UKRAINA e SANZIONI

 

  By: Roberto964 on Venerdì 08 Febbraio 2013 10:57

Eccoci qua...come anticipato nei giorni scorsi, ci sarà UNA NUOVA MANOVRA FISCALE per ammissione della Fassina stessa, pensate ha avuto "l'ardore" di criticare l'operato di rigor.....quello che mi lascia FORTEMENTE PERPLESSO è l'importo: 6 o 7 miliardi....con quelli ci si comprano le caramelle....perchè non dice chiaramente che con gli interessi (80/90 milardi) che paghiamo al "grande parassita" + i 45 miliardi del fiscal-coimpact l'anno prossimo ci troveremo con un debito maggiore di 130 miliardi e andremo oltre il 140% nel rapporto debito/PIL? ci spremeranno come limoni e poi ci BUTTERANNO VIA.........se rimaniamo così tra un anno saremo messi peggio della Grecia.... ------------------------------------------------------------------------------------ ROMA (MF-DJ)--"Ô noto che non raggiungeremo il pareggio di bilancio. Il Governo Monti, anzi, lascia un debito pubblico superiore a quello lasciato dal Governo Berlusconi". Lo afferma nel corso di una videochat al Corriere.it il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, sottolineando che "le principali responsabilita'" sono di Berlusconi, ma anche Monti dovrebbe fare una "ammissione di responsabilita' sulle voci di spesa che sono state eluse e rappresenteranno un problema per la prossima legislatura". Fassina spiega che "si stimano 6-7 miliardi di euro" di spese che il prossimo Governo dovra' coprire per il 2013, "mi riferisco a partite importanti che non sono state coperte e che verranno coperte da chi arriva dopo. Parlo della cassa integrazione in deroga per migliaia di lavoratori, nel 2012 e 2013, parlo delle missioni militari che non sono state finanziate, delle convenzioni con contratti di servizio che non sono state rifinanziate. E poi i contratti dei precari della pubblica amministrazioni, chi lavora nei pronto soccorso o negli asili nido, ad esempio. Funzioni essenziali". http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201302071752051134&chkAgenzie=PMFNW&titolo=Conti+pubblici%3A+Fassina%2CMonti+lascia+6-7+mld+spese+scoperte

 

  By: Roberto964 on Venerdì 08 Febbraio 2013 09:52

CI ILLUDIAMO CHE DA NOI NON può SUCCEDERE.... http://ilcontagio.wordpress.com/2013/02/07/cosa-sta-accadendo-in-grecia/

 

  By: gianlini on Giovedì 07 Febbraio 2013 11:35

Mah....mio padre diceva che la chimica italiana l'avevano distrutta Schimberni, Gardini, Cuccia, Cefis.... non ricordo che parlasse di tedeschi o dell'euro (anche perchè ancora non c'era.....)

 

  By: Gano* on Giovedì 07 Febbraio 2013 10:07

Se trova 7 posti di lavoro significa che in Inghilterra esistono le aziende di software, che queste aziende guadagnano e che assumono. In Italia queste aziende non esistono. Nel Meridione del secolo scorso si sono messi tutti a fare gli avvocati o gli scrittori (e sono i migliori d' Italia) perché il Nord lo aveva depredato di tutte le altre attivà, prime fra tutte l' industria. In Italia sta succedendo la stessa cosa. Cosa fai a fare l' ingegnere o il chimico se poi non hai dove lavorare? Avete visto cosa è successo alla chimica farmaceutica in Italia, poi all' elettronica e ora alla meccanica. Le aziende di software suppongo che non siano nemmeno mai nate. La Germania sta finendo ora di depredarci allo stesso modo in cui il Settentrione depredò il Meridione italiano. Prima c'erano i fucili, ora c'è l' euro, la BCE e la Merkel. Chi è in gamba prima emigrava a Torino, ora emigra in Inghilterra.

