UKRAINA e SANZIONI

 

  By: antitrader on Venerdì 02 Ottobre 2015 16:25

sull'uscita dei dati vendo 1 a 9700, compro 1 a 9580. Vediamo cosa succede, un po' di cinema dovrebbe farlo.

 

  By: hobi50 on Venerdì 02 Ottobre 2015 14:55

Cosa sono 4 6 10 e 1 5 10 ? Hobi

 

  By: Morphy on Venerdì 02 Ottobre 2015 14:53

Porsche è completamente detenuta da VW. Ma Porsche, che è controllata dalla famiglia Piech, dovrebbe essere il maggior azionista di VW. Non so le quote. Ora taglio ed incollo un articolo sulla vicenda. ======== Volkswagen, il patriarca Piech gioca le sue carte di principale azionista Chi pensava che, contraddetto dagli altri poteri forti della governace Volkswagen (schierati dalla parte del Ceo ed ex delfino Martin Winterkorn), si sarebbe accontentato di innaffiare margherite nella sua amata Salisburgo, conosceva poco il professor Ferdinand Karl Piech. Duro e ostinato almeno quanto bravo, alla tenera età di 78 anni il nipote da parte di madre di Ferdinand Porsche (fondatore dell’omonima azienda e inventore per il Fuhrer del Maggiolino) difficilmente rinuncerà alla leadership del Gruppo che ha fortemente contribuito ad accompagnare sulla vetta del mondo. Il “patriarca” della dinasty Porsche-Piech ha fatto sapere che le sue dimissioni da capo del consiglio di sorveglianza non sono affatto un segnale di resa e che è pronto a combattere l’ennesima battaglia arroccato sulla favorevole posizione di principale azionista (controlla personalmente il 27% delle azioni per un valore di circa 21 miliardi di euro, la famiglia nell’insieme arriva al 53%). Oggi si riunisce il consiglio di sorveglianza dell’azienda più grande d’Europa e, dopo 13 anni, non ci sarà più Piech a guidarlo (per evitare il rischio di essere sfiduciato da quella poltrona si è dimesso il 25 aprile). L’Ingegnere invece potrebbe essere presente domani all’assemblea degli azionisti visto che, in quel ruolo, resta il più importante e potente di tutti. Ferdinand, apparentemente, è un uomo isolato, hanno preso le parti dell’ad tutte le componenti del cds che sono rappresentate “presidio” e che, con 5 voti su 6, hanno confermato la fiducia a Winterkorn proponendogli addirittura il rinnovo del mandato in scadenza il prossimo anno. Tutti meno Piech che, nell’ormai famosa intervista a Der Spiegel, aveva preso di distanze dall’ex fidato collaboratore dichiarando che, come manager, aveva fatto il suo tempo. La sfida appare impari, tutti contro uno, ma Piech ha i suoi alleati (per ora sono rimasti al coperto) e muscoli da peso massimo. Dalla parte del Ceo il presidente della Bassa Sassonia Stephan Weil, il rappresentante dei consigli di fabbrica Bernd Osterloh e il numero uno del potente sindacato IG Metall Berthold Huber (era vice di Piech nel cds ed è stato provvisoriamente nominato presidente). Anche la Cancelleria ha discretamente preso le parti della continuità di gestione e il giorno dopo lo scoppio del duello Angela Merkel era alla fiera di Hannover con Winterkorn e il premier indiano Modi. Nei giorni scorsi il più grande Gruppo tedesco ha comunicato i nomi dei manager che prendono il posto dei dimissionari Piech e della moglie Ursula nel consiglio di sorveglianza. Una mossa di distensione: due donne, per rispettare le “quote rosa” volute dalla cancelliera Merkel (il 30% della quota capitale nel cds sarebbe femminile), ma anche due nipoti di primo grado di Ferdinand. Certo persone valide ma, secondo Piech, non con sufficiente esperienza nel difficile settore automotive. Un messaggio alla “famiglia” di non intromettersi nell’azienda dopo aver chiarito, proprio allo scoppio dell’affaire, che anche la moglie Ursula non ha le competenze necessarie per essere la sua erede alla guida del consiglio di sorveglianza. Così ha fatto le sue personalissime nomine, profili di spessore decisamente più elevato. E ha detto di avere ben chiaro chi dovrà sedere sulle poltrone più importanti del Gruppo (due manager che sono già in azienda), quelle di presidenza del cda e cds. Una risposta indiretta al cugino Wolfgang Porsche (il figlio di Ferry, il fratello di mamma Louise) che si è schierato contro Ferdinand appoggiando apertamente Winterkorn. Il questo difficile passaggio fra i pochi potenti che sono usciti allo scoperto per difendere Piech c’è l’ex cancelliere Gerhard Schroder che, prima di guidare la Germania (1998-2005), era stato governatore proprio della Bassa Sassonia (90-98) e quindi lavorato a strettissimo contatto con Piech che in quegli anni era il Ceo di Wolfsburg. È stato il ben informato sulla vicenda Von Bela Anda (uno degli ex portavoce di Schroder) a scrivere sulle colonne della Bild le prossime mosse dell’ingegnere. Nel consiglio di sorveglianza non devono andare Louise Kiesling (57 anni, figlia di Louise Daxer-Piech, sorella maggiore di Ferdinand, carriera nel settore della moda e del design)) e Julia Kuhn-Piech (34 anni, figlia di Hans Michel, fratello minore di Ferdinand, esperta immobiliare), ma l’austriaca (forti i legami di Ferdinand con l’Austria) Brigitte Ederer (59 anni) e Wolfganf Rizle (66). La prima è stata giovane deputato a Vienna ed ha avuto una lunga carriera alla Siemens (è stata nel consiglio direttivo); attualmente è presidente del cds delle ferrovie austriache. Ritzle è un vero guru dell’auto, protagonista tecnico della grande crescita di BMW negli anni 80-90, rivale di Pischetsrieder per la poltrona di Ceo. Nel 1999 viene chiamato dal capo di Ford Jack Nasser a guidare il nascente Premier Automotive Group dell’Ovale Blu di cui facevano parte Jaguar, Land Rover, Aston Martin, Volvo e Lincoln. Lo spettro di un lungo braccio di ferro fra il principale azionista e uomo forte e il resto dei vertici dell’azienda, che potrebbe rallentare la grande velocità della Volkswagen e mettere in dubbio il complesso schema di governance delle multinazionali tedesche sullo scenario globale, tiene in ansia la Germania. Al di là dei fatti personali e qualcuno dice dell’età, quali siano le vere ragioni che abbiamo mandato in tilt il rapporto Piech-Winterkorn resta un mistero. Bassa redditività del brand Volkswagen, scarsi risultati in Nord America, perdita di volumi in America Latina dove il mercato è in crisi. Altri sostengono una carente strategia nel settore “low cost”, altri addirittura divergenze nel Motorsport con l’interesse del Gruppo per la F1, categoria poco amata da Piech per gli attriti con Ecclestone (un altro che quando si parla di business non guarda in faccia nessuno).

