By: duca on Mercoledì 08 Giugno 2011 21:02
Alcune riflessioni sulla cina e le sue stranezze che ho scritto nell'agosto 2009 sul mio blog.....sono interrogativi ancora attuali:
CINA: un grande punto interrogativo
Premessa
Nel titolo di questo Blog c'è la parola "politica" perchè chi scrive pensa che la politica influenzi moltissimo la finanza e addirittura in certi momenti la guida e ne determina i movimenti. In altre parole, nel breve termine (a volte anche per alcuni anni) è la politica a guidare la finanza. Poi nel lungo e lunghissimo termine gli eventuali squilibri sono sempre ricondotti a una sorta di equilibrio "di natura".
La Cina
E' il più grande esperimento economico di questi decenni: un paese monocratico guidato da una oligarchia con potere assoluto su tutti e tutto, che cerca di convivere con il capitalismo più sfrenato dove le persone sono numeri, dove non esistono sindacati dei lavoratori e dove una parte del potere economico (ad esempio le banche) è sotto la guida diretta del potere politico che le usa come leva per determinare lo sviluppo del sistema. Si potrebbe fare un articolo lunghissimo o addirittura una serie di pubblicazioni sulle "stranezze del sistema cinese". Qui mi limito a una sola considerazione di natura non ideologica:
Il sistema cinese è strutturato senza il meccanismo della concorrenza, e quindi tende in maniera naturale all'inefficienza. Chi mi legge penserà che sono pazzo........ma come, se i prodotti cinesi sono sempre i meno costosi!
In realtà lo sono perchè sfruttano una manodopera mal pagata e senza sicurezze sociali, utilizzano i beni naturali del territorio (acqua, aria, materie prime) senza pensare alle generazioni future, ma ed è questo il punto: non hanno ancora vissuto nessuna crisi economica paragonabile a quelle che hanno permesso ai paesi occidentali di eliminare le imprese inefficienti e di migliorare il sistema. In Cina il governo ha come unico fine uno sviluppo continuo e lo persegue con tutti i mezzi. Negli ultimi anni lo ha fatto utilizzando la finanza interna e internazionale forzando il credito interno, manipolando il cambio e molto probabilmente manipolando tutte le statistiche economiche.
Niente stampa indipendente
Noi poveri uomini della strada continuiamo a leggere cose bellissime della Cina, ma in realtà non abbiamo reportage indipendenti. In Cina è praticamente impossibile per un reporter indagare in maniera seria e approfondita. Chi lo fa viene espulso. Gli stessi imprenditori occidentali che desiderano fare un investimento devono rivolgersi ai Segretari del Partito comunista e trattare con lui le condizioni. Chi è stato nell'interno parla di immense regioni dove le persone lavorano i campi e come paga hanno diritto ad alloggiare in una baracca e ad un pugno di riso al giorno.
Quello che tutti ammirano in realtà è un grande esperimento di cui noi occidentali conosciamo soltanto i risultati che le fonti ufficiali vogliono veicolarci.
Per questo motivo pongo un grande punto interrogativo sull'economia cinese; senza demonizzare la Cina, ma perchè cominciamo tutti a guardarla con lo stesso disincanto e con lo stesso spirito critico con cui guardiamo alle nostre economie occidentali.
Infine una considerazione di finanza: sistemi centralizzati senza controllo democratico proprio perchè nascondono sempre i problemi, in caso di situazioni veramente gravi e ingestibili tendono ad implodere in maniera velocissima. Non sappiamo se questo avverrà e se avverrà tra un mese, un anno o 5 anni................ma iniziamo a prepararci.