Gerry, rimanendo all'interno dell'ambito politico e volendo scomodare anche quelli che per varie ragioni sono stati messi da parte (nella politica), secondo te quale potrebbe essere oggi una figura ideale tale da poter prendere la carica di PdR?
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Guarda Morphy, io un candidato degno che provenga dal palazzo non saprei indicarlo, tanto è scaduto lo spessore culturale e istituzionale della platea parlamentare, anche fra quelli di più lungo corso.
Pescando nel meno peggio ci si potrebbe forse affidare a Casini, se non altro perché meno conservatore di Mattarella negli orizzonti geopolitici e, soprattutto, meno insipido nella dialettica istituzionale.
Data la scarsità della fauna parlamentare poteva dunque non dispiacere una figura estranea a quel mondo, ma sempre appartenente agli apparati dello stato, come in effetti appariva la Belloni.
A ben vedere la PROVA ASSOLUTA che la Belloni sarebbe stata una scelta di qualità, ci proviene proprio dall’opposizione tenace e subitanea alla sua candidatura, che ha subito da tutta la nomenclatura di regime.
Quelli bravi non piacciono ai cialtroni.
In più la Belloni aveva un altro difetto: quello di essere sostenuta da gialloverdi e Meloni, un trio che avrebbe sconbussolato gli equilibri del governo attuale e, soprattutto, di quello che nascerà dopo le elezioni del 2023.
I “fratelli” del PD, di Forza Italia, di Di Maio e Renzi e financo di Salvini, non possono accogliere nelle file governative anche le truppe della Meloni.
Lo esige la democrazia massonica del XXI secolo, quella senza oppositori ma che deve far finta di averli per non inquietare gli elettori che credono ancora di poter scegliere.