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: deltazero on Venerdì 02 Ottobre 2015 14:28

Certo Oscar , chi vende il tempo e' 1 assicuratore e il rischio rimane, c' e' solo 1 piccolo miglioramento nella gestione ,che se associato all uso delle settimanali diventa interessante

 

  By: traderosca on Venerdì 02 Ottobre 2015 14:04

"Partire da +1opt ATM - 2 opt otm ( 4 6 10etc)incasso 0 ti dovrebbe aumentare la performance finale" Ciao Delta,ma sempre scoperto di 1 5 10.....sei

 

  By: traderosca on Venerdì 02 Ottobre 2015 14:00

e bravo Anti!!!!

 

  By: antitrader on Venerdì 02 Ottobre 2015 13:46

Chiuso uno a 640. Riportata la lancetta in verde di 12,5 punti. L'altr lo lasciamo correre, mai restare disarmati fino alla befana. Adesso vado in giro, il gioco vero comincia alle 14.30 Ciao ragazzi!

 

  By: gianlini on Venerdì 02 Ottobre 2015 13:44

Le opzioni sono belle proprio perché ti permettono numerose diverse strategie.... Come idea di lungo termine, mi sembrerebbe strano che il DAX non torni a quota 6500-7000

 

  By: lmwillys5S on Venerdì 02 Ottobre 2015 13:43

cigno nero ... cominciano le danze VW, da noi http://www.greenstyle.it/volkswagen-codacons-avvia-class-action-contro-casa-tedesca-169525.html se concessa a vecchi e nuovi proprietari ... dunque ... oltre 600k auto, tutti a comprasse VW puzzolenti usate, 10.000 neuro a cranio, minimo 6 miliardi ... solo Italia robetta

 

  By: hobi50 on Venerdì 02 Ottobre 2015 13:31

Non avevo capito ...pensavo al mio orticello. Hobi

 

  By: gianlini on Venerdì 02 Ottobre 2015 13:21

hobi, ho parlato di bull spread acquisti call base X vendi call base X + delta OScar è il RE dei mercati perché segue l'indicazione del grande Larry Williams..."Don't guess the market! Let the market tell YOU where it's going"

 

  By: antitrader on Venerdì 02 Ottobre 2015 13:19

Hobi, il cigno nero ti puo' fottere sulle put vendute, al rialzo si riesce comunque a gestire i danni. Non credo proprio che non hai l'accortezza di non sovraesporti dal lato di sotto. Insomma, non credo che tu possa sprofondare al piano di sotto insieme al pavimento.

 

  By: hobi50 on Venerdì 02 Ottobre 2015 13:13

Ca.zzo Gianlini !! Contro il "cigno nero " lo strangler non ha difesa. Oppure per un attimo dovrebbe riconvertirsi in uno che prevede (ammesso che riesca a correre dietro al mercato che ...non fa prezzi ). Hobi

 

  By: antitrader on Venerdì 02 Ottobre 2015 13:11

Gian, siamo appena 1000 punti sopra gli 8600 segnati nel 2000 e nel 2007. Se guardi i prezzi di BMW, Daimler (e qualche settimana fa anche VW) sono un multiplo dei prezzi di allora. Ma poi comanda sempre l'America, i crolli arrivano sempre da li' e uno 0,25 di tassi in piu' azzoppera' solo un poco gli emergenti (che gia' sono stati preazzoppati in via preventiva). E poi lo sappiamo, se l'idea e' farlocca si paga, pero' quando si prende una posizione pesante si fa sempre in base a un'idea.

 

  By: hobi50 on Venerdì 02 Ottobre 2015 13:06

Io ho una grande simpatia (intellettuale ) per Anti,ma il Re dei mercati è Oscar. La sua "panza" (alias "intelligenza dei mercati" ) è MUTEVOLE. L'ho visto affermare con convinzione una qualche idea,salvo cambiarla poco dopo. La coerenza sui mercati è un'idiozia. Almeno è un "MINUS" TERRIBILE " per il trader che non può subire "draw down" importanti. Solo per l'investitore la coerenza nella politica di investimento paga nel tempo. Warren Buffet ne è l'esempio : di investitore non di trader. Hobi