Non saprei se e' stata la base ad abbandonare il Comunismo oppure i vertici a dover prenderne atto.
Fermo restando che i vertici, da enrico letta in avanti, son stati pessimi c'e' anche da dire che la base,
ormai comletamente rimbambita dalle sirene del capitalismo, non e' che sia stata migliore.
Il potere delle Gloriosa Classe erano gli scioperi e i picchetti ai cancelli delle fabbriche, adesso queste
armi sono innocue, agli scioperi non ha voglia di partecipare piu' nessuno e l'aggressivita' ai cancelli
e' completamente scomparsa sull'altare del fetido perbenismo. Oggi tutti vogliono apparire "ben educati"
(in realta' son quasi tutti lestofanti seppure a loro insaputa),
e cosi' si ritrovano alla completa merce' del padronato.
Le cosiddette "manifestazioni pacifiche" fan solo ridere, a meno che non hai la pertecipazione di
5 milioni di persone, per cui, anche quelle son diventate armi non solo incocue ma addirittura ridicole.
"L'automazione distruggera' milioni di posti di lavoro, la soluzione sarebbe quella di distribuire la
ricchezza prodotta dalle macchine, ma questo non potra' avvenire senza violenza"
tuono' Toni Negri in tempi non sospetti.
Come direbbe il Compagno Jose': si apre il cuore a vedere uno come Giulio Sapelli, noto esponente di destra,
dover ammettere, seppure a denti stretti, che e' inutile spaccarsi il cervello a voler trovare soluzioni,
il problema e' proprio il capitalismo.