 

  By: antitrader on Lunedì 04 Febbraio 2013 13:13

Questo va in Inghilterra e trova ^7 posti di lavoro.#http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/04/londra-corteggia-svilupattori-web-in-3-giorni-7-proposte-di-lavoro/488239/^ A questo punto, visto che l'economia inglese non e' che scoppi di salute, sorge il dubbio che nelle grandi nazioni europee il rincoglionimento globale sia addirittura maggiore che in Italia della serie: nessuno sa (e vuole) piu' fare un c....! "i numeri sono negativi ma la ripresa e' dentro di noi" tuonava Monti. Io dico che la crisi e' dentro di noi (altro che crisi finanziaria!), ormai anche siluppare software o configurare sistemi operativi e' diventato un lavoro "da tecnici" e quindi spregievole, vogliono fare tutti i giornalisti, gli psicologi, i comunicatori e altre amenita' e la prima idea e' sempre quella di chiedere soldi pubblici (le chiamano risorse) per le loro ridicole boiate. Naturalmente finiranno tutti a zappare (per chi ha il fisico).

Crollo del 17% delle iscrizioni all'università - a.v.  

  By: a.v. on Venerdì 01 Febbraio 2013 05:34

il crollo delle iscrizioni è il tragico specchio della condizione economica del Paese. Stiamo parlando del 17%, un numero enorme che fa correre brividi lungo la schiena per come e quanto testimonia il tracollo sociale economico al quale stiamo andando incontro. Il 17% è un rapporto quantico, che non può essere che slegato dalla logica di prospettive incerte e poco rosee sul proprio futuro occupazionale. Sarebbe una consapevolezza di massa, il 17% ma che scherziamo?, di proporzioni cosmiche. Una famiglia su 5 avrebbe deciso all unisono di non sostenere i propri ragazzi nel percorso universitario. Probabilità inaudita, mai successo cosi di colpo in appena pochi anni 2009/2012. Più facileritenere che un numero sempre maggiore i famiglie non ha più la concreta possibilità di far proseguire gli studi ai figli. Io non ho mai sentito qualcuno asserire : " sai, abbiamo deciso di non mandare il ragazzo all università. Tanto è inutile, anni di sacrificio e poi disoccupato o sottopagato". Quello che ho ascoltato è stato : " sai, ho perso il lavoro e mia moglie è precaria, non possiamo mandare enzo all università", oppure " non riusciamo ad arrivare a fine mese, come facciamo a mandarlo fuori a studiare?" etceteraetceteraetctera

 

  By: fultra on Giovedì 31 Gennaio 2013 22:00

Gianlini pare che tu abiti in una enclave dove tutto è diverso, ma sei sicuro di abitare in Lombardia ? quella a sud delle Alpi.... io qui vedo che i ragazzi a 18 anni fanno subito la patente ,e in un modo o in un altro una macchina anche usata la trovano, poi il il sabato notte e anche un poco il venerdì, passano auto fino alle 4 di mattina, forse sono i loro genitori che stanno conoscendo una seconda giovinezza e si vanno a godere la vita notturna.....

 

  By: gianlini on Giovedì 31 Gennaio 2013 19:40

adesso magari i ragazzi pensano prima alla moto, alla macchina ------------- ne dubito.. le regole sia di guida che di conseguimento della patente si sono complicate ed inasprite a tal punto ed i costi di assicuraizone sono cresciuti talmente tanto rispetto ai nostri tempi, Vincenzo, che ai ragazzi nemmeno moto e macchina interessano più tanto.... rispetto ai miei tempi, ad esempio, il traffico del sabato sera sembra molto più snello e leggero

 

