Come andrà l'economia in Italia ? - gz
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By: GZ on Domenica 26 Ottobre 2003 15:45
Ho imparato questa settimana che presso i concessionari di auto in Italia il mutuo all'acquisto che va di più è quello in cui paghi un 15-20% subito e poi per tre anni pochissimo (150-200 euro al mese su un auto da 20mila euro ad es). Alla fine dei tre anni puoi "rinegoziare" il totale rimasto che, sempre per un acquisto da 20mila euro ad es, è ancora sui 12-14mila euro e che puoi tornare a spalmare sugli anni successivi
In pratica, mi spiegava un concessionario bmw, specialmente tra i giovani l'uso ora è comprare mettendo con meno di 4mila euro un auto da 20mila e poi per tre anni rimandare il problema di come pagare il resto. Il tasso di interesse che il cliente paga è però sull'8% e dato che le aziende ottengono il denaro al 4% sui mercati penserei che in pratica le finanziarie delle case automobilistiche siano quelle che alla fine le fanno ancora guadagnare.
Probabilmente non Mercedes e BMW che hanno margini più alti, ma molti produttori di auto ora guadagnano funzionando come se fossero una BANCA, grazie al 4-5% di margine di interesse sul finanziamento.
In america al momento il 40% circa degli utili dell'S&P 500 sono di società finanziarie, bancarie e assicurative, ma in realtà poi hai anche tanti altre società che tirano avanti con il credito al consumatore sui propri prodotti, prestano al 8.4% al cliente e prendendo a prestito al 4%. Quindi alla fine forse il 50% degli utili effettivi sono fatti con qualche forma di attività finanziaria. Non ho dati per l'europa e l'italia, ma la sensazione è che sempre di più conti il credito e la forbice dei tassi.
Quindi da un parte hai, come ripeteva ieri Ciocca di Bankitalia, ^l'economia italiana ed europea che da inizio 2001 è stagnante, crescita zero#
www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=ncn&id=16208#16208^
dall'altra hai che si ricorre sempre di più alla finanza e al credito a tutti i livelli grazie ai tassi di interesse più bassi degli ultimi 40 anni.
Cosa succederà ? I manuali direbbero che :
1) fino a un certo punto LA RICCHEZZA cioè il valore degli immobili in primo luogo, delle obbligazioni e anche delle azioni sale, fa sentire la gente più ricca e sostiene la spesa dei segmenti più ricchi della popolazione quelli che disponongo di investimenti in immobili e di portafoglio, un circolo "virtuoso" in un certo senso.
2) Poi però le case cominciano a costare troppo rispetto ai redditi reali che invece sono fermi da anni e il flusso di indebitamento per i mutui immobiliari comincia a calare.
3) A quel punto anche i valori degli immobili smettono di salire e cominciano a scendere, inizia il circuito vizioso del debito da ripagare (l'auto di cui hai pagato solo il 30%...), del calo della spesa privata ecc... e hai una vera recessione e non solo la stagnazione come negli ultimi due anni.
A che punto siamo del ciclo ? Siamo ancora nella fase "virtuosa" in cui l'effetto ricchezza sostiene i consumi, ma ecco qui di seguito alcuni sintomi da cui si vede che per gli immobili il rialzo sta finendo
---------------- www.corriere.it/edicola/economia--------------------
^Nel secondo trimestre sono cresciuti ancora i finanziamenti alle famiglie, nonostante un calo del 30,6% a Milano e dintorni#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=OITUM^
La corsa al mutuo continua, ma la crescita dei prezzi del mattone sta cominciando a rallentare gli acquisti delle famiglie e, di conseguenza, il ricorso all’indebitamento. Uno stop registrato soprattutto in Lombardia dove tra aprile e giugno è stato registrato un calo del 30,6% sullo stesso periodo del 2002.
In Italia nel secondo trimestre dell’anno le banche hanno erogato alle famiglie mutui per 10.275 milioni di euro, il 18% in più rispetto al trimestre precedente. Ma segna un risicato 1,9% in più sull’analogo periodo del 2002. La causa di questa sostanziale stabilità a distanza di un anno, secondo i dati della Banca d’Italia, è dovuta, come si diceva, al crollo dei finanziamenti in Lombardia: 2.561 milioni di euro contro 3.691 del secondo trimestre 2002. Lieve calo, il 5,1%, anche nel Lazio, mentre tutte le altre regioni mostrano un incremento.
Evidentemente l’aumento dei prezzi del mattone comincia a farsi sentire. E considerando i mutui erogati nei primi sei mesi dell’anno compare un meno 2% nei confronti del periodo luglio-dicembre 2002. Mentre il raffronto con il primo semestre dell’anno scorso, rimane positivo: l’8,3% in più.
Quanto alla consistenza del debito delle famiglie, cioè il totale dei mutui in essere, alla fine dello scorso giugno è salita a 109.673 milioni di euro, con un incremento del 5,1% rispetto allo scorso marzo e del 15,9% sul giugno 2002.