By: carlog on Mercoledì 23 Febbraio 2005 05:10
cmq: il discorso sulla direzione delle modifiche uomo/ambiente o viceversa è privo di senso: le talpe modificano l'ambiente scavando tunnel, e allora?
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Caro mio, la stai mettendo giu' un po' troppo facile ... e la Metafisica ?
Il problema e' che Darwin non era solo in polemica con Creazionisti (rispetto ai quali aveva gioco facile nel contestare la tesi della creazione divina), ma anche con i Funzionalisti (ed i Metafisici in generale)
Ora, secondo costoro il "collo della giraffa" (ad esempio) si sarebbe allungato per la tendenza/intenzione dell'animale di protendersi verso le piante. Come dire che il pensiero/volonta' porta a modificare la biologia (la qual cosa e' suggestiva ma difficile da dimostrare).
Su questo punto i Darwiniani sono drastici: il collo della giraffa e' invecie il frutto di mutazioni genetiche casuali che sono state incidentalmente confermate dall'ambiente in cui vive l'animale. L'effetto della volonta' sulla biologia insomma sarebbe nullo.
Se pero' uno trae le conseguenze estreme della teoria di Darwin (e dei genetisti in generale) arriva alla conclusione che le forme della vita dovrebbero essere piuttosto informi, in quanto generate dal caso. Tutti noi pero' apprezziamo l'armonia del mondo ...
Ora se ci proiettiamo al presente, vediamo che la tesi dei Metafisici e' dimostrata con evidenza dal comportamento umano: in particolare nel settore delle manipolazioni genetiche (clonazioni, biotecnologie, ecc..). La volonta' ed il pensiero, attraverso la conoscenza, incidono direttamente sulla evoluzione della specie.
Ma, indipendentemente dal progresso recente, l'uomo ha da sempre manipolato il patrimonio genetico della sua e di altre specie. Come? Attraverso il processo riproduttivo e la scelta del patner, all'interno del quale operano potenti fattori psicologici, anche se inconsci.
Inoltre e' evidente lo stesso meccanismo opera anche a livello animale. Per cui la tesi Metafisica (secondo cui la giraffa avrebbe quel collo per la sua tendenza/desiderio di allungarlo), potrebbe essere confermata dal comportamento riproduttivo dell'animale, condizionato dai suoi desideri inconsci.
In sostanza, secondo l'inconscio della specie giraffa "collo lungo e' bello", e la riproduzione tra animali con quella caratteristica in evidenza avrebbe agevolato la formazione della specie. Tutto sommato mi pare un meccanismo piu' convincente (e soprattutto piu' rapido) di quello Darwiniano delle mutazioni casuali.
Infine non stiamo a chiederci' il significato dei desideri inconsci: cosi' come noi non possiamo comprendere l'inconscio della giraffa (predilezione per il collo lungo), cosi' la giraffa non puo' certamente comprendere il nostro (predilezione per la mancanza di peli, ecc.). De gustibus, non disputandum est ...
Morale della favola: le mutazioni genetiche (che determinano l'evoluzione delle speci) passano necessarimente attraverso il meccanismo riproduttivo. In parte sono accidentali, ma in larga misura sono determinate dal risultato dell'incrocio, che e' governato da fattori inconsci come il desiderio. E quindi: tira piu' un pelo di f... che una mutazione casuale (:-))