  By: VincenzoS on Giovedì 31 Gennaio 2013 19:15

x Lutrom Poi va anche detto che questa istruzione non funziona proprio e non forma al lavoro: ieri ho incontrato una ragazza mia ex allieva, diplomata 4 anni fa, che mi ha detto che loro gli esami di informatica all'università (anche quelli "pratici") non li fanno al computer, ma su fogli di carta, perché di computer utilizzabili ce ne sono pochissimi... E' una brava ragazza, seria e studiosa, ma è demotivata (anche causa futura probabile disoccupazione): come darle torto??... ------------------------- Io a quella ragazza avrei domandato: "Ma tu un computer non ce l'hai?" Io penso che ce l'ha sicuramente, visto che ad andare su Facebook sono tutti. Il punto è che se uno pensa che debba sempre pensarci lo stato non andremo da nessuna parte. Quando mi iscrissi all'università, ingegneria, il primo regalo che chiesi a mio padre, visto che io certamente non avevo i soldi, fu la calcolatrice programmabile HP61C che all'epoca era l'equivalente dei pc portatili di adesso. E il secondo fu di pagarmi un corso di inglese. Ma adesso magari i ragazzi pensano prima alla moto, alla macchina e all'i-phone e non a strumenti che servono per studiare.

La grande fuga dalle università - lutrom  

  By: lutrom on Giovedì 31 Gennaio 2013 18:37

Avete letto questi dati? stranissima la percezione che la realtà fosse opposta! (che siano tutti i figli unici di cui parlava Anti, con 4 bilocali da ereditare e che non han più alcuno stimolo a studiare?) LA DENUNCIA DEL CUN (CONSIGLIO UNIVERSITARIO NAZIONALE) La grande fuga dalle università «In 10 anni scomparso un ateneo» Gli immatricolati sono scesi da 338.482 (2003-2004) a 280.144 (2011-2012). Giù anche il numero dei professori... -------------- Gianlini, ma stai scherzando?? Avevi la percezione che la realtà fosse diversa?? Forse dovresti imparare a guardarti intorno (detto senza offesa): non è difficile... Ad esempio nelle mie zone vedo che i ragazzi a cui insegno (e sto in un liceo...) sono sempre meno motivati nel proseguire gli studi universitari, la scuola e l'istruzione interessano sempre meno. Parliamoci chiaramente, se si guardano intorno è pieno di laureati che non trovano lavoro, è pieno di laureati (e non tutti in materie come filosofia e scienze della comunicazione!!) che lavorano per stipendi da fame: uno può dire che lo studio è bello, la cultura è una grande cosa, ma alla fine, si dice qui da me, "pe regnì la panza ce uonn gli maccarune", cioè poi alla fine uno spesso guarda a quanto ti rende lo studio. Poi neanche lo stato assorbe più la disoccupazione intellettuale: una volta un laureato poteva sperare anche di vincere un concorso nella pubblica amministrazione, ma oggi questa assume sempre meno e licenzia soprattutto i laureati giovani ed assunti a tempo determinato; ad esempio i tagli (forti) nella scuola li hanno subiti i giovani precari (i supplenti annuali e non), licenziati in massa, magari anche con dottorati e pubblicazioni valide, e non certo i vecchi docenti di ruolo (che magari neanche sanno cosa è un dottorato). Poi un ragazzo vede uno che fa il commesso in un supermercato (con tutto il rispetto per questo lavoro) e che magari a 23 anni guadagna 1.000 euro al mese, invece poi vede un laureato in ingegneria che, dopo diversi anni dalla laurea, con molti più anni sulle spalle, guadagna solo 100-200 euro in più al mese: certo, non è sempre così (io sto al centro Italia e non certo in una delle zone più ricche), ma i casi così stanno diventando tanti, troppi. Poi i ragazzi hanno gli occhi per guardare e vedono magari professori di ruolo che, causa miseri stipendi e tassazione alle stelle, vestono come i proletari di Marx, e allora pensano: questo qua mi vuol far studiare e lui vive come un pezzente: e che io sono scemo come lui??... Oggi, ad esempio, ho visto un mio collega di ruolo che veniva a scuola con un'auto con praticamente le gomme che definire lisce è dire poco (tra un po' camminerà con il ferro delle ruote...): mi ha detto che soldi non ne ha proprio... Poi va anche detto che questa istruzione non funziona proprio e non forma al lavoro: ieri ho incontrato una ragazza mia ex allieva, diplomata 4 anni fa, che mi ha detto che loro gli esami di informatica all'università (anche quelli "pratici") non li fanno al computer, ma su fogli di carta, perché di computer utilizzabili ce ne sono pochissimi... E' una brava ragazza, seria e studiosa, ma è demotivata (anche causa futura probabile disoccupazione): come darle torto??...

