By: antitrader on Domenica 13 Dicembre 2015 12:11
Bull,
sei proprio un leghista la cui visione di un problema e' sempre del tipo "padroni a casa nostra!", "dagli al clandestino!" e "Roma ladrona!".
E' da sempre che le banche ti telefonano quando hai liquidita' abbondante sul conto e ti propongono qualche ciofega la quale, tuttavia, tanto ciofega non e' nella stragrande maggioranza dei casi nel senso che, storicamente, un qualche interesse te lo ha fatto incassare.
Adesso , con i tassi a 0 (ZERO,) e' facile ragliare visto che il miglior investimento son le banconote, quando pero' l'inflazione era a 2 cifre la cosa era ben diversa e, se lo sportellista non ti telefonava, avevi una perdita secca ogni anno.
Quel tizio che ha venduto le obbligazioni al malcapitato e' uno che fu licenziato dalla banca (credo per motivi che non han nulla a che fare con le obbligazioni) e adesso installa caldaie (fa un lavoro vero) ed ha in corso un procedimento penale, ergo, si puo' presumere che anche lui non fosse proprio un giglio di campo.
Quando, ancora in tenera eta', cominciai a prendere coscienza di cosa fosse la borsa e si parlava della consob schierata a difesa dei risparmiatori, arrivai subito alla conclusione che l'unica difesa efficace fosse quelle di mettere un cartello all'ingresso di palazzo mezzanotte: "chi entra qui dentro lo fa a proprio rischio e pericolo a mo' di una bisca clandestina".
Tutte quelle regole e carte che ti fanno firmare sono deleterie perche' ti danno un senso di falsa sicurezza, e la convinzione che, in caso di disastro, paga sempre pantalone e' ancora piu' deleteria. Come giustamente dice Hobi, la semplice presenza di un interesse percepito su uno strumento finanziario ne fa un investimento con un certo grado di rischio.
Durante la bolla internet mezza italia perse montagne di soldi su tre titoli; seat, bipop e tiscali (e in seguito anche telecom/tim). E' il mercato bellezza (quello che mi spacchera' le ossa se viene un forte ribasso nei prox GG).