2,1, tra i latini sfiora il 3, superiore a quello di gran parte dei paesi in via di sviluppo. Dal punto di vista della popolazione generale, dunque, una maggiore immigrazione ha un effetto più del doppio. Anche l’Europa ha avuto un boom di immigrazione, però quasi tutti gli studi demografici prevedono che il flusso sarà molto inferiore rispetto al tasso americano. Le differenze nelle culle avranno un impatto geopolitico rilevante. Oggi legami politici e condivisione di valori tra America ed Europa sono ancora forti, anche se si stanno logorando. Col tempo i rapporti familiari e culturali degli Usa con i paesi d’origine degli immigrati si moltiplicheranno e si rafforzeranno, anzitutto con l’America Latina, l’Asia orientale e meridionale. È assai probabile che l’attenzione americana sia progressivamente sviata dall’Europa. I maggiori tassi di fertilità e l’immigrazione rendono la società più giovane e, in definitiva, più dinamica. Secondo Bill Frey, dell’università del Michigan, nel 2050 l’età media degli americani sarà di 36,2 anni, degli europei di 52,7 anni (oggi 35,5 e 37,7). E se nel 1985 America e l’Europa avevano più o meno la stessa percentuale di giovani sotto i 14 anni (20 per cento circa), nel 2020 i giovani in Europa saranno scesi al 13,7, in America resteranno il 18,6, percentuale più alta anche rispetto alla Cina e al Giappone. Ora, dal punto di vista fiscale fare più figli non è necessariamente un bene: l’istruzione è costosa per le finanze pubbliche. Per l’America il «rapporto di dipendenza» (numero di giovani e anziani per ogni individuo in età lavorativa) è leggermente più alto che in Europa (51 per cento contro il 47), e così rimarrà fino al 2035 circa. Ma si noti la differenza: per l’Europa una maggiore percentuale di costi di dipendenza viene dagli anziani. Con il pensionamento della generazione del baby boom, sia l’Europa sia l’America hanno il problema delle pensioni. Nel 2050 il debito pubblico potrebbe arrivare quasi al 100 per cento del pil in America e al 150 per cento nell’Ue, con punte oltre il 250 in Germania e Francia. Questa situazione sarà un’altra difficoltà nei rapporti tra i due continenti. Dalla fine della guerra fredda Europa e America hanno due modi diversi di spendere il denaro pubblico: la seconda più nella difesa, la prima nei programmi sociali. Conseguenza: lo squilibrio militare. L’America investe per la difesa quasi il doppio dei paesi Ue sommati (295 miliardi di dollari nel 2000, ossia il 3 per cento del pil, rispetto ai 153 miliardi dell’Ue). I governi europei promettono a intermittenza di spendere di più per ridurre il divario militare, riconoscendo i pericoli che corre la Nato se ognuno non fa la propria parte, ma l’opinione pubblica tende ad affossare questi propositi. Se gli europei non vogliono sostenere le spese per restare partner militari dell’America a tutti gli effetti oggi che i sessantacinquenni sono pari al 30 per cento della popolazione in età lavorativa, sarà ancora più improbabile che si decidano nel 2050, quando la percentuale della popolazione anziana sarà raddoppiata. La morale di tutti questi numeri è semplice: la demografia rafforzerà l’America e allargherà l’Atlantico.

 

  By: Sandro Cecconi on Martedì 17 Settembre 2002 01:43

Caro Zibordi, Lei ha ragione ma se fosse stato qui a Roma Sabato si sarebbe incazzato, la prego! le prometto che questa sarà la mia ultima "parolaccia". Ma come si può continuare a fare le stesse cose che si facevano 20/30 anni fà? Inoltre con una grande differenza in quanto tale differenza è dovuta solo dal fatto di una diversità di spessore intellettuale, politico ed etico dei nostri politici sia della maggioranza che dell'opposizione che doveva portare al miglioramento della società. Una cosa vergognosa, inenarrabile, stomachevole da "voltastomaco". La prego di unirsi a me per fare una petizione pubblica per richiedere a gran voce quei politici del passato tanto vituperati ma che avevano la dignità del senso dello stato. Questa sera al tg ascoltando le parole del Capo dello Stato mi sono detto: finalmente, era ora. Poi ascoltando le parole del Card. Ruini a proposito di tv mi sono compiaciuto con le mie idee e di tutte quelle persone che non ce la fanno più a sopportare trasmissioni, pagate con il canone di tutti noi,stucchevoli maniacali assurde e indegne di una civiltà che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'umanità . Ecco cosa mi è accaduto. Ma insomma è questa la politica e gli uomini politici da noi tutti pagati profumatamente? "Quo usque tandem abutere.....?" Comunque ha ragione, la mia coscienza di persona civile mi impone di chiedere scusa a Lei e a tutti i partecipanti a questo forum per concetti espressi in modo colorito. Spero per tutti noi che possa accadere un qualcosa che ci riorti tutti nel giusto alveo di una discussione civile e costruttiva per il nostro paese, per il mondo intero e per noi tutti. Con simpatia Sandro Modificato da - Sandro Cecconi on 9/16/2002 23:51:57

 

  By: GZ on Martedì 17 Settembre 2002 00:17

cecconi, noto ora il suo momento di ira biblica lei che è sempre stato serafico e pacifico qui sopra e mi invitava a essere più simpatico cosa è successo ? ------- sandro cecconi ------- L'arroganza di alcuni uomini (imbecilli come la storia ha ormai dimostrato) è quel fenomeno che li porta a voler saper tutto di tutto. (Sandro Cecconi) Sono molto incazzato e non sono in sciopero! Ecco la domostrazione della differenza tra la rivoluzionce conservatrice e l'involuzione di sinistra. Oggi sono ancora più incazzato dopo aver seguito il "girotondo" di ieri nella mia città dove orde di individui che non sapevano cosa fare un sabato di settembre del 2002 si sono ritrovati nella "città eterna". Come oggi a Venezia. Scandaloso, abominevole, vergognoso, da far incazzare anche San Pietro.