 

  By: gianlini on Giovedì 31 Gennaio 2013 16:35

avete letto questi dati?? stranissima la percezione che la realtà fosse opposta! (che siano tutti i figli unici di cui parlava Anti, con 4 bilocali da ereditare e che non han più alcuno stimolo a studiare?) LA DENUNCIA DEL CUN (CONSIGLIO UNIVERSITARIO NAZIONALE) La grande fuga dalle università «In 10 anni scomparso un ateneo» Gli immatricolati sono scesi da 338.482 (2003-2004) a 280.144 (2011-2012). Giù anche il numero dei professori In dieci anni gli immatricolati sono scesi da 338.482 (2003-2004) a 280.144 (2011-2012), con un calo di 58.000 studenti (-17%). Come se in un decennio - quantifica il Cun - fosse scomparso un ateneo come la Statale di Milano. Il calo delle immatricolazioni riguarda tutto il territorio e la gran parte degli atenei. AI 19enni, il cui numero è rimasto stabile negli ultimi 5 anni, la laurea interessa sempre meno: le iscrizioni sono calate del 4% in tre anni: dal 51% nel 2007-2008 al 47% nel 2010-2011.

 

  By: Giovanni-bg on Lunedì 28 Gennaio 2013 10:59

Nonchè di maggiore stopping power http://en.wikipedia.org/wiki/Stopping_power

 

  By: Fr@ncesco on Lunedì 28 Gennaio 2013 01:16

Le uova sono ok... però prima vanno cotte, così da farle diventare sode... allora sì. In questo modo non solo sono più facili da lanciare, ma diventano anche strumenti dotati di maggiore precisione balistica.

 

  By: Moderatore on Lunedì 28 Gennaio 2013 00:49

acc.... lo abbiamo mancato...ma di poco... ------------ ^"Monti contestato in Emilia: in direzione del premier parte un uovo che colpisce il sindaco di Camposanto"#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-27/monti-contestato-emilia-direzione-174510.shtml?uuid=AbsoLeOH^ Contestazione di un gruppo di cittadini nei confronti del presidente del Consiglio, Mario Monti, durante la sua visita a Concordia (Modena), uno dei comuni più colpiti dal terremoto. All'arrivo del premier nella "zona rossa" della cittadina, sono partite alcune frasi di protesta dal gruppo di persone che lo stava attendendo dietro le transenne. Pronunciate frasi del tipo: «Buffone», «Vergogna, vieni qui solo per la campagna elettorale». Quindi, dalla folla è partito, in direzione del premier, anche un uovo che non lo ha colpito, ma ha centrato il sindaco di Camposanto, Antonella Balladini

 

  By: Gano* on Mercoledì 09 Gennaio 2013 22:54

[Gianlini] non ho la pretesa di sapere cosa sentono o provano i giapponesi davanti alle nostre opere d'arte; mi limito ad osservare come ne prendono "visione" e da questo traggo la mia impressione --------------------------------------------------------------------------------------- Forse ho capito cosa vuoi dire. Anche se escluderei che i giapponesi guardino le nostre opere d' arte perché "devono" farlo. Però molti (non tutti) probabilmente nel profondo dell' animo non le sentono come "loro". E allora le guardano per interesse e per curiosità. Per intuire un mondo che gli è ancora per molti versi estraneo. Non con amore o con trasporto. Possibile.