Io mi ricordo a cavalllo negli anni 60' e 70' quando ero un bambino, a Milano non so, ma nei paesi di provincia (della padanìa) c'erano delle istituzioni che erano: il sindaco, il monsignore o il prete, il dottore, il direttore delle elementari, il maestro o la maestra e pure il postino. A Parte il sindaco e il prete che erano già ladri allora, le altre figure si meritavano sul campo il rispetto. Quando ero ammalato il dottore veniva casa a nostra, con la sua borsa in pelle, solitamente verso le otto di sera, ma se c'era bisogno veniva a qualsiasi ora anche a mezzanotte (leggetevi La Cittadella di Cronin, sottoacculturati). Insomma il rispetto, i dottori, se lo guadagnavano sul campo. Poi sono finiti tutti sotto lo stato e da li non ha fatto un cazzo più nessuno. Non è più il dottore che si muove e va dal malato (come il dott, Manson) ma è il malato che dev andare dal dottore, e ti va bene se quando telefoni per l'appuntamento non ti mandano affanc. Ma io come devo giudicare un dottore di sifatta specie (dopo avere conosciuto quelli veri e dopo avere letto La Cittadella)? Altro che autorità, lo giudico per quello che è: un idiota patentato. La sanità è diventata un covo di ubriaconi senza orgoglio.
Anti ha ragione, le scuole servono per abituare i bambini a prendersi delle responsabilità, ma nello stesso tempo lui ha torto perchè ha perso il focus sugli insegnanti. Insegnanti che fanno il paio con i dottori di cui sopra con la differenza che i dottori sono degli ubriaconi gli insegnanti sono degli spostati (e putroppo i bambini se ne accorgono). Ma come si è arrivati a tutto questo? Il motivo è molto semplice: oggi va di moda pensare che se lo stato ti investe di un ruolo allora tu in automatico diventi un'autorità e di conseguenza gli altri ti devono portare rispetto. La vertà è che quando sei un buffone (o ti comporti come tale), anche se hai una carta timbrata che documenta i tuoi titoli, il popolo ti giudica per quello che sei: un buffone. Ma basta vedere come gli insegnanti vengono trattati in alcuni video su YT. E' come quando hai un'azienda e tu sei il capo. Ti aspetti sicuramente di essere obbedito, ma se pretendi di essere rispettato a prescindere allora sei un gramo imprenditore che farà crescere ben poco la sua azienda. Il rispetto lo si conquista sul campo con intelligenza e senso del dovere verso i propri studenti e non certo facendo buffonate, facendo i finti amici o vestendosi da teenagers pur avendo 50anni. Così si perde solo di autorità semmai ce ne fosse stata una. La scuola fa cagare per questo motivo, che centrano i bambini?
Detto questo, devo dire che non si dovrebbe sprecare un secondo per insegnare a chi non vuole imparare. E per questo agli inizi la scuola dovrebbe, più che altro, formare l'uomo, educarlo. Ancor di più oggi che tengono i ragazzi 7 ore a scuola e almeno un'altra a casa per i compiti, per cui giocoforza influiscono sull'educazione del bambino. Già alle medie sono sottoposti allo studio di una quantità esagerata di materie e argomenti. Cioè, invece di fare poco ma fatto bene si persegue la strada del facciamo tutto ma fatto male. Ma lo si vede anche nelle interviste agli studenti delle superiori che se gli chiedi la data della rivoluzione russa ti sparano dei 1700, 1818. O se gli chiedi chi era Mussolini ti rispondono: un cantante dei Rockets.
Alla fine non è che le università siano inutili (anzi sono gli unici posti dove potresti studiare seriamente), è che questi ragazzi ci arrivano con il cervello oramai lobotomizzato, per cui "deficiente sei già quando ci entri e deficiente resti quando ne esci". Magari hai anche la sfortuna di trovare un professore emerito (emerito testa di c) che è ignorante come un sasso. E' che quando esci poi non sei più così giovane ed hai un cervello che difficilmente può essere messo sulla retta via. E per te è troppo tardi, non trovi lavoro e ti accorgi che hai sprecato la parte più bella della tua vita. E pensi che magari avresti potuto trovare più fortuna girando il mondo in ciabatte infradito, con un asse da surf sotto il braccio a fumare canne dalla mattina alla sera (la vita è strana e premia gli audaci).
E con tutto questo avremo creato si degli studenti molto scarsi ma per lo meno avremo contribuito alla crescita del PIL, distribuendo molti stipendi a troppi dottori e a troppi maestri. Poi c'è anche la cazzata delle scuole elitarie, quelle che sfornano capi di governo o grandi manager. Si gli studenti di queste grandi università, se figli di papà i(mbottiti di soldi e conoscenze) sicuramente avranno ruoli importanti, ma gli altri saranno solamente dei trombati. Trombati doppi (rispetto a quelli delle "università povere") perchè in più avranno speso un sacco di soldi.
Poi ci sono gli studenti bravi a prescindere dalla stato sociale, ma questo è un'altro paio di maniche...
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...